Lista articoli su Brasile - Icona Meteo IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Thu, 16 Nov 2023 11:00:57 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.3 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Lista articoli su Brasile - Icona Meteo 32 32 Caldo record in Sud America: temperature estreme tra Brasile e Bolivia https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/caldo-record-in-sud-america-temperature-estreme-tra-brasile-e-bolivia/ Thu, 16 Nov 2023 10:10:01 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/caldo-record-in-sud-america-temperature-estreme-tra-brasile-e-bolivia/ Ad un mese dall’inizio dell’estate per l’emisfero sud, Brasile e Bolivia hanno diramato un’allerta rossa per caldo eccezionale, con temperature che registrano già valori record per il periodo. In Brasile l’allerta riguarda 3 mila centri abitati, in cui vivono più di 100 milioni di persone. Domenica scorsa Rio de Janeiro ha registrato una temperatura di …

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Ad un mese dall’inizio dell’estate per l’emisfero sud, Brasile e Bolivia hanno diramato un’allerta rossa per caldo eccezionale, con temperature che registrano già valori record per il periodo.

In Brasile l’allerta riguarda 3 mila centri abitati, in cui vivono più di 100 milioni di persone. Domenica scorsa Rio de Janeiro ha registrato una temperatura di 42,5 gradi, un record per il mese di novembre, e l’aumento dell’umidità ha peggiorato la situazione facendo percepire temperature intorno ai 58 gradi. L’ondata di caldo in Brasile dovrebbe continuare almeno fino a venerdì 17.

Martedì pomeriggio, secondo i dati ufficiali dell’Istituto Nazionale di Meteorologia (Inmet), la città di San Paolo ha registrato una temperatura media di 37,3°C. Si tratta in molti casi di temperature di 5 o più gradi superiori alla norma, e il perdurare dell’ondata di caldo, per 5 o più giorni, potrebbe rappresentare un serio pericolo per la salute.

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Fonte Climate Reanalyzer

Anche il Servizio nazionale di meteorologia e idrologia della Bolivia ha emesso martedì un’allerta rossa per l’ondata di caldo in sette dei nove dipartimenti del Paese. I dipartimenti maggiormente provati dal caldo includono Santa Cruz, Beni, Pando, Tarija, Chuquisaca, Cochabamba e il nord di La Paz, dove si prevede che le temperature massime raggiungeranno tra i 38 e i 44 gradi. Ieri sono stati registrati già 44.1 gradi a San Jose de Chiquitos. Si tratta di un’ondata di calore eccezionale: in alcune zone della Bolivia i 20 giorni più caldi degli ultimi 70 anni si sono verificati tutti nelle ultime settimane. E nel fine settimana il caldo record proseguirà.

Caldo anomalo nel Sud America e l’influenza del Nino

Il clima in Brasile è stato più caldo del normale anche nei mesi precedenti. Lo rivela una recente ricerca di Inmet, in cui risulta che la temperatura media del Paese è stata più calda del normale da luglio fino ad ottobre.

A giocare probabilmente un ruolo in questo riscaldamento anomalo, oltre all’aumento delle temperature globali provocato dalle emissioni delle attività umane, c’è anche il fenomeno del Nino che sta per entrare nella fase più intensa del suo ciclo: secondo le ultime proiezioni della NOAA, infatti, El Nino dovrebbe vivere la fase più calda tra novembre e gennaio 2024, per poi continuare fino alla primavera dell’emisfero nord: sulla base delle ultime previsioni, c’è una probabilità superiore al 55% che almeno un “forte” El Niño (≥ 1,5°C in Niño-3,4) persista da gennaio a marzo 2024, e potrebbe durare (con una probabilità del 62%) fino al periodo aprile-giugno 2024.

Il grande caldo sta facendo schizzare la domanda di elettricità del Brasile, dove molti, per sopportare le alte temperature, hanno acceso ventilatori e condizionatori. Per questo si sono già verificate delle interruzioni di corrente sia a San Paolo che a Rio de Janeiro.

