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Messico, decine di dispersi dopo l’alluvione: bilancio drammatico e soccorsi in corso

Le recenti alluvioni in Messico hanno provocato almeno 66 morti e oltre 75 dispersi. Le autorità e i soccorritori continuano le ricerche tra le comunità isolate e le zone devastate dalle piogge torrenziali.

Il Messico è stato duramente colpito da una serie di piogge torrenziali che hanno causato alluvioni e frane in diverse regioni del Paese. Secondo gli ultimi aggiornamenti, il bilancio delle vittime è salito a 66, mentre oltre 75 persone risultano ancora disperse nei cinque Stati maggiormente colpiti. Le operazioni di soccorso continuano senza sosta, con migliaia di soldati, volontari e operatori impegnati nella ricerca dei superstiti e nel ripristino delle infrastrutture essenziali.

Le cause delle alluvioni in Messico: tempeste tropicali e uragani

L’eccezionale ondata di maltempo è stata provocata dalla convergenza della tempesta tropicale Raymond e dell’uragano Priscilla, che si sono abbattuti sulla costa occidentale del Messico. Questi fenomeni hanno generato precipitazioni record, con fiumi in piena che hanno superato gli argini e colline indebolite che hanno ceduto causando frane devastanti. Gli Stati di Veracruz, Hidalgo, Puebla, Querétaro e San Luis Potosí sono tra le aree più colpite, con numerosi villaggi sommersi e strade impraticabili.

Il bilancio delle vittime e dei dispersi: numeri e testimonianze

Le autorità messicane hanno confermato almeno 66 morti e 75 dispersi, ma il numero potrebbe aumentare man mano che i soccorsi riescono a raggiungere le zone più isolate. Sono state colpite oltre 100mila abitazioni, molte delle quali sono state completamente distrutte o invase dall’acqua e dal fango. A Poza Rica de Hidalgo, lo straripamento del fiume Cazones ha causato i danni più gravi, costringendo migliaia di famiglie a lasciare le proprie case e interrompendo l’energia elettrica, mentre scuole, ospedali e stazioni ferroviarie sono stati allagati.

Soccorsi e aiuti umanitari: la risposta del governo e delle comunità

Il governo messicano, guidato dalla presidente Claudia Sheinbaum, ha mobilitato il Sistema nazionale di Protezione civile e stanziato un fondo di emergenza di 19 miliardi di pesos (circa 885 milioni di euro) per affrontare la crisi. Sono state dispiegate squadre specializzate per ripristinare la viabilità, fornire aiuti alimentari e sanitari, e organizzare evacuazioni per anziani e bambini rimasti intrappolati. In molte aree, i volontari locali si sono uniti agli operatori di protezione civile per consegnare viveri e soccorrere le persone in difficoltà.

I danni alle infrastrutture e il dramma degli sfollati

Le alluvioni hanno provocato il crollo di infrastrutture vitali, come ponti, strade e reti elettriche. Centinaia di famiglie sono state evacuate e ospitate in centri di accoglienza temporanei, mentre le autorità continuano a monitorare il livello dei fiumi e a lavorare per prevenire ulteriori rischi. Le immagini diffuse mostrano la gravità della situazione: persone rifugiate sui tetti, animali in cerca di salvezza e comunità completamente isolate dal resto del Paese.

La situazione attuale e le operazioni di ricerca

Mentre il bilancio dei dispersi resta elevato, le operazioni di ricerca proseguono con l’impiego di elicotteri, barche e squadre di soccorso che affrontano condizioni estreme per raggiungere i villaggi inaccessibili. La priorità del governo è garantire sicurezza e assistenza alle popolazioni colpite, con particolare attenzione ai bambini, agli anziani e alle categorie più vulnerabili. Le autorità invitano la popolazione a collaborare e a seguire le indicazioni ufficiali per evitare ulteriori tragedie.

Messico ancora in emergenza: la solidarietà nazionale

La solidarietà delle comunità messicane è fondamentale in questi giorni di emergenza: cittadini, associazioni e istituzioni stanno lavorando fianco a fianco per sostenere gli sfollati e aiutare chi ha perso tutto. Il Messico affronta una delle peggiori crisi ambientali degli ultimi anni, ma la determinazione dei soccorritori e la forza della popolazione restano il motore principale per superare questa tragedia.

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