Lista articoli su neve - Icona Meteo IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Fri, 24 Jan 2025 07:58:15 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Lista articoli su neve - Icona Meteo 32 32 VIDEO – Tempesta di neve nel sud degli USA: in Florida record storico di nevicate! https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/video-tempesta-di-neve-nel-sud-degli-usa-in-florida-record-storico-di-nevicate/ Thu, 23 Jan 2025 10:07:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79394 tempesta neve FloridaUna violenta tempesta di neve ha colpito martedì la costa del Golfo del Messico, con nevicate record e temperature rigide in zone decisamente insolite e non abituate a questo tipo di clima. La tempesta ha colpito dalla costa del golfo del Texas alla costa atlantica delle Caroline, causando chiusure diffuse e interruzioni del traffico. Si ritiene …

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Una violenta tempesta di neve ha colpito martedì la costa del Golfo del Messico, con nevicate record e temperature rigide in zone decisamente insolite e non abituate a questo tipo di clima. La tempesta ha colpito dalla costa del golfo del Texas alla costa atlantica delle Caroline, causando chiusure diffuse e interruzioni del traffico. Si ritiene che la tempesta, insieme al freddo pungente che ha contribuito a scatenarla, abbia causato almeno 11 morti. Le nevicate adesso si sono arrestate ma rimane il pericolo delle strade ghiacciate con conseguenti difficili condizioni di viaggio.

La tempesta di neve colpisce anche la Florida: record storici di nevicate!

In varie località della Florida è caduta abbastanza neve da infrangere preliminarmente il record storico dello Stato, che equivale a 10 cm e risale al 1954. In Louisiana sono caduti più di 30 cm di neve, il livello più alto raggiunto dalla tempesta. New Orleans ha infranto il suo recente record di nevicate giornaliere martedì, ricevendo 20 cm di neve, superando di gran lunga il precedente record di 6,8 cm. La città ha registrato più nevicate questo mese di Anchorage (Alaska), che ha visto non più di 5 cm a gennaio.

Ma anche altre città del sud degli Stati Uniti hanno infranto il record di nevicate di lunga data: Mobile, in Alabama, ha registrato 19 cm di neve, superando il precedente record di 9 cm del 1973. Pensacola, in Florida, ha registrato 19 cm, superando il record di 5,8 cm del 1954. Milton ha registrato la maggior quantità di neve in Florida: il totale provvisorio è di 25 cm.

https://twitter.com/MattDevittWX/status/1881793569557754027

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Gelo artico e tempesta Felix nel weekend: allerta neve al Centro-Sud! Quanto durerà? https://www.iconameteo.it/primo-piano/gelo-artico-e-tempesta-felix-nel-weekend-allerta-neve-al-centro-sud-quanto-durera/ Sat, 11 Jan 2025 10:30:58 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79314 Un’ondata di gelo artico travolge l’Italia nel corso di questo weekend (11-12 gennaio) con conseguente sensibile crollo termico e allerta neve al Centro-Sud. Il calo delle temperature sarà particolarmente evidente da domani (domenica) con valori massimi in calo anche di oltre 10 gradi rispetto agli ultimi giorni. Inoltre, contemporaneamente giunge una perturbazione atlantica sul Mediterraneo …

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Un’ondata di gelo artico travolge l’Italia nel corso di questo weekend (11-12 gennaio) con conseguente sensibile crollo termico e allerta neve al Centro-Sud. Il calo delle temperature sarà particolarmente evidente da domani (domenica) con valori massimi in calo anche di oltre 10 gradi rispetto agli ultimi giorni.

Inoltre, contemporaneamente giunge una perturbazione atlantica sul Mediterraneo occidentale che favorisce la formazione di un vortice ciclonico (denominato dall’Aeronautica militare Tempesta Felix) centrato sul Mar Tirreno. Di conseguenza, su gran parte del Centro-Sud le condizioni meteo saranno dettate da un maltempo a tratti intenso che proseguirà fino ai primi giorni della prossima settimana. Al Nord farà molto freddo ma le condizioni meteo saranno più stabili.

Le previsioni per il weekend: gelo e neve fino a bassa quota

Dunque il clima si farà gelido nel corso di questo weekend e almeno fino a martedì 14 gennaio. Da segnalare il rischio di gelate diffuse al Nord e su parte del Centro ma anche le nevicate che cadranno sull’Appennino centro-meridionale, a quote sempre più basse e particolarmente abbondanti nelle fasi più acute del maltempo fra sabato sera e domenica. Come detto, il crollo termico sarà sensibile soprattutto da domenica e in particolare lungo il versante adriatico, direttamente colpito dai gelidi venti balcanici.

Quanto durerà questa ondata di freddo? Arriva l’Anticiclone in soccorso

Stando alle ultime informazioni a nostra disposizione, l’afflusso di aria fredda dovrebbe iniziare ad attenuarsi già da martedì. Da metà settimana si profila infatti un clima decisamente più mite, innescato da una vasta area di alta pressione centrata sull’Europa centro occidentale. Le temperature dunque subiranno una decisa impennata, portandosi su valori sensibilmente superiori alla norma, con possibili anomalie positive anche dell’ordine di 8-10 gradi sulle aree alpine. Dunque dal gelo artico si passerà all’Anticiclone nel giro di pochi giorni, con un po’ di caldo anomalo in montagna e giornate più asciutte e soleggiate.

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Il gelo travolge l’Italia nel weekend dell’11-12 gennaio: neve fino in collina e maltempo! https://www.iconameteo.it/primo-piano/il-gelo-travolge-litalia-nel-weekend-dell11-12-gennaio-neve-fino-in-collina-e-maltempo/ Thu, 09 Jan 2025 10:08:43 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79303 Il gelo sta per travolgere l’Italia. Nel weekend dell’11-12 gennaio, infatti, si conferma un affondo artico che darà vita all‘ondata di freddo più intensa e diffusa registrata finora in questa stagione invernale. Domani (venerdì 10 gennaio) sarà una giornata di transizione dalle miti correnti occidentali, che hanno finora contribuito a mantenere un clima anche piuttosto …

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Il gelo sta per travolgere l’Italia. Nel weekend dell’11-12 gennaio, infatti, si conferma un affondo artico che darà vita all‘ondata di freddo più intensa e diffusa registrata finora in questa stagione invernale. Domani (venerdì 10 gennaio) sarà una giornata di transizione dalle miti correnti occidentali, che hanno finora contribuito a mantenere un clima anche piuttosto mite per il periodo, alle fredde correnti settentrionali che si faranno strada dall’Europa centrale e dai Balcani. Ne conseguirà un sensibile calo termico, a iniziare da Nord-Est e alto Adriatico, per poi coinvolgere tutto il Paese entro il fine settimana.

Ondata di gelo nel fine settimana: le massime crolleranno anche di oltre 10 gradi

Dunque nel fine settimana l’Italia vivrà la sua ondata di freddo finora più intensa e diffusa, con un crollo termico importante soprattutto da domenica 12 gennaio, quando le massime potrebbero crollare di oltre 10 gradi rispetto alla situazione attuale, specie nel versante adriatico più direttamente colpito dai freddi venti balcanici. Inoltre, gelate diffuse dovrebbero interessare per alcune notti la pianura Padana e le zone interne del Centro.

Il forte contrasto termico alimenterà anche un ciclone a ridosso delle regioni del Sud e della Sicilia: sarà dunque alto il rischio di forte maltempo, con vento molto intenso e precipitazioni abbondanti soprattutto tra domenica e lunedì 13. Sull’Appennino centro-meridionale tornerà anche la neve, che potrà spingersi probabilmente fino a quote collinari.

Le previsioni meteo per il fine settimana dell’11-12 gennaio: freddo, maltempo e neve

Nel dettaglio, sabato 11 la neve raggiungerà l’Appennino centrale, inizialmente a quote elevate per poi spingersi in serata fino a 1.400 metri circa. Tra la sera e la notte le nevicate si sposteranno sull’Appennino meridionale fino intorno ai 1.000 metri e localmente a quote anche poco inferiori.

Domenica, come detto in precedenza, assisteremo a un ulteriore diffuso calo delle temperature per l’afflusso di correnti gelide. Nelle prime ore della giornata un vortice ciclonico andrà a formarsi a ridosso della Sicilia, accrescendo il rischio di forte maltempo, con temporali e nubifragi, nelle regioni meridionali e nell’isola. Nel Sud peninsulare la neve potrebbe spingersi fino a quote collinari. Al Nord e in gran parte del Centro le condizioni meteo saranno più stabili e asciutte, seppur con un clima molto freddo e ventoso.

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FOTO – Neve a Natale: già imbiancate alcune regioni! Quando torna l’alta pressione? https://www.iconameteo.it/primo-piano/foto-neve-a-natale-gia-imbiancate-alcune-regioni-quando-torna-lalta-pressione/ Tue, 24 Dec 2024 10:20:46 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79239 La neve è la protagonista del Natale su alcune regioni italiane. Come previsto, l’intensa perturbazione nord-atlantica (la n.6 di dicembre), accompagnata da un vortice depressionario sviluppatosi ieri (lunedì) nell’Adriatico meridionale, ha innescato un’intensa fase di maltempo invernale che coinvolge principalmente le regioni del medio Adriatico e quelle del Sud. Previsioni meteo Natale: neve fino in …

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La neve è la protagonista del Natale su alcune regioni italiane. Come previsto, l’intensa perturbazione nord-atlantica (la n.6 di dicembre), accompagnata da un vortice depressionario sviluppatosi ieri (lunedì) nell’Adriatico meridionale, ha innescato un’intensa fase di maltempo invernale che coinvolge principalmente le regioni del medio Adriatico e quelle del Sud.

Previsioni meteo Natale: neve fino in collina, freddo e forti venti! 

Neve a Natale, coinvolte perlopiù le regioni del medio Adriatico: gli aggiornamenti

Avremo dunque un clima molto freddo, con temperature nella norma o anche al di sotto ma anche venti con raffiche burrascose e appunto nevicate fino a quote relativamente basse nelle zone interne di Marche, Abruzzo e Molise, dove sono possibili anche delle vere e proprie bufere di neve. In queste zone la neve cadrà copiosa anche oggi, Vigilia di Natale. Intanto, la bellezza di alcuni paesaggi è stata immortalata sui social network.

 

Quando migliorerà la scena meteo al Centro-Sud?

In base agli ultimi aggiornamenti, fino a Santo Stefano su regioni centrali adriatiche e regioni meridionali potranno verificarsi precipitazioni sparse, abbondanti nevicate (soprattutto oggi) e forti venti settentrionali, che coinvolgeranno anche le Isole Maggiori. Venerdì 27 dicembre si conferma un miglioramento del tempo, con la rimonta dell’alta pressione che favorirà condizioni meteo più stabili e asciutte anche al Centro-Sud. Si registrerà inoltre un lieve aumento delle temperature, seppur in un clima pienamente invernale.

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Stati Uniti, allerta rossa per la neve: accumuli di quasi 2 metri https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/stati-uniti-allerta-rossa-per-la-neve-accumuli-di-quasi-2-metri/ Fri, 13 Dec 2024 10:13:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79190 Usa neveNegli Stati Uniti, l’inizio della stagione invernale 2024-2025 ha mostrato un andamento irregolare delle nevicate, con alcune aree che hanno registrato accumuli significativi, mentre altre hanno sperimentato precipitazioni inferiori alla media stagionale. Nevicate intense nella regione dei Grandi Laghi Una potente ondata di gelo artico ha colpito la regione dei Grandi Laghi, in particolare le …

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Negli Stati Uniti, l’inizio della stagione invernale 2024-2025 ha mostrato un andamento irregolare delle nevicate, con alcune aree che hanno registrato accumuli significativi, mentre altre hanno sperimentato precipitazioni inferiori alla media stagionale.

Nevicate intense nella regione dei Grandi Laghi

Una potente ondata di gelo artico ha colpito la regione dei Grandi Laghi, in particolare le aree lungo i laghi Erie e Ontario. Il fenomeno della neve da “effetto lago” ha portato a nevicate eccezionali:

• Watertown, New York: accumuli stimati fino a 1,8 metri.

• Michigan: previste nevicate fino a 90 cm.

Queste condizioni hanno causato gravi disagi alla viabilità e interruzioni nei servizi essenziali. In questo settimana i meteorologi americani prevedono ancora intense nevicate nel nord-est degli USA soprattutto nella zona tra Buffalo, Stato di New York e Wisconsin. Le previsioni parlano di alcune contee con accumuli previsti superiori ai 2 metri e di temperature notturne di -13 gradi sottozero, per questo motivo le autorità di circa 30 contee hanno emesso l’allerta rossa e hanno invitato la popolazione a non uscire di casa.

Accumuli nevosi inferiori alla media in altri Stati

Nonostante le intense nevicate in alcune zone, complessivamente gli Stati Uniti hanno registrato solo il 68% delle nevicate normali per questo periodo quindi abbondantemente sotto la media degli ultimi 20 anni. In particolare, regioni come il Midwest e parti del Nord-Est hanno visto precipitazioni nevose inferiori alla media stagionale. Questo andamento anomalo è attribuibile a condizioni atmosferiche che hanno limitato l’afflusso di aria fredda e umida necessaria per le nevicate.

Prospettive per il resto della stagione invernale

Le previsioni indicano un possibile aumento delle nevicate nelle prossime settimane, con condizioni meteorologiche che potrebbero favorire precipitazioni più abbondanti. Tuttavia, l’andamento irregolare osservato finora suggerisce che la stagione invernale 2024-2025 potrebbe continuare a presentare variazioni significative nelle diverse regioni del Paese.

In conclusione, mentre alcune aree degli Stati Uniti hanno affrontato condizioni di neve eccezionale, altre hanno sperimentato una carenza di precipitazioni nevose rispetto alla media stagionale. Questa variabilità sottolinea l’importanza di monitorare costantemente le condizioni meteorologiche e di prepararsi adeguatamente alle diverse situazioni che l’inverno può presentare.

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La neve di novembre travolge Seoul come non accadeva da un secolo! https://www.iconameteo.it/primo-piano/la-neve-di-novembre-travolge-seoul-come-non-accadeva-da-un-secolo/ Fri, 29 Nov 2024 09:47:08 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79097 Neve SeoulLa neve non era mai caduta in maniera così abbondante a Seoul, capitale della Corea del Sud, negli ultimi 100 anni. Le nevicate record hanno stravolto il traffico, con oltre 100 voli cancellati e diverse tratte di traghetto sospese. Tantissime le scuole rimaste chiuse nell’area della capitale. Inoltre, sono state segnalate almeno cinque vittime. Heavy …

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La neve non era mai caduta in maniera così abbondante a Seoul, capitale della Corea del Sud, negli ultimi 100 anni. Le nevicate record hanno stravolto il traffico, con oltre 100 voli cancellati e diverse tratte di traghetto sospese. Tantissime le scuole rimaste chiuse nell’area della capitale. Inoltre, sono state segnalate almeno cinque vittime.

 

La neve imbianca Seoul: si tratta di alcune delle più intense nevicate degli ultimi cento anni

La neve porta sempre una grande gioia evocando forti emozioni in chi la osserva, ma nel caso di Seoul questo stato emotivo è stato smorzato dai fortissimi disagi che le nevicate hanno innescato. Circa 142 voli da Seoul sono stati cancellati a causa delle temperature gelide e 76 rotte di traghetti sono state sospese, hanno affermato le autorità. Ai residenti è stato chiesto di non mettersi alla guida, mentre circa 1.285 scuole sono state chiuse a Gyeonggi, la provincia più popolosa della Corea del Sud, adiacente a Seoul.

L’aeroporto principale della città, Incheon, è stato il più colpito, con passeggeri che hanno subito ritardi medi di due ore. Inoltre, sono state segnalate almeno cinque vittime nella provincia correlati alle nevicate, tra cui quattro persone uccise dal crollo delle strutture sotto il peso della neve.

Battuto il record di nevicate per il mese di novembre: i dati

La neve ha iniziato a imbiancare la città mercoledì scorso, per quella che l’agenzia meteorologica statale ha definito “la più pesante nevicata di novembre da quando sono iniziate le registrazioni“, nel 1907. La Korea Meteorological Administration ha dichiarato che sono caduti 16,5 cm di neve entro le ore 7.00 di mercoledì, rispetto al precedente record di Seoul di 12,4 cm del 28 novembre 1972. La tempesta ha colpito gran parte del Paese: nelle regioni centrali, orientali e sud-occidentali si sono registrate precipitazioni nevose comprese tra 10 e 23 cm.

La neve si è ripresentata anche nella giornata di ieri (giovedì 28 novembre) ed è stata la terza più pesante nevicata nella capitale Seoul da quando sono iniziate le registrazioni nel 1907. Alle 8 di giovedì mattina alcune zone della città di Yongin, a sud della capitale, avevano registrato 47,5 centimetri di neve. In generale la situazione sembra comunque essersi attenuata: l’agenzia meteorologica statale ha infatti revocato gli avvisi di forte nevicate nell’area metropolitana della capitale.

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Neve a Parigi, imbiancate Tour Eiffel, Versailles e Disneyland [FOTO e VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/neve-a-parigi-imbiancate-tour-eiffel-versailles-e-disneyland-foto-e-video/ Fri, 22 Nov 2024 09:34:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79059 neve parigiCome previsto la neve è arrivata fino in pianura in molte zone d’Europa, regalando un primo assaggio d’inverno anche a Parigi, imbiancata dalla neve. L’intensa perturbazione invernale Caetano ha portato neve a bassa quota sull’Europa centrale: in Francia, Germania, Austria, Svizzera e Italia settentrionale. La #neige à #Paris surprend toujours agréablement ❄️❄️❄️ #eiffeltower pic.twitter.com/iNa46kRJYO — …

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Come previsto la neve è arrivata fino in pianura in molte zone d’Europa, regalando un primo assaggio d’inverno anche a Parigi, imbiancata dalla neve. L’intensa perturbazione invernale Caetano ha portato neve a bassa quota sull’Europa centrale: in Francia, Germania, Austria, Svizzera e Italia settentrionale.

Parigi sotto la neve: imbiancata la città ma anche Versailles e Disneyland Paris

La tempesta Caetano ha attraversato l’Europa nella giornata di giovedì 21 provocando maltempo diffuso di stampo invernale, con freddo intenso accentuato da venti tempestosi. Si tratta di un episodio nevoso che arriva all’inizio della stagione, ma non è un evento eccezionale: in passato si sono verificati episodi simili, se non addirittura più intensi.

A causa del forte raffreddamento ha nevicato a bassa quota sulla Francia e la neve è arrivata anche a Parigi. La Tour Eiffel resterà chiusa fino a venerdì pomeriggio: con i suoi 300 metri di altezza, il monumento simbolo di Parigi offre una vista mozzafiato sulla città, ma il clima invernale pone dei rischi per la sicurezza dei visitatori.

Foto e video diffusi sui social hanno catturato anche la magia della Villa di Versailles e di Disneyland Paris imbiancati da qualche centimetro di neve fresca.

Nella giornata di ieri si sono registrati tra 2 e 8 cm di neve a bassa quota, localmente 10 o anche 15 cm alle prime quote, fino a picchi di 20 cm.

Météo France, che ha posto la regione di Parigi, così come gran parte del settore centrale del paese, sotto allerta arancione per neve e ghiaccio. Le temperature sono scese sensibilmente, provocando il rigelo della neve al suolo: una condizione pericolosa per chi deve spostarsi.

Fino a mezzogiorno di venerdì 22 sono previste precipitazioni nevose che porteranno localmente da 1 a 2 cm di neve in più. A Parigi, nelle zone leggermente più calde, potrebbe trasformarsi in pioggia.

 

 

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Neve e freddo artico sull’Italia: quanto andrà avanti? Gli aggiornamenti https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-e-freddo-artico-sullitalia-quanto-andra-avanti-gli-aggiornamenti/ Thu, 21 Nov 2024 10:35:02 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79053 neve freddoLa neve e il freddo stanno per abbattersi anche sul nostro Paese, innescati dall’intensa perturbazione n.6 del mese che ha assunto le caratteristiche di una tempesta, ribattezzata dunque Caetano dal Centro dall’AEMET, il Centro Meteo Nazionale della Spagna. Questa stessa tempesta sta causando un brusco calo delle temperature su diverse zone d’Europa, con la neve …

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La neve e il freddo stanno per abbattersi anche sul nostro Paese, innescati dall’intensa perturbazione n.6 del mese che ha assunto le caratteristiche di una tempesta, ribattezzata dunque Caetano dal Centro dall’AEMET, il Centro Meteo Nazionale della Spagna. Questa stessa tempesta sta causando un brusco calo delle temperature su diverse zone d’Europa, con la neve che nelle prossime ore potrebbe arrivare anche su Parigi.

Irruzione artica: gelo e neve in Europa

Gelo artico sull’Italia: neve anche a bassa quota nelle prossime ore

Per quanto riguarda l’Italia, la tempesta Caetano si farà sentire soprattutto nel pomeriggio e in generale fino alla giornata di domani (venerdì 22 novembre) con una fase di maltempo prettamente invernale, caratterizzata dunque da un brusco calo delle temperature da Nord a Sud, nevicate fino a bassa quota e forti venti con raffiche anche superiori ai 100 km/h.

Si profilano nelle prossime ore nevicate a bassa quota sulle Alpi, anche fino a fondovalle. A quote intorno a 300 metri nel resto del Piemonte, oltre 500 sulle Prealpi orientali. Verso sera quota neve in calo nella pianura piemontese e nelle zone pedemontane lombarde: i maggiori accumuli al suolo sono previsti sulle Alpi piemontesi e in valle d’Aosta.

Brusco calo termico e clima freddo: quanto durerà?

Questa irruzione artica darà via naturalmente a un brusco calo delle temperature un po’ in tutto il Paese, in particolare al Centro-Nord. Fino a sabato il clima si manterrà freddo nelle prime ore della giornata, in particolare nelle regioni centro settentrionali. Da domenica 24 novembre primi segnali di cambiamento: le forti e fredde correnti settentrionali saranno sostituite da una più mite e umida ventilazione meridionale a partire dai mari di ponente, con un aumento delle nuvole al Nord e un graduale rialzo termico, che sarà più evidente a inizio settimana quando si profila un clima relativamente mite.

lunedì 2 dicembre

 

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Freddo e neve in arrivo: il “jet stream” porta un primo affondo invernale https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/freddo-neve-in-arrivo-jet-stream-primo-affondo-invernale/ Mon, 18 Nov 2024 09:39:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79019 jet stream freddo neve in arrivoPer l’Italia, così come per l’Europa centrale, si apre una fase meteo molto movimentata per l’arrivo di una serie di perturbazioni, aria fredda di origine artica, vento forte e possibile neve in arrivo fino a bassa quota. A guidare le perturbazioni e l’affondo di aria artica sarà anche la corrente a getto (jet stream), che …

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Per l’Italia, così come per l’Europa centrale, si apre una fase meteo molto movimentata per l’arrivo di una serie di perturbazioni, aria fredda di origine artica, vento forte e possibile neve in arrivo fino a bassa quota. A guidare le perturbazioni e l’affondo di aria artica sarà anche la corrente a getto (jet stream), che si sta rafforzando e scendendo di latitudini, fino a raggiungere l’Europa centrale.

Anomalia delle masse d’aria sull’Europa giovedì 21 novembre. Fonte TropicalTidbits

Jet stream porta un primo assaggio d’Inverno sull’Europa e l’Italia: freddo e neve in arrivo

Stando alle attuali previsioni meteo, sta per arrivare infatti un primo assaggio d’Inverno che coinvolgerà l’Italia nella seconda parte della settimana. Il nostro Paese sarà investito da forti correnti nord-occidentali, che spingeranno verso le nostre regioni diverse perturbazioni e aria fredda proveniente dall’artico.

A circa 10 chilometri di altezza nell’atmosfera si osserverà infatti una intensificazione del jet stream, una corrente d’aria veloce e stretta che scorre da ovest a est, che sull’Europa centrale e meridionale potrebbe raggiungere i 280 km/h in quota.

