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Vietnam sott’acqua: piogge estreme, frane e alluvioni causano morti e devastazione

Una violentissima ondata di maltempo sta colpendo il Vietnam centro-meridionale. Da giorni, piogge eccezionali stanno sferzando diverse province, con frane, alluvioni e infrastrutture al collasso. Il bilancio si aggrava di ora in ora: tra morti, dispersi e feriti, la regione è di nuovo in ginocchio.

Prima di entrare nel dettaglio, facciamo un passo indietro: stiamo parlando di precipitazioni che in molte aree hanno superato i 300-400 mm in poche ore. Non è solo maltempo: sono eventi estremi resi più intensi dalla crisi climatica, e ancora più pericolosi da un territorio fragile e da sistemi di allerta che non sempre reggono l’urto.

Piogge eccezionali e frane, 14 tra morti e dispersi

Nel cuore del Paese, la provincia di Khánh Hòa è quella che sta pagando il prezzo più alto di questo nuovo episodio di maltempo in Vietnam: in alcuni centri abitati, come Nhơn Hải e Khánh Phú, in meno di un giorno sono caduti oltre 300 mm di pioggia, con picchi vicini ai 400 mm.

L’accumulo d’acqua ha saturato il terreno e provocato frane devastanti, in particolare lungo il Khánh Lê Pass e in un cantiere nei pressi del Khánh Sơn Pass, dove un gruppo di lavoratori è stato travolto dal cedimento di una scarpata.

Secondo il ministero dell’Agricoltura e dell’Ambiente, gli episodi di maltempo in Vietnam degli ultimi giorni hanno provocato 14 vittime tra morti e dispersi. Le evacuazioni hanno coinvolto quasi 6.000 persone, mentre quasi 15.000 abitazioni risultano allagate o danneggiate.

I danni agricoli sono pesanti: migliaia di ettari di risaie compromessi, coltivazioni perenni distrutte, bestiame e pollame spazzati via dalle piene. Una situazione che, per un’area già esposta a rischio climatico, avrà conseguenze anche economiche e sociali nelle settimane che verranno.

Vie di comunicazione interrotte e migliaia di persone isolate

Il maltempo in Vietnam non si è limitato a colpire le zone montane. Le alluvioni hanno sommerso tratti di ferrovia tra Ngã Ba e Cam Thịnh Đông, bloccando oltre 800 passeggeri. Anche diversi tratti della strada principale che attraversa la zona industriale di Thuận Bắc sono finiti sott’acqua, con fabbriche invase dall’acqua fino a un metro e migliaia di lavoratrici e lavoratori costretti a interrompere le attività.

Le autorità hanno segnalato anche nuove frane su strade provinciali, ponti danneggiati e corsi d’acqua in piena, con livelli idrometrici oltre le soglie di allarme 2 e 3. Il quadro è, in sintesi, quello di un territorio frammentato e difficile da raggiungere.

Il primo ministro Phạm Minh Chính ha chiesto massima rapidità nei soccorsi e un intervento coordinato tra esercito, polizia e ministeri competenti. Il governo ha richiesto inoltre un rafforzamento dei sistemi di allerta, la manutenzione di ponti e strade, e un sostegno immediato alle comunità colpite. Un compito non semplice in un territorio come quello del Vietnam, dove tra monsoni e tifoni il maltempo colpisce sempre più spesso con intensità crescente.
E questo è il punto: quello che sta succedendo infatti non è una «sfortuna meteorologica». Il maltempo in Vietnam è ormai parte di un pattern più ampio di eventi estremi che si ripetono, ogni anno con un livello diverso di distruzione. Piogge concentrate, frane improvvise, alluvioni lampo: il segnale è evidente.

L’area centro-meridionale del Vietnam è una delle più vulnerabili dell’Asia sudorientale e affronta impatti che combinano orografia sfavorevole, urbanizzazione veloce e un clima che cambia velocemente. E questo episodio, l’ennesimo, non fa eccezione.

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NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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