Copernicus: il fumo degli incendi in Canada raggiunge l’Europa
Le analisi di Copernicus confermano che un’enorme quantità di fumo dagli incendi canadesi ha attraversato l’Atlantico, raggiungendo il continente europeo

Gli ultimi dati provenienti dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service mostrano un evento di trasporto di fumo su larga scala: le colonne di fumo generate dagli incendi boschivi in Canada sono state trasportate dai venti in quota fino a raggiungere diverse regioni dell’Europa nord-occidentale. Le immagini satellitari testimoniano come, tra la fine di maggio e i primi giorni di giugno 2025, queste nubi di particolato abbiano attraversato l’oceano, causando cieli offuscati e tramonti intensamente colorati su molte città europee.
Incendi record in Canada e origine del fumo
Nel maggio 2025, vaste aree delle province di Manitoba e Saskatchewan sono state interessate da incendi forestali di eccezionale intensità. Le condizioni meteorologiche estreme, tra cui ondate di calore e siccità prolungata, hanno favorito la rapida propagazione delle fiamme. Secondo Copernicus, questi incendi hanno generato enormi quantità di fumo e particelle inquinanti, tra cui carbonio, polveri sottili (PM2.5 e PM10), anidride carbonica e monossido di carbonio. Il fumo, spinto dai venti occidentali, ha formato colonne visibili anche dallo spazio, raggiungendo altitudini elevate e viaggiando per migliaia di chilometri.
Le analisi dei dati satellitari di Copernicus hanno permesso di monitorare in tempo reale il trasporto del fumo. Dopo una prima ondata a metà maggio, una seconda e più consistente plume di fumo ha attraversato l’Atlantico durante l’ultima settimana di maggio, raggiungendo l’Europa nord-occidentale il 1° giugno. Le correnti atmosferiche hanno guidato il fumo verso Francia, Regno Unito, Benelux e Germania, con ulteriori spostamenti previsti nei giorni successivi. In alcune aree, come il bacino di Parigi, si è registrato un aumento della concentrazione di monossido di carbonio in quota, senza però impatti significativi sulla qualità dell’aria al suolo.
Secondo gli esperti di Copernicus, il fumo trasportato si trova prevalentemente ad alta quota e non rappresenta un rischio diretto per la salute pubblica nelle aree coinvolte. Tuttavia, la presenza di particolato atmosferico può contribuire a fenomeni come cieli lattiginosi, riduzione della visibilità e spettacolari tramonti rossastri dovuti alla diffusione della luce solare. A differenza delle situazioni osservate nel Nord America, dove il fumo ha causato un peggioramento della qualità dell’aria e condizioni “molto insalubri”, in Europa gli effetti sono stati principalmente di tipo estetico e atmosferico, senza superamento delle soglie di attenzione per le polveri sottili.
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