Glossario Meteo – A
- AdiabaticiLe trasformazioni adiabatiche sono quelle durante le quali ‘il sistema’ non scambia calore, l’energia termica, non viene, cioè, né ceduta, né assorbita. Un tipico esempio di processo adiabatico è dato da una massa d’aria secca costretta a salire lungo un pendio. La trasformazione può essere considerata adiabatica per via della bassa capacità dell’aria di trasmettere il calore per conduzione agli strati vicini. Si verifica che il raffreddamento è pari a circa 1 grado ogni 100 metri.
- AerosolInsieme delle microscopiche particelle liquide e solide, di varia natura, presenti nell’atmosfera.
- AIRMETè un avviso di sicurezza (o warnings) che diffonde una dettagliata descrizione di particolari fenomeni meteorologici in atto o previsti tali da poter comportare possibili pericoli per i volo di bassa quota, ossia quelli compresi tra il suolo e 10000 piedi o ft (15000 piedi nelle zone di montagna). Ricordiamo che 1 ft = 30.48 cm. Messaggio fornito dallo stesso ente preposto all’emissione di un METAR.
- AlbedoFrazione dell’energia solare riflessa dai corpi terrestri e dalle nubi.
- AliseiVenti costanti che soffiano entro la fascia intertropicale convergendo dai due emisferi in prossimità dell’equatore. Essi costituiscono il settore inferiore della cosiddetta ‘Cella di Hadley’.
- AlluvioneAllagamento di un territorio vasto almeno 100-200 km2 a causa di piogge che siano cadute nell’area in modo persistente per 1-2 giorni.
- AltocumuliNubi medie, della Regione Media (tra 2 e i 6 Km di altezza), costituite da migliaia di piccoli fiocchi distesi orizzontalmente. Nel loro processo di formazione l’instabilità fa la differenza rispetto alla formazione delle nubi stratiformi: la loro origine è legata alla presenza di una massa d’aria calda e instabile che viene sollevata per la presenza di rilievi o per l’arrivo di un fronte, che produce condensazione. Queste nubi precedono l’arrivo di una perturbazione, non portano mai pioggia.Nubi medie a carattere cumuliforme di medie dimensioni.
- AltostratiNubi medie, della Regione Media (tra 2 e i 6 Km di altezza), si presentano semitrasparenti o opachi, e d’aspetto striato. Il loro spessore ottico può essere tanto sottile da lasciare intravedere il Sole o la Luna, quanto denso e uniforme, in ogni caso indicano la presenza di uno strato d’aria ad elevato contenuto di umidità, che si solleva e condensa in corrispondenza dell’arrivo di un fronte. Da queste nubi cade quasi sempre pioggia debole continua o neve o granuli di ghiaccio.
- AnabaticoVenti di brezza che di giorno tendono a risalire i pendii soleggiati.
- Anticiclone delle AzzorreArea di alta pressione o anticiclonica “semi-permanente” che deve il nome alla posizione del suo centro in genere collocato, soprattutto d’inverno, in corrispondenza delle isole Azzorre, nell’Oceano Atlantico. Questo anticiclone appartiene al gruppo degli anticicloni subtropicali e il suo comportamento influenza grandemente tutta l’area mediterranea.
- Anticiclone nord africanoE’ un’area di alta pressione di natura sub-tropicale continentale, che interessa in modo permanente tutta l’area dell’Africa settentrionale occupata dal deserto del Sahara, dove garantisce una persistente stabilità atmosferica, clima molto caldo e secco. Quando si forma una lacuna barica tra le Canarie, il Marocco e la Penisola iberica si innesca un’espansione di questo anticiclone verso nord, raggiungendo l’Italia e buona parte dell’Europa meridionale, fino a fondersi talvolta con l’Anticiclone delle Azzorre.
- Anticiclone nordafricano - effettiAlta pressione che dal Nord Africa si allunga verso il Mediterraneo, responsabile in estate delle più intense ondate di caldo sull’Italia. Le alte temperature sono il risultato di più fattori: il cielo sereno favorisce una forte insolazione al suolo; i moti discendenti (subsidenza) riscaldano per compressione masse d’aria già calde e inoltre racchiudono il calore e il vapore acqueo negli strati vicini al suolo, facendo aumentare di giorno in giorno la sensazione di caldo (temperatura percepita).
