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AMPHAN, vittime e distruzione: situazione tragica in India e Bangladesh

Il primo ministro indiano Narendra Modi ha effettuato una ricognizione aerea nelle zone più colpite

Milioni di persone in tutto il Bangladesh e l’India nord-orientale stanno vivendo ancora gli effetti della devastazione lasciata dal ciclone Amphan. Si contano 84 vittime, case distrutte, alberi sradicati e migliaia di utenze senza energia elettrica. Le autorità di entrambi i paesi avevano evacuato milioni di persone prima che la tempesta arrivasse ma, a causa del Covid-19 e delle misure di distanziamento sociale, le evacuazioni di massa sono state molto difficili con i rifugi che non sono stati usati a pieno regime. Molte persone si sono rifiutate di trasferirsi per paura di contrarre il virus.
Amphan è il primo super ciclone che si è formato nel Golfo del Bengala dal 1999.

La situazione è tragica anche in Bangladesh, dove decine di migliaia di case sono state danneggiate o distrutte e molti villaggi sono stati sommersi dall’onda di marea nelle zone costiere come Khulna e Satkhira. Le aree colpite includono i Sunderbans, un’area di 10 chilometri quadrati che attraversa sia l’India che il Bangladesh: queste isole paludose ospitano oltre quattro milioni di persone tra i più poveri al mondo.

Le immagini della devastazione dalla ricognizione aerea

In India, il Primo Ministro Narendra Modi ha effettuato una ricognizione aerea dell’area interessata da Amphan.

Il ciclone si è abbattuto con violenza tra India e Bangladesh con venti che soffiavano fino a 185 km / h e onde di tempesta di 4-5 metri che hanno distrutto le zone costiere.
Amphan si è ormai indebolito e ora è una depressione che entro le prossime 6 ore diverrà una “semplice” bassa pressione. Secondo il Servizio meteorologico indiano è molto probabile che continui a spostarsi verso nord-nordest e si indebolisca ulteriormente nelle prossime 12 ore.

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