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Incendi Grecia, Chios in fiamme: è stato di emergenza

Dopo tre giorni di incendi violenti, l’isola di Chios in Grecia oggi si è finalmente svegliata senza focolai attivi, secondo quanto riportato dal portale locale Politischios. Ma la tregua è una magra consolazione: le fiamme hanno già bruciato 6.200 ettari di boschi e uliveti – circa il 7% della superficie totale dell’isola – e il pericolo di nuovi incendi resta alto, qui come in altre zone della Grecia.

incendi grecia copernicus
La densa colonna di umo degli incendi a Chios era ben visibile anche dallo spazio: lo mostra l’immagine catturata da Sentinel 2 del programma europeo Copernicus lunedì 23 giugno.

Le autorità greche avevano dichiarato lo stato di emergenza mentre oltre 400 vigili del fuoco, con l’aiuto di 14 elicotteri e 4 aerei antincendio, lavoravano giorno e notte per contenere i diversi fronti attivi. Centinaia di abitanti e turisti sono stati evacuati, soprattutto nella zona sudoccidentale dell’isola, mentre i roghi minacciavano i villaggi e le aree dove si produce la mastiha, la preziosa resina di lentisco simbolo dell’isola.

Il rischio di nuovi incendi in Grecia resta concreto: la Protezione civile greca segnala condizioni favorevoli alla propagazione del fuoco in diverse zone del paese, dal Peloponneso alle isole di Eubea e Lesbo. La combinazione di siccità, alte temperature e venti forti potrebbe trasformare rapidamente un focolaio in un disastro.

Negli ultimi anni la Grecia ha affrontato stagioni degli incendi sempre più intense, con roghi più rapidi e difficili da controllare. Le autorità e la scienza attribuiscono l’aggravarsi del fenomeno alla crisi climatica. Per fronteggiare l’emergenza, quest’anno il governo ha aumentato a 18.000 il numero di vigili del fuoco impiegati nella stagione estiva, investendo anche in nuovi mezzi e fondi per risarcimenti a famiglie e agricoltori colpiti dagli eventi estremi.

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