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“FIUME” di SABBIA dal Sahara verso Caraibi e Stati Uniti: percorrerà 8 MILA chilometri

Questo fenomeno metterà in pausa per qualche giorno la stagione degli uragani

Una grande quantità di sabbia del Sahara è in viaggio, sopra l’Oceano Atlantico, e raggiungerà i Caraibi, il Golfo  del Messico, i Paesi del Centro America e gli Stati Uniti. Il pulviscolo di sabbia sahariana, sollevato in atmosfera dal vento, sta già offuscando il cielo delle Isole Canarie e di Capo Verde, zone in cui questo fenomeno è piuttosto ricorrente, vista la vicinanza con il deserto del Sahara. Secondo l’Atlantic Oceanographic and Meteorological Laboratory della NOAA il pulviscolo di sabbia si spinge sul vicino Atlantico ogni 3-5 giorni tra fine primavera e inizio autunno.

Il pulviscolo di sabbia del Sahara farà un viaggio di 8 mila chilometri

Questo “fiume” di finissimi granelli di sabbia, chiamato “Saharan Air Layer” (SAL), percorrerà oltre 8 mila chilometri in atmosfera, distanza che separa il Sahara occidentale dalla costa orientale del Messico. Esattamente come succede alle Canarie con la “calima“, anche sui Caraibi, sui paesi del Centro America e sugli Stati Uniti meridionali, il cielo potrà risultare più giallo-arancione del solito. Vista la presenza in aria di questo strato di pulviscolo di sabbia, i tramonti e le albe quindi potranno risultare infuocati in diverse località.

sabbia sahara
Satellite Modis NASA

Venerdì il pulviscolo avrà raggiunto il settore centrale dell’Atlantico e, entro domenica, si affaccerà sul Mare dei Caraibi. Lunedì attraverserà Porto Rico, Repubblica Dominicana e Haiti e da mercoledì dovrebbe raggiungere Messico e Stati Uniti meridionali.

Get ready for some incredible sunrises and sunsets next week! A large SAL (Saharan Air Layer), or dust, ejecting off the west coast of Africa will make its way into the Gulf of Mexico and parts of the eastern US into next week.

Pubblicato da John Kassell su Mercoledì 17 giugno 2020

Il “Saharan Air Layer” mette in pausa la stagione degli uragani

Sul deserto del Sahara, di solito tra la fine della primavera, l’estate e l’inizio dell’autunno, l’aria diventa carica di pulviscolo e, a seconda di venti, può spostarsi anche sull’Oceano Atlantico settentrionale. Il picco di questo fenomeno avviene tra la metà e la fine di giugno, ma può verificarsi anche fino a metà agosto, per poi diminuire. E’ durante il picco che il pulviscolo di sabbia sahariana è in grado di attraversare persino l’oceano.

I finissimi granelli di sabbia sollevati in atmosfera di solito restano sospesi a circa 1 chilometro e mezzo da terra e formano uno strato spesso anche 3-4 chilometri. La massa d’aria che trasporta tutta questa sabbia di solito è almeno del 50% meno umida rispetto all’aria dei tropici e generalmente più calda, il che favorisce condizioni di stabilità atmosferica. Inoltre i forti venti che spingono questo Saharan Air Layer verso ovest aumentano il wind shear verticale. Per tutti questi motivi, di solito, in presenza di questo fenomeno è difficile che sull’Atlantico si formino cicloni tropicali, tempeste e uragani o che si intensifichino se già attivi.

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Temperatura dell’aria a 850 hPa (1500 metri)

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