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Ondata di freddo sull’Italia: neve in Appennino, temporali e vento colpiscono il Centro-Sud

Un intenso vortice freddo sull’Adriatico sta provocando piogge, temporali, neve e venti forti su molte regioni d’Italia, con neve sull’Appennino centrale dai 1500 metri e temperature nettamente sotto la media stagionale.

L’inizio di ottobre è segnato da un’ondata di maltempo e da un crollo delle temperature su gran parte d’Italia, a causa di un vortice ciclonico carico di aria fredda che, dai Balcani, ha attraversato l’Adriatico raggiungendo il Centro-Sud. Il fenomeno ha riportato condizioni invernali fuori stagione, con piogge, temporali, raffiche di vento e le prime nevicate sui rilievi appenninici centrali, in particolare tra Marche e Abruzzo.

Neve sull’Appennino centrale: fiocchi fino ai 1500 metri

Sui rilievi appenninici tra Marche e Abruzzo sono caduti i primi fiocchi di neve della stagione, raggiungendo quote di circa 1500 metri, un livello decisamente insolito per inizio ottobre. A Campo Imperatore, a 2100 metri ai piedi del Gran Sasso, si è registrata una spolverata di neve che ha imbiancato il paesaggio, con la temperatura scesa a -2°C. Spruzzate di neve si sono verificate anche sui Sibillini oltre i 1500 metri, confermando l’intensità delle correnti fredde che stanno interessando la dorsale appenninica.

Temporali e piogge intense tra Sicilia, Puglia e Calabria

Il maltempo si è concentrato soprattutto sulle regioni del Sud, con temporali che hanno colpito la Sicilia, in particolare il versante tirrenico del Messinese e poi quello ionico, coinvolgendo nel pomeriggio il Catanese e il Siracusano. In Puglia, rovesci e accumuli pluviometrici fino a 25 mm hanno interessato le Murge e il Salento, mentre forti temporali sono stati segnalati anche sulla Calabria meridionale, con accumuli fino a 70 mm a Palmì. Il quadro è completato da venti di Grecale che soffiano intensi su molte regioni.

Venti forti e temperature in calo: raffiche fino a 100 km/h

L’afflusso di aria fredda ha innescato venti settentrionali molto intensi, con raffiche che hanno raggiunto i 100 km/h sull’Appennino laziale-abruzzese, 90 km/h sul Terminillo e 80 km/h sul Salernitano. Queste condizioni hanno reso l’atmosfera più fredda e pungente del consueto per il periodo, con temperature che si mantengono su valori inferiori alla norma di 7-10 gradi rispetto alle medie stagionali.

Previsioni meteo: variabilità e freddo prolungato

Per la giornata di venerdì 3 ottobre si prevede una certa variabilità, con piogge sparse su Puglia e Sicilia settentrionale al mattino, e possibili rovesci pomeridiani su Valle d’Aosta, Salento e aree interne siciliane. Il resto del Paese, in particolare il Nord e le regioni tirreniche, vedrà condizioni più stabili e cieli poco nuvolosi. Dal punto di vista termico, le correnti settentrionali continueranno a mantenere le temperature basse, con massime in calo soprattutto al Sud e sulle Isole maggiori. I venti resteranno intensi al Centro-Sud, con raffiche fino a 80-90 km/h.

Maltempo e clima invernale fuori stagione

L’inizio di ottobre 2025 segna un evento meteo di rilievo, con un vortice freddo che ha portato piogge, temporali, neve e venti forti soprattutto sulle regioni del Centro-Sud e sull’Appennino centrale. Il calo termico e le condizioni invernali fuori stagione sono il segno di un autunno che si è aperto in modo particolarmente turbolento, con fenomeni meteo intensi e diffusi.

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