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Freddo record in Sud America: temperature gelide e allerta in Argentina e Uruguay

Una storica ondata di freddo polare ha colpito il Sud America con temperature record a Buenos Aires e in Patagonia, mentre l’Uruguay dichiara l’allerta rossa per le persone senza dimora.

Il Sud America è stato recentemente interessato da un’intensa ondata di freddo che ha portato temperature eccezionalmente basse e nevicate in zone insolite. In Argentina, la capitale Buenos Aires ha registrato la temperatura più bassa degli ultimi 34 anni, mentre l’Uruguay ha emesso un’allerta rossa per la popolazione vulnerabile a causa del gelo estremo che ha già causato diverse vittime.

Temperature record a Buenos Aires e nell’area metropolitana

Mercoledì 2 luglio, Buenos Aires ha vissuto una giornata particolarmente gelida, con il termometro che è sceso fino a -1,9°C, segnando la temperatura più bassa mai registrata dal 1991 nella capitale argentina. Ancora più estremo è stato il dato rilevato a El Palomar, nell’area metropolitana di Buenos Aires, dove si sono toccati i -7,4°C, la seconda temperatura più bassa dal 1935. Questi valori eccezionali testimoniano la portata dell’ondata di freddo polare che ha investito gran parte del paese.

Neve e freddo estremo in Patagonia e regioni insolite

L’ondata di freddo ha causato nevicate in località dove solitamente la neve è rara, come Miramar, Mar del Plata e Tucuman. In Patagonia, fra la fine di giugno e l’inizio di luglio, le temperature sono scese fino a -15°C, con Maquinchao che ha toccato i -12°C mercoledì 2 luglio, dopo aver registrato un picco di -18°C il giorno precedente. Questi dati evidenziano un clima particolarmente rigido e anomalo per la regione, con conseguenze significative per l’ambiente e la vita quotidiana.

Allerta rossa in Uruguay per l’ondata di freddo mortale

In Uruguay, l’emergenza freddo ha spinto le autorità a dichiarare l’allerta rossa per le persone vulnerabili e senza dimora, dopo che almeno otto persone sono morte a causa delle basse temperature. Il Sistema Nazionale di Emergenza ha aperto i centri di accoglienza 24 ore su 24 per offrire rifugio e pasti caldi ai più bisognosi, in particolare nella capitale Montevideo. Il governo ha riferito che quasi 2.700 persone sono state assistite e 575 sono state accolte nei rifugi.

Il servizio meteorologico uruguaiano Inmet ha segnalato temperature record a Paso de los Toros, a circa 260 km da Montevideo, con un minimo di -4,5°C il 2 luglio, superando il precedente record del 2012 di -3,5°C. Questa situazione ha spinto le autorità a mantenere alta la guardia e a intensificare le misure di protezione per le fasce più a rischio della popolazione.

Impatto e diffusione dell’ondata di freddo in Sud America

La crisi climatica ha portato a condizioni meteo estreme in diverse aree del Sud America, con un contrasto netto rispetto ai mesi precedenti, caratterizzati da ondate di caldo record. L’alternanza tra temperature elevate e freddo intenso amplifica le difficoltà per le comunità locali, in particolare per chi vive in condizioni di vulnerabilità. Le nevicate e le gelate in zone non abituate a tali fenomeni rappresentano un evento eccezionale e richiedono un’attenzione continua da parte delle autorità e dei servizi di emergenza.

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