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Gli incendi estremi sono sempre più frequenti: aumenteranno di un terzo in meno di trent’anni

È ben noto come il clima che cambia stia già influenzando anche gli incendi, e in tutto il mondo si susseguono le notizie di nuovi record storici, per intensità ed estensione, dei roghi.
Mentre il clima diventa sempre più caldo, abbiamo già registrato stagioni degli incendi da record dall’Australia alle Americhe, passando anche per la nostra Europa e perfino per l’Artico.

Anche nelle scorse settimane abbiamo assistito sgomenti allo sviluppo di numerosi incendi in Italia, in particolare nelle regioni di Nord-Ovest in cui il territorio è reso particolarmente fragile da una delle siccità peggiori della nostra storia.

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Le prospettive per il futuro sono tutt’altro che rosee: anche se dipende da noi quanto le temperature siano destinate ad aumentare, è ormai certo che il clima diventerà ancora più caldo, e naturalmente le conseguenze si rifletteranno anche sugli incendi più estremi.
A fornire i dati su quanto questi siano destinati a diventare più frequenti è un nuovo rapporto dell’UNEP, il Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, che di recente ha rivelato che gli incendi estremi aumenteranno del 50 per cento entro il 2100 e di un terzo entro il 2050, ovvero tra meno di trent’anni.

La crisi climatica aggrava gli incendi a causa dell’aumento della siccità, delle elevate temperature dell’atmosfera e della bassa umidità relativa, dell’estremizzazione dei temporali e dei fulmini, dei venti sempre più intensi, e di stagioni calde e secche che sono sempre più lunghe.

Se il clima resta il fattore chiave, a rendere gli incendi sempre più estremi e frequenti è anche il cambiamento dell’uso del suolo, spiega l’UNEP. Le conseguenze sono gravissime, con roghi che arrivano sempre più spesso in aree che prima difficilmente ne erano interessate, e incendi che sul loro cammino devastano ogni anno sempre più comunità ed ecosistemi.
In un circolo vizioso, poi, tra gli effetti di incendi sempre più vasti, intensi e frequenti ci sono anche le emissioni di gas serra nell’atmosfera, che a loro volta contribuiscono a riscaldare ulteriormente il nostro clima, e la perdita di foreste, fondamentali per l’assorbimento dell’anidride carbonica.

Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente ha lanciato un appello urgente ai governi perché ripensino il loro approccio agli incendi estremi: dobbiamo riconoscere l’importante ruolo del ripristino degli ecosistemi, avverte l’ONU, e dobbiamo prepararci per far fronte a questi fenomeni e per ricostruire meglio dopo il loro passaggio.

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