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Pericolo VALANGHE, bollino ARANCIONE su gran parte delle Alpi: il bollettino

Il pericolo valanghe è marcato su quasi tutti i settori alpini

L’ondata di gelo e neve che si è abbattuta sull’Italia mantiene alta l’attenzione per il pericolo valanghe sulle Alpi, dove ieri il termometro è sceso fino a -28 gradi. In base all’ultimo bollettino di Aineva, il pericolo valanghe è marcato (livello 3 su una scala da 1 a 5) su quasi tutto l’arco alpino, in particolare lungo i settori di confine di Val d’Aosta e Piemonte, sul settore alpino centrale eccetto Prealpi Bresciane e Bergamasche, Bondone e Stivo, Valle di Cembra, Paganella e Valle di Ledro. Bollino arancione anche sulle Alpi orientali a eccezione di Prealpi Carniche occidentali e Prealpi Giulie.

pericolo valanghe

In Val d’Aosta, si legge nel bollettino, “il distacco è possibile sui pendii aperti anche poco lavorati dal vento, il piano di scivolamento principale è in corrispondenza dello strato di sabbia e risulta essere più favorevole al distacco oltre i 2300 m e alle esposizioni più fredde. Distacchi possibili anche vicino a creste e colli, in corrispondenza degli accumuli alle diverse esposizioni sottovento e alle quote più alte”. Lungo i settori di confine del Piemonte “i punti critici sono pendii più ripidi sottovento, in corrispondenza di creste, cornici, colli, canali e bruschi cambi di pendenza. Talvolta è possibile sollecitare gli strati deboli più profondi, soprattutto con forte sovraccarico, causando il distacco di valanghe di dimensioni maggiori”.

Sui settori alpini centrali, invece, “su alcuni pendii ripidi, oltre il limite del bosco, in presenza di recenti lastroni da vento è possibile provocare distacchi di piccole e medie dimensioni localmente anche con debole sovraccarico; con forte sovraccarico è possibile interessare strati interni più in profondità che possono dar luogo a valanghe anche di grandi dimensioni. L’attività valanghiva spontanea, è riconducibile a scaricamenti sui versanti meridionali di neve a debole coesione di superficie”.

Sulle Alpi orientali “gli ultimi accumuli di neve ventata possono subire un distacco in seguito al passaggio di un singolo appassionato di sport invernali a tutte le esposizioni al di sopra dei 2000 m circa. Il numero e le dimensioni dei punti pericolosi aumenteranno con l’altitudine. Le valanghe possono anche coinvolgere gli strati più profondi e raggiungere dimensioni pericolosamente grandi“.

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