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L’ex uragano IOTA semina morte e distruzione in NICARAGUA

Sono ore drammatiche nel Centro America colpito solo due settimane fa dall'uragano Eta: i terreni sono già saturi

L’ex uragano Iota, dopo il suo impatto sul Nicaragua, continuerà a imperversare nel Centro America fino a giovedì. Si contano già 6 vittime tutte legate alla furia dell’uragano e alle alluvioni ad esso collegate.
Iota ha raggiunto lunedì sera la categoria 5 nella scala Saffir -Simpson: si tratta dell’uragano più violento di tutta la stagione record 2020, con una pressione centrale di 918 hPa.
Si tratta di un uragano record: è il primo uragano di categoria 5 di tutto il 2020. Inoltre dal 1851 non era mai successo che il primo uragano di categoria 5 della stagione arrivasse solo a novembre inoltrato ed è la prima volta che si registrano due uragani di categoria 3 o superiore nel mese di novembre.

Il lanfall di Iota è avvenuto praticamente nello stesso punto di quello di Eta solo due settimane fa. Nelle prossime ore si attendono altre piogge torrenziali con accumuli ingenti (oltre 300 mm o litri su metro quadro), venti a oltre 100 km/h.
In Nicaragua il livello dei fiumi è salito in modo repentino e rimane alto il pericolo di esondazioni. Iota sta portando questi gravi effetti anche in Honduras e Guatemala, già duramente colpiti dall’uragano Eta due settimane fa.
I terreni sono saturi a causa delle forti piogge causate dal precedente uragano ed è molto elevato il rischio di frane e smottamenti. Un terreno saturo è praticamente impermeabile e tutta l’acqua precipitata non riesce ad essere trattenuta dal terreno in modo adeguato.

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