Il jet stream (corrente a getto) è sempre in movimento: si sposta verso nord o verso sud, serpeggiando come un fiume e attraversando diverse regioni, segnando i confini tra aria calda e fredda e raggiunge velocità comprese tra i 150 e 450 km/h.

Attorno alla Terra esistono diverse correnti a getto: il jet stream polare si trova tra il 50°-60° di latitudine sia nell’emisfero settentrionale che in quello meridionale. Il getto subtropicale si trova intorno ai 30° di latitudine.

La sua discesa verso l’Europa e la sua intensificazione aumenterà il numero di perturbazioni in transito sulle nostre regioni, con conseguenti fasi di maltempo invernale. Sull’Europa è infatti previsto un primo vero assaggio d’inverno, con piogge, vento forte e neve fino a bassa quota in diverse zone, tra Germania, Francia, Svizzera e anche Italia.

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Il riscaldamento globale mette in ginocchio le stazioni sciistiche delle Alpi. Esiste ancora chi nega il cambiamento climatico? https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-riscaldamento-globale-mette-in-ginocchio-le-stazioni-sciistiche-delle-alpi-esiste-ancora-chi-nega-il-cambiamento-climatico/ Sun, 13 Oct 2024 10:37:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=78805 neve sci francia climaAumentano gli esempi concreti dell’impatto del cambiamento climatico sull’economia di tutto il mondo ma la politica, troppo spesso, pensa ad altro.  La crisi climatica, con inverni sempre più caldi e meno nevosi, sta modificando in maniera irreversibile il panorama delle Alpi francesi. Un caso simbolico è la recente chiusura dell’Alpe du Grand Serre, un’importante stazione …

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Aumentano gli esempi concreti dell’impatto del cambiamento climatico sull’economia di tutto il mondo ma la politica, troppo spesso, pensa ad altro. 

La crisi climatica, con inverni sempre più caldi e meno nevosi, sta modificando in maniera irreversibile il panorama delle Alpi francesi. Un caso simbolico è la recente chiusura dell’Alpe du Grand Serre, un’importante stazione sciistica situata nella regione dell’Isère, nel sud-est della Francia. A causa della mancanza di neve e di difficoltà finanziarie, il consiglio della comunità locale ha deciso di interrompere i finanziamenti necessari per la sua trasformazione in una meta turistica attiva tutto l’anno.

Non è la prima volta che stazioni sciistiche di bassa quota affrontano problemi legati alla scarsità di neve, ma la chiusura di una stazione di questa portata segna un punto di svolta. Per anni, l’Alpe du Grand Serre ha cercato di adattarsi con il progetto “Alpe de Grande Serre 2050”, che mirava a rendere la località attrattiva anche in estate. Tuttavia, la mancanza di fondi e l’intensificazione della crisi climatica hanno accelerato il declino della stazione.
“La chiusura è inevitabile se non si ascoltano gli scienziati”, ha commentato il senatore Guillaume Gontard, ricordando che la gestione delle stazioni sciistiche diventa sempre più complessa nelle zone dove la neve è ormai una rarità.

La decisione di chiudere mette a rischio circa 200 posti di lavoro e colpisce duramente l’economia locale. “Una stazione sciistica non è solo turismo, è una storia, una tradizione che ha plasmato il territorio”, ha aggiunto Gontard, evidenziando la mancanza di una pianificazione a livello nazionale per gestire la transizione climatica nelle aree di montagna.

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Foto: Facebook/Alpe du Grand Serre

Il cambiamento climatico sta modificando il futuro di molte località alpine. Le stazioni a quote più basse, come l’Alpe du Grand Serre, sono le più colpite, mentre solo quelle situate in aree più elevate e con maggiori risorse economiche possono ancora sperare di resistere. Senza un intervento tempestivo e una ristrutturazione del modello economico del turismo montano, molte altre località potrebbero seguire lo stesso destino, lasciando un vuoto non solo economico, ma anche culturale nelle regioni alpine.

Ormai è acclarato che senza provvedimenti ragionati ma immediati la crisi economica generata dai cambiamenti climatici colpirà sempre più spesso i settori turistici fino a modificarli e trasformarli completamente. Nessun governo può esimersi dal mettere ai primi posti della propria agenda un piano concreto per l’adattamento ai disastri causati da scelte sbagliate e insensate degli ultimi decenni. I cittadini posso e devono contribuire, gli operatori possono e devono contribuire, ma la responsabilità è tutta della politica, dei politici e dei governi che non hanno ancora capito, o fingono di non capire, quale enorme sfida ci sia per le generazioni future contro l’inquinamento e il surriscaldamento globale.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Il riscaldamento globale mette in ginocchio le stazioni sciistiche delle Alpi. Esiste ancora chi nega il cambiamento climatico?)

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Allerta gelicidio e neve in Europa al passaggio della depressione “Irene” https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/allerta-gelicidio-e-neve-in-europa-al-passaggio-della-depressione-irene/ Wed, 17 Jan 2024 10:06:40 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/allerta-gelicidio-e-neve-in-europa-al-passaggio-della-depressione-irene/ gelicidio neve europa ireneL’intensa perturbazione che ha raggiunto l’Italia, portando piogge diffuse e neve fino a quote collinari, è associata alla depressione “Irène”, che ha raggiunto l’ovest dell’Europa, portando maltempo diffuso, neve e rischio di gelicidio in molte zone tra Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Belgio, Repubblica Ceca e Lussemburgo. La depressione, nominata “Irene” dal centro meteo francese, ha …

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L’intensa perturbazione che ha raggiunto l’Italia, portando piogge diffuse e neve fino a quote collinari, è associata alla depressione “Irène”, che ha raggiunto l’ovest dell’Europa, portando maltempo diffuso, neve e rischio di gelicidio in molte zone tra Francia, Spagna, Portogallo, Germania, Belgio, Repubblica Ceca e Lussemburgo.

gelicidio neve Europa

La depressione, nominata “Irene” dal centro meteo francese, ha dato vita a raffiche di vento intorno agli 80-100 km/h su Portogallo, Spagna e zone costiere occidentali della Francia, dove è stata diramata l’allerta meteo arancione anche per rischio mareggiate.

L’aria gelida presente sul Nord Europa si scontra, proprio sul cuore dell’Europa, con quella mite richiamata dai venti meridionali dall’area del Mediterraneo. Dallo scontro e sovrapposizione di queste masse d’aria ha origine il rischio di gelicidio (giaccio nero) o pioggia congelantesi.

Allerta gelicidio, vento e neve in Europa: la situazione meteo

Le piogge hanno raggiunto gran parte dell’Europa centro-occidentale. Il maltempo è diffuso e l’aria fredda presente, specie negli strati bassi, stanno dando vita a nevicate anche a quote basse e al fenomeno della pioggia congelantesi che sta creando rischio diffuso di ghiaccio nero su gran parte della Francia settentrionale, ma anche in Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi.

gelicidio ghiaccio nero neve europa
Le precipitazioni cadute tra le 6 e le 9 del 17 gennaio. Fonte InfoClimat

Il rischio di gelicidio è associato alla differenza di temperatura tra le masse d’aria presenti nella colonna d’aria. Il gelicidio si verifica in zone in cui sono presenti strati di aria più caldi a media quota. Dove la colonna d’aria ha costantemente temperature sotto lo zero, al suolo arriva la neve. Ma se il fiocco di neve incontra uno strato d’aria più caldo si fonde e arriva al suolo sotto forma di goccia di pioggia. Al contatto con il suolo freddo/ghiacciato, però, la goccia congela creando lastre di ghiaccio trasparente, molto pericolose. 

In Francia è stata diramata l’allerta arancione per rischio di neve e di gelicidio, con lo stop dei trasporti pubblici e l’invito alla popolazione di restare a casa e lavorare da remoto. In serata si prevede che la pioggia si trasformi in neve inizialmente in Normandia e Piccardia meridionale, poi in serata sull’Ile-de-France, sulla Bassa Normandia e sul nord della Francia. Mercoledì gli accumuli di neve potrebbero raggiungere i 7-10 cm, localmente 15 cm nella Seine-Maritime/Picardie (soprattutto Somme e Oise), a sud dei dipartimenti Nord e Pas-de-Calais.

L’allerta per gelicidio riguarda anche zone centro-meridionali della Germania, tra cui il Saarland e il Baden-Württemberg settentrionale e degli stati meridionali della Renania-Palatinato, in Lussemburgo, Repubblica Ceca e Belgio.

In Germania è attiva anche l’allerta per forti nevicate su Saarland e parti della Baviera settentrionale, sull’Assia orientale, settentrionale e centro-meridionale, sulla Renania settentrionale-Vestfalia meridionale, sulla Renania centrale-Palatinato e sugli stati centrali e occidentali della Turingia in Germania e sulla metà settentrionale del Lussemburgo.

L’ondata di maltempo provocherà non pochi disagi per i trasporti aerei e via terra: si iniziano già a verificare incidenti lungo le strade a nord del Paese, con traffico in aumento. Lufthansa ha già cancellato molti dei suoi voli programmati tra Monaco e Francoforte, mentre la compagnia ferroviaria nazionale tedesca Deutsche Bahn ha detto che si stava preparando per gli impatti legati alle condizioni meteorologiche sui suoi voli regionali e sui traporto su rotaia.

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Neve in arrivo nella settimana dell’Immacolata, anche a quote di pianura: ecco quando https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-in-arrivo-nella-settimana-dellimmacolata-anche-a-quote-di-pianura-ecco-quando/ Fri, 01 Dec 2023 11:30:41 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-in-arrivo-nella-settimana-dellimmacolata-anche-a-quote-di-pianura-ecco-quando/ meteo EpifaniaLe condizioni meteo nella settimana del Ponte dell’Immacolata resteranno molto movimentate, con l’arrivo di nuove perturbazioni e la possibilità di vedere fiocchi di neve anche a quote basse (probabilmente fino in pianura al Nord). Neve in arrivo al Nord, anche a quote basse: la tendenza per la settimana dell’Immacolata Il clima resterà freddo, specie al …

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Le condizioni meteo nella settimana del Ponte dell’Immacolata resteranno molto movimentate, con l’arrivo di nuove perturbazioni e la possibilità di vedere fiocchi di neve anche a quote basse (probabilmente fino in pianura al Nord).

neve in arrivo

Neve in arrivo al Nord, anche a quote basse: la tendenza per la settimana dell’Immacolata

Il clima resterà freddo, specie al Nord: le temperature saranno invernali e nelle regioni settentrionali i valori saranno generalmente al di sotto delle medie di questo periodo dell’anno.

Questa condizione, con la presenza di “cuscinetto” di aria fredda in prossimità del suolo al Nord, sarà l’ingrediente fondamentale per la possibilità dell‘arrivo di neve fino a quote basse e di pianura.

Tra lunedì 4 pomeriggio e la giornata di martedì 5, infatti, l’arrivo di una perturbazione potrebbe portare precipitazioni su gran parte del territorio, nevose al Nord fino a quote basse. Non si esclude, infatti, che deboli nevicate possano arrivare in pianura al Nord-Ovest, tra Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale. Qualche fiocco non è escluso nemmeno nella città di Milano, specie nella notte.

neve in arrivo

Nel corso della settimana, poi, potrebbe arrivare un’altra perturbazione: tra mercoledì 6 e giovedì 7, infatti, un nuovo impulso perturbato potrebbe portare una fase di maltempo in molte regioni, con venti intensi e mari mossi.

Vi ricordiamo che si tratta di una previsione che presenta ancora margini di incertezza, quindi vi invitiamo a controllare i prossimi aggiornamenti meteo.

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Fine agosto, torna la neve sulle Alpi: la situazione https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/fine-agosto-torna-la-neve-sulle-alpi-la-situazione/ Wed, 30 Aug 2023 08:01:54 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/fine-agosto-torna-la-neve-sulle-alpi-la-situazione/ neve agostoDopo settimane di caldo esagerato, con zero termico schizzato oltre i 5000 metri di quota, sulle Alpi è tornata un po’ di neve. Niente di eccezionale però, in questo caso: la neve può cadere tutto l’anno sulle vette alpine, specie oltre i 1500-2000 metri. L’evento eccezionale, di fatto, è stato proprio il caldo anomalo che …

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Dopo settimane di caldo esagerato, con zero termico schizzato oltre i 5000 metri di quota, sulle Alpi è tornata un po’ di neve. Niente di eccezionale però, in questo caso: la neve può cadere tutto l’anno sulle vette alpine, specie oltre i 1500-2000 metri. L’evento eccezionale, di fatto, è stato proprio il caldo anomalo che ha caratterizzato la seconda parte del mese di agosto, con lo zero termico salito fino a quote record, accelerando ancora di più la fusione dei ghiacciai. Nevicate estive, sono eventi normali sulle vette delle Alpi, anche se il cambiamento climatico ormai rende tali fenomeni sempre meno frequenti.

Neve fresca a fine agosto: la situazione sulle Alpi

L’arrivo di una perturbazione seguita da aria fredda di origine polare marittima ha spazzato via la massa di aria rovente dell’anticiclone nord-africano e contribuito ad un sensibile crollo delle temperature in tutta Italia, ad iniziare dai settori alpini. Le precipitazioni, nevose in quota, hanno dunque portato un po’ di neve nelle nostre montagne: si sono accumulati al suolo anche 10-15 centimetri di neve fresca in poche ore.

A Sestriere (TO) – 2020 m – la stazione meteo segnala 11 centimetri di neve fresca, caduta nel corso della notte. A Macugnaga rifugio zamboni – 2000 m – sono caduti 11 centimetri di neve, a Formazza – 2400 m – 6 centimetri. In Valle d’Aosta sono caduti complessivamente 10-20 centimetri di neve negli ultimi 3 giorni, con punte in quota di 25-80 cm, e fino agli 80 – 100 centimetri di neve fresca caduti sul Monte Rosa. Al suolo i centimetri di neve sono però inferiori, con una media di 5-20 centimetri di neve e punte di oltre 1 metro sulle vette del Mote Bianco, del Cervino e Monte Rosa.

 

neve agosto

A Livigno – 2600 m – la neve raggiunge i 2 cm di spessore, a Ponte in Valtellina – 2400 m – i 10 cm. Al Passo dello Stelvio son caduti 15 centimetri di neve fresca, ora già in parte dissolta. In Alto Adige, a Senales Finale (1950 m) si contano 33 centimetri di neve e a Longiarù Passo Poma (2297 m) 23 cm.

La tendenza meteo per l’inizio di settembre

Le condizioni meteo dovrebbero tornare più stabili a partire da inizio settembre, con il lento ritorno di un’area di alta pressione capace di garantire tempo soleggiato e clima via via più caldo. Questa parentesi “autunnale” dunque, con temperature sotto media in molte zone del Paese, verrà presto sostituita da un clima di nuovo estivo e soleggiato, anche in Montagna.

Le previsioni dettagliate su IconaMeteo.it

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Alpi e Appennini senza neve, futuro dello sci a rischio. Lo studio https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/alpi-e-appennini-senza-neve-futuro-dello-sci-a-rischio-lo-studio/ Tue, 29 Aug 2023 10:41:59 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/alpi-e-appennini-senza-neve-futuro-dello-sci-a-rischio-lo-studio/ neve crisi climaticaLo sci e il turismo invernale alpino risentiranno sicuramente della crisi climatica: il riscaldamento globale renderà la neve una rarità sulle montagne europee, e su Alpi e Appennini in Italia. Il rischio di ricevere sempre meno neve, oltre a ridurre le riserve idriche per le comunità a valle, mette evidentemente a rischio il futuro delle …

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Lo sci e il turismo invernale alpino risentiranno sicuramente della crisi climatica: il riscaldamento globale renderà la neve una rarità sulle montagne europee, e su Alpi e Appennini in Italia. Il rischio di ricevere sempre meno neve, oltre a ridurre le riserve idriche per le comunità a valle, mette evidentemente a rischio il futuro delle stazioni sciistiche d’Europa, con qualche piccola differenza da zona a zona, aumentando la vulnerabilità delle comunità locali oggi dipendenti dal turismo invernale.

Il riscaldamento globale rischia di far piano piano scomparire la neve sulle Alpi e sugli Appennini: secondo uno studio pubblicato su Nature Climate Change, senza un maggiore impegno nelle politiche climatiche il 100% delle stazioni sciistiche italiane dovranno affrontare il rischio di ricevere neve insufficiente per permetterne il funzionamento. La stessa cosa vale per le Alpi tedesche e le stazioni sciistiche turche, mentre la percentuale scende – anche se di poco – per le stazioni sciistiche in Austria (94%), Francia (93%), nei Carpazi (91%), in Svizzera (87%) e nei Paesi nordici (70%).

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Alpi e Appennini senza neve? Quel sarà il futuro degli impianti da sci?

Tra gli altri effetti negativi del riscaldamento globale, dunque, se le temperature aumentassero di 3°C, saremmo destinati a rinunciare anche allo sci. Stando ai ricercatori, solo la metà degli impianti sciistici potrebbe salvarsi, utilizzando la neve artificiale, il cui uso comunque comporta un costo in risorse idriche e energetiche.

Se, invece, l’impegno climatico aumentasse e riuscissimo a raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, e quindi un riscaldamento globale limitato ai 1,5 gradi, la percentuale di stazioni sciistiche italiane che dovranno subire gli effetti della scarsità di neve scenderebbe al 17%.

L’aumento delle temperature infatti provocherà una diffusa carenza di precipitazioni nevose sulle nostre montagne, e più le emissioni aumentano, più le temperature salgono, rischiando di far calare drasticamente l’apporto nevoso in montagna. Gli anni con innevamento insufficiente quindi potrebbero essere sempre più frequenti.

Se, invece, riuscissimo a restare sotto la soglia di 1,5°C, solo il 32% delle stazioni sciistiche europee riscontrerebbe conseguenze importanti, e con l’uso di neve artificiale la percentuale scenderebbe al 14-26%.

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In un futuro 3°C più caldo, il 100% delle stazioni sciistiche alpine d’Italia potrebbe avere a che fare con una carenza di neve, ma l’innevamento artificiale potrebbe dimezzare l’impatto, abbassando al 49% la percentuale di stazioni sciistiche in difficoltà. In un futuro 1,5°C più caldo, invece, da un 69% di stazioni sciistiche italiane in difficoltà, si scenderebbe al 17% con l’uso di neve artificiale.

Tuttavia è bene ricordarsi che l’uso di neve artificiale comporta delle conseguenze, con un aumento della domanda di acqua e di elettricità, e dunque delle emissioni di gas serra, a seconda del mix energetico del Paese.

“Questo studio evidenzia che in tutte le regioni montane d’Europa i futuri cambiamenti climatici porteranno a un degrado delle condizioni della neve nelle stazioni sciistiche rispetto agli ultimi decenni, anche se le conseguenze saranno diverse da regione a regione – spiega Samuel Morin, ricercatore del Météo-France e del CNRS di Tolosa e Grenoble, Francia-. Questo non significa la fine immediata del turismo sciistico in Europa, ma condizioni sempre più difficili per tutte le stazioni sciistiche, alcune delle quali arriveranno, nel giro di qualche decennio, a un’offerta di neve criticamente bassa per poter operare così come la conosciamo attualmente. Una riduzione più rapida delle emissioni limiterebbe il rischio per l’approvvigionamento di neve per il turismo sciistico e la domanda di innevamento e le relative esternalità: domanda di acqua, domanda di elettricità e relative emissioni”.

“Per bassi livelli di riscaldamento globale, l’innevamento artificiale porta a un miglioramento delle condizioni di neve nelle stazioni sciistiche, tranne quando la situazione è già molto difficile al momento. Per livelli di riscaldamento più elevati, il guadagno in termini di affidabilità della neve non è sempre garantito, soprattutto al di sopra del 50% di copertura frazionata dell’innevamento, e avviene a scapito di un aumento della domanda di acqua”, chiarisce Hugues François, ricercatore dell’INRAE di Grenoble e autore principale dello studio. “Il nostro metodo fornisce un modo per calcolare la variazione della domanda di acqua dovuta all’innevamento in un clima più caldo, che può essere confrontata, su scala locale, con i futuri cambiamenti nella disponibilità di acqua e nella domanda di acqua per usi multipli. Tuttavia, la sfida principale è quella di sviluppare e implementare percorsi di sviluppo che riducano in modo massiccio le emissioni complessive di gas serra del turismo sciistico, principalmente guidate dai trasporti e dagli alloggi, mantenendo al contempo attività sostenibili dal punto di vista ambientale che forniscano opzioni di sostentamento per un’ampia gamma di persone che vivono nelle aree montane. Fino a che punto il turismo sciistico svolgerà un ruolo importante in queste aree nel lungo periodo, rimane una questione aperta”.

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Mezza Europa al gelo: a Belgrado mai così tanta neve ad aprile negli ultimi 100 anni https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/mezza-europa-al-gelo-a-belgrado-mai-cosi-tanta-neve-ad-aprile-negli-ultimi-100-anni/ Wed, 05 Apr 2023 10:02:38 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/mezza-europa-al-gelo-a-belgrado-mai-cosi-tanta-neve-ad-aprile-negli-ultimi-100-anni/ neve belgradoL’ondata di freddo che ha colpito l’Italia in questo inizio di aprile, ha interessato anche i Balcani dove il colpo di coda dell’inverno si è tradotto anche in nevicate eccezionali: la neve è caduta abbondante anche a Belgrado, provocando non pochi danni e alcuni feriti. L’aria gelida arrivata dalla Scandinavia fin sull’Europa sud-orientale ha dato …

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L’ondata di freddo che ha colpito l’Italia in questo inizio di aprile, ha interessato anche i Balcani dove il colpo di coda dell’inverno si è tradotto anche in nevicate eccezionali: la neve è caduta abbondante anche a Belgrado, provocando non pochi danni e alcuni feriti.

L’aria gelida arrivata dalla Scandinavia fin sull’Europa sud-orientale ha dato il via ad un’ondata di freddo su gran parte del continente orientale. La massa d’aria molto fredda ha investito infatti Polonia, parte della Germania, Repubblica Ceca, Austria fino a coinvolgere anche l’Italia, dove ha provocato qualche nevicata fino a quote collinari. I Balcani sono stati investiti in pieno e qui, complice il vortice di bassa pressione formatosi sullo Ionio, si sono verificate nevicate abbondanti.

I forti venti che hanno fatto irruzione da nord hanno costretto ad uno stop dei collegamenti marittimi in Croazia e Montenegro, e ad un blocco di alcuni tratti stradali.

Neve eccezionale nei Balcani: a Belgrado accumuli mai così elevati nel mese di aprile in 100 anni

Le nevicate, episodi rari per la primavera, hanno interessato gran parte dei Balcani occidentali. Molti gli incidenti provocati dalle condizioni meteo invernali, anche nella capitale della Serbia, Belgrado.

La neve non è un fenomeno così eccezionale nel mese di aprile a Belgrado – il cui nome significa tra l’altro “città bianca” – , ma secondo quanto riferito dagli esperti meteo locali a Reuters di solito non si accumula al suolo. Negli ultimi 100 anni, infatti, si sono contati 11 episodi nevosi ad aprile, e nessuno di questi ha provocato accumuli così elevati: in tutto si sono accumulati 14 centimetri di neve, non era mai successo.

Il traffico su strada risulta particolarmente difficoltoso nelle zone di montagna, dove la neve ha raggiunto uno spessore di 40 centimetri. Secondo quanto dichiarato dal Dipartimento per le Emergenze del ministero dell’Interno alcuni villaggi sono rimasti senza elettricità. Nei prossimi giorni si teme che la neve possa sciogliersi velocemente, con rischio di allagamenti e alluvioni a valle lungo il corso dei fiumi.

