Siberia: caldo eccezionale, segna un nuovo capitolo nella storia climatica della region

Il mese di giugno 2025 ha segnato un capitolo senza precedenti nella storia climatica della Siberia, con un’ondata di caldo eccezionale che ha sconvolto una delle regioni tradizionalmente più fredde del pianeta. Le temperature hanno raggiunto picchi di 36,6°C e rendendo le notti insolitamente miti, con valori minimi superiori ai 20°C. Questi dati sorprendenti, che ricordano più le condizioni tropicali che quelle siberiane, sono un chiaro segnale della crescente instabilità del clima globale e delle profonde trasformazioni in atto nell’area euroasiatica.
Ondata di caldo eccezionale: numeri e caratteristiche
Nel corso degli ultimi giorni di maggio e per tutto il mese di giugno, la Siberia e le aree limitrofe della Russia orientale sono state investite da una ondata di calore straordinaria. Le temperature massime hanno raggiunto valori mai registrati prima, con picchi di 36,6°C, mentre le notti tropicali – caratterizzate da minime superiori a 20°C – sono diventate improvvisamente frequenti in una regione dove storicamente si registrano estati fresche e inverni rigidissimi.
I dati raccolti evidenziano come il fenomeno non sia stato un episodio isolato ma abbia interessato vaste porzioni della Siberia, con anomalie termiche diffuse e persistenti. La popolazione locale si è trovata a fronteggiare condizioni climatiche inedite, con effetti diretti sulla salute, sull’agricoltura e sulle infrastrutture. L’evento ha inoltre accelerato processi già in atto come lo scioglimento del permafrost e la destabilizzazione degli ecosistemi tipici della tundra e della taiga.
Conseguenze ambientali: permafrost a rischio e destabilizzazione degli ecosistemi
Uno degli effetti più preoccupanti della calura eccezionale in Siberia riguarda lo stato del permafrost, lo strato di terreno perennemente gelato che caratterizza vaste aree della regione. Le temperature elevate stanno accelerando il suo degrado, con una perdita stimata di circa 5 cm all’anno. Questo fenomeno ha ripercussioni drammatiche: il permafrost che si scioglie rilascia grandi quantità di gas serra come il metano, amplificando ulteriormente il riscaldamento globale in un pericoloso circolo vizioso.
La Siberia del giugno 2025 diventa così il simbolo di una nuova era climatica, in cui le ondate di calore e i record di temperatura sono destinati a ripetersi con frequenza crescente se non si interverrà rapidamente per contenere le emissioni di gas serra e limitare il riscaldamento globale. Gli scienziati ribadiscono che i cambiamenti sono già in atto e richiedono attenzione e azioni immediate su scala internazionale.
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