Creta: incendio alimentato da alte temperature e vegetazione secca

In questo inizio di Luglio, la Grecia è nuovamente sotto assedio a causa di gravi incendi boschivi, con la situazione più critica sull’isola di Creta. Un rogo di vaste proporzioni, divampato nella parte sudorientale dell’isola, ha costretto le autorità a disporre l’evacuazione di oltre 1.500 persone tra residenti e turisti. L’area maggiormente colpita si trova nei pressi del comune di Ierapetra, nella provincia di Lasithi, dove le fiamme hanno già causato danni significativi a abitazioni, infrastrutture e strutture ricettive.
Le cause e la diffusione degli incendi a Creta
Il vasto incendio che ha colpito Creta ha avuto origine in un’area boschiva ricca di vegetazione secca, facilmente infiammabile a causa delle elevate temperature e della prolungata siccità che caratterizzano questa estate. Le raffiche di vento di burrasca hanno favorito la rapida propagazione del fuoco, spingendo le fiamme verso sud e sud-est, fino a raggiungere località come Ferma, Achlia, Agia Fotia e Koutsounari.
Il fronte dell’incendio si è diviso in almeno tre direttrici principali, rendendo complesso il lavoro di contenimento da parte dei vigili del fuoco. Il denso fumo ha ridotto drasticamente la visibilità, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso e spegnimento.
Evacuazioni e gestione dell’emergenza
La protezione civile greca ha attivato un piano di evacuazione che ha coinvolto numerose località turistiche e residenziali. Oltre 1.500 persone sono state trasferite in aree più sicure, alcune ospitate temporaneamente nel palazzetto dello sport di Ierapetra e in altre strutture alberghiere. Le autorità hanno chiuso le principali vie di comunicazione, in particolare nei pressi di Agia Fotia, e hanno invitato la popolazione a evitare spostamenti non necessari a causa della pessima qualità dell’aria e della continua caduta di cenere.
Le squadre di soccorso sono operative con mezzi terrestri e aerei, mentre sono giunti rinforzi anche dalla capitale Atene. Sono in stato di allerta tutti gli ospedali di Creta, dove sono stati ricoverati diversi cittadini per problemi respiratori e ferite lievi causate dalle fiamme e dal fumo.
Danni a strutture e impatto sull’ambiente
Il rogo ha già distrutto numerose case e immobili in affitto nelle zone di Agia Fotia e Ferma, lasciando intere aree senza corrente elettrica. Le strutture turistiche sono state particolarmente colpite, con danni ingenti a hotel e appartamenti. Il fumo denso ha raggiunto anche la spiaggia di Makry Gialos, distante circa 10 chilometri dal focolaio principale, rendendo la zona invivibile e pericolosa anche per i turisti.
L’estensione del fronte attivo supera i sei chilometri, con vaste aree di bosco e macchia mediterranea andate distrutte. Le autorità temono ulteriori danni se le condizioni meteo, in particolare il vento e il caldo estremo, dovessero persistere nei prossimi giorni.
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