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Presentata a COP27 “l’agenda della svolta”, a bordo anche l’Italia

Durante la giornata di COP27 dedicata alla decarbonizzazione, venerdì 11 novembre, un gruppo di stati che rappresentano la metà del Pil globale ha lanciato la cosiddetta “Agenda della Svolta“, la Breakthrough Agenda, ovvero un piano d’azione in 12 mesi per ridurre le emissioni e contribuire a rendere le tecnologie pulite più economiche e più accessibili ovunque.

Il pacchetto presentato a Sharm el-Sheikh prevede misure specifiche relative a 5 settori chiave che producono oltre la metà delle emissioni globali di gas serra, responsabili dell’aumento delle temperature sul Pianeta. Oltre alla decarbonizzazione – scopo principale dell’agenda – le misure si pongono anche l’obiettivo di abbassare i costi dell’energia e migliorare la sicurezza alimentare. In particolare, l’agenda si focalizza su:

  • produzione dell’energia elettrica,
  • trasporto su strada,
  • acciaio,
  • idrogeno,
  • agricoltura.

A questi settori si aggiungeranno, l’anno prossimo, anche quello delle costruzioni e del cemento.

Le misure previste

Le azioni individuate come prioritarie nel piano per la decarbonizzazione comprendono:

  • Sviluppare definizioni comuni per acciaio, idrogeno e batterie sostenibili a basse e quasi zero emissioni per aiutare a dirigere miliardi di euro in investimenti, appalti e commercio garantendo credibilità e trasparenza.
  • Accelerare la diffusione di progetti infrastrutturali essenziali, tra cui almeno 50 impianti industriali su larga scala a zero emissioni, almeno 100 “hydrogen valley” e un pacchetto di importanti progetti infrastrutturali di reti elettriche internazionali.
  • Stabilire una data come obiettivo comune per eliminare gradualmente le automobili e i veicoli inquinanti, coerentemente con l’accordo di Parigi: ci si aspetta che il termine venga fissato al 2035 per i paesi più ricchi e al 2040 per gli altri.
  • Stimolare la domanda globale di beni industriali “green”.
  • Rafforzare l’assistenza finanziaria e tecnologica ai paesi in via di sviluppo e ai mercati emergenti per sostenere la loro transizione ecologica.
  • Spingere gli investimenti in ricerca e sviluppo sull’agricoltura per affrontare le sfide dell’insicurezza alimentare, dei cambiamenti climatici e del degrado ambientale.

47 i Paesi aderenti, tra cui l’Italia

Tra le nazioni che si sono impegnate nell’agenda “della svolta” presentata a COP27 c’è anche l’Italia, insieme agli altri Paesi europei, del G7 e non solo: Australia; Austria; Azerbaigian; Belgio; Cambogia; Canada; Chile; Cina; Commissione Europea; Danimarca; Egitto; Emirati Arabi Uniti; Finlandia, Francia, Germania; Giappone; Guinea Bissau; India; Irlanda; Israele; Kenya; Lettonia; Lituania; Lussemburgo; Macedonia del Nord, Malta; Marocco; Mauritania; Namibia; Nuova Zelanda; Nigeria; Norvegia; Paesi Bassi; Panama; Portogallo; Repubblica di Corea; Senegal; Serbia; Slovacchia; Spagna; Svezia; Turchia; Regno Unito; Stati Uniti d’America; Vaticano.

È possibile, e auspicabile, che in futuro anche altre Nazioni si uniscano all’impegno.

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