- Anticiclone, Alta pressioneSi tratta di strutture bariche nelle quali le isobare o le isoipse, chiuse e di forma concentrica, hanno valori crescenti man a mano che si procede dalla periferia verso il centro, dove la pressione è più alta e per questo indicata con una A oppure H (high). Il vento ruota intorno al centro in verso orario nell’emisfero nord e antiorario in quello sud.
- Anticicloni di bloccoLa loro proprietà è quella di “bloccare” il flusso delle correnti occidentali in senso alle quali si muovono le perturbazioni atlantiche, costrette ad abbandonare le loro traiettorie usuali e a scorrere ai margini del “muro” anticiclonico. Sull’Europa la configurazione tipica che si viene a creare è quella cosiddetta “ad omega”, con l’alta pressione estesa a tutta l’area continentale e centrata sulla Scandinavia, e due basse pressioni ai lati, una a largo del Portogallo, l’altra intorno all’Egeo.
- ArcobalenoFenomeno ottico dovuto all’attraversamento dei raggi solari di una goccia d’acqua in corrispondenza dei sui bordi, con rifrazione, scomposizione dei colori dello spettro solare e riflessione dovuta alla superficie interna della goccia stessa. All’uscita della goccia, la luce viene nuovamente rifratta e deviata con un angolo di circa 42 gradi. I singoli colori visibili sono funzione della lunghezza d’onda. Ogni colore visibile ha un angolo leggermente diverso in funzione della specifica lunghezza d’onda.
- Artic Oscillation (AO)Fenomeno teleconnettivo per cui a una diminuzione della pressione sul circolo polare – con conseguente rinforzo del vortice di bassa pressione che qui risiede in permanenza e che è anche la fucina dei cicloni extra-tropicali – corrisponde quasi sempre un aumento della pressione alle medie latitudini e viceversa.
- Atmosfera adiabaticaL’atmosfera si dice in stato adiabatico quando la sua temperatura diminuisce con la quota di 1 °C ogni 100 metri, ossia quando il gradiente termico verticale assume il valore di -1 °C/100 m. E’ utile specificare che lo stato dell’atmosfera – in questo caso adiabatico – è cosa ben diversa dalla variazione di temperatura subita da una massa d’aria in movimento verso l’alto e verso il basso, all’interno dell’atmosfera stessa (gradiente adiabatico secco o saturo).
- Atmosfera standardAtmosfera che al livello del mare ha una temperatura di 15°C, una pressione di 1013,2 hPa ed il cui gradiente termico verticale è di 6.5 °C per km fino all’altezza di 11 km.
- Atmosfera subadiabaticaL’atmosfera si dice in stato subadiabatico quando la diminuzione della temperatura dell’aria con la quota è inferiore a 1°C ogni 100 metri.
- Atmosfera superadiabaticaL’atmosfera si dice in stato superadiabatico quando la diminuzione della temperatura dell’aria con la quota è superiore a 1°C ogni 100 metri.
- Aurora polareFenomeno ottico osservabile nell’alta atmosfera al di sopra del 65 gradi di latitudine e tra i 100 e i 200 Km di altezza, dovuto al cosiddetto “vento solare”, una sorta di corrente proveniente dal Sole, le cui particelle (ioni), arrivando in prossimità della Terra, vengono costrette a deviare verso i Poli seguendo le linee di forza del campo magnetico terrestre. Quando penetrano nella ionosfera, queste particelle interagiscono con i gas rarefatti e ionizzati presenti i quali, eccitandosi, emettono i loro spettri caratteristici. L’ossigeno d’alta quota emette luce rossa, mentre quello più basso luce verde, il colore più comune; l’azoto invece è fonte di luce blu e violetta.
- AvvezioneIl termine avvezione viene utilizzato in meteorologia per indicare quei moti che trasportano grandezze fisiche significative tra zone con differenti valori della grandezza in esame. Si parla di avvezione positiva se la massa d’aria in arrivo è caratterizzata da valori più elevati della grandezza, viceversa si parla di avvezione negativa.
- Avvezioni termicheSi parla di avvezione fredda in una determinata area geografica se i moti dell’atmosfera convogliano in essa una massa d’aria più fredda rispetto a quella preesistente. Analogamente si parla di avvezione calda se l’aria in arrivo ha una temperatura superiore. In presenza di una avvezione isoipse e isoterme non sono parallele ma si intersecano con un angolo significativo fino a essere anche perpendicolari.
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