Incendi Grecia, Chios in fiamme: è stato di emergenza

Dopo tre giorni di incendi violenti, l’isola di Chios in Grecia oggi si è finalmente svegliata senza focolai attivi, secondo quanto riportato dal portale locale Politischios. Ma la tregua è una magra consolazione: le fiamme hanno già bruciato 6.200 ettari di boschi e uliveti – circa il 7% della superficie totale dell’isola – e il pericolo di nuovi incendi resta alto, qui come in altre zone della Grecia.

Le autorità greche avevano dichiarato lo stato di emergenza mentre oltre 400 vigili del fuoco, con l’aiuto di 14 elicotteri e 4 aerei antincendio, lavoravano giorno e notte per contenere i diversi fronti attivi. Centinaia di abitanti e turisti sono stati evacuati, soprattutto nella zona sudoccidentale dell’isola, mentre i roghi minacciavano i villaggi e le aree dove si produce la mastiha, la preziosa resina di lentisco simbolo dell’isola.
⚠️ Ενεργοποίηση 1⃣1⃣2⃣
🆘 Δασική πυρκαγιά στην περιοχή #Άγιος_Μακάριος της Περιφερειακής ενότητας #Χίου
‼️ Αν βρίσκεστε στην περιοχή απομακρυνθείτε προς παραλία #Βροντάδου
‼️ Ακολουθείτε τις οδηγίες των Αρχών
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— Εποχικοί Πυροσβέστες (@epoxpyrosvestes) June 22, 2025
Il rischio di nuovi incendi in Grecia resta concreto: la Protezione civile greca segnala condizioni favorevoli alla propagazione del fuoco in diverse zone del paese, dal Peloponneso alle isole di Eubea e Lesbo. La combinazione di siccità, alte temperature e venti forti potrebbe trasformare rapidamente un focolaio in un disastro.
Negli ultimi anni la Grecia ha affrontato stagioni degli incendi sempre più intense, con roghi più rapidi e difficili da controllare. Le autorità e la scienza attribuiscono l’aggravarsi del fenomeno alla crisi climatica. Per fronteggiare l’emergenza, quest’anno il governo ha aumentato a 18.000 il numero di vigili del fuoco impiegati nella stagione estiva, investendo anche in nuovi mezzi e fondi per risarcimenti a famiglie e agricoltori colpiti dagli eventi estremi.
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