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Primavera fino a sabato, poi tornano freddo, pioggia e neve fino in collina https://www.iconameteo.it/news/previsioni/primavera-fino-a-sabato-poi-tornano-freddo-pioggia-e-neve-fino-in-collina/ Thu, 23 Feb 2023 09:01:52 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/primavera-fino-a-sabato-poi-tornano-freddo-pioggia-e-neve-fino-in-collina/ neve in arrivoQuesta lunga primavera anticipata, portata dall’anticiclone, sta per giungere al termine: una intensa perturbazione riporterà l’inverno sull’Italia, con vento forte, clima più freddo – in linea con la stagione – e pioggia e neve fino a quote di collina. Il campo di alta pressione sull’Italia si sta lentamente indebolendo, ma è ancora in grado di …

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Questa lunga primavera anticipata, portata dall’anticiclone, sta per giungere al termine: una intensa perturbazione riporterà l’inverno sull’Italia, con vento forte, clima più freddo – in linea con la stagione – e pioggia e neve fino a quote di collina.

Il campo di alta pressione sull’Italia si sta lentamente indebolendo, ma è ancora in grado di tenere a distanza i sistemi nuvolosi più organizzati. Fino a sabato pomeriggio, infatti, non sono previsti cambiamenti significativi dello stato del tempo sul nostro Paese dove non mancheranno le nuvole, ma saranno accompagnate da eventuali precipitazioni poco rilevanti. Le temperature resteranno miti ed anzi subiranno un ulteriore rialzo per l’intensificarsi dei venti meridionali.

Dalla sera di sabato la circolazione atmosferica subirà un significativo cambiamento con l’arrivo di una prima perturbazione accompagnata da un vortice di bassa pressione che tenderà ad approfondirsi fra il Ligure e l’alto Tirreno; questo sistema nuvoloso porterà molte piogge e rovesci fra Liguria, alto Adriatico, Sardegna e regioni tirreniche.

Nel frattempo un fronte freddo proveniente dal Nord Europa si addosserà alle Alpi e le valicherà nella giornata di domenica convogliando aria molto fredda di origine artica sulle regioni settentrionali. La combinazione di questi due eventi darà luogo non solo alle prime precipitazioni di rilievo dopo molto tempo al Nord-Ovest, ma anche a nevicate che potranno interessare anche le pianure di Piemonte, Lombardia ed Emilia occidentale, con accumuli importanti entro martedì soprattutto in Piemonte.  

Caldo anomalo e poche piogge: primavera fino a sabato 25, poi torna l’inverno, con pioggia e neve

Oggi molto nuvoloso o coperto al Nord, irregolarmente nuvoloso al Centro, in Campania, Puglia e Sardegna, maggiori schiarite altrove. Nel corso della giornata possibili isolate piogge su Liguria, bassa pianura padana, zone interne e adriatiche del Centro, Campania, Basilicata e Puglia. Temperature senza grosse variazioni e sempre superiori alla norma.

meteo

Venerdì molte nuvole al Nord e sulle regioni centrali tirreniche, maggiori aperture nel resto del Paese, specie al Sud e in Sicilia. Nel corso della giornata possibili sporadiche piogge in Liguria, sulle pianure del Nordovest e sul Friuli. Nel primo mattino locali nebbie sulla pianura padana centro-orientale fino alle coste dell’alto Adriatico e nelle valli interne del Centro. In serata possibili piogge anche in Toscana e sull’Appennino settentrionale. Temperature in leggero aumento nei valori massimi al Sud e sulle Isole: valori sempre relativamente miti. Venti di Scirocco in moderato rinforzo sul Ligure, sul settore occidentale del Tirreno, sulle Isole e fra lo Ionio e il basso Adriatico; in prevalenza deboli altrove. Mari: localmente mossi i mari occidentali, in prevalenza poco mossi gli altri.

meteo

Sabato in Sardegna e sulle regioni centro settentrionali nuvolosità variabile, con ampie schiarite in giornata sul Nordovest; al Sud e in Sicilia tempo abbastanza soleggiato, con nubi in aumento nella seconda parte del giorno. Al mattino possibili piogge sul nord delle Marche, nel pomeriggio in Sardegna e sulla Toscana. Nel corso della sera aumenta la probabilità di piogge anche sull’estremo Nordest e sull’Emilia Romagna. Temperature massime in lieve calo in Sardegna, minime e massime in rialzo altrove. Venti per lo più deboli in Sardegna e sulle regioni centro settentrionali; moderati meridionali al Sud e in Sicilia, con rinforzi sul mare Ionio e sul Salento. Mari: da mossi a molto mossi i mari meridionali; da poco mossi a mossi i restanti bacini.

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Crisi climatica, 3 regioni italiane nella top ten di quelle più esposte in Europa: il rapporto

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La neve sta scomparendo: l’effetto del riscaldamento globale sull’inverno in Europa https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/la-neve-sta-scomparendo-leffetto-del-riscaldamento-globale-sullinverno-in-europa/ Sun, 29 Jan 2023 11:02:16 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/la-neve-sta-scomparendo-leffetto-del-riscaldamento-globale-sullinverno-in-europa/ neve italia inverno europaL’effetto del riscaldamento globale sull’inverno dell’Europa – e dell’Italia – prevede una sostanziale scomparsa della neve, specie in pianura e bassa collina, ma non esclude la possibilità che si possano verificare intense nevicate, anzi. Sebbene possa sembrare una contraddizione, diversi studi dimostrano come la crisi climatica stia in effetti agendo su questi termini, da un …

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L’effetto del riscaldamento globale sull’inverno dell’Europa – e dell’Italia – prevede una sostanziale scomparsa della neve, specie in pianura e bassa collina, ma non esclude la possibilità che si possano verificare intense nevicate, anzi. Sebbene possa sembrare una contraddizione, diversi studi dimostrano come la crisi climatica stia in effetti agendo su questi termini, da un lato riducendo le possibilità di neve, ma dall’altro estremizzando i fenomeni intensi, come le abbondanti nevicate.

La crisi climatica e il riscaldamento globale stanno spingendo in alto le temperature: lo vediamo chiaramente d’estate, quando in ondate di caldo, sempre più intense e prolungate, le temperature abbattono record dopo record. Il nesso è piuttosto semplice e immediato da comprendere.

Eppure nonostante questa tendenza, nonostante il susseguirsi di mesi e stagioni sempre più calde, a livello nazionale e globale, in alcune stagioni, come l’inverno, l’impatto della crisi climatica è meno intuitivo e ancora oggetto di studio: non è detto infatti che, persino durante una stagione complessivamente più mite, non si possano verificare tempeste invernali o nevicate degne di nota. Insomma, inverni più caldi non si traducono necessariamente in nevicate meno intense. Ma com’è possibile?

Meno neve, ma nevicate più intense: come sta cambiando l’inverno?

Gli scienziati sono concordi nell’affermare che, con un aumento delle temperature – per forza di cose – cadrà complessivamente meno neve, e su un’area più ristretta rispetto al passato. Ma un’atmosfera più calda è capace di trattenere anche più umidità, con la possibilità di eventi nevosi (e piovosi) più intensi e in un arco di tempo inferiore. Inoltre, oceani e mari più caldi, immettono in atmosfera più umidità, che sappiamo essere il carburante delle perturbazioni.

neve inverno europa clima
Foto: Tommaso Fimiano

Quando l’umidità presente in atmosfera condensa, l’aria calda prende quota più velocemente, e trasporta più umidità. Si tratta di un circolo virtuoso capace di creare nubifragi, o intense nevicate. Lo abbiamo visto a gennaio in California, uno stato storicamente soggetto a lunghi ed intensi episodi di siccità, dove nell’arco di pochi giorni sono cadute piogge torrenziali e nevicate importanti, colpa di un intenso “fiume atmosferico“.

Da un lato, quindi, l’aumento delle temperature, spostando il termometro sopra lo zero, potrebbe trasformare le nevicate in piogge abbondanti. Allo stesso tempo però, potrebbe trasformare gli eventi nevosi, in eventi nevosi molto più intensi, proprio perché la temperatura dell’aria aumenta, spostandosi verso lo zero.

In questa situazione, una leggera variazione di temperatura può fare tutta la differenza, anche nei momenti successivi all’intensa nevicata. Se il clima invernale resta intorno allo zero, c’è il rischio che la neve caduta si sciolga – o meglio fonda – e che la nevicata si trasformi presto in pioggia, con alto rischio di allagamenti e esondazioni.

Si tratta, di fatto, dell’estremizzazione degli eventi meteo, una delle conseguenze del riscaldamento globale.

Neve: come cambierà l’inverno in Italia?

Studi dell’Agenzia Europea dell’Ambiente hanno osservato un cambiamento nel numero di giorni piovosi sull’Europa, d’estate e d’inverno, e nell’intensità degli eventi registrati. Quello che attualmente è possibile dire è che il riscaldamento globale in Europa potrebbe portare ad un generale aumento delle precipitazioni intense e ad un allungamento dei periodi di siccità durante l’anno.

Entrando nello specifico della stagione invernale, le nevicate e la copertura nevosa in Europa è generalmente diminuita, specie a basse altitudini.

In futuro le nevicate potrebbero diminuire specie nell’Europa centrale e meridionale, dove potrebbe addirittura scomparire nei settori di pianura o bassa collina. Nel nord Europa, invece le proiezioni sono contrastanti: alcune proiezioni ne vedono un aumento, altre un calo, a seconda degli scenari delle emissioni.

Neve d'Inverno - variazione prevista tra il 1970 e il 2100 a quota 1000 metri nello scenario RCP 4.5
Neve d'Inverno - variazione prevista tra il 1970 e il 2100 a quota 1000 metri nello scenario RCP 8.5

Osservando la proiezione delle mappe, in Italia le precipitazioni nevose dovrebbero sostanzialmente sparire nella seconda metà del secolo in vaste aree del territorio intorno ai 1000 metri e al di sotto, in uno scenario ad alte emissioni (il più pessimista). In uno scenario ad emissioni più contenute è comunque previsto un calo sensibile delle nevicate a circa 1000 metri di quota, previsto intorno al -40% nelle zone del Centro-Nord, e del -50/-60% in quelle del Sud.

Anche spostandoci a quota 2000 metri, è previsto un calo in entrambi gli scenari climatici. Nello scenario RCP 8.5 le nevicate potrebbero diminuire del 50% sulle Alpi Italiane di Nord-Ovest e tra l 30 e il 40% su quelle centro-orientali, mentre nello scenario RCP 4.5 potrebbero diminuire del 10-20% sull’intero arco alpino.


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Neve in arrivo anche in pianura: dove e quando? Le ultime novità https://www.iconameteo.it/news/previsioni/neve-in-arrivo-pianura-dove-e-quando-le-ultime-novita/ Mon, 16 Jan 2023 13:20:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=74669 neve in arrivo pianura dove quandoLa settimana centrale di gennaio sarà caratterizzata dall’arrivo dell’inverno, con vento freddo e neve in arrivo fin verso quote di pianura. Vediamo nel dettaglio le tempistiche e le zone in cui si potrebbe vedere neve fino a quote basse nel corso dei prossimi giorni: Neve in arrivo fino a quote di pianura: tempistiche e zone …

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La settimana centrale di gennaio sarà caratterizzata dall’arrivo dell’inverno, con vento freddo e neve in arrivo fin verso quote di pianura. Vediamo nel dettaglio le tempistiche e le zone in cui si potrebbe vedere neve fino a quote basse nel corso dei prossimi giorni:

Neve in arrivo fino a quote di pianura: tempistiche e zone interessate

La prima occasione di vedere neve a bassa quota sarà martedì 17. Al Nord avremo le prime nevicate in mattinata nelle Alpi occidentali e in Valle d’Aosta. Precipitazioni in estensione a quasi tutti i settori nella seconda parte della giornata, più probabili in Lombardia e sul Nordest. La quota neve sarà in calo fin verso 200-400 m circa – e anche meno – dal tardo pomeriggio o in serata: localmente la neve potrebbe arrivare fino in pianura tra Piemonte orientale e Lombardia. Al Centro-Sud la quota neve sarà molto più elevata, circa 1000-1400 metri.

La settimana centrale di gennaio sarà caratterizzata dall'arrivo dell'inverno, con vento freddo e neve in arrivo fin verso quote di pianura

Mercoledì 18 saranno possibili nevicate fino a quote collinari sull’Emilia occidentale e in Liguria. Sull’Appennino centrale e i settori tirrenici del Centro Italia la neve cadrà fino a 800-1200 metri.

Giovedì 19 il tempo migliorerà al Nord-Ovest, mentre altrove saranno ancora possibili piogge e nevicate. In particolare la  neve potrebbe scendere fino in pianura nel pomeriggio in Emilia, mentre al Centro e in Sardegna cadrà fino a 400-600 metri circa. 

Importante: la previsione di neve è molto delicata e soggetta a molte variabili. Basta un grado in più per fare tutta la differenza. Vi invitiamo dunque a controllare i prossimi aggiornamenti meteo.

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Neve, nevischio o graupel: che differenza c’è? Risponde l’esperto https://www.iconameteo.it/news/video/neve-nevischio-o-graupel-che-differenza-ce-risponde-lesperto/ Mon, 16 Jan 2023 11:28:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=74674 nevischio graupel cosa sonoIn inverno le precipitazioni non si distinguono solo in pioggia o neve: tra questi esistono molte sfumature come il nevischio o il graupel. Ma che cosa sono e cosa cambia tra loro? Ne ha parlato nel canale A Tempo di Clima il meteorologo e divulgatore Rino Cutuli: Leggi anche: Il buco dell’ozono potrebbe sparire in …

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In inverno le precipitazioni non si distinguono solo in pioggia o neve: tra questi esistono molte sfumature come il nevischio o il graupel. Ma che cosa sono e cosa cambia tra loro? Ne ha parlato nel canale A Tempo di Clima il meteorologo e divulgatore Rino Cutuli:

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Tempeste riportano l’inverno in Europa: vento e neve in arrivo fino in pianura https://www.iconameteo.it/news/previsioni/tempeste-inverno-europa-vento-neve-in-arrivo-pianura/ Mon, 16 Jan 2023 09:02:24 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/tempeste-gerard-e-fien-sulleuropa-linverno-fa-sul-serio-con-vento-e-neve-fino-in-pianura/ Inverno in arrivo: freddo, vento forte e neve fin verso quote di pianuraDue le tempeste che riporteranno a breve l’inverno sull’Europa, Gerard e Fien, questo il nome ufficiale attribuito dal Servizio meteorologico tedesco alle due intense perturbazioni che in pochi giorni riporteranno condizioni invernali con pioggia, vento forte, freddo e neve in arrivo fin verso quote di pianura sull’Italia e sull’Europa centro-occidentale. In Francia le raffiche hanno …

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Due le tempeste che riporteranno a breve l’inverno sull’Europa, Gerard e Fien, questo il nome ufficiale attribuito dal Servizio meteorologico tedesco alle due intense perturbazioni che in pochi giorni riporteranno condizioni invernali con pioggia, vento forte, freddo e neve in arrivo fin verso quote di pianura sull’Italia e sull’Europa centro-occidentale. In Francia le raffiche hanno raggiunto addirittura i 160 km/h. Attiva l’allerta arancione per vento forte, neve e mareggiate su settori di Francia e Spagna.

Dopo settimane dominate da un irremovibile anticiclone, l’inverno finalmente si fa avanti. In questo inizio di settimana il nostro Paese verrà a trovarsi sulla traiettoria di una serie di veloci ed intense perturbazioni atlantiche che apporteranno un significativo cambiamento delle condizioni meteorologiche. Nella giornata di lunedì 16, in particolare, segnaliamo un sensibile rinforzo dei venti sudoccidentali, che soffieranno con forte intensità soprattutto sui mari di Ponente.

Aria più fredda sta affluendo sul Nord Italia ed il limite delle nevicate sulle Alpi scende fino a quote medio basse. Domani, martedì, giungerà una perturbazione più intensa che porterà precipitazioni anche abbondanti su molti settori del Centro-Sud, nevicate fino a basse quote al Nord, accompagnata da venti molto forti sulle regioni centro meridionali.

Nelle giornate successive, in particolare da giovedì, il clima diventerà più freddo al Nord, e l’aria fredda si spingerà fino alle regioni meridionali e sulle isole maggiori, favorendo la formazione di una circolazione di bassa pressione nei pressi della nostra penisola che manterrà condizioni di maltempo; probabili nevicate a bassa quota anche sul Centro Italia.

Affondo dell’inverno: freddo, vento forte e neve in arrivo fin verso quote di pianura

Le previsioni meteo di oggi, lunedì 16

Giornata con molte nuvole sull’Italia; schiarite temporaneamente ampie nel pomeriggio in Campania e lungo il medio versante Adriatico. Al mattino piogge sparse in Campania, in Basilicata, sul Cosentino, isolate sull’ovest della Sicilia; qualche fenomeno isolato in esaurimento a ridosso dell’Appennino centrale e nelle Marche (neve sopra 1300-1500 m); attenzione alle nebbie sulle pianure del Nord in graduale dissolvimento.

Nel pomeriggio piogge isolate tra bassa Campania, Calabria tirrenica e centro-ovest della Sicilia, piogge sparse e rovesci tra Levante ligure, Appennino emiliano e nordovest della Toscana con neve sopra 1000-1200 m circa; qualche pioggia possibile anche su pianura emiliana, Lombardia, Triveneto, nord della Sardegna; deboli nevicate isolate sopra 500-700 m sulle aree alpine. In serata piogge sparse nell’estremo Nord-Est, peggiora lungo il versante tirrenico della penisola e sulla Sardegna occidentale con piogge anche moderate e neve sull’Appennino centrale oltre .

neve in pianura

Temperature minime in aumento nel Nord-Est e sul Centro-Sud peninsulare; massime per lo più in lieve calo al Centro-Nord e in Sardegna, stazionarie o in lieve aumento al Sud e Sicilia; in Puglia, su Calabria e Sicilia valori fino a 16-18 gradi. Venti da tesi a forti da ovest o sudovest sui mari di ponente, lungo il Tirreno, sulle Isole maggiori e al Sud, per lo più deboli al Nord, moderati sul resto del Centro in intensificazione la sera. Mari: molto mossi o agitati i mari di ponente e lo Ionio; molto mossi il basso Adriatico ed il canale di Sicilia; poco mossi l’Adriatico centrale e settentrionale.

Le previsioni meteo di domani, martedì 17: neve in arrivo fino in pianura, ecco dove

Su tutte le regioni cielo da nuvoloso a coperto, salvo qualche schiarita sulla Sicilia. Al Nord prime nevicate in mattinata nelle Alpi occidentali e in Valle d’Aosta. Precipitazioni in estensione a quasi tutti i settori nella seconda parte della giornata, più probabili in Lombardia e sul Nordest. Quota neve in calo fin verso 200-400 m circa, anche meno dal tardo pomeriggio o in serata, localmente fino in pianura tra Piemonte orientale e Lombardia.
Al Centro e in Sardegna tempo perturbato fin dal mattino, con piogge anche abbondanti, specialmente sulle aree interne; piogge meno intense sull’area adriatica. Neve per lo più solo a quote medio-alte, con limite più basso al mattino fino a 1000-1400 metri. Al Sud piogge anche intense sulla Campania, a tratti in estensione fino alla Puglia settentrionale e al Nordovest della Calabria. In Sicilia possibili deboli piogge in serata nell’ovest dell’isola.

Attenzione al mattino alle nebbie a banchi sulle pianure del Nord Italia specie quelle più settentrionali.

neve in pianura

Temperature in lieve calo sulle regioni settentrionali, in leggero rialzo altrove. Venti deboli o al più moderati al Nord, forti sulle regioni centro-meridionali e sulle Isole, in prevalenza sud-occidentali; fino a burrascosi sulla Sardegna, sul mar Tirreno centrale e meridionale, tempestosi in Appennino con raffiche ben oltre i 100 Km/h. Mari: molto agitati o grossi il mare e canale di Sardegna, il Tirreno centrale con mareggiate sulle coste esposte; agitati i bacini meridionali; molto mosso l’alto Tirreno; mossi i restanti settori.

Le previsioni meteo di mercoledì 18

Al Nord un po’ di nubi sul Nordest, in Emilia Romagna e sulla Liguria, fino a sera senza precipitazioni di rilievo; ampie schiarite su Piemonte e Lombardia. La sera possibili rovesci sull’Emilia occidentale e in Liguria, nevosi a quote collinari. Al Centro condizioni di variabilità sull’Appennino e sui settori di ponente, con rovesci sparsi e nevicate sopra 800-1200 m; lungo l’Adriatico tempo più soleggiato.

Rovesci sparsi per gran parte della giornata sulla Sardegna (specie sul lato centro occidentale dell’isola) nell’ovest della Sicilia e sulla Campania. Nella seconda parte del giorno tendenza a peggioramento anche sul resto del Sud e della Sicilia. 

Tempeste Gerard e Fien sull'Europa: l'inverno fa sul serio con vento e neve fino in pianura

Temperature in diminuzione. Venti deboli al Nord; da moderati a forti sud-occidentali al Centro-Sud, con forte maestrale dalla sera sulla Sardegna. Mari: molto mossi o agitati i bacini di ponente e quelli meridionali, fino a molto agitati il Canale di Sardegna e il basso Tirreno. Da molto mossi a mossi i restanti settori.

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Meteo, pioggia e neve sull’Italia. Da lunedì attenzione al vento: raffiche fino a 100 km/h https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-pioggia-e-neve-sullitalia-da-lunedi-attenzione-al-vento-raffiche-fino-a-100-km-h/ Sun, 08 Jan 2023 09:01:44 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/meteo-pioggia-e-neve-sullitalia-da-lunedi-attenzione-al-vento-raffiche-fino-a-100-km-h/ Una intensa perturbazione è arrivata sull’Italia e darà vita ad una fase meteo perturbata tra domenica e martedì, con piogge diffuse e localmente intense, neve sulle Alpi e vento forte, specie ad inizio settimana. Dopo un lungo dominio dell’alta pressione, durato per tutto il periodo delle festività, si conferma da domenica un cambio della circolazione. …

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Una intensa perturbazione è arrivata sull’Italia e darà vita ad una fase meteo perturbata tra domenica e martedì, con piogge diffuse e localmente intense, neve sulle Alpi e vento forte, specie ad inizio settimana.

Dopo un lungo dominio dell’alta pressione, durato per tutto il periodo delle festività, si conferma da domenica un cambio della circolazione. Un’attiva perturbazione atlantica (la n. 2 di gennaio) ha già raggiunto le regioni di Nord-Ovest ed entro lunedì attraverserà anche il resto dell’Italia. Il suo passaggio è accompagnato anche da un significativo rinforzo dei venti, dal ritorno della neve sulle Alpi a quote per lo più oltre i 1200 metri e da piogge localmente abbondanti nell’estremo Nord-Est, lungo il Tirreno e in Sardegna. Nell’isola e sulle regioni tirreniche sono attesi anche dei temporali.

Il clima rimarrà inizialmente mite per effetto di intensi e tiepidi venti di Libeccio, sostituiti poi, dopo il passaggio del fronte, da venti più freddi di Maestrale. Il conseguente calo termico sarà evidente da martedì in generale nelle temperature minime, ma anche nelle massime soprattutto al Centro-Sud dove temporaneamente si riporteranno su valori più in linea con le medie stagionali.

Martedì ancora condizioni di instabilità sul medio Adriatico, al Sud e in Sicilia, mentre migliora con ampie schiarite nel resto d’Italia. Un’altra perturbazione, dagli effetti più scarsi e non ancora ben definiti, potrebbe transitare rapidamente tra la fine di mercoledì e giovedì.

meteo previsioni

Perturbazione sull’Italia: le previsioni meteo per domenica e l’inizio della settimana

Le previsioni per domenica 8

Schiarite sul medio-basso Adriatico, versante ionico e sud della Sicilia. Nuvole altrove, più compatte al Nord, regioni centrali tirreniche, Campania e Sardegna. Al mattino piogge sparse su Nord-Ovest, alta Toscana, localmente anche moderate nel Levante ligure e in Lombardia; quota neve intorno a 1200-1400 metri sulle Alpi; qualche pioggia isolata anche lungo le coste della Venezie, nel Grossetano e nello Stretto di Messina; qualche banco di nebbia in dissolvimento nel Salento.

