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Inverno: 5 aspetti interessanti della stagione fredda

1. Due date per una stagione

Esistono due diverse date in cui si potrebbe dire che l’inverno abbia inizio, se ci riferiamo all’inverno meteorologico o astronomico. L’inverno definito dall’orbita terrestre attorno al Sole, inizia nel giorno del solstizio che cade il 21 o 22 dicembre. Tuttavia, quando si registrano e si confrontano i dati climatici, è importante impostare date che possono essere confrontate e quindi per questo motivo viene utilizzata la data fissa del 1 ° dicembre per segnare l’inizio dell’inverno meteorologico.

solstizio inverno 2019
Foto NASA

2. In inverno la Terra è più vicina al Sole

Un altro dato che potrebbe sorprendere molti è che la Terra è più vicina al Sole durante l’inverno.
All’inizio del mese di gennaio la Terra raggiunge il perielio (dal greco perì significa “vicino” e helios significa “sole”), cioè il punto più vicino al Sole nel corso della sua orbita, ad una distanza di circa 147.097.233 km, 2,5 milioni di chilometri meno della distanza media. Nel mese di luglio verrà raggiunta la massima distanza dal sole, cioè l’afelio. La distanza della Terra dal Sole non è ciò che causa le stagioni, ma influisce sulla loro lunghezza. É la stagione più fredda dell’anno perché i raggi solari investono obliquamente l’atmosfera terrestre e il Sole rimane un minor numero di ore sull’orizzonte.

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3. Gli inverni più freddi in Europa

Negli ultimi 100 anni sono 3 gli inverni più rigidi che abbiamo mai sperimentato nel nostro Continente.
Febbraio 1929: nell’anno della Grande Depressione l’Europa sperimentò uno degli inverni più freddi di sempre per l’arrivo di una massa d’aria gelida dalla Russia. Gelarono Il Danubio e il Reno così come la Laguna di Venezia e diversi laghi italiani. Il gelo sterminò gran parte degli uliveti. Furono registrati valori minimi davvero bassi: -21°C a Piacenza, -17°C ad Alessandria, -16°C a Pavia e Padova, -14°C a Milano e Trieste, -10°C a Perugia.
Febbraio 1956: anche in questo caso il gelo coinvolse diverse nazioni con molte vittime per il gelo. Si toccarono i -60°C in Svezia e i -57°C nei Pirenei. Congelarono il Tamigi e il Baltico e nevicò diffusamente in molte regioni italiane con nevicate storiche anche Roma, Napoli e Palermo.
Gennaio 1985: la nevicata dell’85 è entrata nella storia. A Milano caddero 90 centimetri di neve e fu necessario l’intervento dell’esercito. Notevole anche il febbraio del 2012

4. Etimologia della parola inverno

La parola inverno deriva dalla radice sanscrita him- ossia freddo, che ritroviamo nel latino hiems = inverno, freddo, gelo… o nel latino him-ernum (sottinteso tempus) poi divenuto hibernum ( da cui ibernazione = congelamento). Anche nel greco antico χειμών (cheimon) = freddo, inverno c’è traccia di questa radice.

Foto: Matteo Leoni

5. La soffice neve è molto pesante

La neve pesa molto. Un metro cubo di neve fresca pesa tra gli 80 ed i 200 kg. Il suo peso aumento se la neve è compatta: in questo caso un metro cubo pesa tra i 200 ed i 500 kg. Se la neve è compatta e bagnata il peso aumenta ancora di più. In questo caso un metro cubo peserebbe addirittura 800 kg, 8 quintali. Se, ad esempio, su un tetto di 50 metri quadri si accumulasse 1 metro di neve, il peso complessivo sarebbe di circa 5 tonnellate (5.000 kg). Il peso della neve ha purtroppo a che fare anche con il rischio di valanghe e, in questi casi, la quantità di neve coinvolta è notevolmente superiore: le valanghe possono muovere anche di 30-50 mila metri cubi di neve e per questo si tratta di situazioni molto pericolose.

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