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INCENDI in SIBERIA: la nube di FUMO verso Canada e Stati Uniti

Attualmente gli roghi in corso sono circa 150. Molti di essi sono "incendi zombie". Gravissimi i danni a flora e fauna locale

La Siberia in fiamme. Sembra un paradosso, ma è così. Nel versante russo dell’Artico e in Siberia, in questi giorni, si stanno registrando temperature da record. Cosa che ha contribuito all’accensione di moltissimi roghi. Incendi in Siberia: la nube di fumo verso Canada e Stati Uniti. Questa è infatti la conseguenza dei roghi sviluppatisi. Il fumo derivante si è addensato in un’enorme nube diretta verso l’America settentrionale. I numeri sono impressionati. Gli incendi boschivi in Siberia e le zone pianeggianti avvolte dalle fiamme si estendono su una superficie di ben 1,2 milioni di ettari di terreno. L’agenzia russa Avialesookhrana, responsabile della gestione degli incendi boschivi tramite l’ausilio di elicotteri e altri velivoli, sostiene che la copertura degli incendi è più elevata del solito. Tutto ciò è dovuto alla storica ondata di caldo di giugno. Il problema è che metà delle foreste russe sorge su aree impervie. Molto difficili, dunque, da raggiungere.

Attualmente gli roghi in corso sono circa 150. Molti di essi sono “incendi zombie”. Le autorità lanciano in queste ore un nuovo allarme: a causa degli incendi in Siberia, la nube di fumo avanza verso Canada e Stati Uniti

Il lavoro di vigili del fuoco e altri addetti è particolarmente arduo. Si tenta, in tutto questo, di salvare anche gli animali selvatici che si trovano imprigionati nei boschi in fiamme. La situazione è drammatica. In Siberia si stima che la temperatura media, in questi giorni, si attesti di ben 10 gradi sopra le medie del periodo. E sopra le medie è rimasta per tutti i primi cinque mesi del 2020. L’origine di questo va ricercata nell’aumentato livello di anidride carbonica e altri gas serra. Agenti che devastano il permafrost, facendo proliferare gli incendi. Al momento si contano almeno 150 grandi incendi attivi in ​​corso. E le condizioni peggiorano ogni giorno. Molti di essi sono i così detti “incendi zombi”, ossia roghi latenti che “covano” nel periodo invernale sotto le torbiere, per poi riaccendersi all’aumentare delle temperature. In queste ore, a questo scenario apocalittico, si aggiunge la paura per l’enorme massa di fumo generata dagli incendi. Fumo che si sta dirigendo, molto velocemente, verso i cieli di Canada e Stati Uniti. Massima attenzione da parte delle autorità locali, che tengono costantemente sotto controllo il fenomeno.

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