Fra pomeriggio e sera precipitazioni in estensione anche al Nord-Est, regioni centrali tirreniche, Sardegna e parte della Campania, con contemporanea intensificazione dei fenomeni specialmente fra Levante ligure e alta Toscana; all’estremo Nord-Ovest fenomeni più scarsi, con una pausa anche diffusa nel pomeriggio e nuove nevicate in serata nelle Alpi occidentali, specie quelle di confine. Alla sera fenomeni moderati o locali rovesci anche nel resto della Toscana e nel nord-ovest della Sardegna.

Temperature ancora in generale sopra la media; massime in leggero rialzo in Emilia Romagna, sul medio Adriatico e in Sardegna, quasi stazionarie altrove. Venti da moderati a tesi sud-occidentali fra Ligure, Sardegna, Tirreno e regioni centrali, più deboli altrove. Mari: mossi o molto mossi mar Ligure, mare di Corsica, mare di Sardegna e alto Tirreno; poco mossi gli altri bacini, ma tendenti a divenire mossi entro sera il Tirreno centrale e l’alto Adriatico.

meteo pioggia neve

Le previsioni per lunedì 9

Lunedì 9 tempo in miglioramento al Nord-Ovest, con schiarite sempre più ampie nel corso della giornata. Molte nuvole nel resto d’Italia, con precipitazioni sparse al mattino in gran parte del Nord-Est e del Centro-Sud, con fenomeni più intensi e diffusi, anche a carattere temporalesco, in Friuli Venezia Giulia, Lazio e Campania.

Nel pomeriggio rasserena al Nord-Ovest, ampie schiarite anche in Toscana; precipitazioni sparse su Venezie, zone interne del Centro, nord Marche, basso Lazio, Campania, Basilicata, Puglia centro-meridionale, Calabria e Sicilia; piogge anche intense e temporalesche su interno del Lazio, Campania, Calabria tirrenica e Sicilia.

Alla sera fenomeni insistenti e localmente intensi sulla Calabria tirrenica e nel Messinese, in attenuazione altrove. Quota neve in calo fino a 700 metri sulle Alpi occidentali, fino a 1100-1300 metri sulle Alpi orientali e in serata fino a 1300 metri sull’Appennino centrale.

Temperature ancora sopra la media, in calo nei valori minimi sul Piemonte, in rialzo nelle massime al Nord e sul medio Adriatico; picchi di 16-19 gradi al Centro-Sud. Venti intensi da ovest o sud-ovest su basso Mar Ligure e al Centro-Sud con raffiche localmente burrascose fino a 80-90 km/h; Foehn nelle valli alpine occidentali. Mari: molto mossi o agitati quelli a ovest della penisola, per lo più mossi o localmente molto mossi gli altri.

meteo pioggia neve

Le previsioni per martedì 10

Nuvoloso con piogge sparse su coste abruzzesi, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e nord della Sicilia; quota neve sui relativi rilievi appenninici dai 1000 ai 1200 metri. Fra tardo pomeriggio e sera tendenza a un’attenuazione dei fenomeni. Tempo più soleggiato nel resto d’Italia, con solo delle velature di passaggio e qualche addensamento più compatto sulle Alpi di confine e in Sardegna.

Temperature per lo più in calo, ma ancora oltre la media al Nord anche per effetto dei venti di Foehn. Venti da moderati a forti di Maestrale al Centro-Sud, con possibili raffiche prossime ai 90-100 km/h intorno alla Puglia e in Sicilia. Mari: poco mosso l’Adriatico settentrionale, mossi o molto mossi i restanti bacino fino ad agitati o molto agitati i mari del Sud.

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Caldo anomalo: il 2023 si apre con un assaggio di Primavera, quando finisce? Svolta meteo in arrivo https://www.iconameteo.it/news/previsioni/caldo-anomalo-il-2023-si-apre-con-un-assaggio-di-primavera-quando-finisce-svolta-meteo-in-arrivo/ Fri, 06 Jan 2023 08:23:24 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=74552 caldo quando finisceIl persistere di un anticiclone ingombrante sull’Europa ha portato una fase di caldo anomalo sull’Italia e fatto schizzare i termometri su valori tipici della primavera in molte località: molti si chiedono “quando finisce” questo caldo, e ci sono buone notizie. Nella giornata di giovedì 5 gennaio, in particolare, i termometri in molte località d’Italia hanno …

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Il persistere di un anticiclone ingombrante sull’Europa ha portato una fase di caldo anomalo sull’Italia e fatto schizzare i termometri su valori tipici della primavera in molte località: molti si chiedono “quando finisce” questo caldo, e ci sono buone notizie.

Nella giornata di giovedì 5 gennaio, in particolare, i termometri in molte località d’Italia hanno raggiunto valori tipici di fine marzo – inizio aprile: a Milano sono stati raggiunti 14 gradi, temperature tipica di metà marzo; anche a Napoli con i suoi 16 gradi registrati ieri, è stata una giornata pienamente primaverile, con un valore tipico di metà marzo; a Roma sono stati raggiunti 14 gradi, temperatura normale per la fine di febbraio; a Catania la temperatura più alta ieri: 20 gradi, un valore tipico di metà aprile.

Caldo anomalo: quando finisce? Le ultime novità meteo

Ci sono buone novità sullo sblocco di questa situazione meteo, ormai bloccata da settimane per il persistere di un anticiclone nordafricano che ha “cancellato” l’inverno su buona parte dell’Europa.

Il campo di alta pressione che occupa il Mediterraneo, l’Italia e gran parte dell’Europa centrale, rimarrà determinante per le condizioni meteorologiche sul nostro Paese fino a sabato.

caldo quando finisce

Nel corso del fine settimana l’anticiclone si indebolirà e per domenica si conferma l’arrivo di un’intensa perturbazione atlantica (la numero 2 del mese) che entro lunedì attraverserà praticamente tutto il nostro paese, accompagnata da un notevole rinforzo dei venti, e porterà piogge anche abbondanti e la neve sulle Alpi a quote di media montagna.

Dal punto di vista termico, ad inizio settimana le correnti atmosferiche tenderanno a ruotare da nordovest dando luogo ad un generale calo delle temperature: tuttavia non arriverà aria particolarmente fredda e le temperature, da valori ben oltre la norma, si porteranno semplicemente vicine alla media climatica.

Quando torna la neve in montagna?

Secondo le attuali previsioni in montagna tornerà la neve a partire da domenica 8 gennaio, quando una intensa perturbazione raggiungerà il nostro Paese, riportando neve preziosa sulle Alpi, fino a quote di media montagna. Stando alle attuali previsioni la perturbazione potrebbe portare accumuli di 20-50 centimetri di neve fresca sull’intero arco alpino, con accumuli maggiori tra Lombardia nord-orientale e Friuli, e le alpi di confine di Piemonte e Valle d’Aosta. Un po’ di neve potrebbe tornare anche sull’Appennino centrale e meridionale, a quote elevate.

Le previsioni meteo del weekend del 7 e 8 gennaio: tutti i dettagli, zona per zona

Sabato cieli grigi a causa di strati bassi e foschie su tutta la valle padana, in Liguria, lungo le coste dell’alto Adriatico fino alle Marche, su Toscana, Umbria e Lazio. Pioviggini o piogge molto deboli su Liguria, nordovest della Toscana, bassa Lombardia occidentale e sudest del Piemonte. Nuvolosità sparsa a carattere più irregolare su Sicilia settentrionale e orientale, sud della Calabria e nordovest della Sardegna. Per il resto cielo sereno o poco nuvoloso, con tendenza ad aumento delle nubi sulla Campania e nelle valli alpine.

Temperature in generale senza variazioni di rilievo, al più in leggera flessione al Nord; valori che restano superiori alla norma. Venti in prevalenza deboli o molto deboli ma con venti di Libeccio in moderato rinforzo su Mar Ligure, Mare di Corsica e Mare di Sardegna che tenderanno a diventare un po’ mossi. Altrove mari calmi o poco mossi.

caldo quando finisce

Domenica al Nord cielo molto nuvoloso e al mattino prime deboli precipitazioni sul Nordovest, più consistenti sul Levante Ligure; nella seconda parte del giorno piogge in esaurimento sul Piemonte, sulla Valle d’Aosta e sul Ponente Ligure, fenomeni diffusi sulla Lombardia, in estensione al Triveneto. Limite delle nevicate nelle Alpi sopra 1000-1400 m. 

Al Centro nuvoloso o molto nuvoloso sulle regioni del versante tirrenico, nuvolosità variabile su quelle adriatiche. Al mattino piogge di rilievo solo sull’alta Toscana; nel pomeriggio locali piogge in Toscana, zone interne del versante tirrenico e nel nord delle marche; verso sera le piogge diventeranno più probabili e diffuse su Toscana Umbria e Lazio. In Sardegna piogge dal pomeriggio principalmente sul nordovest dell’isola. Al Sud e in Sicilia nuvolosità variabile, più densa sulla Campania con qualche goccia di pioggia nell’interno.

Temperature in rialzo nei valori minimi al Centro, massime in calo sulle aree alpine, in aumento su Romagna e regioni centrali adriatiche. Venti da moderati a tesi sudoccidentali sul mar Ligure, sui mari attorno alla Sardegna, sul mar Tirreno centrale e settentrionale; venti deboli al Nord e sulle regioni meridionali; venti da deboli a moderati meridionali al Centro. Mari: molto mossi mar Ligure, mare di Sardegna e alto Tirreno; da mosso a molto mosso entro sera il Tirreno centrale; poco mossi gli altri settori.

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Natale sotto una tempesta di gelo e neve negli Stati Uniti: violente bufere e mareggiate https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/natale-sotto-una-tempesta-di-gelo-e-neve-negli-stati-uniti-violente-bufere-e-mareggiate/ Sat, 24 Dec 2022 12:26:00 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=74431 Sono almeno 9 i morti causati dalla tempesta di gelo e neve che sta lasciando più di un milione di persone senza elettricità negli Stati Uniti: Maine, New Hampshire, New York, Virginia e Pennsylvania hanno il maggior numero di interruzioni di corrente finora. Più di 200 milioni di persone negli Stati Uniti sono coinvolte da …

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Sono almeno 9 i morti causati dalla tempesta di gelo e neve che sta lasciando più di un milione di persone senza elettricità negli Stati Uniti: Maine, New Hampshire, New York, Virginia e Pennsylvania hanno il maggior numero di interruzioni di corrente finora.

Più di 200 milioni di persone negli Stati Uniti sono coinvolte da una allerta per venti gelidi che si estende dal confine canadese al confine messicano e dallo stato di Washington alla Florida. Altre allerte meteo invernali sono in vigore in queste ore per condizioni di bufera di neve, ghiaccio, neve e allagamenti.

Stati Uniti travolti da un’ondata di gelo e neve eccezionale nelle Feste di Natale

In Ohio le temperature sono crollate di 20 gradi in 6 ore. Nel nord degli USA le temperature sono scese fino a -20 gradi. Questo Natale potrebbe diventare il più freddo degli ultimi decenni per molte zone del Paese.

A fare vittime sono soprattutto gli incidenti stradali. Sono grandi i disagi che le persone stanno riscontrando per gli spostamenti delle Feste di Natale. Molti sono costretti a restare a casa, chi si è messo in viaggio rischia di restare intrappolato nel traffico, senza possibilità di scendere dalle auto. Sono centinaia i chilometri di strade chiuse e tantissimi i voli cancellati: venerdì sono stati cancellati più di 5.500 voli, giovedì quasi 2.700.

A New York, le inondazioni lungo la Long Island Rail Road hanno costretto alla chiusura temporanea di una parte della filiale di Long Beach. Il forte vento sta provocando il fenomeno della “sessa” nel Lago Erie: “La sessa si verifica quando forti venti e rapidi cambiamenti di pressione atmosferica spingono l’acqua da un’estremità all’altra di uno specchio d’acqua. Quando il vento si ferma, l’acqua alta “rimbalza” dall’altra parte e questo processo può continuare per ore o addirittura giorni. Oggi ci saranno 6 metri di differenza nel livello dell’acqua tra Toledo e Buffalo, città agli estremi del lago Erie.

 Livello dell'acqua del Lago Erie
Livello dell’acqua del Lago Erie

L’ondata di freddo, con vere e proprie tempeste di neve, si è spinto fino alla costa del Golfo e al confine con il Messico, con gelate segnalate fino a sud fino ad Austin e Atlanta. Molte località negli Stati Uniti orientali stanno vivendo la vigilia di Natale più fredda degli ultimi decenni, e l’ondata di freddo sta per raggiungere il suo apice.

Secondo il National Weather Service le città di Atlanta, Filadelfia, Pittsburgh e Tallahassee, in Florida, potrebbero registrare oggi, 24 dicembre, la Vigilia di Natale più fredda di sempre. E’ possibile che Washington DC vedrà la sua seconda vigilia di Natale più fredda, seconda solo dopo quella del 1989. A New York sarà la vigilia di Natale più fredda dal 1906. Chicago prevede che le temperature torneranno sopra lo zero, ma vivrà comunque la vigilia di Natale più fredda dal 1983. Gran parte della Florida sperimenterà il picco del freddo il giorno di Natale: è probabile che per Miami, Tampa, Orlando e West Palm Beach sarà il giorno di Natale più freddo dal 1983.

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Neve in pianura: fiocchi fino in città, ecco dove https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-in-pianura-fiocchi-fino-in-citta-ecco-dove/ Thu, 15 Dec 2022 13:15:34 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=74304 neve in pianura oggi città milano torinoCome previsto la neve sta già cadendo fino in pianura in alcune zone del Nord: fiocchi stanno imbiancando la città di Torino, Bra e Cuneo e nel corso del pomeriggio e della sera di oggi potrebbero raggiungere altre zone di pianura del Nord-Ovest, tra Piemonte e Lombardia occidentale. Precipitazioni in atto sul Piemonte. Neve fino …

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Come previsto la neve sta già cadendo fino in pianura in alcune zone del Nord: fiocchi stanno imbiancando la città di Torino, Bra e Cuneo e nel corso del pomeriggio e della sera di oggi potrebbero raggiungere altre zone di pianura del Nord-Ovest, tra Piemonte e Lombardia occidentale.

Neve fino in pianura: ecco dove si potrebbero vedere fiocchi fino in città

Nel corso delle prossime ore le precipitazioni si estenderanno a tutti i settori di Nord-Ovest, con neve sulle Alpi e fino al fondovalle. Sono previste nevicate fino a quote molto basse nell’entroterra della Liguria di ponente, in Piemonte e nel nord-ovest della Lombardia, localmente fino a quote di pianura.

Potrebbero vedersi fiocchi di neve, o pioggia mista a neve, anche nella provincia di Milano, Varese, nelle Prealpi Lariane e in Valtellina. La Regione Lombardia ha diramato un’allerta neve gialla sulla pianura pavese, in Brianza, sull’Alta pianura bergamasca, sulla Fascia collinare e l’Appennino dell’Oltrepo’ pavese, sulle Alpi e Prealpi della regione.

neve in pianura

In Piemonte la quota neve sarà al limite tra il livello di pianura e la collina: in linea generale, sarà più probabile vedere la neve nei settori di pianura nel sud del Po, a nord sarà più probabile neve mista a pioggia. Gli accumuli più rilevanti sono previsti tra provincia di Cuneo e Asti, e nella provincia di Alessandria e di Torino, dai 300 m in .

Attenzione al rischio gelicidio nei settori dove non cadrà la neve. In queste condizioni infatti, la pioggia potrebbe cadere con temperature negative e congelare al contatto con il suolo. Questo fenomeno, chiamato gelicidio o ghiaccio nero, è particolarmente pericoloso per gli spostamenti in auto e a piedi: il ghiaccio rislta infatti praticamente invisibile e il rischio di scivolare o innescare incidenti è molto alto. In particolare sarà un fenomeno probabile specialmente sull’Appennino, tra Piemonte, Liguria, Lombardia ed Emilia: in questi settori potremo avere fenomeni di pioggia congelantesi al suolo, per l’aria calda in arrivo da sud in quota e un cuscinetto di aria fredda invece presente nei bassi strati atmosferici.

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Freddo, neve e gelicidio: attenzione al ghiaccio nero. Ecco cos’è e perché è pericoloso https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/freddo-neve-e-gelicidio-attenzione-al-ghiaccio-nero-ecco-cose-e-perche-e-pericoloso/ Fri, 09 Dec 2022 13:07:04 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/freddo-neve-e-gelicidio-attenzione-al-ghiaccio-nero-ecco-cose-e-perche-e-pericoloso/ gelicidio ghiaccio neroCon l’arrivo del freddo, accompagnato da neve fino a quote piuttosto basse, torna anche il rischio di gelicidio (detto anche ghiaccio nero). In meteorologia è un fenomeno chiamato anche “pioggia congelantesi” o “pioggia sopraffusa“ e si sta già verificando in alcuni settori del Nord, non interessati dalle nevicate. Si tratta di un fenomeno particolarmente pericoloso, sia …

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Con l’arrivo del freddo, accompagnato da neve fino a quote piuttosto basse, torna anche il rischio di gelicidio (detto anche ghiaccio nero). In meteorologia è un fenomeno chiamato anche “pioggia congelantesi” o “pioggia sopraffusa“ e si sta già verificando in alcuni settori del Nord, non interessati dalle nevicate. Si tratta di un fenomeno particolarmente pericoloso, sia quando ci troviamo a piedi, sia in auto.

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Gelicidio o ghiaccio nero: cos’è e perché è così pericoloso?

Il gelicidio si verifica in zone in cui sono presenti strati di aria più caldi a media quota. Dove la colonna d’aria ha costantemente temperature sotto lo zero, al suolo arriva la neve. Ma se il fiocco di neve incontra uno strato d’aria più caldo si fonde e arriva al suolo sotto forma di goccia di pioggia. Al contatto con il suolo freddo/ghiacciato, però, la goccia congela.

gelicidio ghiaccio nero

Questo fenomeno risulta piuttosto pericoloso soprattutto sui marciapiedi o sulle strade: il ghiaccio può infatti formare una patina omogenea, liscia e trasparente sull’asfalto, risultando “nero” e quindi invisibile, causando facilmente scivoloni o incidenti stradali.

gelicidio ghiaccio nero cos'è

Perché si chiama “gelicidio”? E’ un neologismo allarmistico?

Alcuni, sentendo parlare di “gelicidio“, hanno l’impressione che si tratti di un neologismo coniato dalla stampa per creare allarme o sensazionalismo. In realtà, però, il termine esisteva già in lingua latina: “gelicidium”. La sensazione di trovarsi di fronte ad un termine negativo deriva dall’assonanza della seconda parte della parola (-cidio), comune alle parole omicidio o femminicidio. In realtà l’origine è molto diversa: omicidio deriva da dalle parole latine homo e –cidium, a sua volta originato dal verbo caedo, che significa, appunto, uccidere. Gelicidio deriva da gelu e –cidium, suffisso che in questo caso prende origine dal verbo latino cado, che significa cadere. Esattamente come avviene con il termine stillicidio.

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Clima, novembre 2022 è stato eccezionalmente caldo in Groenlandia ed Europa: i dati

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Finalmente neve sulle Alpi, ma un inverno nevoso non basterà per salvare i ghiacciai https://www.iconameteo.it/news/video/neve-alpi-inverno-nevoso-non-bastera-per-salvare-i-ghiacciai/ Thu, 01 Dec 2022 12:45:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=74157 ghiacciai neve alpiLe prime nevicate significative hanno finalmente interessato Alpi e Appennini, portando accumuli di neve preziosi sulle nostre montagne. Ma il 2022 resta segnato da un bilancio decisamente negativo per quanto riguarda i ghiacciai, duramente colpiti da un’estate di caldo eccezionale e da una siccità in molti casi ancora non completamente risolta, e che si trascina …

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Le prime nevicate significative hanno finalmente interessato Alpi e Appennini, portando accumuli di neve preziosi sulle nostre montagne. Ma il 2022 resta segnato da un bilancio decisamente negativo per quanto riguarda i ghiacciai, duramente colpiti da un’estate di caldo eccezionale e da una siccità in molti casi ancora non completamente risolta, e che si trascina da ormai un anno.

Neve in Piemonte, Limone Piemonte CN
Neve in Piemonte, Limone Piemonte CN

Sebbene l’avvio della stagione invernale sembra essere positivo per le nostre montagne, non è detto che l’inverno meteorologico, al via il 1 dicembre, sarà nevoso e freddo.

Inoltre, come spiegano gli esperti, per quanto riguarda la vita dei ghiacciai, una stagione invernale fredda e nevosa non può fare niente (o quasi) contro il declino osservato negli ultimi decenni. Abbiamo fatto il punto della situazione in un episodio del canale A Tempo di Clima:

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Maltempo al Sud: attenzione alle prossime 48 ore, rischio nubifragi e vento forte https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-al-sud-attenzione-alle-prossime-48-ore-rischio-nubifragi-e-vento-forte/ Tue, 29 Nov 2022 08:17:01 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/maltempo-al-sud-attenzione-alle-prossime-48-ore-rischio-nubifragi-e-vento-forte/ maltempo sudSi aprono per l’Italia 48 ore di maltempo a tratti intenso che interesserà di nuovo le regioni meridionali e le Isole, specie nelle zone tra estremo Sud e Sicilia. Un’allerta meteo arancione è attiva martedì 29 per tutta la regione Sicilia, mentre per i settori meridionali della Calabria vige un’allerta gialla. Tutta colpa di una …

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Si aprono per l’Italia 48 ore di maltempo a tratti intenso che interesserà di nuovo le regioni meridionali e le Isole, specie nelle zone tra estremo Sud e Sicilia. Un’allerta meteo arancione è attiva martedì 29 per tutta la regione Sicilia, mentre per i settori meridionali della Calabria vige un’allerta gialla.

allerta meteo oggi

Tutta colpa di una circolazione ciclonica in approfondimento e rapido spostamento verso il Canale di Sicilia, e in risalita, a fine giornata, verso il mar Ionio e il Canale d’Otranto dove insisterà almeno fino alle prime ore di giovedì 1 dicembre.

Ne consegue un peggioramento del tempo soprattutto sulle Isole maggiori e all’estremo Sud, con una fase instabile e localmente perturbata nel corso delle prossime 36-48 ore. Il Nord Italia viene coinvolto temporaneamente nella giornata odierna, tra l’altro con un raffreddamento in atto e la prospettiva di un clima di stampo invernale anche nei primi giorni di dicembre.

Una circolazione ciclonica porta 48 ore di maltempo all’estremo Sud e sulle Isole

Martedì: piogge intense su Calabria meridionale, Sicilia e Sardegna

Al Nord cielo molto nuvoloso o coperto e alcune deboli e sporadiche precipitazioni, più probabili in montagna e in Emilia Romagna e nevose fin verso 800-1200 m. Fenomeni in ulteriore attenuazione o esaurimento nella seconda parte della giornata. Al Centro nuvolosità variabile, con parziali schiarite temporaneamente tra basso Lazio, Abruzzo e Molise. Dalla sera tendenza a isolate piogge lungo le coste adriatiche. Al Sud e sulle Isole cielo in prevalenza nuvoloso, salvo parziali schiarite in mattinata tra Campania e nord della Puglia. Nubi più dense, associate a piogge o rovesci più probabili su Calabria meridionale, Sicilia e Sardegna, in un contesto di tempo variabile e solo localmente perturbato. In serata piogge isolate anche sull’alta Calabria e in Lucania.

maltempo ciclone sud italia

Temperature massime in calo sulle Isole, stazionarie o in leggera flessione al Nord dove il clima sarà di stampo invernale, con valori in pianura non oltre 7-8 gradi. Venti moderati o localmente tesi sui mari, a rotazione ciclonica intorno al centro della depressione posizionato a metà giornata nei pressi della Sicilia; localmente forti di Maestrale sul mare di Sardegna. Mari: moto ondoso in aumento su tutti i bacini nel corso della giornata. Entro sera si presenteranno quasi tutti mossi o molto mossi, fino ad agitati Mare e Canale di Sardegna.

