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Quattro abitanti di un’isola indonesiana hanno fatto causa a un gigante del cemento: chiedono i danni per l’innalzamento del mare

Quattro abitanti di una piccola isola dell’Indonesia hanno fatto causa all’azienda produttrice di cemento più grande del mondo, la multinazionale svizzera Holcim, per chiedere il risarcimento dei danni che ha provocato alimentando la crisi climatica.

I ricorrenti sono tre uomini e una donna che vivono a Pulau Pari, un’isola piccolissima che si trova a nord-ovest di Giacarta:

L’isola sta già affrontando gravi conseguenze per la crisi climatica. In particolare, per Pari come per buona parte dell’arcipelago dell’Indonesia, la minaccia più seria è quella dell’innalzamento del livello del mare. Le persone che hanno avviato l’azione legale contro Holcim hanno detto che, insieme alle loro famiglie, stanno già subendo gli effetti del cambiamento climatico. Uno di loro, per esempio, gestisce una pensione e ha spiegato di aver perso una parte significativa delle proprie entrate dopo le inondazioni che hanno colpito l’isola nel 2021.

L’organizzazione umanitaria della Chiesa protestante in Svizzera (Swiss Church Aid HEKS/EPER), che sostiene la causa dei cittadini provenienti dall’Indonesia, ha confermato che l’innalzamento del livello del mare intorno all’isola di Pulau Pari ha già provocato un aumento delle inondazioni e ingenti danni a case, strade e attività commerciali locali.
Gran parte dell’isola sarà probabilmente sommersa dall’acqua nei prossimi decenni – avverte l’organizzazione – a meno che non ci siano rapide riduzioni delle emissioni globali di gas serra.

Aumento del livello del mare: perché succede e quali sono le conseguenze

Cosa c’entra una multinazionale del cemento con le inondazioni in Indonesia

Negli ultimi anni sono state intentate diverse azioni legali che hanno avuto come oggetto la crisi climatica, con cittadini che hanno fatto causa ad aziende – compresi giganti del petrolio – o perfino a nazioni (è successo anche in Italia).
Ma quella avviata dai 4 cittadini dell’Indonesia è la prima grande causa per danni climatici contro un’azienda che produce cemento.

Il legame tra la produzione di cemento e i disastri che stanno colpendo l’Indonesia con frequenza e intensità sempre maggiori sta nelle emissioni di gas serra, che a loro volta stanno provocando la crisi climatica.
Per produrre il cemento si utilizza una mole di energia enorme, e soprattutto si emettono quantità di anidride carbonica molto elevate. Secondo i dati resi noti dall’istituto Chatham House, si stima che ogni anno la produzione di cemento rilasci nell’atmosfera circa l’8 per cento delle emissioni globali di CO2.

Per avere un termine di paragone, l’Indonesia – che pure è tra le 10 nazioni che emettono più anidride carbonica al mondo – rilascia ogni anno poco meno dell’1.7 per cento delle emissioni globali.
È fondamentale anche tenere conto di come i Paesi meno sviluppati abbiano visto crescere le proprie emissioni in modo sensibile soprattutto negli ultimi anni, mentre la responsabilità storica della crisi climatica è soprattutto di chi ha rilasciato nell’atmosfera grandi quantità di gas serra fin dai tempi della rivoluzione industriale. Questo grafico, per esempio, mostra come sono cambiate le emissioni dell’Indonesia e quelle dell’Italia:

emissioni indonesia italia

Nel caso specifico di Holcim, l’azienda contro cui è stata avviata l’azione legale, l’organizzazione non profit Climate Accountability Institute ha realizzato delle stime secondo cui il colosso del cemento ha rilasciato nell’atmosfera oltre 7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica tra il 1950 e il 2021, contribuendo per lo 0,42 per cento a tutte le emissioni industriali di sempre.

Pulau Pari Indonesia innalzamento mare clima
L’isola di Pulau Pari, in Indonesia, è minacciata dall’innalzamento del livello dei mari

Cosa chiedono i cittadini indonesiani

I quattro abitanti dell’isola hanno presentato la causa in Svizzera avanzando due richieste principali. Per limitare i danni futuri l’azienda dovrebbe ridurre le proprie emissioni di gas serra, del 43 per cento entro il 2030 e del 69 per cento entro il 2040. Per compensare i danni già causati dovrebbe contribuire con una somma pari allo 0,42 per cento del totale alle spese necessarie a difendere Pulau Pari dall’innalzamento del livello del mare.

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