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Nasce l’Osservatorio Europeo su CLIMA e SALUTE

L’Europa si organizza per rispondere alle minacce per la salute che derivano dal cambiamento del clima, consapevole del fatto che, mentre in vista dei negoziati in programma per questo autunno si vanno definendo gli impegni volti alla mitigazione dei cambiamenti climatici, è sempre più urgente anche una strategia efficace per l’adattamento agli impatti che ormai non possiamo più evitare.

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Nella cornice di questa strategia la Commissione Europea e l’Agenzia europea per l’Ambiente hanno presentato nei giorni scorsi l’Osservatorio europeo su clima e salute. La crisi climatica comporterà emergenze sanitarie sempre più frequenti e gravi, avverte l’UE: «si ritiene che fenomeni meteorologici estremi più frequenti e intensi, la comparsa e la diffusione di nuove malattie infettive, le minacce alla sicurezza alimentare e idrica e la perdita di biodiversità genereranno gravi rischi per la salute e amplificheranno i problemi sanitari esistenti.

Ma i cambiamenti del clima stanno già incidendo sulla salute delle persone e e sui sistemi sanitari, portando a vittime ed effetti negativi sulla salute in Europa.
La vulnerabilità al caldo estremo continua ad aumentare nel continente, a causa anche della crescita della popolazione urbana, delle condizioni croniche sempre più comuni e di un numero crescente di anziani. Allo stesso tempo, il cambiamento climatico sta rendendo alcune aree dell’Europa più adatte allo sviluppo di varie malattie infettive, sottolinea il nuovo Osservatorio, «tra cui la febbre dengue, le infezioni da Vibrio e la febbre del Nilo occidentale».

Mortalità globale correlata al calore per le persone di età superiore ai 65 anni . Fonte: Watts et al., 2020, via Osservatorio europeo su clima e salute

Il rapporto Responding to the health risks of climate change in Europe, pubblicato in occasione della presentazione dell’Osservatorio, rileva che, sebbene tutti gli Stati membri dell’UE abbiano strategie o piani di adattamento, le azioni che affrontano le minacce per la salute legate al clima sono in ritardo. L’UE esorta inoltre a coinvolgere maggiormente i professionisti della sanità pubblica nelle strategie che vengono portate avanti, a livello locale, nel domino della pianificazione del territorio, della progettazione urbana o dei dipartimenti ambientali.

La versione integrale del rapporto è consultabile a questo link

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