Mercoledì: rischio di fenomeni intensi in Calabria

Qualche schiarita con un cielo fino a parzialmente nuvoloso sulle aree alpine, in Liguria, Toscana, Lazio, settore sud dell’Umbria, Sicilia meridionale e dal pomeriggio anche in Sardegna. Nel resto d’Italia cielo più nuvoloso, fino a coperto sul medio Adriatico e al Sud. Piogge irregolari e anche a carattere di rovescio su Calabria, Sicilia tirreniche e settore intorno all’alto Ionio; fenomeni più insistenti con possibili forti temporali in particolare nel nordest della Calabria. Qualche pioggia più isolata nell’ovest della Lucania, nel Salernitano, sulla Puglia centrale, al mattino anche sulla Sardegna orientale e tra Abruzzo e Molise (quota neve sui rilievi appenninici oltre i 1200 metri circa). Nel primo mattino locali nebbie o foschie dense in pianura padana.

Temperature minime in lieve calo al Nord e Sicilia, in rialzo al Sud; massime del pomeriggio senza grandi variazioni per lo più fra 8 e 10 gradi al Nord (fino a 14-15 gradi in Liguria), tra 10 e15 gradi al Centro, tra 14 e punte di 17-18 gradi al Sud e Isole. Giornata con venti fino a localmente forti e di direzione variabile all’estremo Sud; nel resto d’Italia venti da moderati a tesi settentrionali Mari: agitato lo Ionio settentrionale; molto mossi gli altri mari meridionali e intorno alla Sardegna; in generale mossi i restanti bacini.

Giovedì residue piogge al Sud e sulle Isole

Nuvolosità irregolare alternata a schiarite nell’estremo Nord-Ovest e lungo la fascia tirrenica. Cielo nuvoloso o molto nuvoloso nel resto dell’Italia. Al mattino rovesci sparsi sulla Puglia e in Basilicata; deboli piogge isolate sul nord della Sicilia e sulla bassa Calabria tirrenica. Nel pomeriggio ancora qualche pioggia residua sulla Puglia, in esaurimento la sera. In tarda serata possibili piogge nell’estremo sud della Sardegna.

ciclone sud italia maltempo

Temperature minime in lieve calo al Centro; massime in leggero rialzo al Nord e sulla Sicilia. Venti: deboli sulla pianura padana; da deboli a moderati settentrionali sul resto del Paese, in attenuazione nel corso della giornata. Mari: poco mossi Mar Ligure e Tirreno sotto costa; mossi i restanti bacini.

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Tempesta martedì sull’Italia: in arrivo tanta neve, forti piogge e vento oltre i 100 km/h https://www.iconameteo.it/news/previsioni/tempesta-martedi-sullitalia-in-arrivo-tanta-neve-forti-piogge-e-vento-oltre-i-100-km-h/ Sun, 20 Nov 2022 08:25:09 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/tempesta-martedi-sullitalia-in-arrivo-tanta-neve-forti-piogge-e-vento-oltre-i-100-km-h/ Dopo l’attuale fase di maltempo, che sta interessando il Sud Italia, l’Italia sarà raggiunta da una vera e propria tempesta autunnale: in arrivo infatti piogge abbondanti, tanta neve sulle Alpi, venti impetuosi, con raffiche oltre i 100 km/h, mareggiate e una alta marea eccezionale nella laguna di Venezia, dove è previsto codice rosso. Attenzione sul …

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Dopo l’attuale fase di maltempo, che sta interessando il Sud Italia, l’Italia sarà raggiunta da una vera e propria tempesta autunnale: in arrivo infatti piogge abbondanti, tanta neve sulle Alpi, venti impetuosi, con raffiche oltre i 100 km/h, mareggiate e una alta marea eccezionale nella laguna di Venezia, dove è previsto codice rosso.

Attenzione sul passaggio di una tempesta intensa: martedì in arrivo forti piogge, tanta neve in montagna, venti oltre i 100 km/h e mareggiate

La settimana si chiude all’insegna di un tempo ancora decisamente movimentato per il passaggio di una perturbazione (la n.7) piuttosto intensa, associata a un’attiva area di bassa pressione con minimo in trasferimento dal Centro Italia verso il sud dei Balcani e ad un afflusso di aria più fredda. Ne conseguono una vivace ventilazione e un ridimensionamento del clima mite degli ultimi giorni. Le precipitazioni collegate al passaggio perturbato, oggi si concentreranno soprattutto al Sud e sulle Isole.

Lunedì – affermano i meteorologi di Meteo Expert -, il tempo migliorerà anche al Sud, con una finestra di stabilità diffusa ancora una volta di breve durata. Infatti, tra la fine del giorno e martedì transiterà un’altra perturbazione (n.8) ancora più intensa, i cui effetti potrebbero determinare diverse criticità: venti impetuosi con raffiche fino a tempestose (oltre 100 km/h), precipitazioni anche forti e abbondanti principalmente al Nord, nel settore tirrenico e in Sardegna e, dopo lungo tempo, neve abbondante sulle Alpi. Seguirà una probabile fase più stabile, caratterizzata da correnti occidentali relativamente miti che ci accompagneranno fino al prossimo fine settimana.

Le previsioni per domenica e lunedì

Domenica, nello specifico, al Nord e sulla Toscana e sull’alto Lazio tempo soleggiato, salvo una residua nuvolosità al mattino sull’alto Adriatico e in Romagna e la presenza di nebbie sulla pianura padana centrale, in dissolvimento. In serata aumento delle nubi lungo le Alpi centro-occidentali, con qualche fiocco di neve in alta Valle d’Aosta. Sulle regioni centrali adriatiche e sul basso Lazio nuvolosità variabile, in attenuazione dal pomeriggio. Isolate e residue precipitazioni nelle Marche, lungo l’Appennino, specie in mattinata. Al Sud e sulle Isole nuvole a tratti più compatte con piogge sparse, anche sottoforma di intensi rovesci o temporali, inizialmente sul settore tirrenico, in Sicilia e nell’ovest della Sardegna, ma in estensione al resto del Sud nel pomeriggio. In serata tendenza a una parziale attenuazione dei fenomeni, salvo ancora dei rovesci o temporali fra Sicilia tirrenica, Calabria e Puglia meridionale.

Temperature massime in sensibile calo al Sud e sulla Sicilia, in ulteriore lieve calo nel resto del Paese. Valori tra 11 e 16 gradi al Centro-Nord, fino a 17-20 gradi al Sud e sulle Isole. Venti: da moderati a localmente forti al Centro-Sud, di Maestrale su Tirreno, Isole e medio Adriatico, meridionali fra Ionio e Canale d’Otranto. Bora moderata sull’alto Adriatico. Mari: da molto mossi ad agitati il Mare di Sardegna, i Canali delle Isole e lo Ionio settentrionale; molto mossi i restanti bacini meridionali, il Tirreno centrale e il medio Adriatico; da poco mossi a mossi i restanti bacini.

tempesta in arrivo

Lunedì tempo nel complesso asciutto e abbastanza soleggiato. Nel corso della giornata tenderanno ad aumentare le nuvole a partire dal Nordovest, dal medio-alto Tirreno e dalla Sardegna, con le prime isolate e deboli piogge dal pomeriggio su estremo levante ligure e nordovest della Toscana.

Cielo irregolarmente nuvoloso, con residue e isolate precipitazioni, tra Calabria meridionale e Sicilia tirrenica. Nel resto del Paese cielo generalmente sereno o poco nuvoloso, salvo la presenza di locali nebbie all’alba sulla valle padana centro-orientale. In serata tendenza ad un peggioramento sulle regioni settentrionali, su quelle tirreniche fino alla Campania e sulla Sardegna dove, nella notte, giungeranno precipitazioni diffuse e intense.

Temperature minime all’alba in calo quasi ovunque, localmente vicine allo zero al Nord e nelle valli interne del Centro. Massime pomeridiane senza grandi variazioni e in generale prossime alla norma; valori poco sopra i 10 gradi al Nord, per lo più tra 13 e 19 gradi al Centro-Sud. Venti dai quadranti occidentali, da moderati a tesi sui mari di ponente, sulle Isole maggiori, sull’Adriatico meridionale e sullo Ionio, fino a forti sul mare e Canale di Sardegna e nel Canale di Sicilia; deboli altrove. Mari: poco mossi l’Adriatico centrale e settentrionale; mossi o molto mossi i restanti bacini.

Tempesta in arrivo sull’Italia: martedì 22 la giornata più critica

Giornata di maltempo in gran parte dell’Italia, con forti piogge e temporali e rischio di nubifragi soprattutto al Nordest, in Lombardia, Liguria di levante, in tutte regioni tirreniche, nell’interno del Centro e in Sardegna; nevicate su Alpi e Prealpi, anche abbondanti su quelle orientali. Dal pomeriggio tendenza a miglioramento al Nordovest. Temperature minime in rialzo ovunque. Massime in aumento sul medio Adriatico, al Sud e in Sicilia; in calo altrove, più marcato al Nord e in Toscana.  

Pericolosi venti di tempesta: in arrivo raffiche oltre i 100 Km/h in tutto il Centro-Sud e sui mari prospicienti, fino a 70-90 Km/h sui bacini settentrionali: di Tramontana in Liguria, di Scirocco sull’alto Adriatico, in rotazione a Bora nel Golfo di Trieste, Libeccio su Sicilia e Ionio; Maestrale sulla Sardegna e sui mari limitrofi con raffiche fino a 120-140 Km/h.

Mari: mosso il basso Adriatico sotto costa, da molto mossi a molto agitati tutti gli altri bacini; fino a grossi il mare e canale di Sardegna. Rischio mareggiate sulle coste occidentali della Sardegna, su quelle tirreniche peninsulari e della Sicilia meridionale. Il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della Città di Venezia prevede codice rosso per alta marea eccezionale, con un massimo di 150 cm di marea intorno alle 9:50 del mattino.

tempesta in arrivo

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Tempesta in arrivo sull’Italia: vento oltre i 100 km/h, rischio nubifragi e tanta neve. Le ultime novità https://www.iconameteo.it/news/previsioni/tempesta-in-arrivo-sullitalia-vento-oltre-i-100-km-h-rischio-nubifragi-e-tanta-neve-le-ultime-novita/ Sat, 19 Nov 2022 11:51:46 +0000 https://www.iconameteo.it/news/previsioni/tempesta-in-arrivo-sullitalia-vento-oltre-i-100-km-h-rischio-nubifragi-e-tanta-neve-le-ultime-novita/ Intensa tempesta in arrivo sull’Italia: dopo un inizio di settimana piuttosto calmo, martedì 22 novembre è atteso il passaggio di una tempesta, che darà vita ad una fase piuttosto critica di maltempo da Nord a Sud. La perturbazione porterà una fase di maltempo molto intensa, con raffiche di vento oltre i 100 km/h, rischio mareggiate, …

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Intensa tempesta in arrivo sull’Italia: dopo un inizio di settimana piuttosto calmo, martedì 22 novembre è atteso il passaggio di una tempesta, che darà vita ad una fase piuttosto critica di maltempo da Nord a Sud. La perturbazione porterà una fase di maltempo molto intensa, con raffiche di vento oltre i 100 km/h, rischio mareggiate, nubifragi e tanta neve fino a 1000 metri circa sulle Alpi. Si tratta di una fase potenzialmente critica che monitoreremo con particolare attenzione anche nei prossimi giorni.

Tempesta in arrivo sull’Italia: tanta neve, rischio nubifragi e vento oltre i 100 km/h

Passata la perturbazione attualmente in transito (la numero 8 di novembre), lunedì vivremo una giornata di calma meteo. Solo in serata inizieremo ad avvertire le prime avvisaglie dell’avvicinamento della perturbazione 9, con il ritorno della pioggia sulle regioni di Nord-Ovest, sulla Sardegna e sulla Toscana, e l’arrivo della neve fino verso i 1000 metri sulle Alpi.

Martedì 22 sarà la giornata più critica. La perturbazione transiterà velocemente sul nostro Paese dando vita a 24-36 ore di intenso maltempo. Innanzitutto si temono piogge abbondanti, con rischio di nubifragi. Le zone più a rischio di fenomeni intensi sono il Nord-Est, l’Emilia, la Liguria di levante, la zona tra Toscana, Umbria e Lazio, fino alla Campania, con il coinvolgimento dei settori interni di Abruzzo e Molise.

Oltre alle forti piogge sono attese le prime abbondanti nevicate sulle Alpi e sull’Appennino settentrionale: cadrà tanta neve, potenzialmente mezzo metro o più nell’arco di 24 ore nei settori alpini del Nord-Est, i più nevosi. La quota neve potrebbe scendere fino ai 1000 metri circa. In quota gli accumuli saranno superiori.

tempesta in arrivo neve
Accumuli totali di neve al suolo previsti entro la fine di martedì 22 novembre

Attenzione anche al forte vento: l’ingresso della intensa perturbazione darà vita ad una vera e propria tempesta attorno all’Italia. Tra Corsica e Liguria si formerà una circolazione ciclonica che si sposterà velocemente sull’alto Adriatico, richiamando venti in rotazione molto intensi. Al Centro-Sud si potrebbero raggiungere raffiche oltre i 100 km/h, mentre al Nord le raffiche potrebbero raggiungere i 70-90 km/h, con forte Bora a Trieste. In Sardegna le raffiche saranno ancora più forti e potrebbero raggiungere i 130 km/h. Praticamente, secondo la classificazione ufficiale, venti da uragano.

Venti così forti daranno vita ad intense mareggiate lungo le coste più esposte, specie quelle della Sardegna, dove le onde potrebbero raggiungere i 6-7 metri di altezza al largo.

I forti venti contribuiranno ad un evento di acqua alta a Venezia: il Centro Previsioni e Segnalazioni Maree della città ha previsto un picco di marea di 145 centimetri alle 9:50 circa martedì 22 novembre. In questo caso scatterebbe il codice rosso per alta marea eccezionale e l’attivazione del MOSE.

acqua alta venezia

Una situazione molto complessa, vi terremo aggiornati.

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Tempesta di neve a Buffalo: caduti metri di neve in poche ore. Il fenomeno spiegato https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/tempesta-di-neve-a-buffalo-caduti-metri-di-neve-in-poche-ore-il-fenomeno-spiegato/ Sat, 19 Nov 2022 10:57:04 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/tempesta-di-neve-a-buffalo-caduti-metri-di-neve-in-poche-ore-il-fenomeno-spiegato/ neve buffaloUna impressionante e violenta tempesta di neve sta interessando l’area di Buffalo, città sulle rive del Lago Erie a nord dello stato di New York. In poche ore è caduto più di un metro di neve, con picchi anche di un metro e mezzo. Tutta colpa di un fenomeno noto nell’area come “lake effect snow” …

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Una impressionante e violenta tempesta di neve sta interessando l’area di Buffalo, città sulle rive del Lago Erie a nord dello stato di New York. In poche ore è caduto più di un metro di neve, con picchi anche di un metro e mezzo. Tutta colpa di un fenomeno noto nell’area come “lake effect snow” (o effetto lago) che spesso dà vita a nevicate molto abbondanti.

All’aeroporto di Buffalo circa il 70% dei voli in partenza è stato cancellato. Il Governatore di New York Kathy Hochul ha implorato i residenti di prestare attenzione questo fine settimana e ha descritto la tempesta come un evento nevoso davvero importante che potrebbe mettere in pericolo la vita delle persone, come la tempesta di neve che colpì Buffalo nel novembre 2014 e che causò la morte di 20 persone.

Oltre a Buffalo, sono previsti diversi accumuli di neve importanti anche per l’area di Watertown a New York e nel nord-ovest della Pennsylvania.

Tempesta di neve: all’origine dell’evento c’è il fenomeno dell’effetto lago

All’origine delle nevicate abbondanti e incessanti c’è il fenomeno chiamato “effetto lago”. Si tratta di fenomeno tipico della zona dei Grandi Laghi e che nei mesi più freddi causa tempeste di neve talvolta molto intense. Alla base del fenomeno c’è l’interazione tra la massa d’aria in scorrimento da nord e la superficie del lago. Il fenomeno non si verifica solo qui: è raro ma è stato osservato anche in Italia, con l’arrivo di masse di aria gelide da nord-est in scorrimento sull’Adriatico.

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Stati Uniti orientali in tilt per NEVE e FORTI VENTI: vittime e molti disagi https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/stati-uniti-orientali-travolti-da-neve-e-forte-vento-due-vittime-e-molti-disagi/ Tue, 18 Jan 2022 08:59:52 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/stati-uniti-orientali-travolti-da-neve-e-forte-vento-due-vittime-e-molti-disagi/ Il nord-est degli Stati Uniti è stato travolto ieri da una pesante tempesta invernale con neve, temporali, forti venti nonché rare raffiche di neve e tornado mortali in Florida. Oltre 50 milioni di persone erano sotto allerta: il maltempo invernale, infatti, ha interessato un’enorme porzione del settore orientale statunitense che andava dalla Florida al Maine. Lunedì …

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Il nord-est degli Stati Uniti è stato travolto ieri da una pesante tempesta invernale con neve, temporali, forti venti nonché rare raffiche di neve e tornado mortali in Florida. Oltre 50 milioni di persone erano sotto allerta: il maltempo invernale, infatti, ha interessato un’enorme porzione del settore orientale statunitense che andava dalla Florida al Maine. Lunedì mattina sono stati cancellati oltre 1200 voli dopo i 3000 di domenica. Circa 180mila persone dalla Georgia a New York sono rimaste senza elettricità e riscaldamento nella sola giornata di ieri.

Stati Uniti, fino a 25 cm di neve nella Carolina del Nord: due vittime

La tempesta invernale ha dato vita a nevicate abbondanti in diverse zone nel nord-est degli Stati Uniti. Tra domenica e lunedì in alcuni parti della Carolina del Nord si sono accumulati fino a 25 cm di neve. Vicino alla capitale dello stato, Raleigh. si contano purtroppo anche due persone morte dopo aver perso il controllo dell’automobile. I media locali hanno anche riferito che il tetto di una residenza del Brevard College è crollato sotto il peso della neve, fortunatamente non sono stati segnalati feriti.

Boston e New York sono state invece risparmiate dalle nevicate più pesanti che si stavano accumulando a quote più elevate nel Massachusetts occidentale, nella Pennsylvania orientale e in parti del New England. La situazione nella città di New York è stata resa complicata dalle forti raffiche di vento che non consentivano nemmeno di spostarsi in sicurezza. Sempre a causa del vento si è propagato un incendio che ha distrutto un motel e altre due strutture sulla costa di Salisbury, nel Massachusetts.

Migliaia di persone senza elettricità: in alcune zone ci vorranno giorni prima che si possa ritornare alla normalità

L’intenso maltempo invernale ha provocato l’interruzione di energia elettrica per oltre 230mila persone in tutto il settore orientale, in particolare nei settori meridionali dove potrebbero volerci giorni per ripristinare la normalità. La situazione peggiore si registra in Georgia, Carolina del Nord, Carolina del Sud e Florida. La tempesta non ha risparmiato il Canada, in particolare la provincia dell’Ontario dove si sono accumulati fino a 40 cm di neve. La città di Toronto ha emesso un avviso di tempesta invernale lunedì pomeriggio mentre le principali arterie stradali interurbane sono state chiuse. Anche le scuole, che avevano riadottato la didattica in presenza per la prima volta dopo Natale, sono state costrette a chiudere.

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PAKISTAN, neve pesante a Murree: auto intrappolate e oltre 20 vittime https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/pakistan-neve-pesante-a-murree-auto-intrappolate-e-oltre-20-vittime/ Sun, 09 Jan 2022 09:31:56 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=70293 PakistanNel nord del Pakistan, precisamente nella città di Murree, si è abbattuta una pesante nevicata che ha intrappolato oltre mille veicoli. Il bilancio parla finora di 22 vittime, tra le quali intere famiglie, morte nelle proprie automobili. I militari dicono di aver salvato almeno 300 persone bloccate dalla neve. Un portavoce dell’esercito ha aggiunto che …

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Nel nord del Pakistan, precisamente nella città di Murree, si è abbattuta una pesante nevicata che ha intrappolato oltre mille veicoli. Il bilancio parla finora di 22 vittime, tra le quali intere famiglie, morte nelle proprie automobili. I militari dicono di aver salvato almeno 300 persone bloccate dalla neve. Un portavoce dell’esercito ha aggiunto che anche gli ingegneri militari e le truppe hanno iniziato a sgomberare le strade che portano a Murree.

Pakistan, la tragedia sulla neve innescata dall’eccessivo flusso di turisti: almeno 6 persone morte per congelamento

La neve che ha ricoperto la città collinare di Murree, situata a nord della capitale Islamabad, ha attirato un eccessivo flusso di visitatori. Secondo il ministro dell’Interno, Sheikh Rashid, questo avrebbe innescato la crisi con conseguenti problemi di gestione: oltre 100mila auto erano arrivate nella città nei giorni precedenti, con i primi turisti bloccati già da venerdì. Sabato la situazione è degenerata, con la forte nevicata e l’aumento dei veicoli che hanno spinto le autorità a dichiarare la regione zona disastrata.

https://twitter.com/i/status/1479716461983813632

Almeno 22 persone sono morte, tra cui 10 bambini, secondo i servizi di emergenza. La polizia ha detto che almeno sei erano morti congelati nelle loro auto. L’asfissia dopo l’inalazione dei fumi è stata data come possibile causa di morte per gli altri. La gente del posto si è subito attivata per fornire coperte e cibo ai turisti intrappolati mentre chi riesce a raggiungere il centro abitato, che si trova a circa 2300 metri sul livello del mare, trova riparo in scuole ed edifici governativi.

Non solo nevicate pesanti ma anche piogge e inondazioni: almeno altre 20 vittime in diverse zone del Pakistan

Il Pakistan sta affrontando una situazione meteorologica complicata con piogge abbondanti, clima estremamente freddo e abbondanti nevicate. In diverse zone del Paese, secondo il National Disaster Management Authority, si contano almeno altre 20 vittime oltre a quelle di Murree. Nella provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa, venerdì e sabato nove persone sono rimaste uccise e altre 10 ferite in vari incidenti legati a pioggia e neve. Allo stesso modo, forti piogge hanno causato la morte di 11 persone nelle province del Punjab orientale e del Belucistan sudoccidentale mentre decine di persone sono rimaste ferite. Nel Belucistan, la regione più colpita dalle piogge, centinaia di persone sono state trasferite in posti sicuri dopo i danni riportati dalle proprie abitazioni. Secondo il dipartimento meteorologico pakistano, ancora per oggi sono possibili forti piogge e nevicate sulle colline in alcuni punti del Paese.

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Stati Uniti, TEMPESTA INVERNALE nel nord-est: prima neve a NEW YORK

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Stati Uniti, TEMPESTA INVERNALE nel nord-est: prima neve a NEW YORK https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/stati-uniti-forte-maltempo-invernale-nel-nord-est-prima-neve-a-new-york/ Sat, 08 Jan 2022 08:54:42 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/stati-uniti-forte-maltempo-invernale-nel-nord-est-prima-neve-a-new-york/ Il rigido clima invernale colpisce gli Stati Uniti da costa a costa, con oltre 90 milioni di persone coinvolte tra giovedì e venerdì. Una tempesta invernale ha infatti colpito il nord-est, con le prime nevicate della stagione in molte zone, compreso lo stato di New York. Più di 2.100 voli sono stati cancellati in tutto …

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Il rigido clima invernale colpisce gli Stati Uniti da costa a costa, con oltre 90 milioni di persone coinvolte tra giovedì e venerdì. Una tempesta invernale ha infatti colpito il nord-est, con le prime nevicate della stagione in molte zone, compreso lo stato di New York. Più di 2.100 voli sono stati cancellati in tutto il Paese nella giornata di giovedì, con gli aeroporti di Nashville, Tennessee, Denver e Chicago tra i più colpiti. Anche venerdì sono stati cancellati oltre 1.900 voli, con gli aeroporti di New York, Denver e Newark, nel New Jersey, tra i più colpiti.

