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Petra sotto l’acqua: violenta alluvione colpisce il sito archeologico

Una violenta alluvione ha colpito il sito archeologico di Petra in Giordania nella giornata di domenica 4 maggio 2025, trasformando l’antica “città rosa” in un fiume di fango e costringendo le autorità locali a evacuare centinaia di turisti. Le forti piogge hanno generato inondazioni improvvise che hanno invaso le strade e i monumenti di uno dei siti archeologici più famosi al mondo, creando momenti di panico tra i visitatori presenti.

L’emergenza e l’evacuazione dei turisti

Secondo quanto riportato dalle autorità giordane, circa 1.800 persone si trovavano in visita al sito quando le precipitazioni torrenziali hanno iniziato a trasformarsi in vere e proprie cascate d’acqua che scendevano dalle rocce circostanti. Il commissario del parco archeologico e turistico di Petra, Yazan Mahadin, ha confermato che “le squadre della protezione civile hanno evacuato la maggior parte” dei visitatori presenti nell’area.

L’emergenza ambientale ha raggiunto il suo apice quando numerosi turisti sono rimasti bloccati nei pressi dell’ipogeo di Al Deir, uno degli edifici simbolo del sito. Le squadre di soccorso sono intervenute tempestivamente per portare in salvo i visitatori, mentre le autorità hanno impedito l’accesso di ulteriori persone al sito nel corso del pomeriggio, chiudendo temporaneamente l’area archeologica.

La furia dell’acqua documentata sui social

Numerosi video condivisi sui social network mostrano la potenza dell’alluvione che ha colpito Petra. Le immagini documentano il rumore assordante dell’acqua che scorre violentemente tra i monumenti millenari, trasformando i sentieri solitamente aridi in torrenti impetuosi. Su piattaforme come X (ex Twitter) e altri social, i turisti hanno testimoniato i momenti di paura vissuti durante l’inondazione, con riprese che mostrano impressionanti cascate d’acqua che si riversano dalle alture circostanti il sito archeologico.

La Petra News Agency, agenzia di stampa nazionale giordana, ha diffuso le prime informazioni sull’accaduto, confermando l’intervento dell’autorità per il turismo e lo sviluppo locale per gestire l’emergenza e garantire la sicurezza dei visitatori.

I danni al sito archeologico

Sebbene al momento non siano disponibili valutazioni dettagliate sui danni causati dall’alluvione, le immagini mostrano fiumi di fango che hanno invaso le strade e i monumenti dell’antica città nabatea. Petra, conosciuta anche come la “città rosa” per il colore caratteristico della roccia in cui è scavata, è uno dei siti archeologici più importanti e visitati del Medio Oriente, nonché patrimonio UNESCO dal 1985.

Le autorità locali stanno ora valutando l’impatto dell’evento meteorologico estremo sulle strutture millenarie, che potrebbero aver subito danni a causa dell’erosione provocata dall’acqua e dal fango. Gli esperti temono che l’inondazione possa aver compromesso alcune parti del sito, richiedendo interventi di restauro e conservazione.

Non è la prima volta: Petra e il rischio idrogeologico

Questa non è la prima volta che Petra si trova ad affrontare il problema delle inondazioni. La particolare conformazione geologica dell’area, caratterizzata da stretti canyon e pareti rocciose, rende il sito particolarmente vulnerabile agli eventi meteorologici estremi. In passato, altre alluvioni hanno colpito l’antica città, evidenziando la necessità di implementare sistemi di prevenzione e gestione del rischio idrogeologico.

Gli esperti sottolineano come i cambiamenti climatici stiano aumentando la frequenza e l’intensità di questi fenomeni anche in aree tradizionalmente aride come la Giordania. Le piogge torrenziali che si abbattono in brevi periodi su terreni non abituati ad assorbire grandi quantità d’acqua possono trasformarsi rapidamente in inondazioni improvvise particolarmente pericolose.

La situazione attuale e le prospettive future

Secondo le ultime informazioni, non si registrano vittime a seguito dell’alluvione, grazie alla tempestiva evacuazione organizzata dalle squadre di soccorso. Le autorità giordane hanno temporaneamente sospeso le visite al sito archeologico per consentire le operazioni di messa in sicurezza e valutazione dei danni.

Non è ancora chiaro quando Petra potrà riaprire ai visitatori, ma è probabile che saranno necessari interventi di pulizia e ripristino prima che il turismo possa riprendere normalmente. L’evento meteorologico solleva interrogativi sulla necessità di implementare sistemi più efficaci di monitoraggio e allerta precoce per proteggere sia i visitatori che il patrimonio archeologico in caso di future precipitazioni intense.

Le autorità locali e gli esperti di conservazione dei beni culturali dovranno collaborare per sviluppare strategie di adattamento climatico che possano preservare Petra e altri siti archeologici vulnerabili dagli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi che ne conseguono.

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