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Nubifragio di PALERMO: un evento così violento accade UNA volta ogni MILLE anni

Il tempo di ritorno di un fenomeno meteo così estremo è davvero notevole ma le norme di auto-protezione possono salvare la vita

Il nubifragio che ha colpito Palermo nella giornata del 15 luglio è un evento rarissimo. Il tempo di ritorno di questo tipo di eventi, calibrato sulla zona per ciò che riguarda il solo trimestre estivo, è di una volta ogni 1000 anni. Per calcolare il tempo di ritorno di un fenomeno estremo ci si può servire della “distribuzione di Gumbel” che è molto utilizzata ad esempio in ingegneria idraulica e idrologia.

Applicando tale distribuzione statistica alla serie delle precipitazioni massime in 24 ore a Palermo degli ultimi 60 anni il meteorologo Simone Abelli di www.IconaMeteo.it ha ottenuto questi risultati.

Un accumulo di 125 mm (o 125 litri su metro quadrato) in 24 ore a Palermo è un evento che statisticamente può avvenire 3 volte in un  secolo se si considera tutto il periodo annuale. Considerando solo il trimestre estivo un evento del genere ha un tempo di ritorno di 1000 anni, ossia può avvenire una volta al millennio.

Restringendo l’analisi al solo mese di luglio si entra in un contesto ancora più astratto e poco verificabile poiché le elaborazioni forniscono un tempo di ritorno di 7000 anni, praticamente un caso unico nella storia tenendo conto dei soli ultimi decenni.

Temporali: le norme di auto-protezione possono essere decisive

In poche ore una quantità di pioggia impressionante ha sconvolto la città, trasformando strade in fiumi in piena e i sottopassi in pericolose trappole potenzialmente fatali. In caso di  temporali le norme di auto-protezione sono fondamentali per preservare la propria incolumità.

E’ importante sottolineare che i temporali sono fenomeni circoscritti nel raggio di pochi chilometri, di cui è difficile prevedere esattamente dove colpiranno: l’allerta meteo della Protezione Civile riguarderà diverse zone, ma i temporali si svilupperanno solo in alcune di esse. Inoltre, gli effetti dei temporali forti dipendono molto dalla vulnerabilità locale del territorio: uno stesso fenomeno meteo in termini di intensità, può avere effetti molto diversi su territori più o meno fragili. Nel caso dei temporali, considerata la loro manifestazione improvvisa, è ancora più importante seguire semplici norme di auto-protezione e tenersi aggiornati sull’evoluzione meteo per scongiurare situazioni di pericolo.

Queste le basilari norme da osservare in questi casi, secondo le indicazioni della Protezione Civile:

– tenersi aggiornati seguendo le indicazioni dell’autorità di Protezione Civile Locale (Comune) e i canali informativi della viabilità, nonché sull’evoluzione delle condizioni meteo tramite radio, TV, siti web istituzionali;
– non attraversare i corsi d’acqua e non sostare nelle zone depresse (sottopassi stradali, zone di bonifica), evitando i guadi;
– non sostare nelle zone circostanti gli alvei dei corsi d’acqua, stare lontani dagli argini;
– mettersi in viaggio in auto o moto solo se necessario, procedendo a velocità ridotta e prestando comunque la massima attenzione alla presenza di detriti o di allagamenti in strada, in particolare nei tratti montani esposti a frane, caduta massi e vicino ai corsi d’acqua o altri tratti soggetti ad allagamento;
– non attraversare con l’auto zone allagate, perché anche pochi centimetri possono far perdere il controllo del veicolo o causarne lo spegnimento, rischiando di rimanere intrappolato;
– non camminare in zone allagate anche se apparentemente con poca acqua in quanto potrebbero esserci tombini aperti o buche;
– avvisare i Vigili del Fuoco (115) se si notano possibili condizioni di pericolo

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