Stati Uniti, rigide condizioni invernali dal nord ovest al nord est: dichiarato lo stato di emergenza in diverse zone

Il maltempo invernale si sposta da una costa all’altra negli Stati Uniti. Scuole e uffici nel nord-est sono stati chiusi a causa di una violenta tempesta di neve notturna e parti del nord-ovest fanno i conti con l’allarme valanghe. Giovedì si sono verificati numerosi incidenti in tutto il paese, con alcune interstatali chiuse dall’Oregon al Michigan mentre la tempesta invernale si spostava attraverso il paese. Decine di milioni di persone a livello nazionale sono state colpite da condizioni meteorologiche pericolose nelle ultime 24 ore mentre giovedì sera ben 37 stati hanno dovuto affrontare allerta meteorologiche invernali.

Il governatore di New York, Kathy Hochul, ha consigliato alle persone di evitare viaggi non necessari in diverse parti dello stato. La città di New York ha visto infatti la prima neve della stagione. Gli uffici federali nell’area di Washington hanno chiuso a causa del clima invernale. Nel Connecticut, il governatore Ned Lamont ha chiuso al pubblico gli uffici statali del ramo esecutivo e ai residenti è stato consigliato di rimanere a casa. La stessa cosa stanno facendo i funzionari statali della Virginia, dove la situazione nelle strade non è per nulla semplice. Il governatore, Ralph Northam, mercoledì ha dichiarato lo stato di emergenza per il clima invernale così come è stato fatto anche dai governatori del New Jersey e del Kentucky.

Nel nord-ovest si aggrava il rischio valanghe: nuove e intense nevicate in arrivo sulle Montagne Rocciose

Dall’altra parte del paese, nel nord-ovest del Pacifico e nelle Montagne Rocciose settentrionali, il National Weather Service prevede nuove e abbondanti nevicate, fino a 30-60 cm e raffiche di vento di quasi 100 km/h. Il vento intenso rischia di determinare potenti e pericolose bufere di neve soprattutto sui settori nord occidentali del Montana, dove è in vigore l’allerta meteo. Intanto nel nord-est le nevicate vanno via via affievolendosi ad eccezione del Maine, dove insisteranno ancora per qualche ora. Nella seconda parte della giornata odierna un altro fronte freddo artico inizierà a spingersi dalle pianure settentrionali verso il sud del Paese, dove entrerà in contatto con una massa d’aria umida proveniente dal Golfo del Messico. Saranno dunque possibili temporali anche gravi in Texas e Arkansans, con tornado isolati e raffiche di vento dannose.

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TOKYO imbiancata dalla prima NEVE della stagione: le immagini https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/neve-tokyo-2022/ Thu, 06 Jan 2022 08:47:15 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=70194 neve tokyoA Tokyo è arrivata la prima neve della stagione invernale: i primi fiocchi sono arrivati in mattinata nelle strade della città, e in tutto si prevedono dai 5 ai 7 cm di neve. Non si esclude che questa ondata di maltempo invernale possa provocare disagi: la neve e il ghiaccio potrebbero infatti causare incidenti stradali, …

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A Tokyo è arrivata la prima neve della stagione invernale: i primi fiocchi sono arrivati in mattinata nelle strade della città, e in tutto si prevedono dai 5 ai 7 cm di neve. Non si esclude che questa ondata di maltempo invernale possa provocare disagi: la neve e il ghiaccio potrebbero infatti causare incidenti stradali, caduta di alberi e interruzioni di elettricità. Al suolo si sono già accumulati alcuni centimetri di neve.

https://twitter.com/mayusupidog/status/1478969512607514627?s=20

Nella città e prefettura di Chiba e Tokyo è stata diramata un’allerta arancione per rischio di nevicate abbondanti. E’ la prima volta dal 2018 che è stata diramata l’allerta per nevicate abbondanti per la città di Tokyo: in città sono attesi in tutto 5-7 cm di neve. Sui monti della regione di Kanto sono previsti circa 10 centimetri di neve, mentre in pianura sono attesi circa 5 centimetri.

 

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Stati Uniti, dal caldo al GELO in 48 ore: NEVICATA eccezionale a Washington DC https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/stati-uniti-dal-caldo-al-gelo-in-48-ore-nevicata-eccezionale-a-washington-dc/ Tue, 04 Jan 2022 08:04:11 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=70112 stati uniti gelo neve washington dcUn drastico cambiamento delle condizioni meteo ha interessato gli stati meridionali e quelli della costa orientale degli Stati Uniti. Il 2022 si è aperto con un clima decisamente mite soprattutto in Texas dove le temperature hanno superato i 30 gradi: alla stazione meteo di Corpus Christi il 1 gennaio il termometro ha raggiunto i 33 …

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Un drastico cambiamento delle condizioni meteo ha interessato gli stati meridionali e quelli della costa orientale degli Stati Uniti. Il 2022 si è aperto con un clima decisamente mite soprattutto in Texas dove le temperature hanno superato i 30 gradi: alla stazione meteo di Corpus Christi il 1 gennaio il termometro ha raggiunto i 33 gradi per poi crollare, durante la notte del 2 gennaio fino a – 3 gradi, e durante il giorno la temperatura ha raggiunto i 13.9 gradi. In pratica un crollo di 20 gradi in sole 48 ore.

https://twitter.com/SergeZaka/status/1477998842503208961?s=20

Gelo improvviso e nevicate eccezionali: in 24 ore caduti oltre 20 cm di neve a Washington DC

Il freddo ha velocemente spazzato via la massa di aria mite anche più a nord: tutti gli stati centro-orientali hanno subito un vero e proprio cambio di scenario meteo nel giro di poche ore. A New York le temperature sono passate da 15 gradi (massima del 2 gennaio) a soli 3 gradi (massima del 4 gennaio). All’aeroporto di Philadelphia si è passati da 17 a 4 gradi; ad Atlantic City da 17 a 3. A Washington DC la temperatura da 17 gradi è scesa a 6. Più a sud, all’aeroporto di Richmond, capitale dello stato della Virginia, si è passati da 21,7 gradi a quasi 9 gradi il giorno seguente. Nella regione di Piedmont Triad il termometro è passato da 21 a 13 gradi.

https://twitter.com/Route_40/status/1477978433577701378?s=20

Non solo freddo improvviso: in molte zone è arrivata anche la neve. Nella giornata di lunedì 33 gennaio Washington DC ha ricevuto la maggior quantità di neve in un giorno dal 2016: in sole 24 ore sono caduti 21,5 cm di neve fresca. Ad Atlantic City sono cauti oltre 24 centimetri di neve fresca.

Molti i danni, e si contano purtroppo anche due vittime: due bimbi sono stati uccisi nelle loro case a causa della caduta di alberi. Migliaia di persone sono rimaste senza elettricità. Secondo il sito PowerOutage.US. più di mezzo milione di persone è rimasto senza elettricità negli stati della costa est, di questi 350 mila solo in Virginia. Migliaia i voli cancellati.

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TEMPESTA DI NEVE in California e Nevada: battuto record di oltre 50 ANNI https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/tempesta-di-neve-in-california-e-nevada-battuto-record-di-oltre-50-anni/ Tue, 28 Dec 2021 15:10:04 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/tempesta-di-neve-in-california-e-nevada-battuto-record-di-oltre-50-anni/ Una forte tempesta di neve ha ricoperto le montagne della California settentrionale e del Nevada, causando molti disagi alla viabilità nella Sierra Nevada. I meteorologi hanno avvertito che viaggiare nella Sierra Nevada, la regione montuosa lungo il confine tra California e Nevada, potrebbe essere difficile per diversi giorni. Tre persone sono rimaste ferite in un tamponamento di …

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Una forte tempesta di neve ha ricoperto le montagne della California settentrionale e del Nevada, causando molti disagi alla viabilità nella Sierra Nevada. I meteorologi hanno avvertito che viaggiare nella Sierra Nevada, la regione montuosa lungo il confine tra California e Nevada, potrebbe essere difficile per diversi giorni. Tre persone sono rimaste ferite in un tamponamento di 20 auto sulla Route 395.

La pesante ondata di maltempo invernale ha portato circa 480 cm di neve sulla Sierra Nevada, battendo un record di 50 anni nello stato. “Abbiamo battuto il record precedente”, ha detto Andrew Schwartz, lo scienziato capo del Central Sierra Snow Laboratory dell’UC Berkeley. “Questo è, ufficialmente, il dicembre più nevoso mai registrato“.

Neve in California, molte strade chiuse e residenti pregati di rimanere chiusi in casa

La neve sulle strade della California settentrionale rende complicata la viabilità nonché i soccorsi in caso di incidenti. Proprio per questo l’ufficio dello sceriffo della contea di Placer ha esortato i cittadini a non uscire di casa. Anche molte stazioni sciistiche della popolare meta turistica sono state chiuse.

Nel frattempo, il Dipartimento dei trasporti della California ha chiuso molte strade e ha avvertito di condizioni scivolose per gli automobilisti.

Nel sud della California le piogge abbondanti hanno causato frane e allagamenti

Mentre i settori settentrionali della California sono stati sepolti dalla neve, nel sud dello stato le piogge hanno causato frane e allagamenti tra le strade. Più di 64 km di tratto costiero nella regione del Big Sur, a sud della Baia di San Francisco, è stato chiuso a causa di una frana e non si sa quando verrà riaperto. La forte pioggia ha inoltre abbattuto le linee elettriche. Secondo i vigili del fuoco della contea di Santa Barbara, raffiche potenti hanno rovesciato alberi, danneggiato tettoie e fatto esplodere un capannone di atletica leggera di una scuola superiore. Non sono stati segnalati feriti.

Le piogge e la neve sono una benedizione contro l’aridità: il manto nevoso della Sierra era pericolosamente basso dopo un lungo periodo di tempo asciutto

Le forti piogge e la neve sono state ben accolte nell’arida California, dove il manto nevoso della Sierra era a livelli pericolosamente bassi dopo settimane di tempo asciutto. Il Dipartimento statale delle risorse idriche ha riferito alla vigilia di Natale che il manto nevoso era compreso tra il 114% e il 137% in più del normale. Secondo il National Weather Service, anche se l’apice della neve pesante nell’ovest diminuirà la regione rimarrà comunque fredda e instabile con neve persistente nei prossimi giorni e piogge localmente abbondanti.

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NEVE pesante in GIAPPONE: record storici e accumuli fino a DUE METRI

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NEVE pesante in GIAPPONE: record storici e accumuli fino a DUE METRI https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-giappone-e-stato-travolto-dalla-neve-frantumati-diversi-record-storici/ Tue, 28 Dec 2021 08:00:44 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-giappone-e-stato-travolto-dalla-neve-frantumati-diversi-record-storici/ Il Giappone è stato travolto da pesanti nevicate che hanno frantumato molti record storici. Le zone maggiormente colpite sono quelle settentrionali e occidentali lungo il lato del Mar del Giappone, con conseguenti disagi al traffico e alla viabilità. Sono stati cancellati oltre 100 voli nazionali mentre più di mille abitazioni sono rimaste senza elettricità. La …

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Il Giappone è stato travolto da pesanti nevicate che hanno frantumato molti record storici. Le zone maggiormente colpite sono quelle settentrionali e occidentali lungo il lato del Mar del Giappone, con conseguenti disagi al traffico e alla viabilità. Sono stati cancellati oltre 100 voli nazionali mentre più di mille abitazioni sono rimaste senza elettricità. La neve in alcune città ha raggiunto accumuli mai visti da quando sono iniziate le registrazioni nel 1893.

Giappone, accumuli di oltre due metri di neve e diversi record storici

La neve in diverse zone del Giappone settentrionale e occidentale ha fatto registrare accumuli record in 24 ore, come per esempio il mantello di 71 cm raggiunto ad Asago, nella provincia di Hyogo. Nella cittadina di Hikone, situata nella prefettura di Shiga, si sono accumulati 73 cm di neve sul terreno, anche questo un record massimo per il mese di dicembre da quando sono iniziate le registrazioni nel 1893. A Sukayu, una delle aree abitate più nevose del mondo, si sono accumulati 213 cm di neve e ne arriverà altra.

Una nevicata consistente si è verificata ad Aomori, con oltre 190 cm di neve. Le nevicate sono arrivate anche in altre città simbolo del Giappone occidentale come Kyoto, Nagoya e Hiroshima.

Altra neve cadrà nelle prossime ore: l’allerta maltempo rimane elevata fino all’1 gennaio

Intanto l’Agenzia Meteorologica giapponese informa che il centro della depressione colma di aria fredda che ha appunto provocato le nevicate record si sta spostando verso est ma le temperature sul Giappone settentrionale e occidentale rimangono ben inferiori alla media e le condizioni atmosferiche sono estremamente instabili. Sebbene il picco massimo della neve sia passato, si prevedono altre nevicate abbondanti sul lato settentrionale del Mar del Giappone fino alla regione del Kinki ma anche sul lato del Pacifico. La quantità di neve prevista nelle 24 ore fino alle ore 18:00 della giornata odierna dovrebbe essere di 70 cm nella regione di Hokuriku, 70 cm nella regione di Tohoku, 60 cm nella regione di Kanto Koshi, 50 cm nella regione di Tokai e 40 cm nella regione del Kinki. L’allerta neve e maltempo invernale rimarrà elevata fino all’1 gennaio, quando potrebbero verificarsi ulteriori nevicate sempre sul Giappone settentrionale e occidentale.

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NEVE in arrivo per l’Immacolata anche fino in PIANURA, ecco dove https://www.iconameteo.it/news/previsioni/neve-in-arrivo-immacolata-fino-in-pianura-ecco-dove/ Sat, 04 Dec 2021 10:55:19 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-in-arrivo-per-limmacolata-anche-fino-in-pianura-ecco-dove/ neve a milano dicembre 2020La parte centrale della prossima settimana si preannuncia ancora segnata dal maltempo di stampo invernale sull’Italia, mentre giungono conferme circa il possibile arrivo per l’Immacolata della prima neve della stagione sulle pianure del Nord, in coincidenza del passaggio di una intensa perturbazione atlantica (n.3 di dicembre). Determinante sarà l’afflusso di aria fredda e secca atteso …

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La parte centrale della prossima settimana si preannuncia ancora segnata dal maltempo di stampo invernale sull’Italia, mentre giungono conferme circa il possibile arrivo per l’Immacolata della prima neve della stagione sulle pianure del Nord, in coincidenza del passaggio di una intensa perturbazione atlantica (n.3 di dicembre).

Determinante sarà l’afflusso di aria fredda e secca atteso nei giorni immediatamente precedenti, più efficace proprio sulle regioni settentrionali, dove grazie anche al temporaneo miglioramento atteso tra lunedì e martedì vi saranno le condizioni per la formazione di un buon cuscinetto di aria fredda in prossimità del suolo, con gelate anche intense al Nord-Ovest, di notte e al primo mattino.

Martedì 7 dicembre breve tregua, ma con vento ancora intenso al Centro-Sud. Peggiora nella notte, con le prime deboli nevicate

La giornata di martedì 7 dicembre vedrà una prevalenza di sole sulla maggior parte delle regioni. Ancora un po’ di variabilità lungo le coste tra Abruzzo e Puglia, su Calabria meridionale e nord della Sicilia, dove saranno possibili residue precipitazioni. Nella notte nuvolosità in aumento al Nord-Ovest e in Sardegna con le prime deboli nevicate su Valle d’Aosta, Alpi occidentali ed entroterra ligure, con rischio di vedere fiocchi fino alle porte di Genova.

I venti soffieranno intensi di Maestrale su gran parte del Centro-Sud, con raffiche di burrasca sull’Adriatico e intorno alla Sicilia. Le temperature caleranno ulteriormente su medio Adriatico e al Sud.

Per l’Immacolata nuova perturbazione: maltempo diffuso e neve fino in pianura al Nord

Tra mercoledì 8 e giovedì 9 è atteso il passaggio della perturbazione con piogge diffuse su tutto il Centro-Sud, Emilia orientale, Romagna, basso Veneto e Venezia Giulia, anche intense sulle regioni tirreniche con possibili rovesci o isolati temporali. Sull’Appennino centrale nevicherà mediamente intorno ai 1000-1300 metri, a quote inferiori su quello settentrionale.

Nel resto del Nord le precipitazioni assumeranno carattere nevoso fino a quote di Pianura fin dal mattino su Piemonte e Lombardia occidentale, in successiva estensione a Emilia occidentale, Lombardia orientale e settori più settentrionali delle pianure di Veneto e Friuli. Al Nord-Ovest la neve potrebbe cadere ad intermittenza anche nella prima parte di giovedì 9.

I prossimi aggiornamenti saranno fondamentali per confermare l’episodio nevoso al Nord, stabilirne meglio tempistiche e aree coinvolte, oltre ad una stima indicativa dei possibili quantitativi previsti.

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NEVE sulle Alpi e rischio VALANGHE: scatta l’ALLERTA fino ad arancione https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-sulle-alpi-e-rischio-valanghe-scatta-lallerta-fino-ad-arancione/ Fri, 03 Dec 2021 08:00:17 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-sulle-alpi-e-rischio-valanghe-scatta-lallerta-fino-ad-arancione/ La neve torna a interessare le Alpi, dove nella giornata odierna scatta l’allerta valanghe. Pericolo marcato (livello 3 su una scala da 1 a 5) su diversi settori alpini centro orientali e sugli estremi settori occidentali della Val d’Aosta e del Friuli. Vediamo nel dettaglio dove è stata diramata l’allerta arancione. Neve, rischio valanghe marcato …

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La neve torna a interessare le Alpi, dove nella giornata odierna scatta l’allerta valanghe. Pericolo marcato (livello 3 su una scala da 1 a 5) su diversi settori alpini centro orientali e sugli estremi settori occidentali della Val d’Aosta e del Friuli. Vediamo nel dettaglio dove è stata diramata l’allerta arancione.

Neve, rischio valanghe marcato sulle Alpi: il bollettino

La neve ha coinvolto nuovamente le Alpi, con nuove nevicate per l’arrivo della prima perturbazione di dicembre che oggi coinvolge le regioni meridionali (le previsioni per le prossime ore a questo link). Scatta l’allerta arancione – vale a dire pericolo marcato di livello 3 -, su buona parte dei settori alpini centro orientali e limitatamente in Val d’Aosta e Friuli Venezia-Giulia. Nel dettaglio:

  • Alpi Retiche e Adamello
  • Brenta
  • Sole, Pejo e Rabbi
  • Maddalene
  • Val d’Ultimo
  • Gruppo dell’Ortles
  • Gruppo Saldura-Mastaun
  • Alpi della Val Muestair
  • Vallelunga
  • Cresta di Senales
  • Gruppo Tessa
  • Alpi dello Stabai meridionali
  • Alpi della Zillertal meridionali e Alti Tauri
  • Alpi Sarentine
  • Dolomiti di Braies
  • Dolomiti di Gardena
  • Dolomiti di Sesto
  • Alpi del Defreggen occidentali
  • Catena delle Vedrette di Ries occidentali
  • Gruppo della Cima Dura
  • Monti di Fundres
  • Valle di Fassa
  • Primiero – Pale di S. Martino
  • Lagorai
  • Marzola – Valsugana

Poi, in Val d’Aosta, codice arancione sugli estremi settori occidentali: Vale Veny e Val Ferret. In Friuli Venezia-Giulia, sulle Alpi Giulie, allerta arancione sul Monte Canin.

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Più PIOGGIA che NEVE nell’Artico: potrebbe avvenire 30 anni prima del previsto

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Più PIOGGIA che NEVE nell’Artico: potrebbe avvenire 30 anni prima del previsto https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/piu-pioggia-che-neve-nellartico-secondo-uno-studio-potrebbe-avvenire-30-anni-prima-del-previsto/ Thu, 02 Dec 2021 09:35:08 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/piu-pioggia-che-neve-nellartico-secondo-uno-studio-potrebbe-avvenire-30-anni-prima-del-previsto/ artico pioggiaLe regioni dell’Artico potrebbero vedere più pioggia che neve prima del previsto, con conseguenze importanti sul clima, sugli ecosistemi e su fattori socio-economici. Lo rivela un recente articolo pubblicato su Nature. Diversi studi sono concordi sul fatto che durante il ventunesimo secolo le precipitazioni nella regione Artica tenderanno ad aumentare: entro il 2100 potrebbero aumentare …

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Le regioni dell’Artico potrebbero vedere più pioggia che neve prima del previsto, con conseguenze importanti sul clima, sugli ecosistemi e su fattori socio-economici. Lo rivela un recente articolo pubblicato su Nature.

Diversi studi sono concordi sul fatto che durante il ventunesimo secolo le precipitazioni nella regione Artica tenderanno ad aumentare: entro il 2100 potrebbero aumentare dal 30% fino al 60%.

Ad agosto del 2021 per la prima volta da quando sono iniziate le osservazioni è caduta pioggia invece che neve ad oltre 3000 metri sul ghiacciaio in Groenlandia. Le temperature rilevate dalla stazione meteo posta sul summit sono infatti aumentate fino a superare lo zero per la terza volta in meno di 10 anni.

Il grande pericolo del disgelo del permafrost

Ma in futuro questi episodi saranno sempre più frequenti, colpa delle alte temperature, ma anche della maggior umidità presente in atmosfera. Secondo diversi studi, infatti, la perdita del ghiaccio marino favorirà l’evaporazione dell’acqua in atmosfera, che – essendo più calda – potrà trattenere più umidità per poi riversarla al suolo sotto forma di pioggia.

Il riscaldamento globale è 3 volte più veloce nell’Artide

Le regione artica è una delle zone che stanno risentendo maggiormente del riscaldamento globale: qui il riscaldamento viaggia tre volte più velocemente che nel resto del Mondo. In meno di 50 anni, tra il 1971 e il 2019, nell’Artide la temperatura media è aumentata di 3,1 gradi mentre sullo stesso periodo il pianeta si è riscaldato di un solo grado1.

E come effetto più visibile c’è la graduale scomparsa del ghiaccio marino. L’estensione media dell’ultimo decennio è ben al di sotto di quella del trentennio 1981-2010. A settembre, quando stagionalmente la banchisa artica raggiunge l’estensione minima, negli ultimi 10 anni la superficie ha raggiunto un minimo medio di 4.422 milioni di chilometri quadrati, mentre nel periodo 1981-2010 si attestava a 6.274 milioni di chilometri quadrati.

Più pioggia che neve nell’Artico: ecco come potrebbero cambiare le condizioni meteo-climatiche

Entro solo qualche decennio, a causa del riscaldamento globale, cadrà più pioggia che neve durante le stagioni estive e autunnali. Secondo i ricercatori, infatti, questo cambiamento del ciclo idrologico potrebbe avvenire anche con un riscaldamento globale inferiore alla soglia di 1,5 gradi.

