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Turisti sciano sull’Etna in eruzione durante feste

I turisti approfittano delle vacanze natalizie per praticare lo ski mountaineering sulle pendici del Monte Etna in piena eruzione, nonostante l’allerta gialla della Protezione Civile. Con fontane di lava alte 400 metri e nubi di cenere vulcanica, offrono uno spettacolo unico tra neve e mare.

Sulle pendici innevate del Monte Etna, il vulcano più attivo d’Italia, i turisti hanno vissuto un’avventura indimenticabile domenica 28 dicembre. Mentre l’eruzione continuava senza sosta, con fontane di lava e cenere vulcanica che coloravano il cielo, gruppi di appassionati si sono lanciati nello ski mountaineering. Il contrasto tra la neve fresca, le colate laviche e il mare sottostante ha reso questa giornata festiva unica, attirando visitatori da tutta Europa desiderosi di unire sport e natura selvaggia.

Eruzione intensa al cratere di Nord-Est

Il Monte Etna, che svetta oltre i 3.300 metri sul livello del mare dominando la Sicilia orientale, è monitorato 24 ore su 24 dall’INGV. Sabato 27 dicembre, il Dipartimento della Protezione Civile ha elevato l’allerta da verde a gialla a causa dell’incremento del tremore vulcanico e dell’intensa attività stromboliana al cratere di Nord-Est. Dalle 15:15 si è verificata una fontana di lava con getti alti tra i 300 e i 400 metri, seguita da una colonna eruttiva di materiale piroclastico spinta dai venti verso ovest-sudovest. In serata, alle 18:48, forti esplosioni hanno lanciato frammenti grossolani oltre la base del cono, mentre persisteva un’emissione intermittente di cenere.

Questa fase “stop and go” rende l’eruzione Etna imprevedibile, con picchi di energia che si alternano a fasi di calma relativa. Parallelamente, la bocca sul fianco orientale della Voragine emetteva un pennacchio di cenere vulcanica alto centinaia di metri. Nonostante i rischi, le autorità hanno invitato a seguire gli aggiornamenti ufficiali, potenziando il monitoraggio per prevenire rapide evoluzioni.

Ski mountaineering tra lava e neve

Domenica 28 dicembre, il bel tempo ha favorito le escursioni. I turisti, guidati da esperti come il vulcanologo Giuseppe Curcio, hanno scalato le pendici innevate godendosi lo spettacolo ravvicinato delle nubi di cenere vulcanica. “È molto impressionante salire in questo momento, con il contrasto tra l’eruzione, la neve e il mare proprio sotto”, ha dichiarato Curcio, definendolo un’esperienza unica. Lo ski mountaineering Etna permette di scendere su piste naturali formate da neve fresca, con lo sfondo delle colate laviche che aggiungono adrenalina.

Il vulcano Etna offre terreni ideali per questo sport invernale, grazie alle sue quote elevate e alle nevicate abbondanti. I partecipanti, equipaggiati con sci, pelli di foca e caschi, hanno condiviso foto e video di discese mozzafiato vicino alle bocche attive, dove il rosso della lava contrasta con il bianco della neve. Questa combinazione di sci sul vulcano e attività eruttiva attira migliaia di avventurieri ogni stagione.

Monitoraggio costante e sicurezza

L’Etna, con i suoi 35 km di diametro alla base, è uno dei vulcani più sorvegliati d’Europa. L’Osservatorio Etneo dell’INGV registra ogni variazione: l’ampiezza del tremore vulcanico ha raggiunto valori alti, con il centroide localizzato a nord-ovest del cratere di Nord-Est tra 2.800 e 3.000 metri. L’allerta gialla implica fasi operative di preallerta, con misure per escursionisti in quota e osservazione speciale dell’aeroporto di Catania, dove si registrano solo ritardi minori.

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