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Regno Unito, le morti per ONDATE DI CALORE destinate a salire: l’allarme

Secondo il Met Office, il Regno Unito non riesce a proteggere i cittadini più vulnerabili

Nel Regno Unito le ondate di calore provocano migliaia di morti ogni anno e il Paese non riesce a proteggere i cittadini più vulnerabili. L’allarme è stato lanciato dal Met Office, che sottolinea come a risentirne maggiormente siano giovanissimi, anziani e persone affette da malattie croniche come l’asma. La maggior parte dei decessi potrebbe essere evitata semplicemente mantenendo fresche le abitazioni private e le case di cura. L’agenzia meteorologica britannica sottolinea inoltre che le ondate di calore diventeranno più frequenti con l’aggravarsi del riscaldamento globale, causando ancora più decessi qualora non venisse intrapresa un’azione urgente.

Raddoppia la possibilità di raggiungere +1.5°C nei prossimi 5 anni

Regno Unito, serve un’azione urgente contro le ondate di calore: entro il 2050 i decessi potrebbero triplicare

Julia King, membro del Comitato britannico sui cambiamenti climatici, ha affermato che «una percentuale molto elevata di case esistenti si surriscalda già in un’estate normale, per non parlare di quelle come l’estate del 2018 quando sono state causate circa 2.500 morti dall’ondata di caldo». «Ora c’è una reale prospettiva che avremo sempre più di questi eventi – prosegue -, ma non stiamo facendo nulla per affrontare la minaccia».

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King ha aggiunto che il Regno Unito potrebbe vedere il triplo delle morti entro il 2050 senza un piano di azione mirato. Ciò che è già stato delineato dagli esperti della salute riguarda l’impegno di lunga data per isolare le case in modo che utilizzino l’energia in maniera più efficiente e non sprechino calore. Le misure per consentire un adeguato raffreddamento delle case dovrebbero includere la fornitura di persiane e un’adeguata ventilazione nonché la protezione degli alberi, in particolare nelle città, che forniscono ombra. Tuttavia, si ritiene che questi passaggi non siano prioritari nelle nuove abitazioni e negli schemi che vengono costruiti in Gran Bretagna.

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King ha aggiunto che nei prossimi anni, con la fine della pandemia di Covid-19, il problema potrebbe aggravarsi: «Una volta finita la pandemia di Covid, è probabile che molte più persone lavoreranno da casa e la maggior parte delle abitazioni, specialmente nelle città, possono diventare estremamente calde di notte e non sono facili da mantenere al fresco».

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