In alcune zone dell’Artico, infatti, le precipitazioni potrebbero diventare prevalentemente piovose già a partire dal 2060 o 2070. Se infatti la Terra continuerà a scaldarsi con questo ritmo, i cambiamenti potrebbero avvenire già nella seconda metà del secolo. E secondo lo studio la stagione più piovosa sarà l’autunno

Nella colonna di sinistra i cambiamenti stimati in termini di pioggia (c,g) e neve (a,e) a fine secolo nel periodo dicembre-gennaio (a, c) e settembre-novembre (e, g). Nella colonna destra i cambiamenti tra il Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 e il Coupled Model Intercomparison Project Phase 5. Fonte: McCrystall, M.R., Stroeve, J., Serreze, M. et al. New climate models reveal faster and larger increases in Arctic precipitation than previously projected. Nat Commun 12, 6765 (2021). https://doi.org/10.1038/s41467-021-27031-y
Nella colonna di sinistra i cambiamenti stimati in termini di pioggia (c,g) e neve (a,e) a fine secolo nel periodo dicembre-gennaio (a, c) e settembre-novembre (e, g). Nella colonna destra i cambiamenti tra il Coupled Model Intercomparison Project Phase 6 e il Coupled Model Intercomparison Project Phase 5. Fonte: McCrystall, M.R., Stroeve, J., Serreze, M. et al. New climate models reveal faster and larger increases in Arctic precipitation than previously projected. Nat Commun 12, 6765 (2021). https://doi.org/10.1038/s41467-021-27031-y

E l’arrivo della pioggia potrebbe avere altre conseguenze: se dove ha sempre nevicato, inizierà a piovere con frequenza sempre maggiore, potrebbero verificarsi importanti conseguenze sul territorio e sugli ecosistemi. La pioggia potrebbe infatti cambiare il bilancio di massa dei ghiacciai della Groenlandia, nonché il livello dei mari, la portata dei fiumi, l’espansione e lo spessore della banchisa di ghiaccio artico marino, il permafrost, con un effetto domino sulla flora, fauna e sulle comunità locali.

Questo cambiamento potrebbe ridurre la durata del manto nevoso, e variando quindi la stagionalità, i processi naturali dell’ecosistema, e di conseguenza il benessere delle specie e popolazioni locali. Inoltre, con una riduzione del manto nevoso si avrebbe un calo dell’albedo, e con il disgelo del permafrost aumenterebbero le emissioni di CO2 e metano, fenomeni che potrebbero inasprire il riscaldamento non solo dell’Artico ma dell’intero Pianeta.

  1. www.amap.no/
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NEVE simile a GRANDINE: si tratta di neve tonda https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-simile-a-grandine-si-tratta-di-neve-tonda/ Mon, 29 Nov 2021 13:48:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=69136 Neve tonda grandineSembra grandine, ma è neve tonda: oggi fiocchi di neve sono stati segnalati a Cervia (RA), e nella giornata di domenica anche nella provincia di Novara, Brescia, Verona, Vercelli, Livorno, Prato e Cesena. All’apparenza sembrano chicchi di grandine, ma in realtà è neve tonda, detta anche graupel. Neve tonda: cos’é e come si forma La …

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Sembra grandine, ma è neve tonda: oggi fiocchi di neve sono stati segnalati a Cervia (RA), e nella giornata di domenica anche nella provincia di Novara, Brescia, Verona, Vercelli, Livorno, Prato e Cesena.

All’apparenza sembrano chicchi di grandine, ma in realtà è neve tonda, detta anche graupel.

Neve tonda: cos’é e come si forma

La neve tonda si forma quando nella colonna d’aria che sovrasta la zona è presente uno strato con temperature superiori allo zero. I fiocchi di neve che attraversano questo strato con temperature positive si fondono solo parzialmente, assumendo una forma tondeggiante.

Una volta superata questa fascia, proseguono la loro caduta verso il basso, attraversando uno strato d’aria con temperature intorno o inferiori allo zero, fino a raggiungere il suolo mantenendo l’inconfondibile forma di granello.

Se lo strato d’aria con temperature positive presente a media quota raggiunge uno spessore più ampio, ma in prossimità del suolo permangono comunque temperature negative, la neve si trasforma in pioggia che però, al contatto con il suolo ghiacciato dà origine al gelicidio o ghiaccio nero.

Neve tonda grandine graupel
Fonte NOAA
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NEVE in Sardegna, anche a quote BASSE! Fiocchi anche sul VESUVIO [FOTO]

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NEVE in Sardegna, anche a quote BASSE! Fiocchi anche sul VESUVIO [FOTO] https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-in-sardegna-anche-a-quote-basse-fiocchi-anche-sul-vesuvio-foto/ Mon, 29 Nov 2021 09:23:50 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=69118 neveLa neve continua a imbiancare le nostre regioni. Dopo aver interessato molti settori alpini e appenninici settentrionali, tra ieri e oggi i fiocchi di neve sono arrivati anche sull’Appenino centrale, meridionale e in Sardegna. Imbiancata anche la cima del Vesuvio. Prima neve sul #Vesuvio.#Napoli #29Novembre pic.twitter.com/5g4zpKmget — Ciro Pellegrino (@ciropellegrino) November 29, 2021 Neve e …

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La neve continua a imbiancare le nostre regioni. Dopo aver interessato molti settori alpini e appenninici settentrionali, tra ieri e oggi i fiocchi di neve sono arrivati anche sull’Appenino centrale, meridionale e in Sardegna. Imbiancata anche la cima del Vesuvio.

Neve e maltempo invernale: il freddo piomba su tutto il Paese con un crollo termico anche al Sud e in Sicilia

Il fronte freddo proveniente dal Nord Europa, accompagnato da una massa d’aria di origine artica che sta determinando un intenso maltempo invernale sull’Italia, prosegue oggi la sua discesa verso i settori più meridionali della Penisola, ponendo fine alla lunga fase di clima mite. Si va dunque incontro a un drastico crollo termico ma anche a qualche episodio piovoso, in particolare al Centro-Sud e nelle Isole, dove soffieranno venti intensi. Le neve, soprattutto al Centro e in Sardegna, in parte è già scesa fino a quote collinari mentre sull’Appennino meridionale è prevista a quote anche lievemente inferiori ai 1000 metri. Tendenza a un generale miglioramento a partire da domani, ma con rischio di forti gelate al Nord e al Centro.

Le previsioni per le prossime ore

Sardegna e Centro-Sud dell’Italia imbiancati: le immagini più belle

La neve è arrivata ieri in diverse zone della Sardegna, sui rilievi ma anche a quote basse. Crollo termico anche a Cagliari, dove in mattinata il termometro ha fatto segnare 6 gradi. Disagi tra le strade di molti paesi e qualche incidente nel Nuorese, scuole chiuse in diverse zone montane.

https://twitter.com/cryfarci/status/1464977080354058242

https://twitter.com/annarita_cardia/status/1464906106073976833

Le nevicate hanno fatto la loro comparsa anche sul Centro Italia: molte zone dell’Umbria e dell’Abruzzo imbiancate. Qualche fiocco di neve si è visto anche nel centro storico di Perugia.

La prima neve è giunta anche in Campania, in provincia di Avellino e sulla cima del Vesuvio.

 

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EUROPA nella morsa di freddo e neve: -37°C in SVEZIA! Germania in tilt

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L’Europa è nella morsa del freddo e delle prime abbondanti nevicate, come sui nostri settori alpini e appenninici. Temperature in picchiata e in alcuni casi davvero impressionanti, come per esempio in Svezia dove la scorsa notte sono brutalmente scese fino a -37°C nel nord del Paese. Sempre nel Nord Europa, si segnalano i -34°C di Utsjoki Kevo Kevojarvi, in Finlandia e -32,3°C a Kautokeino, in Norvegia.

https://twitter.com/ScottDuncanWX/status/1464906363574837254

Europa alle prese con il primo freddo invernale: risveglio gelido per molti Paesi, temperature sottozero su gran parte dell’Europa centrale e settentrionale

Freddo risveglio quest’oggi per gran parte dell’Europa centrale e settentrionale. Valori in molti casi sotto lo zero, anche nelle zone centrali della Spagna. L’inverno è piombato sulla Francia e sulla Germania, dove è arrivata la neve. Nella notte di domenica in Germania si sono verificati incidenti con feriti in diversi stati federali. Secondo il quartier generale della polizia locale, nel Baden-Wuerttemberg e nell’Assia c’erano molte strade sdrucciolevoli tra sabato notte e domenica mattina presto. Sabato sera, nel Meclemburgo-Pomerania occidentale, due donne sono rimaste gravemente ferite in un incidente sull’autostrada innevata: il conducente ha perso il controllo dell’auto.

https://twitter.com/Reise_Blog/status/1464942083748339712

In Francia le zone maggiormente interessate dalle nevicate sono quelle orientali, comprese alcune zone pianeggianti. Secondo Meteo France sono previsti accumuli abbondanti: tra ieri e oggi, infatti, possibili 40-60 cm nei Pirenei oltre gli 800 m, localmente 80 cm ad ovest, 30-50 cm nel Massiccio Centrale oltre gli 800 m, 25 cm nel Morvan, da 40 a 60 cm nel Giura sopra i 500 m, da 20 a 40 cm nei Vosgi sopra i 500 m e da 60 a 80 cm nelle Alpi sopra gli 800 m. La neve ha raggiunto anche il Regno Unito, in particolare la Scozia e l’Inghilterra nord occidentale e meridionale.

https://twitter.com/i/status/1464679716359704579

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La neve è la grande protagonista delle ultime ore e anche di quelle che verranno. Un fronte freddo in discesa dal Nord Europa ha già raggiunto la barriera alpina ed entro martedì scivolerà lungo tutta la Penisola seguito da una massa d’aria di origine artica, molto fredda per il periodo, che determinerà una fase di maltempo prettamente invernale.
Si profila dunque un brusco e generale calo termico con nevicate anche in giornata sui rilievi del Centro-Nord e della Sardegna, in qualche caso fino a quote collinari. Domani la neve farà la sua comparsa anche sull’Appennino meridionale fino a quote leggermente inferiori ai 1000 metri, inusuali per il periodo.

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Neve sulle Alpi e sull’Appennino tosco-emiliano: le immagini più belle

Le nevicate nelle ultime ore hanno già interessato diversi settori alpini ma anche dell’Appennino tosco-emiliano. Come sempre i paesaggi mozzafiato conquistano la scena anche sui social, con immagini davvero belle e suggestive.

https://twitter.com/TuttoLivigno/status/1464556204299108356

 

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NEVE in arrivo: attese le prime nevicate a BASSA QUOTA della stagione in Europa, ecco dove https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/neve-in-arrivo-attese-le-prime-nevicate-a-bassa-quota-della-stagione-in-europa-ecco-dove/ Wed, 24 Nov 2021 11:45:20 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-in-arrivo-attese-le-prime-nevicate-a-bassa-quota-della-stagione-in-europa-ecco-dove/ neve in pianuraNei prossimi giorni su gran parte d’Europa avrà inizio una fase di maltempo invernale che porterà in molte zone la neve fino a bassa quota. Tra l’ultimo weekend di novembre e l’inizio di dicembre gran parte dei Paesi europei potrebbero vedere la prima neve della stagione fino a quote di collina o pianura. Colpa di …

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Nei prossimi giorni su gran parte d’Europa avrà inizio una fase di maltempo invernale che porterà in molte zone la neve fino a bassa quota.

Tra l’ultimo weekend di novembre e l’inizio di dicembre gran parte dei Paesi europei potrebbero vedere la prima neve della stagione fino a quote di collina o pianura. Colpa di un via vai di perturbazioni seguite da aria polare che farà crollare le temperature in molte zone.

Neve in arrivo: ecco dove sarà più probabile vedere i fiocchi

Nel corso del weekend del 27 e 28 novembre la neve, già caduto fino a quote collinari in Spagna e sui Pirenei, potrebbe cadere ad altitudini sempre più basse sui settori centro-orientali della Francia, fino in pianura probabilmente sul settore di nord-est.

La neve potrebbe cadere fino a bassa quota anche nel Regno Unito: le nevicate più abbondanti sono attese nelle prossime ore in Scozia, ma qualche fiocco potrebbe imbiancare anche i settori più centro-meridionali dell’Inghilterra. Non si esclude qualche fiocco nemmeno a Londra nella giornata di sabato.

neve in arrivo europa
La neve prevista fino a domenica 28 novembre. Fonte Wxcharts

Le proiezioni dei modelli ad oggi non escludono neve fino a bassa quota anche in Germania. La probabilità di vedere fiocchi riguarderà i settori centro-occidentali, comprese le città di Monaco e Amburgo. Potrebbero cadere fino a 20 centimetri nelle zone montuose, e 2 centimetri nei settori più settentrionali.

Anche in Austria è attesa la neve, su quasi tutto il territorio regionale: entro domenica potrebbero cadere dai 5 ai 10 centimetri di neve a bassa quota nei fondovalle, e fino a 40-50 centimetri sulle vette alpine. Attesi fiocchi fino a bassa quota anche in Polonia, Lituania, Lettonia, Estonia, Russia e Bielorussia. In Svizzera il limite delle nevicate scenderà sabato a circa 600 – 900 metri.

Attenzione però: le zone a rischio neve, tuttavia, potrebbero cambiare. Tutto dipende dalla perturbazione in transito, dalle tempistiche e dall’effettivo raffreddamento dell’aria causato dalla massa di aria gelida in discesa dalle alte latitudini.

La neve arriverà anche in Italia? Controlla QUI gli ultimi aggiornamento sulla tendenza prevista per i prossimi giorni per l’Italia.

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Maltempo INVERNALE sull’Europa: FREDDO e NEVE in arrivo fino a bassa quota https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/maltempo-invernale-sulleuropa-freddo-e-neve-in-arrivo-fino-a-bassa-quota/ Mon, 22 Nov 2021 09:55:18 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/maltempo-invernale-sulleuropa-freddo-e-neve-in-arrivo-fino-a-bassa-quota/ freddo neve europaUna perturbazione seguita da aria di origine polare porterà nelle prossime ore una prima ondata di maltempo di stampo invernale su mezza Europa, con piogge, vento forte e neve fino a bassa quota. A partire da lunedì l’aria fredda e la intensa perturbazione porteranno un drastico cambiamento del tempo sull’Europa centro-occidentale dove sono attese piogge, …

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Una perturbazione seguita da aria di origine polare porterà nelle prossime ore una prima ondata di maltempo di stampo invernale su mezza Europa, con piogge, vento forte e neve fino a bassa quota. A partire da lunedì l’aria fredda e la intensa perturbazione porteranno un drastico cambiamento del tempo sull’Europa centro-occidentale dove sono attese piogge, ma anche neve e un clima decisamente più freddo.

Lunedì in Francia è attesa neve fino a 600-800 metri sul Massiccio centrale, Vosgi e sul massiccio del Giura, fino a 1000 metri sui Pirenei e a quota 1600-1800 sulle Alpi. La perturbazione porterà anche piogge sparse e venti tesi, con raffiche fino a 80 km/h lungo la Manica, con possibili punte di 90 km/h lungo i settori più esposti. Sui settori più settentrionali della Francia le temperature non supereranno i 10 gradi, con minime attorno allo zero.

Questo stesso peggioramento raggiungerà anche la Spagna, dove è attesa la neve anche fino a 800-1000 metri nei settori montani più settentrionali del Paese dove oggi si registreranno accumuli di circa 10 centimetri, e 5 cm sulle montagne del settore centrale. Non si esclude l’arrivo della neve anche a quote più basse, specie nella giornata di martedì, quando il maltempo sarà molto più intenso e diffuso in Spagna. La neve potrebbe cadere anche più in basso nel sud di Castiglia e Leon, nel nord-est di Castiglia-La Mancia e, localmente anche nella Comunità di Madrid. Martedì potrebbero accumularsi al suolo anche 20 centimetri di neve fresca nei settori centrali e sui Pirenei. Le nevicate potrebbero poi continuare anche nella giornata di mercoledì, sebbene meno intense. Oltre alla neve e al calo delle temperature arriverà maltempo a tratti intenso, con piogge anche forti nella valle dell’Ebro e nella Catalogna orientale.

Accumuli di neve previsti tra lunedì e mercoledì. Fonte Wxcharts

In Spagna è stata diramata un’allerta meteo fino ad arancione per rischio legato alla neve lunedì in settori di Aragona, Castiglia-La Mancia e Rioja, martedì esteso anche a settori della Catalogna. L’allerta gialla per neve riguarda, tra i tanti, anche la Comunità di Madrid, dove potrebbero cadere fiocchi fino a 600-800 metri.

Anche in Germania sono attese giornate molto più fredde, con gelate e fiocchi di neve che entro il prossimo fine settimana potrebbero raggiungere anche i 600-800 metri.

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Aria POLARE verso l’Europa: prima ondata di GELO e NEVE in arrivo https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/aria-polare-verso-leuropa-prima-ondata-di-gelo-e-neve-in-arrivo/ Sun, 21 Nov 2021 07:55:23 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/aria-polare-verso-leuropa-prima-ondata-di-gelo-e-neve-in-arrivo/ Dal lunedì 22 una ondata di gelo e neve interesserà l’Europa occidentale: una perturbazione, seguita da aria molto fredda di origine polare, porterà una prima fase di maltempo invernale soprattutto tra Francia e Spagna. MALTEMPO protagonista anche settimana prossima: 2 le perturbazioni in arrivo dalla Spagna Una depressione proveniente dalle alte latitudini si spingerà verso …

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Dal lunedì 22 una ondata di gelo e neve interesserà l’Europa occidentale: una perturbazione, seguita da aria molto fredda di origine polare, porterà una prima fase di maltempo invernale soprattutto tra Francia e Spagna.

MALTEMPO protagonista anche settimana prossima: 2 le perturbazioni in arrivo dalla Spagna

Una depressione proveniente dalle alte latitudini si spingerà verso Francia e Spagna, rimarrà per alcuni giorni a ridosso delle isole Baleari e la Penisola iberica portando piogge e nevicate anche a quote collinari e un drastico calo delle temperature.

Nel corso della settimana il freddo diventerà più intenso: tra domenica 21 e mercoledì 24 le temperature minime potrebbero crollare di 6-8 gradi specie sui settori settentrionali della Francia. A Parigi, da 6°C, le temperature notturne potrebbero raggiungere gli 0°C.

ondata gelo neve europa
Anomalia delle temperature medie della prossima settimana. Fonte ECMWF

In Spagna nella giornata di lunedì 22 sono attese piogge ma anche nevicate fino a 800-1000 metri, con neve che potrebbe scendere occasionalmente fino a 700 metri nei settori centro-settentrionali del Paese. Lungo le vette della catena montuosa della Cantabria sono attesi accumuli anche di 20 centimetri. Martedì il maltempo raggiungerà l’apice in Spagna, con nevicate che interesseranno anche i settori sud-orientali del Paese e un calo termico diffuso. La neve cadrà soprattutto nelle aree orientali di Castilla-La Mancha, Teruel, Soria e La Rioja. 

Il servizio meteorologico spagnolo ha diramato un’allerta meteo fino ad arancione per la neve. Un’allerta gialla è stata diramata anche nelle zone montuose a nord di Madrid, dove sono attesi accumuli anche 5 cm in 24 ore.

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NEVE sulle Alpi, pericolo VALANGHE fino a MARCATO: i settori coinvolti https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-sulle-alpi-pericolo-valanghe-marcato-i-settori-coinvolti/ Mon, 12 Apr 2021 07:18:30 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-sulle-alpi-pericolo-valanghe-marcato-i-settori-coinvolti/ La neve oggi cadrà abbondante sulle Alpi, dove le nevicate più intense sono attese sui settori centro-orientali. L’Italia è infatti nella morsa della quinta perturbazione del mese, che agisce in queste ore al Centro-Nord con piogge e rischio nubifragi: qui i dettagli sugli accumuli previsti. Maltempo e RISCHIO NUBIFRAGI: scatta l’ALLERTA fino ad arancione. Ecco …

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La neve oggi cadrà abbondante sulle Alpi, dove le nevicate più intense sono attese sui settori centro-orientali. L’Italia è infatti nella morsa della quinta perturbazione del mese, che agisce in queste ore al Centro-Nord con piogge e rischio nubifragi: qui i dettagli sugli accumuli previsti.

Maltempo e RISCHIO NUBIFRAGI: scatta l’ALLERTA fino ad arancione. Ecco dove

La neve, che ieri è caduta a quote eccezionalmente basse, oggi sarà abbondante con picchi superiori al mezzo metro nel settore lombardo, in Trentino e nel Cadore. Il limite della neve, inizialmente anche sopra i 1500 m, in serata calerà fino ai 700-1000 m.

neve lunedì

Neve sulle Alpi, scatta l’allerta fino ad arancione per pericolo valanghe: il bollettino di Aineva

Le nevicate saranno dunque abbondanti sulle Alpi, con accumuli di oltre 50 cm di neve fresca sul settore centro-orientale. Scatta dunque l’allerta per pericolo valanghe: bollino arancione, vale a dire di livello 3 su una scala da 1 a 5, su tutto il settore alpino centro-orientale, eccetto Vallelunga e Alpi della Val Muestair. L’allerta arancione si estende anche a qualche settore orientale di confine: Alpi Lepontine Nord, Bassa e Media Valpelline, Gran San Bernardo Ollomont, Val Ferret, Vale Veny Valle di La Thuile, Valgrisenche, Alpi Marittime occidentali e orientali.

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NEVE a quote incredibilmente basse: GUARDA fin dove è arrivata! Le immagini https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-a-quote-eccezionalmente-basse-imbiancato-anche-linterno-della-liguria-le-immagini/ Sun, 11 Apr 2021 13:08:39 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-a-quote-eccezionalmente-basse-imbiancato-anche-linterno-della-liguria-le-immagini/ Mentre molte regioni vengono sferzate dal maltempo, che nella giornata di domani diverrà ancora più intenso e vedrà aumentare il rischio di nubifragi, sull’Italia la neve torna a imbiancare quote eccezionalmente basse per la stagione. Nel pieno della primavera i fiocchi sono tornati ben al di sotto dei 1.000 metri, riuscendo a ricoprire di neve …

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Mentre molte regioni vengono sferzate dal maltempo, che nella giornata di domani diverrà ancora più intenso e vedrà aumentare il rischio di nubifragi, sull’Italia la neve torna a imbiancare quote eccezionalmente basse per la stagione.

Nel pieno della primavera i fiocchi sono tornati ben al di sotto dei 1.000 metri, riuscendo a ricoprire di neve anche zone intorno ai 500 metri di altitudine!
Finora la neve è arrivata a quote particolarmente basse soprattutto al Nord-Ovest, e in particolare in Piemonte e nell’interno della Liguria.

Queste immagini arrivano dalle zone interne di Savona:

Qui invece siamo in Piemonte, tra le splendide colline delle Langhe:

 

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Nonostante lo spettacolo suggestivo, il ritorno a temperature intorno allo zero e di gelate a quote molto basse rappresenta un problema serio per l’agricoltura, soprattutto a pochi giorni da una fase di caldo anomalo che, nella settimana di Pasqua, ha fatto registrare valori tipicamente estivi stimolando un risveglio anticipato della natura.

Non ha usato mezzi termini la Coldiretti, secondo cui questa fase di freddo fuori stagione rappresenta un «dramma per le imprese agricole». Ne abbiamo parlato in questo articolo.

 

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NEVE al SUD nel primo weekend di primavera: Vesuvio imbiancato! [FOTO e VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-al-sud-nel-primo-weekend-di-primavera-vesuvio-imbiancato-foto-e-video/ Sun, 21 Mar 2021 09:10:21 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-al-sud-nel-primo-weekend-di-primavera-vesuvio-imbiancato-foto-e-video/ La neve è tornata a imbiancare il Sud nel primo weekend di primavera. Ieri molte zone hanno visto abbondanti nevicate, anche a bassa quota. E non è finita, perché oggi sarà un’altra giornata caratterizzata da intenso maltempo e allerta meteo sulle regioni meridionali. Le previsioni per le prossime ore Neve al Sud nel primo weekend …

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La neve è tornata a imbiancare il Sud nel primo weekend di primavera. Ieri molte zone hanno visto abbondanti nevicate, anche a bassa quota. E non è finita, perché oggi sarà un’altra giornata caratterizzata da intenso maltempo e allerta meteo sulle regioni meridionali.

Le previsioni per le prossime ore

Neve al Sud nel primo weekend di primavera: anche il Vesuvio innevato

La neve ieri ha interessato la Campania, la Puglia, la Basilicata e la Calabria dove sta nevicando anche in queste ore.

