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Monte Fuji, la montagna sacra del Giappone si imbianca con 3 settimane di ritardo

La neve è finalmente arrivata sul monte Fuji, ma con un ritardo di tre settimane rispetto alla media storica. Il simbolo del Giappone si è mostrato per la prima volta completamente innevato il 23 ottobre 2025, un evento che l’Agenzia meteorologica giapponese ha confermato come prima nevicata ufficiale dell’inverno.

Il ritardo di quest’anno non è un record assoluto, ma resta significativo: la prima neve sul monte Fuji arriva infatti prima del 2024, quando la montagna di 3.776 metri si coprì di bianco soltanto il 7 novembre, la data più tardiva mai registrata dal 1894. Un segnale, secondo gli esperti, del clima sempre più irregolare che sta modificando anche i ritmi stagionali più consolidati.

L’estate più calda di sempre e un autunno anomalo

Il Giappone ha vissuto un’estate estrema, con temperature record di 41,8 °C nella città di Isesaki, a nord-ovest di Tokyo. Ondate di calore prolungate come questa incidono sull’atmosfera e ritardano la comparsa della neve sul monte Fuji, che un tempo era già ben visibile a inizio ottobre. L’autunno 2025 conferma così una tendenza che preoccupa meteorologi e climatologi: stagioni sempre più sbilanciate e meno prevedibili.

Il volto che cambia del monte Fuji

Da secoli la cima innevata del monte Fuji è un’icona della cultura giapponese, celebrata da artisti come Katsushika Hokusai nella celebre Grande onda di Kanagawa. Ma negli ultimi anni questo paesaggio immutabile sta cambiando volto: la neve arriva tardi, dura meno e si scioglie prima. Un dettaglio che molti considerano un campanello d’allarme dei cambiamenti climatici in corso.

Secondo l’osservatorio meteorologico di Kofu, la “prima nevicata” si verifica quando la montagna mostra, dopo l’estate, una copertura visibile di neve o precipitazioni bianche osservabili da valle. Quest’anno, l’evento è stato confermato grazie alle immagini aeree diffuse il 23 ottobre: una sottile coltre bianca che ha riportato, almeno per ora, il Fuji al suo aspetto più iconico.

Il monte Fuji, tra fascino e fragilità

L’arrivo tardivo della neve sul monte Fuji racconta più di un semplice fenomeno meteorologico. È il segno tangibile di un equilibrio che cambia: la montagna sacra, simbolo di eternità e purezza, oggi riflette le sfide climatiche del nostro tempo. E anche se il suo profilo innevato resta tra i più amati del Giappone, ogni anno la domanda si fa più urgente: quanto a lungo potremo ancora ammirarlo così?

 

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NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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