In questa situazione gli incendi stanno bruciando vasti settori del bioma del Pantanal, la più grande zona umida tropicale del mondo che si estende anche su parti degli stati del Mato Grosso e del Mato Grosso do Sul. Secondo il Laboratorio di applicazioni satellitari ambientali dell’Università Federale di Rio de Janeiro, gli incendi hanno devastato un’area grande quanto Cipro, ovvero più di 947.000 ettari.

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BRASILE, dopo le forti piogge si stacca la roccia sul lago di FURNAS: 7 vittime [VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/brasile-cede-la-roccia-sul-lago-di-furnas-7-vittime-incidono-le-forti-piogge/ Sun, 09 Jan 2022 09:24:51 +0000 https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/brasile-cede-la-roccia-sul-lago-di-furnas-7-vittime-incidono-le-forti-piogge/ Brutto incidente in Brasile, nello stato di Minas Gerais, dove un’imponente lastra di roccia si è staccata da una scogliera sul lago di Furnas finendo su alcune imbarcazioni da diporto. Attualmente il bilancio conta 7 vittime, tre dispersi e almeno 9 feriti gravi. La tragedia è avvenuta tra le città di Sao Jose da Barra …

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Brutto incidente in Brasile, nello stato di Minas Gerais, dove un’imponente lastra di roccia si è staccata da una scogliera sul lago di Furnas finendo su alcune imbarcazioni da diporto. Attualmente il bilancio conta 7 vittime, tre dispersi e almeno 9 feriti gravi. La tragedia è avvenuta tra le città di Sao Jose da Barra e Capitolio, da cui erano partite le barche. Secondo i funzionari statali, le forti piogge che hanno colpito la zona nell’ultimo periodo potrebbero aver contribuito all’allentamento del muro.

Brasile, lo stato di Minas Gerais devastato dalle piogge: oltre 17mila persone costrette ad evacuare

Lo stato di Minas Gerais, dove si è appunto consumata la tragedia, è stato devastato da un periodo di piogge intense e incessanti che hanno causato inondazioni e danni ingenti. Oltre 17mila persone hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni. Sono state gravemente danneggiate anche scuole, ospedali e altre infrastrutture. Secondo le ultime stime dell’UNICEF, la popolazione totale finora colpita dalle piogge è pari a 815.597 persone di cui 101.256 bisognosi. Ammontano a 28.224 gli sfollati che soggiornano in rifugi ed a 73.032 le persone ospitate da familiari e amici. I morti sono 26, con 2 dispersi e 520 feriti.

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Dal caldo anomalo all’affondo artico, è allarme gelo per le coltivazioni

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NEVE in Brasile: eccezionale ondata di FREDDO https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/neve-in-brasile-eccezionale-ondata-di-freddo/ Fri, 30 Jul 2021 11:07:11 +0000 https://www.iconameteo.it/primo-piano/neve-in-brasile-eccezionale-ondata-di-freddo/ Mentre in Italia stiamo facendo i conti con la terza intensa ondata di caldo dell’estate, in Brasile è arrivato un freddo intenso e la neve. Un fronte freddo di origine antartica sta portando una insolita ondata di freddo in vasti settori del Sud America. In alcune zone del centro-sud del Brasile è arrivata persino la …

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Mentre in Italia stiamo facendo i conti con la terza intensa ondata di caldo dell’estate, in Brasile è arrivato un freddo intenso e la neve.

Un fronte freddo di origine antartica sta portando una insolita ondata di freddo in vasti settori del Sud America. In alcune zone del centro-sud del Brasile è arrivata persino la neve e il ghiaccio nero, evento meteo che ha sorpreso anche gli abitanti più anziani. Sì perché il freddo intenso arrivato sul Paese è davvero eccezionale, nonostante sia arrivato nel pieno dell’inverno. In molte zone del Paese le temperature sono crollate anche di 10-15 gradi al di sotto della norma.

In molte città sono stati battuti record di temperatura minima: parliamo di Mendoza con -4.4°C, Saint Martin -3.9°C, San Rafael -6.9°C, Malargüe: -11.7°C, Uspallata -10.6°C e San Carlos -7.6°C.