La neve ha regalato un’immagine mozzafiato, vale a dire quella del Vesuvio innevato.

Molta neve sull’alta Calabria, nella zona del Cosentino.

 

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La neve è abbondante anche a Potenza e nelle zone circostanti, dove è scesa anche nella notte.

 

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Si è rivista la neve anche in Puglia, precisamente nel Foggiano.

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Il 21 marzo è la Giornata Internazionale delle Foreste: ForestaMi racconta obiettivi e risultati

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Oggi è la Giornata Internazionale delle Foreste: finalità e obiettivi [VIDEO]

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NEVE protagonista a poche ore dall’equinozio di PRIMAVERA! [FOTO e VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/video/neve-protagonista-a-poche-ore-dallequinozio-di-primavera-foto-e-video/ Fri, 19 Mar 2021 07:53:48 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-protagonista-a-poche-ore-dallequinozio-di-primavera-foto-e-video/ Mancano una manciata di ore all’inizio ufficiale della primavera astronomica, e la protagonista meteo in tutta Italia è la neve! Questa giornata di venerdì si è aperta all’insegna di un freddo fuori stagione da Nord a Sud, con valori tipici del pieno inverno e la colonnina di mercurio che in diverse città – non solo …

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Mancano una manciata di ore all’inizio ufficiale della primavera astronomica, e la protagonista meteo in tutta Italia è la neve!
Questa giornata di venerdì si è aperta all’insegna di un freddo fuori stagione da Nord a Sud, con valori tipici del pieno inverno e la colonnina di mercurio che in diverse città – non solo del Nord – è precipitata su valori sottozero (qui trovate i dati).

Nel frattempo sul nostro Paese sta avanzando una perturbazione, la nona di questo movimentato mese di marzo, e il peggioramento del tempo associato alle basse temperature ha sorpreso molti con il ritorno della neve.

 

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I fiocchi hanno fatto la loro comparsa in diverse zone di pianura anche nella giornata di ieri, giovedì 18 marzo, dove sono apparsi per esempio in alcune località della Brianza e perfino nel genovese.

In questa prima parte del venerdì sono molte le località che stanno assistendo al ritorno della neve: i fiocchi stanno raggiungendo quote eccezionalmente basse per la stagione.

Splendide le immagini condivise sui social dai testimoni di questo “marzo pazzerello”.

Qui siamo a Luino, in provincia di Varese:

 

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Neve anche nella zona di Como: qui siamo a Cernobbio

 

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Un post condiviso da Gigi Biffi (@gigibiffi)

Più abbondante la neve che ha raggiunto quote maggiormente elevate: bellissima la foto condivisa con noi da Donatella Prognolato che mostra il panorama ad Angrogna, sopra Pinerolo (Torino).

Neve nel Torinese. Foto di Donatella Prognolato
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Maltempo, allagamenti a Roma e NUBIFRAGI a Latina! NEVE in Appennino [VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-allagamenti-a-roma-e-nubifragi-a-latina-neve-in-appennino-video/ Tue, 09 Mar 2021 11:38:46 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-allagamenti-a-roma-e-nubifragi-a-latina-neve-in-appennino-video/ Il maltempo continua a imperversare ormai da ieri sulle regioni del Centro, con forti temporali e anche neve sull’Appennino, in particolare nel settore abruzzese. Le piogge più intense si sono verificate nel Lazio, con disagi e allagamenti a Roma Sud e forti nubifragi in provincia di Latina, dove si segnalano diverse strade allagate. #Maltempo stanotte …

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Il maltempo continua a imperversare ormai da ieri sulle regioni del Centro, con forti temporali e anche neve sull’Appennino, in particolare nel settore abruzzese. Le piogge più intense si sono verificate nel Lazio, con disagi e allagamenti a Roma Sud e forti nubifragi in provincia di Latina, dove si segnalano diverse strade allagate.

Nell’area Sud della Capitale le piogge, che vanno avanti dalla notte, hanno causato numerosi allagamenti che hanno portato alla chiusura di diversi tratti, mandando in tilt il traffico. Strade chiuse anche a causa di alberi caduti. La situazione è ancora più complicata a Latina e provincia, dove si sono verificati dei nubifragi: a Formia (Latina) sono caduti in poche ore quasi 100 mm di pioggia.

maltempo Lazio
Mappa: meteonetwork

Maltempo, è tornata la neve in Appennino: disagi in alcuni tratti autostradali

La neve è tornata a imbiancare l’Appennino centrale, con alcuni disagi nel tratto abruzzese.

La neve ha imbiancato anche L’Aquila stamattina.

 

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Il gelo si abbatte sulla GRECIA: tanta neve ad ATENE! [FOTO e VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-gelo-si-abbatte-sulla-grecia-tanta-neve-ad-atene-foto-e-video/ Tue, 16 Feb 2021 09:19:05 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-gelo-si-abbatte-sulla-grecia-tanta-neve-ad-atene-foto-e-video/ Il gelo artico in questi ultimi giorni ha travolto il nostro Paese: oggi risveglio nuovamente gelido, ma da domani cambia tutto. Freddo addio, torna l’anticiclone: le tempistiche La corrente di aria gelida di origine artica che ha investito l’Italia lo scorso fine settimana, infatti, si trasferisce verso sudest, interessando in maniera più diretta il mar …

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Il gelo artico in questi ultimi giorni ha travolto il nostro Paese: oggi risveglio nuovamente gelido, ma da domani cambia tutto.

Freddo addio, torna l’anticiclone: le tempistiche

La corrente di aria gelida di origine artica che ha investito l’Italia lo scorso fine settimana, infatti, si trasferisce verso sudest, interessando in maniera più diretta il mar Egeo, il Mediterraneo orientale e la Turchia, con neve fino ad Atene, in Grecia. Nella giornata odierna saranno possibili nevicate anche sull’Isola di Creta.

Nella capitale greca, dove il termometro segna 0 gradi, la neve è già arrivata ieri e prosegue anche oggi.

 

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Le temperature sono crollate in tutta la Grecia, in particolare nelle aree settentrionali dove prevale il gelo. Valori diffusamente sotto lo zero o poco sopra anche nelle restanti zone. In tutto il Paese è allerta fino ad arancione per neve e freddo intenso mentre nell’isola di Creta è allerta rossa per vento e arancione per neve. Sempre a Creta, avverte l’agenzia meteorologica statale, le nevicate più abbondanti sono attese nella giornata di domani.

gelo grecia
Foto: meteociel
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La NEVE sfiora Palermo e arriva FIN SULLA COSTA in Calabria! [FOTO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/la-neve-sfiora-palermo-e-arriva-fin-sulla-costa-in-calabria-foto/ Tue, 16 Feb 2021 07:48:37 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/la-neve-sfiora-palermo-e-arriva-fin-sulla-costa-in-calabria-foto-e-video/ neveLa neve ieri ha imbiancato anche la Sicilia e la Calabria, con fiocchi a bassa quota nel Palermitano e sulla spiaggia in provincia di Catanzaro. La neve è caduta sull’autostrada Palermo-Catania, all’altezza degli svincoli per le Madonie ma anche sulla strada Palermo-Agrigento e sulla statale Palermo-Sciacca. #Coldiretti #maltempo la #neve è arrivata anche in #Sicilia …

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La neve ieri ha imbiancato anche la Sicilia e la Calabria, con fiocchi a bassa quota nel Palermitano e sulla spiaggia in provincia di Catanzaro. La neve è caduta sull’autostrada Palermo-Catania, all’altezza degli svincoli per le Madonie ma anche sulla strada Palermo-Agrigento e sulla statale Palermo-Sciacca.

La neve ha imbiancato diverse zone in provincia di Palermo. Oggi molti dei comuni interessati dalle nevicate hanno disposto la chiusura delle scuole.

 

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Neve in Calabria, paesaggi incantevoli lungo la costa ionica catanzarese

La neve è arrivata in Calabria, fino al livello del mare in provincia di Catanzaro. Le nevicate, infatti, hanno interessato il comune di Botricello, lungo la costa ionica catanzarese, dove le spiagge sono apparse completamente innevate dando vita a paesaggi davvero incantevoli.

 

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Pericolo VALANGHE, bollino ARANCIONE su gran parte delle Alpi: il bollettino https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/pericolo-valanghe-bollino-arancione-su-gran-parte-delle-alpi-il-bollettino/ Mon, 15 Feb 2021 11:38:43 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/pericolo-valanghe-bollino-arancione-su-gran-parte-delle-alpi-il-bollettino/ L’ondata di gelo e neve che si è abbattuta sull’Italia mantiene alta l’attenzione per il pericolo valanghe sulle Alpi, dove ieri il termometro è sceso fino a -28 gradi. In base all’ultimo bollettino di Aineva, il pericolo valanghe è marcato (livello 3 su una scala da 1 a 5) su quasi tutto l’arco alpino, in …

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Pericolo VALANGHE, bollino ARANCIONE su gran parte delle Alpi: il bollettino)

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L’ondata di gelo e neve che si è abbattuta sull’Italia mantiene alta l’attenzione per il pericolo valanghe sulle Alpi, dove ieri il termometro è sceso fino a -28 gradi. In base all’ultimo bollettino di Aineva, il pericolo valanghe è marcato (livello 3 su una scala da 1 a 5) su quasi tutto l’arco alpino, in particolare lungo i settori di confine di Val d’Aosta e Piemonte, sul settore alpino centrale eccetto Prealpi Bresciane e Bergamasche, Bondone e Stivo, Valle di Cembra, Paganella e Valle di Ledro. Bollino arancione anche sulle Alpi orientali a eccezione di Prealpi Carniche occidentali e Prealpi Giulie.

pericolo valanghe

In Val d’Aosta, si legge nel bollettino, “il distacco è possibile sui pendii aperti anche poco lavorati dal vento, il piano di scivolamento principale è in corrispondenza dello strato di sabbia e risulta essere più favorevole al distacco oltre i 2300 m e alle esposizioni più fredde. Distacchi possibili anche vicino a creste e colli, in corrispondenza degli accumuli alle diverse esposizioni sottovento e alle quote più alte”. Lungo i settori di confine del Piemonte “i punti critici sono pendii più ripidi sottovento, in corrispondenza di creste, cornici, colli, canali e bruschi cambi di pendenza. Talvolta è possibile sollecitare gli strati deboli più profondi, soprattutto con forte sovraccarico, causando il distacco di valanghe di dimensioni maggiori”.

Sui settori alpini centrali, invece, “su alcuni pendii ripidi, oltre il limite del bosco, in presenza di recenti lastroni da vento è possibile provocare distacchi di piccole e medie dimensioni localmente anche con debole sovraccarico; con forte sovraccarico è possibile interessare strati interni più in profondità che possono dar luogo a valanghe anche di grandi dimensioni. L’attività valanghiva spontanea, è riconducibile a scaricamenti sui versanti meridionali di neve a debole coesione di superficie”.

Sulle Alpi orientali “gli ultimi accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali a tutte le esposizioni al di sopra dei 2000 m circa. Il numero e le dimensioni dei punti pericolosi aumenteranno con l’altitudine. Le valanghe possono anche coinvolgere gli strati più profondi e raggiungere dimensioni pericolosamente grandi“.

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La NEVE non molla la presa: imbiancato il Sud, fin sulle SPIAGGE! [FOTO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/la-neve-non-molla-la-presa-imbiancato-il-sud-fin-sulle-spiagge-foto/ Mon, 15 Feb 2021 08:28:27 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/la-neve-non-molla-la-presa-imbiancato-il-sud-fin-sulle-spiagge-foto/ neve al SudLa neve ieri è arrivata anche sulle regioni meridionali, dove ha nevicato fino a quote molto basse e anche al livello del mare. La Puglia e la Basilicata hanno vista tanta neve ma anche l’alta Campania, tra Benevento e Avellino. Oggi scuole chiuse a Potenza e Altamura. Il mare d’inverno.#salento #portocesareo#SanValentino pic.twitter.com/jLr5E5Hz9x — Fabiana Pacella …

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La neve ieri è arrivata anche sulle regioni meridionali, dove ha nevicato fino a quote molto basse e anche al livello del mare. La Puglia e la Basilicata hanno vista tanta neve ma anche l’alta Campania, tra Benevento e Avellino. Oggi scuole chiuse a Potenza e Altamura.

Neve al Sud, paesaggi mozzafiato tra Puglia e Basilicata

La neve è scesa in diverse zone della Puglia, in particolare nel Foggiano e nel Barese ma qualche fiocco si è visto anche nel Salento, fino al livello del mare a Porto Cesareo e Gallipoli.

 

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La neve ha imbiancato anche Matera e Potenza.

 

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Neve anche in Calabria, nella provincia di Crotone dove qualche fiocco si è visto anche in città e sulla spiaggia.

 

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MALTEMPO INVERNALE, due valanghe e un maxi tamponamento: vittime https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-invernale-due-valanghe-e-un-maxi-tamponamento-vittime/ Sat, 13 Feb 2021 15:03:51 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-invernale-due-valanghe-e-un-maxi-tamponamento-vittime/ Il maltempo invernale ha travolto l’Italia. La neve in queste ore sta interessando diverse zone dal Nord al Sud del Paese. Le nevicate sono particolarmente abbondanti sull’Appennino settentrionale, dove si sono verificate già due valanghe e purtroppo anche una vittima. La prima valanga si è verificata sul monte Cusna, sull’Appennino reggiano e l’altra sul monte …

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Il maltempo invernale ha travolto l’Italia. La neve in queste ore sta interessando diverse zone dal Nord al Sud del Paese. Le nevicate sono particolarmente abbondanti sull’Appennino settentrionale, dove si sono verificate già due valanghe e purtroppo anche una vittima. La prima valanga si è verificata sul monte Cusna, sull’Appennino reggiano e l’altra sul monte Cimone, nella montagna modenese. Almeno due persone sono state colpite dal distaccamento avvenuto vicino alla vetta del Cusna mentre in quella del Cimone si segnala una vittima.

https://twitter.com/emergenzavvf/status/1360606432362651652

Pericolo valanghe: bollino arancione su gran parte delle Alpi e sull’Appennino settentrionale

La neve incrementa il pericolo valanghe, in particolare sull’Appennino settentrionale dove è bollino arancione (livello 3 su una scala da 1 a 5). I settori interessati sono l’Appenino emiliano centrale e occidentale e l’Appennino toscano settentrionale. Pericolo marcato anche sull’Appennino Umbro-Marchigiano meridionale e Monti Sibillini. Nei restanti settori appenninici centrali il pericolo valanghe è moderato, vale a dire codice giallo così come sull’Appennino campano e lucano. Bollino giallo anche per l’Appennino Toscano meridionale e l’Appennino romagnolo.

pericolo valanghe appennino

Foto: meteoMontIl pericolo valanghe è marcato anche su gran parte delle Alpi eccetto Prealpi Giulie, Prealpi Carniche orientale, Prealpi Bresciane e Bergamasche, Prealpi occidentali, Alpi Lepontine meridionali, Alpi Pennine e Alpi Liguri.

pericolo valanghe
Foto: Aineva

Non solo valanghe, anche il ghiaccio causa problemi: maxi tamponamento nel Torinese, due vittime

Il maltempo invernale, con neve e ghiaccio, ha causato anche un maxi tamponamento sull’autostrada A32 a Salbertrand, in direzione Bardonecchia, in Valle di Susa nel Torinese. Ben 25 auto coinvolte a causa dell’asfalto ghiacciato, 31 feriti e due vittime.

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La NEVE raggiunge diverse zone d’Italia: imbiancata anche BOLOGNA [FOTO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/la-neve-raggiunge-diverse-zone-ditalia-imbiancata-anche-bologna-foto/ Sat, 13 Feb 2021 11:53:21 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/la-neve-raggiunge-diverse-zone-ditalia-imbiancata-anche-bologna-foto/ La neve è arrivata in diverse zone d’Italia, anche in città. Bologna per esempio ha avuto un bianco risveglio e qualche fiocco si è visto anche a Torino. La neve è arrivata in Toscana, nel Lazio, nelle Marche e in Basilicata. Nelle prossime ore raggiungerà anche l’estremo Sud, dove sarà un San Valentino gelido. Neve …

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La neve è arrivata in diverse zone d’Italia, anche in città. Bologna per esempio ha avuto un bianco risveglio e qualche fiocco si è visto anche a Torino. La neve è arrivata in Toscana, nel Lazio, nelle Marche e in Basilicata. Nelle prossime ore raggiungerà anche l’estremo Sud, dove sarà un San Valentino gelido.

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Neve in diverse zone d’Italia: qualche disagio e scuole chiuse

La neve e il freddo intenso sono i grandi protagonisti di questo weekend e del giorno di San Valentino. Oggi le nevicate stanno interessando diverse regioni, con disagi al traffico e scuole chiuse. Il ghiaccio sta creando qualche disagio in Piemonte, dove le temperature sono rigidissime e qualche fiocco di neve si è visto anche a Torino.

 

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Nella notte ha nevicato anche in Emilia Romagna, fino in pianura e anche in città: Bologna si è infatti svegliata con qualche centimetro di neve. Le nevicate più abbondanti si segnalano in Appennino.

Neve in Toscana, anche in provincia di Firenze e Siena.

Anche al Centro-Sud è arrivata la neve, che potrebbe spingersi fin sulle coste lungo il versante adriatico per effetto del cosiddetto Sea Effect Snow. La neve ha raggiunto le Marche, il Molise e il Lazio.

Le nevicate stanno interessando anche il Lazio, in particolare la provincia di Viterbo.

Si segnala neve anche in Basilicata e Puglia, in particolare nella provincia di Foggia.

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NEVE, quali CITTÀ coinvolte? Ecco GLI ULTIMI AGGIORNAMENTI https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-quali-citta-coinvolte-ecco-gli-ultimi-aggiornamenti/ Fri, 12 Feb 2021 14:23:33 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/neve-quali-citta-coinvolte-ecco-gli-ultimi-aggiornamenti/ Correnti gelide provenienti dall’Artico sferzano l’Italia, e unendosi al maltempo determinato dal passaggio di una perturbazione atlantica creeranno il mix perfetto per favorire l’arrivo della neve. Dopo aver coinvolto il Nord, piuttosto marginalmente, alla fine di venerdì, tra questa sera e la giornata di sabato il maltempo invernale travolgerà con più impeto il Centro e il …

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Correnti gelide provenienti dall’Artico sferzano l’Italia, e unendosi al maltempo determinato dal passaggio di una perturbazione atlantica creeranno il mix perfetto per favorire l’arrivo della neve. Dopo aver coinvolto il Nord, piuttosto marginalmente, alla fine di venerdì, tra questa sera e la giornata di sabato il maltempo invernale travolgerà con più impeto il Centro e il Sud, accompagnato da un crollo vertiginoso delle temperature e da violenti venti di burrasca. 

La neve è attesa anche in molte città italiane e gli ultimi aggiornamenti ci permettono di avere informazioni più accurate. Ci svela tutti i dettagli il meteorologo Rino Cutuli:

Entro la mezzanotte di venerdì le aree che vedranno il ritorno della neve fino a quote di pianura saranno le regioni di Nord-Ovest e l’Emilia Romagna, ma anche le aree più interne dell’Abruzzo, delle Marche e dell’Umbria e la Toscana settentrionale. Si tratterà per lo più di leggere spolverate, con accumuli irrisori al suolo. Accumuli un pochino più significativi si attendono in Valle d’Aosta, sul Piemonte occidentale e meridionale, lungo la dorsale centro-settentrionale.

Tra le città coinvolte e in pole position per vedere pochi centimetri al suolo (tra 1 e 5 cm) entro la fine della giornata odierna ci sono: Aosta, Biella, Torino, Cuneo , Reggio Emilia, Modena, Bologna, Forlì, Urbino, Macerata, L’Aquila. Giusto qualche fiocco di neve svolazzante si farà vedere anche in città come Pavia, Milano, Varese, Como, Bergamo, Piacenza, Parma, forse anche a Genova.

Più importanti, invece, le nevicate attese al Centro-Sud tra la mezzanotte di venerdì e la giornata di sabato.

A rischio neve, subito dopo la mezzanotte, molte delle principali città di Toscana, Umbria, Marche e Abruzzo. Nella mattinata coinvolte anche le province di Viterbo, Rieti, Frosinone e Isernia. A vedere i fiocchi bianchi saranno città di pianura e di costa come Firenze, Siena, Perugia, Cesena, Ancona, Pescara, Chieti e Foggia, ma con quantitativi al massimo di pochi centimetri. Gli accumuli più importanti sono attesi nelle aree interne dell’Italia centrale, specie sul versante adriatico: già a partire dalle quote collinari (diciamo sopra i 400-500 metri) si avranno vere e proprie bufere di neve (complici i forti e gelidi venti di Grecale), con accumuli che, entro la fine di sabato, potranno raggiungere i 15-20 cm,  anche oltre in quota sopra i 1000 metri.

Al Sud la neve si abbasserà di quota nelle prime ore di sabato tra l’Irpinia, il nord della Basilicata e della Puglia: fiocchi di neve attesi a Benevento, Avellino, Foggia, Matera e a Potenza, naturalmente, con accumuli tra 10 e 20 cm a quote collinari entro la fine di sabato.

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Europa, che GELO! Germania e Scozia sommerse di NEVE, Francia in allerta [FOTO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/europa-che-gelo-germania-e-scozia-sommerse-di-neve-francia-in-allerta-foto/ Tue, 09 Feb 2021 08:29:07 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/europa-che-gelo-germania-e-scozia-sommerse-di-neve-francia-in-allerta-foto/ L’Europa centro-settentrionale è nella morsa del gelo. La neve ha sommesso il Regno Unito e la Germania mentre oggi toccherà alla Francia. In molte di queste zone è allerta meteo fino ad arancione per temperature rigidissime, ghiaccio e neve. Nel nordovest della Francia, in particolare nella Bretagna, si attendono tra oggi e domani dai 5 …

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L’Europa centro-settentrionale è nella morsa del gelo. La neve ha sommesso il Regno Unito e la Germania mentre oggi toccherà alla Francia. In molte di queste zone è allerta meteo fino ad arancione per temperature rigidissime, ghiaccio e neve. Nel nordovest della Francia, in particolare nella Bretagna, si attendono tra oggi e domani dai 5 ai 10 cm di neve, localmente fino a 15. Spostandosi più a est, verso la regione parigina, la neve sarà meno abbondante (da 3 a 7 cm, localmente fino a 10). Secondo Meteo France, questo episodio si preannuncia come uno dei più significativi dell’inizio del XXI secolo, in particolare per quanto riguarda le zone colpite dalla neve in Bretagna.

Le temperature saranno molto rigide, in particolare nell’estremo nord della Francia dove localmente si potrà arrivare fino a -20 gradi. In generale, in tutta la parte settentrionale, il termometro scenderà fino a -10/-15 gradi. Le giornate più fredde saranno quelle di mercoledì e giovedì.

Gelo in Europa, il Regno Unito batte i denti: Scozia sommersa dalla neve

Il gelo è particolarmente diffuso in tutto il Regno Unito, dove sarà una settimana molto fredda. Secondo il Met Office, agenzia meteorologica del Regno Unito, la neve continuerà a cadere soprattutto nelle aree orientali del Paese mentre il vento gelido accentuerà notevolmente il freddo. La zona maggiormente interessata dalla neve pesante è la Scozia, dove è in corso l’allerta meteo arancione.

In alcuni aree della Scozia si sono accumulati fino a 80 cm di neve.

La neve è arrivata a Glasgow ed è ritornata a Londra.

 

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Tutta la Germania centrale è in allerta meteo arancione per temperature molto fredde dopo le abbondanti nevicate delle ultime ore. Jena, cittadina della Turingia, nella Germania centro-orientale, è stata sepolta dalla neve.

 

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Molte zone della Germania hanno visto tantissima neve nelle ultime ore, compresa la capitale Berlino.

 

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