Dopo un’estate drammatica, in cui il maltempo ha sferzato diversi Paesi africani con una violenza inedita, il Sudan non trova pace. All’inizio di settembre il governo aveva dichiarato lo stato di emergenza nazionale per tre mesi: il maltempo aveva già ucciso decine di persone, distrutto circa cento mila abitazioni e minacciava anche le antiche piramidi del Sudan, patrimonio Unesco.
Come si temeva, la situazione purtroppo non è migliorata nelle ultime settimane. Altri nubifragi e alluvioni devastanti hanno tormentato il Sudan, dove stando alle dichiarazioni rilasciate oggi dal ministero dell’Interno il bilancio delle vittime accertate è salito a 138.
Secondo l‘ultimo rapporto pubblicato ieri dall’OCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari, le persone coinvolte dall’emergenza maltempo in Sudan sono circa 830.000. Le zone più colpite sono il Darfur settentrionale, Khartoum, il Nilo azzurro, il Darfur occidentale e il Sennar.