Più di 40 città dello stato di Rio Grande do Sul hanno registrato temperature sotto zero e 33 comuni hanno visto la neve. Oltre al freddo intenso, a creare molti problemi è stato anche il forte vento: nella città di Sao Francisco de Paula sono state registrate raffiche di 80 chilometri all’ora.

E ora si teme per le coltivazioni di caffè e zucchero di canna.

https://twitter.com/i/status/1420897378924744705

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https://twitter.com/i/status/1420893886189342722

 

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Il BRASILE è sferzato da FORTE MALTEMPO https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-brasile-e-sferzato-da-forte-maltempo/ Wed, 04 Nov 2020 08:52:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=56599 Il Brasile è sferzato da forte maltempoPiogge torrenziali, vaste zone allagate, forti venti. Il Brasile in queste ore è sferzato da forte maltempo. A essere colpita è la parte nord-orientale del Paese. Molte le famiglie sfollate la scorsa notte a Sanharó, nello stato del Pernambuco. Il governo della città ha decretato lo stato di emergenza. Tutti gli sfollati sono stati ospitati …

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Piogge torrenziali, vaste zone allagate, forti venti. Il Brasile in queste ore è sferzato da forte maltempo. A essere colpita è la parte nord-orientale del Paese. Molte le famiglie sfollate la scorsa notte a Sanharó, nello stato del Pernambuco. Il governo della città ha decretato lo stato di emergenza. Tutti gli sfollati sono stati ospitati presso il il Ginnasio Iraldemir Aquino de Freitas e nella scuola Amaro Soares. Le violente piogge hanno causato allagamenti in molte zone. Alcune auto sono state trascinate via dalla corrente. Gli accumuli di pioggia, nelle 24 ore tra la mattina di lunedì 2 novembre e la mattina di martedì 3 novembre, a Sanharó hanno toccato quota 288,8 mm. Un dato eccezionale, se si pensa che le precipitazioni medie annuali sono pari a 644 mm. Secondo l’Agência Pernambucana de Águas e Clima (Apac), si tratta di una situazione eccezionale. Nella città di Sanharó non si era mai registrato un livello di precipitazioni così elevato. “Di solito le piogge, qui, arrivano nel mese di dicembre, non a ottobre o novembre”, sottolinea il meteorologo dell’Apac Roni Guedes. In questa zona le raffiche di vento hanno toccato i 60 km/h.

Il Brasile è sferzato da forte maltempo. Gli accumuli di pioggia nella città di  Sanharó, in sole 24 ore, sono stati pari a quasi la metà del totale annuale

Abbondanti le piogge anche nella città di Pesqueria, Correntes e Palmerina, con accumuli di oltre 100 mm di pioggia. A Petrolina il temporale ha fatto cadere anche il tetto di un ospedale da campo adibito alla cura di pazienti covid. Il forte maltempo, sempre secondo i meteorologi dell’Apac, sarebbe dovuto all’incontro di un fronte piovoso con un sistema depressionario sull’oceano Atlantico. Il fronte piovoso è la cosiddetta Zona di Convergenza Atlantica (ZCAS) che viene ubicata tra la foresta amazzonica, nel nord del Paese, e il sud est del Brasile. “Di solito– prosegue Guedes- lo ZCAS si forma più a sud. Stavolta preponderante è stata l’influenza de La Niña. Quest’ultimo fenomeno ha fatto sì che il maltempo si spostasse più a nord rispetto a quanto avviene generalmente nel mese di novembre”. Soffermandosi poi sulle piogge che hanno colpito la città di Sanharó, il meteorologo sottolinea: “Novembre, in questa zona, è un mese estremamente secco. Le precipitazioni medie mensili sono pari a 11 mm. Piogge torrenziali come quelle verificatisi nelle ultime ore rappresentano un fenomeno assolutamente raro”. Le istituzioni, intanto, invitano la popolazione a gesti di solidarietà nei confronti delle persone e delle famiglie duramente colpite dal maltempo.

