Tipi di circolazione sull'Italia

Depressione Ligure

Proseguiamo con la descrizione dei dodici Tipi di Circolazione atmosferica (TC) classificati sull’Europa Centro-meridionale da una SOM (Self Organizing Maps), o Mappa di Kohonen, una tipologia di rete neurale artificiale ad apprendimento non supervisionato.

Analizziamo il quarto TC della lista creata da SOM: lo abbiamo chiamato “Depressione Ligure”. In un anno, è presente mediamente nell’ 8,3% dei giorni (vedi istogramma).  E’ il più piovoso dei dodici tipi di circolazione in termini di quantità di precipitazione e distribuzione geografica. E’ più frequente nelle stagioni intermedie, durante le quali è spesso responsabile di gravi episodi alluvionali soprattutto al Nord, specie in autunno. E’ frequentemente preceduto da TC8 – Scirocco (a sua volta spesso preceduto da TC12 – Depressione Iberica). Questi due TC “caldi”, cioè associati prevalentemente ad afflusso dai quadranti meridionali di aria mite e carica di umidità, insieme rappresentano le situazioni più critiche di maltempo prolungato e diffuso sulle regioni centrosettentrionali italiane.

Il grafico delle tendenze stagionali degli ultimi sedici anni mostra un leggero aumento della presenza di TC4 – Depressione Ligure sia nella stagione primaverile, sia in quella estiva, ed un decremento in quella invernale.

Le configurazioni dei campi termodinamici di questa circolazione mostrano caratteristiche sinottiche in parte similari a quelle di TC8 – Scirocco. Verranno quindi di seguito evidenziati solo gli elementi che le distinguono.

Circolazione al livello del mare: pressione s.l.m.

L’area depressionaria è ancora più orientale, con il suo minimo principale posizionato sulla Germania settentrionale e il minimo secondario esteso a tutte le nostre regioni centro-settentrionali e con centro mediamente posizionato sul Mar Ligure. Concordemente, l’area anticlonica più a est è arretrata con il suo massimo posizionato nel settore orientale della penisola balcanica. Alle spalle dell’area depressionaria un nuovo promontorio anticiclonico con centro nel Golfo di Biscaglia comprende nella sua sfera di influenza gran parte della penisola iberica e della Francia. La ventilazione sull’Italia sarà ancora mediamente vivace e seguirà il classico andamento antiorario intorno al centro della depressione.

Circolazione in quota: geopotenziale a 700 hPa (circa 3000 metri s.l.m.) e 500 hPa (circa 5500 metri s.l.m.)

Anche in quota la configurazione delle correnti è similare, ma ulteriormente traslata verso oriente. L’area con il flusso a curvatura ciclonica arriva a conglobare gran parte dell’Italia; l’asse della saccatura, ben evidente, attraversa da nord a sud Francia, Baleari e Algeria. Il promontorio anticiclonico, anch’esso più orientale, ha il suo asse sulla Grecia.

Temperatura a 850 hPa (circa 1500 metri  s.l.m.)

L’aria più calda di provenienza nordafricana ha la sua massima estensione verso nord nel settore intorno allo Ionio con un coinvolgimento maggiore della Grecia e più circoscritto sulle nostre regioni meridionali. Qui le condizioni per registrare temperature oltre le medie stagionali riguardano ancora la Sicilia e la Calabria. Più a nord la propagazione di aria più fresca è più estesa e omogenea con sostanziale scomparsa dell’anomalia termica positiva nel versante nord alpino.

Umidità specifica a 700 hPa (circa 3000 metri s.l.m.)

Anche in questo caso il baricentro dell’area più umida ha una posizione più orientale con un maggior coinvolgimento da parte dei sistemi nuvolosi più importanti della penisola balcanica e delle nostre regioni meridionali. Nel contempo l’atmosfera tende a essere già più asciutta in Francia e nel Mediterraneo più occidentale. In Italia il massimo dell’umidità è addossato alle Alpi centro-orientali.

Distribuzione delle precipitazioni sull’Italia

In coincidenza di questo tipo di circolazione possibili fasi di maltempo con precipitazioni possono riguardare:

  • In primavera ed estate: precipitazioni anche abbondanti su settore alpino, Piemonte, Lombardia e Triveneto, già meno intense o frequenti su Liguria ed Emilia Romagna, più rare ma possibili nella fascia tra Toscana, Umbria e Marche.
  • In autunno e inverno: precipitazioni anche abbondanti e rischio di episodi di forte intensità in tutto il Centronord con un massimo relativo su Friuli, Venezie e zone interne del Centro. Precipitazioni significative anche su Sardegna, Appennino meridionale, basso versante tirrenico e interno della Sicilia. Coinvolgimento più marginale e soprattutto autunnale del resto del Sud.

Le figure che seguono mostrano la distribuzione delle precipitazioni dall’estate 2017 alla primavera 2018 (dati CPC Unified Gauge-based Analysis of Global Daily Precipitation) e l’immagine del satellite Meteosat (copyright Sat24.com/Eumetsat/Met Office) di una giornata con TC4 – Depressione Ligure (4 novembre 2020).

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