Notizie mondoPrimo pianoVideo

New York sott’acqua, due vittime in New Jersey: cosa sta succedendo negli Stati Uniti

Mentre in Texas non si fermano le ricerche delle persone disperse dopo la tragica alluvione che ha ucciso più di 130 persone, gli Stati Uniti continuano a essere bersagliati da violentissime ondate di maltempo che hanno colpito duramente anche la città di New York.

Strade allagate, treni fermi, piogge da record e un sistema urbano messo in ginocchio in poche ore. New York si è trovata sommersa dall’acqua, vittima di una pioggia torrenziale che ha trasformato lunedì 14 luglio in una data da ricordare. In un’ora sola sono caduti oltre 5 cm di pioggia, segnando il secondo valore orario più alto mai registrato in città: andò peggio solo nel 2021, quando la città fu colpita dai resti dell’uragano Ida.

La situazione è precipitata nel tardo pomeriggio, proprio all’ora di punta. Video e immagini circolati sui social mostrano l’acqua scrosciare dai tornelli della metropolitana della 28th Street, sommergendo banchine e vagoni. Almeno una stazione è stata chiusa, e numerose linee sospese o deviate. Non è andata meglio nei cieli: i tre principali aeroporti dell’area di New York hanno imposto stop temporanei ai decolli.

Ma non è solo New York: tutta la costa orientale degli Stati Uniti è alle prese con piogge eccezionali. In 24 ore, il National Weather Service ha emesso quasi 100 allerte per alluvioni lampo, un record per un giorno di luglio. Dalla Virginia al New Jersey, le piogge hanno provocato almeno due morti, decine di salvataggi e danni ingenti.

Secondo Climate Central, dal 1970 a oggi quasi il 90% delle grandi città statunitensi ha visto aumentare l’intensità delle piogge orarie. E a New York, dove asfalto e cemento impediscono all’acqua di infiltrarsi nel suolo, le piogge intense significano allagamenti quasi garantiti.

Il motivo? Il cambiamento climatico sta rendendo le piogge estive più estreme e frequenti. Con ogni grado in più, l’atmosfera trattiene circa il 7% di umidità in più. Tradotto: più carburante per i temporali. A peggiorare il quadro, il rallentamento dei venti in quota nei mesi estivi fa sì che le perturbazioni si muovano lentamente, scaricando tutta la loro potenza nello stesso punto per ore.

New York, come molte altre città americane e non solo, è impreparata a gestire questo nuovo regime climatico. Le infrastrutture idriche e di drenaggio, progettate in un altro secolo, non reggono più.

Finché non si investirà davvero in adattamento urbano e non si affronteranno le cause profonde – in primis le emissioni climalteranti generate dalle attività umane e dall’utilizzo dei combustibili fossili -, episodi come quello del 14 luglio rischiano di diventare sempre più la regola, non l’eccezione.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

© Iconameteo.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Iconameteo.it) e il link al contenuto originale

Tags

Articoli correlati

Back to top button