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Danni da eventi meteo, 29 le grandi catastrofi del 2022. In Europa il caldo dell’estate ha fatto oltre 16 mila morti

Nel 2022 si sono contati almeno 29 importanti eventi e catastrofi principalmente legate al meteo e al clima, responsabili di decine di migliaia di vittime e di danni economici per miliardi di dollari. Le perdite assicurate derivanti dalle catastrofi meteo-climatiche potrebbero, per il terzo anno consecutivo, superare la soglia dei 100 miliardi di dollari.

Le 29 grandi catastrofi naturali che hanno segnato il 2022 comprendono 14 eventi meteo estremi (tra temporali, grandinate, tornado), sei eventi alluvionali, cinque episodi siccitosi, tre cicloni tropicali e una tempesta di vento che ha colpito l’Europa.

Da inizio anno le perdite economiche provocate da questi eventi estremi è stato di 227 miliardi di dollari, danni che comprendono anche una prima stima delle conseguenze del passaggio dell’uragano Ian. Di questi, 99 miliardi saranno coperti da assicurazioni pubbliche e private. Questo è quanto emerge dal resoconto del terzo quadrimestre del 2022 realizzato dal broker assicurativo Aon.

Alluvioni, siccità, ondate di caldo e cicloni: gli eventi meteo estremi che hanno segnato il 2022

Sono tanti gli eventi meteo-climatici estremi che hanno costellato i primi 9 mesi del 2022: la grave siccità che ha colpito l’Europa avrebbe provocato circa 20 miliardi di danni e oltre 16.000 morti; le alluvioni catastrofiche hanno causato la morte di 3500 persone tra India e Pakistan; l’uragano Ian che potrebbe diventare uno degli eventi meteo più costosi per gli Stati Uniti; le inondazioni nell’est dell’Australia, continuamente raggiunto da piogge eccezionali, con oltre 2300 mm di pioggia caduti in 9 mesi e mezzo a Sydney, un record assoluto; un settembre eccessivamente mite in Groenlandia, che ha subito vasti e anomali eventi di fusione tardivi dei ghiacci.


Uragano Ian, l’evento più costoso dell’anno per gli Stati Uniti

Secondo le stime di Aon, agli Stati Uniti viene attribuito il 70% delle perdite assicurate finora nel 2022, principalmente a causa dell’impatto devastante dell’uragano Ian. Si tratta probabilmente dell’evento più costoso dell’anno.

Gran parte dei danni sono stati causati dal vento dell’uragano che, dopo aver colpito i settori sud-occidentali ha attraversato la Florida verso est, raggiungendo di nuovo il mare aperto. Sono state danneggiate proprietà che avevano già subito il passaggio del violento uragano Irma nel 2017 (il secondo più costoso per gli Stati Uniti dal 1900 dopo Katrina). Il resto lo ha fatto l’onda di tempesta, detta “storm surge“, che ha letteralmente mandato sott’acqua tutti i settori costieri di sud-ovest, e le alluvioni causate dalle piogge nelle zone interne dello Stato.

Europa provata da siccità e ondate di calore: il caldo estremo ha fatto oltre 16 mila morti

L’Europa purtroppo non è da meno. Il nostro continente – come sappiamo – è stato interessato da uno degli episodi di siccità più gravi degli ultimi 500 anni. La mancanza di precipitazioni, il via vai di intense ondate di caldo e l’elevato rischio di incendi ha segnato profondamente il nostro territorio, provocando perdite in termini di raccolti agricoli e in termini di vite umane. Le due ondate di calore più intense, di metà giugno e metà luglio, hanno interessato milioni di persone in Europa, specie i Paesi centrali, meridionali e occidentali del continente. Molti i record di caldo battuti dall’estate 2022, con i 47 gradi raggiunti in Portogallo e i primi 40 gradi del Regno Unito.

L’ondata di caldo di metà giugno ha fatto 3.700 vittime, quella di metà luglio oltre 13.000. Si tratta, lo ricordiamo, di stime approssimative che spesso sottostimano il bilancio reale di tali eventi.

siccità
Parte dell’Europa vista dai satelliti. Crediti NASA

Molti fiumi, importantissimi anche per il commercio e l’economia, sono diventati innavigabili a causa della carenza di acqua. Metà del continente europeo era interessato dall’allerta arancione per siccità a metà agosto secondo l’Osservatorio europeo sulla siccità. Risulta ancora difficile fare la conta dei danni, ma si stimano perdite economiche di miliardi di dollari, per il settore agricolo, per le infrastrutture e gli edifici specie in Spagna, Italia, Francia e Ungheria. Secondo Aon, considerando anche altre criticità riscontrate negli ultimi mesi sul territorio, le perdite economiche complessive potrebbero superare i 19 miliardi di dollari. 

Oltre 1700 vittime in Pakistan

Le alluvioni che hanno colpito il Pakistan hanno fatto circa 1700 morti, delle quali il 20% provocato da cause indirette quali malnutrizione e malattie. Le perdite economiche e i danni assicurati non dovrebbero superare quelli derivanti dalle alluvioni che hanno colpito Australia e Cina, ma l’impatto sociale ed economico sulla popolazione del Pakistan risulta sicuramente più pesante, profondo e arduo da superare.

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