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Dal primo agosto la CALIFORNIA è IN FIAMME

Ben 2.600 le residenze evacuate. Circa 7.800 persone hanno ricevuto l’ordine di lasciare le proprie case

Dal primo agosto la California è in fiamme. Un vastissimo incendio sta radendo al suolo edifici e vegetazione di una porzione enorme di territorio. È l’Apple Fire. Il rogo si è sviluppato il 1° agosto da due piccoli incendi poi fusi tra loro. Ben 2.600 le residenze evacuate. Bruciati addirittura 12mila ettari nella Cherry Valley. Circa 7.800 persone hanno ricevuto l’ordine di lasciare le proprie case già da sabato 1 agosto, mentre 375 vigili del fuoco con elicotteri e bulldozer hanno continuato a tentare di controllare l’incendio. Fortunatamente, le autorità non parlano di vittime o feriti. Apple Fire è iniziato poco prima delle 17:00 (ora locale) di venerdì 31 luglio a poche miglia a nord di Beaumont. Sin dal suo inizio, le fiamme risultavano incontrollabili. Nonostante un’intera giornata di attività aerea, fino al giorno successivo l’incendio si è sviluppato senza possibilità di contenimento. Temperature elevatissime, bassa umidità, leggera brezza e una fitta vegetazione hanno fatto il resto.

Dal primo agosto la California è in fiamme. Ben 2.600 le residenze evacuate. Circa 7.800 persone hanno ricevuto l’ordine di lasciare le proprie case già da sabato 1 agosto

Per non dire che, nella zona, le uniche barriere antincendio sono strade e ostacoli naturali come avvallamenti o simili. Chiusa l’area desertica di San Gorgonio, circa 96.000 acri di superficie a nord dell’incendio. Chiuso anche il Pacific Crest Trail, un percorso popolare tra gli escursionisti. Evacuazioni obbligatorie sono state ordinate per i residenti nella Cherry Valley a nord di Dutton Street, a est di Oak Glen Road e a sud di County Line Road, secondo il dipartimento di gestione delle emergenze della contea di Riverside. Le autorità hanno cercato di proteggere gli sfollati anche dai rischi del coronavirus. Mentre si richiedeva loro di restare all’interno dei propri veicoli, i volontari portavano acqua e cibo, accompagnandoli poi presso stanze di alberghi messi a disposizione. L’allerta resta elevato, anche a causa delle altissime temperature che si stanno registrando in questi giorni.

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