Acropoli di Atene chiusa per il caldo record: ondata di calore sopra i 40°C colpisce la Grecia

L’Acropoli di Atene chiude temporaneamente nelle ore più calde a causa della seconda ondata di caldo estremo in Grecia, con temperature fino a 42°C e misure straordinarie per proteggere visitatori e lavoratori.
L’Acropoli di Atene, simbolo millenario della cultura greca e tra i siti archeologici più visitati al mondo, è stata temporaneamente chiusa l’8 luglio a causa della seconda ondata di calore della stagione. Le autorità greche hanno preso la decisione di vietare l’accesso al celebre complesso monumentale, incluso il Partenone, nelle ore centrali della giornata, quando il sole e la temperatura raggiungono livelli estremi. La misura si è resa necessaria per proteggere cittadini, turisti e personale dal rischio di colpi di calore e altri disagi legati alle condizioni meteo eccezionali.
Caldo record sull’Acropoli: chiusura nelle ore più calde
Il Ministero della Cultura greco ha comunicato che l’Acropoli resterà chiusa dalle 13:00 alle 17:00 ora locale, proprio nelle ore in cui la temperatura sulla collina rocciosa, quasi priva di ombra, può diventare insostenibile. In questa settimana, il termometro ad Atene ha raggiunto i 41-42°C, rendendo quasi impossibile la visita al cuore dell’antichità durante il pomeriggio. La decisione rientra in un piano di emergenza per tutelare la salute di migliaia di visitatori che, soprattutto in alta stagione, affollano la capitale greca e i suoi monumenti storici.
Misure straordinarie in tutta la Grecia: stop ai lavori all’aperto
La seconda ondata di calore in Grecia ha spinto le autorità a estendere le restrizioni anche ad altre aree del paese. In città come Salonicco, la seconda più grande della Grecia, nelle isole ioniche occidentali, nelle regioni settentrionali e nella penisola del Peloponneso meridionale, sono stati vietati i lavori pesanti all’aperto nelle ore più calde. Operai edili, corrieri, fattorini e lavoratori nei cantieri navali devono sospendere le attività dalle 12:00 alle 17:00 per ridurre il rischio di stress da calore. Le misure, annunciate dal Ministero del Lavoro, mirano a prevenire incidenti e malori dovuti alla combinazione di alte temperature e umidità.
Turisti tra precauzioni e disagi: la testimonianza di chi sfida il caldo
Nonostante le restrizioni, molti turisti hanno cercato di visitare l’Acropoli nelle prime ore della giornata, prima della chiusura. “Fa un caldo estremo. Abbiamo dovuto prendere precauzioni extra: ventagli per i bambini, cappelli, occhiali da sole e molta acqua”, ha raccontato un visitatore scozzese. Il rischio di colpo di calore è particolarmente elevato sulla collina dell’Acropoli, dove la roccia bianca riflette il sole e l’ombra è quasi assente. Le autorità raccomandano di evitare le ore centrali e di adottare tutte le misure possibili per proteggersi dal sole.
Emergenza caldo in Europa: incendi e allerta in tutto il Mediterraneo
La Grecia non è sola in questa emergenza: la scorsa settimana, gran parte dell’Europa occidentale è stata colpita da una ondata di calore che ha causato vittime e incendi. Anche in Grecia, le autorità restano in allerta per il rischio di incendi boschivi, aggravato dai venti forti e dalle temperature record. Il servizio meteorologico greco prevede che il caldo estremo continuerà almeno fino al 9 luglio, mantenendo alta l’attenzione sia nelle aree urbane che nelle zone rurali e turistiche.
Patrimonio e clima: la sfida della tutela dei siti storici
La chiusura dell’Acropoli di Atene per il caldo sottolinea la vulnerabilità dei siti archeologici di fronte ai fenomeni meteorologici estremi. Progettata nel V secolo a.C., l’Acropoli rappresenta un patrimonio unico, ma la sua posizione esposta rende necessarie misure straordinarie in un clima sempre più imprevedibile. Le autorità greche sono chiamate a bilanciare la tutela della salute pubblica con la valorizzazione e la fruizione di un luogo che ogni anno attira milioni di visitatori da tutto il mondo.
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