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Roma, piantare più alberi eviterebbe 200 morti l’anno causate dall’isola di calore urbana

Quando investite da ondate di caldo, ormai sempre più intense e durature, le città trattengono una quantità di calore superiore rispetto alle zone circostanti: secondo uno studio la città di Roma potrebbe evitare 200 morti l’anno aumentando le aree verdi e la copertura degli alberi. Con temperature già più alte che in passato, ondate di caldo più frequenti e insistenti, l’isola di calore urbana (Urban Heat Island – UHI) è un fenomeno che merita studi approfonditi: ormai più della metà della popolazione globale abita nelle città che tendono ad essere più calde del già più caldo clima generale.

Piantare alberi eviterebbe 200 morti premature l’anno dovute al caldo a Roma, 60 a Milano, 75 a Napoli

Uno studio, realizzato dall’Istituto di ricerca ISGlobale e pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica The Lancet, ha analizzato la situazione europea, con una valutazione quantitativa dell’impatto sulla salute del fenomeno dell’isola di calore urbana in 93 città d’Europa durante l’estate meteorologica del 2015, che va da inizio giugno a fine agosto. Lo studio ha anche cercato di quantificare l’effetto benefico di un aumento della copertura degli alberi in città sulla salute, e quindi sulla mortalità.

Lo studio ha preso in esame 93 città europee, tra cui Roma, Milano, Bologna, Genova, Napoli, Padova, Palermo, Torino e Trieste. Portare la copertura degli alberi ad un 30% della superficie cittadina potrebbe risparmiare 60 morti dovute al caldo eccessivo delle città a Milano, 42 a Bologna, 38 a Genova, 75 a Napoli, 3 a Padova, 29 a Palermo, 206 a Roma, 71 a Torino, e 9 a Trieste. Si tratta di 4-5 decessi ogni 100 mila abitanti per le città di Genova, Milano, Palermo, 7 decessi su 100 mila abitanti a Torino, e più di 9 decessi su 100 mila abitanti per Roma e Bologna.

Il caldo è pericolosissimo e le temperature elevate dell’estate, in città diventano praticamente insopportabili. Le ondate di calore che hanno interessato l’Europa nell’estate 2022 hanno fatto oltre 40 mila morti. Temperature troppo elevate, specie se per un periodo di tempo prolungato, provocano molti effetti negativi sulla salute, compresa anche la porte prematura.

Grazie però all’ombra che gli alberi offrirebbero, la temperatura dell’aria in città potrebbe diminuire a tal punto da ridurre – anche significativamente – il numero di decessi legati al grande caldo estivo. Secondo lo studio, quel grado e mezzo di differenza tra la città e la periferia provocherebbe in tutto 6700 morti premature l’anno, circa il 4% di tutte le morti dell’estate.

caldo milano alberi isola di calore morti

Aumentare il numero alberi al 30%, distribuendoli per le vie delle città permetterebbe di abbassare la temperatura dell’isola di calore urbana di circa mezzo grado, permetterebbe di evitare 2644 morti premature.

Le aree aperte alberate possono essere più fresche fino a 5°C rispetto a quelle prive di vegetazione, i muri ombreggiati possono avere una temperatura inferiore di 10-25°C rispetto ai muri esposti alla radiazione solare.

Piantare più alberi, estendere le aree verdi è un modo efficace per permettere alle città e ai suoi abitanti di affrontare un clima sempre più caldo. “Il nostro obiettivo – ha spiegato Mark Nieuwenhuijsen, direttore dell’Iniziativa per la pianificazione urbana, l’ambiente e la salute presso ISGlobal – è informare i decisori locali sui benefici dell’integrazione delle aree verdi in tutti i quartieri, al fine di promuovere ambienti urbani più sostenibili, resilienti e sani. I nostri risultati mostrano anche la necessità di preservare e mantenere gli alberi già presenti, perché sono una risorsa preziosa e la crescita di nuovi alberi richiede molto tempo. Non si tratta solo di aumentare gli alberi in città, ma anche di capire come sono distribuiti”. “In questo caso – aggiunge – abbiamo esaminato solo l’effetto rinfrescante degli alberi, ma rendere le città più verdi comporta molti altri benefici per la salute, tra cui un’aspettativa di vita più lunga, meno problemi di salute mentale e migliori funzioni cognitive”.

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