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Settimana di CAPODANNO tra MALTEMPO, CALDO anomalo e NEBBIA: tutti gli aggiornamenti

La settimana di Capodanno si aprirà con una situazione meteo ancora instabile: dopo un weekend di Natale segnato dal transito di due diverse perturbazioni, un terzo sistema perturbato attraverserà il Paese tra lunedì 27 dicembre e martedì 28. Un po’ di piogge in vista anche per mercoledì, mentre per il periodo di Capodanno si profila una decisa svolta meteo.

In particolare, dopo aver portato molte piogge nella giornata di lunedì, prima di abbandonare l’Italia la perturbazione attesa per domani farà ancora sentire i suoi effetti soprattutto al Sud nella giornata di martedì. Piogge sparse, localmente anche di moderata intensità, insisteranno soprattutto su Puglia, Calabria e Sicilia nord-orientale; precipitazioni più deboli e sporadiche interesseranno la Campania e la bassa Toscana. Al mattino saranno possibili deboli nevicate oltre i 1.200 – 1.400 metri in Valle d’Aosta ,alto Piemonte, alta Valtellina e Alpi venoste. In serata nuove precipitazioni in arrivo nelle Alpi tra alto Piemonte e Val d’Aosta con limite della neve molto elevato, almeno oltre i 2000 metri. Le temperature saranno oltre la media praticamente ovunque. Ventoso sui mari di ponente e sulle due Isole maggiori per venti moderati o forti per lo più di Maestrale; venti in prevalenza deboli altrove.

Mercoledì 30 dicembre ci saranno un po’ di nuvole su tutte le regioni, accompagnate da qualche nebbia in valle padana e sulla Toscana. Piogge sparse sul settore tirrenico della Calabria e nel Messinese. Piogge in Valle d’Aosta e sull’alto Piemonte, con neve sopra 2000 metri: si tratta di una quota neve eccezionalmente elevata per questo periodo, determinata dalle temperature insolitamente elevate.
Nel pomeriggio tempo abbastanza soleggiato in valle padana, su Lazio, Campania e regioni centrali adriatiche. Ancora qualche debole piogge sul nord-est della Sicilia e sulla bassa Calabria tirrenica; piogge insistenti sulle aree alpine nordoccidentali di confine, che tenderanno ad estendersi al settore alpino lombardo e all’Alto Adige, con neve solo in alta montagna.
Temperature in ulteriore aumento su Alpi, Piemonte e Liguria; in lieve rialzo nei valori massimi al Centro, senza grosse variazioni altrove. Valori quasi ovunque superiori alla norma. Soffierà un intenso maestrale sulla Sardegna, sul mare di Sardegna, sui canali di Sicilia e di Sardegna; moderato maestrale sulla Sicilia e sul Canale d’Otranto; nella seconda parte della giornata Föhn nelle valli alpine occidentali.

Svolta meteo nella seconda parte della settimana di Capodanno, arriva l’anticiclone: tempo stabile, ma anche caldo anomalo, nebbia e inquinamento

La perturbazione che lambirà le Alpi mercoledì farà sentire gli ultimi effetti nella mattinata di giovedì, con qualche precipitazioni residua sui settori orientali dell’arco alpino destinata a esaurirsi nella seconda parte della giornata. Osserveremo annuvolamenti residui anche al Sud e in Sicilia, mentre nel resto del Paese prevarranno ampie schiarite con l’eccezione di nebbie in Val Padana che localmente potranno risultare anche insistenti. Le temperature aumenteranno ulteriormente, specie nelle zone soleggiate di montagna.

Tra l’ultimo giorno del 2021 e l’inizio del nuovo anno l’anticiclone sub tropicale si consoliderà in modo più deciso sull’Europa centro-occidentale e sull’Italia raggiungendo la massima intensità. Di conseguenza su tutto il nostro Paese affluirà una massa d’aria eccezionalmente calda che spingerà le temperature oltre la media stagionale ovunque.
Il caldo anomalo si farà sentire in modo sensibile soprattutto sulle Alpi, dove i valori potranno essere al di sopra della norma anche di 10-15 gradi, con un clima che nel pieno dell’inverno potrà risultare più tipico della primavera avanzata.

Sulla pianura padana, soprattutto nei settori centro-orientali, e in generale nelle zone interessate dalle nebbie più persistenti, le temperature resteranno un po’ più basse per effetto dell’inversione termica, che purtroppo favorirà anche l’accumulo di sostanze inquinanti negli strati più bassi dell’atmosfera.

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