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Il MALTEMPO si abbatte su BRASILE e VENEZUELA [VIDEO] https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/il-maltempo-si-abbatte-su-brasile-e-venezuela-video/ Thu, 10 Sep 2020 15:00:06 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=53365 maltempo venezuela brasileUna violenta ondata di maltempo ha colpito il Brasile e il Venezuela. Forti piogge hanno interessato lo Stato del Piauí e del Paraíba, nel Brasile centro-orientale. Tra i comuni più colpiti ci sono Suaza, Guadalupe, Acevedo, Altamira e Pitalito. Stando alle ultime notizie il bilancio è di 3 morti, e molti danni alle abitazioni, alle …

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Una violenta ondata di maltempo ha colpito il Brasile e il Venezuela. Forti piogge hanno interessato lo Stato del Piauí e del Paraíba, nel Brasile centro-orientale. Tra i comuni più colpiti ci sono Suaza, Guadalupe, Acevedo, Altamira e Pitalito. Stando alle ultime notizie il bilancio è di 3 morti, e molti danni alle abitazioni, alle strade, ai ponti e agli acquedotti.

https://www.facebook.com/watch/?v=629541414413735&extid=qYW413rT2HYgef6c

Anche in Venezuela la situazione è difficile. Il fiume El Limón è straripato provocando non pochi danni nel comune di Iragorry, nello stato di Aragua. Al momento sembra che non ci siano state vittime, ma alcuni riportano che potrebbero esserci persone intrappolate e altre potrebbero aver perso la propria casa.

https://www.facebook.com/watch/?v=709661959623718&extid=K9MdZ89SLV4N5fHH

 

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Amazzonia, deforestazione implacabile: quasi 90mila roghi nel 2019. I dati https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/amazzonia-deforestazione-implacabile-quasi-90mila-roghi-nel-2019-i-dati/ Thu, 09 Jan 2020 09:40:52 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=43700 Amazzonia deforestazioneLa deforestazione dell’Amazzonia aumenta in modo implacabile. Tra gli anni ’90 e 2000 la foresta ha perso fino a 20mila chilometri quadrati ogni anno. Il picco peggiore si è avuto nel 2004 con circa 27mila chilometri quadrati andati in fumo, per un totale di 218.637 roghi. I devastanti incendi che hanno colpito la foresta amazzonica …

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La deforestazione dell’Amazzonia aumenta in modo implacabile. Tra gli anni ’90 e 2000 la foresta ha perso fino a 20mila chilometri quadrati ogni anno. Il picco peggiore si è avuto nel 2004 con circa 27mila chilometri quadrati andati in fumo, per un totale di 218.637 roghi. I devastanti incendi che hanno colpito la foresta amazzonica lo scorso agosto, hanno ulteriormente peggiorato la situazione.

Incendi boschivi in Amazzonia: numeri allarmanti 

Secondo una ricerca dell’Istituto nazionale per le ricerche spaziali (Inpe) del Brasile, il numero degli incendi boschivi nell’Amazzonia brasiliana è aumentato del 30% nel 2019 rispetto al 2018. Il peggioramento più evidente si è avuto nel Pantanal, vale a dire la più grande zona umida del pianeta, con sei incendi in più in un anno.

Nel 2019 in Amazzonia si è registrato un totale di 89.178 roghi, rispetto ai 68.345 del 2018. Nel nefasto mese di agosto 2019, gli incendi sono stati 30.901. La deforestazione dell’Amazzonia ha toccato livelli record lo scorso anno, superando i 10mila chilometri quadrati in un arco di tempo che va da agosto 2018 a luglio 2019. Numeri ancora più elevati si sono registrati nel 2017, con 107.439 incendi.

Responsabilità 

Jair Bolsonaro è finito nell’occhio del ciclone dopo i terribili incendi dello scorso agosto in Amazzonia. Per molti ambientalisti e ricercatori, il presidente del Brasile avrebbe gravi responsabilità rispetto all’implacabile aumento della deforestazione. Bolsonaro, già durante la sua campagna elettorale, aveva detto a chiare lettere di non avere l’Amazzonia tra le sue priorità. All’inizio del suo mandato, infatti, ha provveduto a indebolire l’agenzia per l’ambiente Ibama, lasciando di fatto impuniti tutti coloro che abbattono illegalmente la foresta.

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