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Gelo a metà maggio, la tradizione dei “Santi di Ghiaccio” verrà rispettata?

Mai come quest’anno le condizioni meteorologiche attese nei prossimi giorni sembrano sposare perfettamente la tradizione popolare

La credenza popolare dei Santi di Ghiaccio quest’anno potrebbe essere rispettata. Secondo la tradizione, intorno alla metà di maggio in molti Paesi d’Europa si è spesso osservato l’arrivo del freddo e del gelo tardivo: uno shock termico che da secoli ha messo in pericolo l’agricoltura di molte zone d’Europa e, proprio per questo motivo, è rimasto impresso nella cultura popolare. Quest’anno la tradizione sembra confermata: all’inizio della prossima settimana, proprio nei giorni dei Santi di Ghiaccio, sembra confermarsi una irruzione di aria artica alquanto anomala.

Santi di ghiaccio, cosa dice la tradizione?

«Anche per il mese di maggio – spiega il nostro meteorologo Rino Cutuli – esiste una credenza legata ad un improvviso ritorno del freddo e di condizioni meteorologiche di stampo invernale in diverse zone del continente alle medie latitudini e talvolta fin sull’Italia. Si tratta dei Santi di ghiaccio, riconosciuta persino da alcuni servizi meteorologici europei, i quali hanno spesso osservato un brusco calo delle temperature intorno alla metà del mese, in corrispondenza dei SS. Servazio, Pancrazio e Bonifazio (12,13 e 14 maggio), appartenenti più che altro alla tradizione del nostro Settentrione».

santi di ghiaccio
Foto di Eclipso da Pixabay

 

«Una delle ipotesi avanzate dagli astrofisici per spiegare l’origine di questa leggenda è quello secondo cui , verso metà marzo, l’orbita della Terra attraversa una zona dello spazio carica di polveri (costituite da residui di pianeti), che fungono da ostacolo ai raggi solari. Ai giorni nostri tale – spiega Cutuli – evento sembrerebbe essersi spostato di circa un mese e mezzo, giustificando in parte le eventuali irruzioni fredde in arrivo dalle alte latitudini fino al cuore dell’Europa in questo periodo dell’anno. Non per niente esiste un altro proverbio che dice: né di maggio né di maggione non ti levare il pelliccione».

Cosa succederà quest’anno?

«Mai come quest’anno – spiega Cutuli – le condizioni meteorologiche attese nei prossimi giorni sembrano sposare perfettamente la tradizione popolare: una massiccia e quanto inusuale irruzione di aria artica pare abbia tutte le intenzioni di investire il continente all’inizio della prossima settimana. A pilotare questa massa d’aria un fronte freddo in discesa dalle latitudini settentrionali, il cui limite inferiore si porterà, alla fine di lunedì 11, a ridosso della barriera alpina, mentre l’aria fredda alle sue spalle si sarà già propagata a tutta l’Europa centrale e settentrionale.  Oltre ad un vistoso calo delle temperature, la notizia più rilevante è la possibilità di nevicate fino a quote molto basse e persino di fondovalle, tra la sera di lunedì e le prime ore di martedì, tra estremo sud della Germania, Svizzera, Austria, Repubblica Ceca e Polonia».

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