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Incendi in Europa: Turchia, Grecia e Spagna sotto pressione. Vittime e danni

Roghi alimentati da caldo estremo, venti forti e vegetazione arida: evacuazioni, danni in aree abitate e vittime

Gli incendi boschivi – alimentati da caldo estremo, venti forti e siccità -, stanno attanagliando diverse zone d’Europa. Grecia, Turchia e Spagna contato purtroppo molti disagi dovuti ai roghi, evacuazioni e anche qualche vittima. Le temperature sono sempre più roventi, con l’Anticiclone nordafricano che finora ha interessato perlopiù l’Europa centro-meridionale mentre adesso è pronto ad espandersi anche verso i Paesi più a nord.

Incendi: in Attica e Grecia occidentale evacuazioni e vittime

Dall’8 agosto, la Grecia fronteggia incendi boschivi nella regione dell’Attica meridionale e nella Grecia occidentale, con centinaia di evacuati tra Keratea, Thimari e località rurali colpite da fiamme spinte da venti oltre 50 km/h. Una persona è decedutaKeratea, mentre sono stati allestiti rifugi temporanei per famiglie e anziani. Nella Grecia occidentale, insediamenti come Hrakleia, Lajoi, Grammatikos e Pournari sono stati evacuati in via precauzionale per la rapida propagazione su pini e macchia mediterranea. Le squadre antincendio impiegano aerei ed elicotteri per proteggere aree residenziali vicine alla vegetazione secca.

Turchia nord-occidentale: Canakkale sotto pressione

Nella provincia di Çanakkale, in Turchia, i roghi avanzano su terreni collinari e campi agricoli, alimentati da raffiche tese che ostacolano le linee tagliafuoco. Le autorità locali hanno disposto evacuazioni preventive per centinaia di residenti e la chiusura di tratti stradali ad alto rischio visibilità. I vigili del fuoco operano con autobotti, moduli boschivi e mezzi aerei laddove il fumo lo consente, concentrandosi sulla protezione di serbatoi idrici, aziende zootecniche e depositi di carburante nelle zone periurbane.

Nord della Spagna: vortici di fuoco e parco UNESCO minacciato

In Castiglia e León, il caldo estremo e i venti di foehn hanno generato vortici di fuoco nei pressi del parco di Las Médulas (sito UNESCO), costringendo i pompieri a ritirarsi temporaneamente. Circa 800 persone sono state invitate a lasciare le case in una mezza dozzina di villaggi; a Congosta, i residenti hanno bagnato tetti e facciate per difendere le abitazioni, mentre il fumo denso ha bloccato gli interventi aerei. Case isolate e infrastrutture rurali hanno subito danni. Le autorità hanno predisposto centri di accoglienza e monitoraggio continuo dei fronti attivi.

Fattori di rischio e misure utili per i residenti

La combinazione di ondate di caloreumidità relativa bassa e carico di combustibile elevato aumenta l’indice di pericolo incendio. Le temperature in quasi tutta Europa sono in aumento, con l’Anticiclone nordafricano in espansione verso Francia, Paesi Bassi, Svizzera, Austria, Germania e Balcani occidentali. Nella giornata di ieri (11 agosto) nel sud-ovest francese il termometro ha toccato i 42 gradi, in Spagna addirittura i 44 gradi.

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