Brasile, dalla siccità alle inondazioni: gli agricoltori brasiliani lottano con il cambiamento del clima in Amazzonia

Le recenti inondazioni in Amazzonia segnano un cambiamento drammatico per gli agricoltori brasiliani, costretti ad adattarsi a condizioni meteorologiche estreme e imprevedibili.

Inondazioni di portata storica

Da mercoledì 28 maggio, la situazione per agricoltori e residenti del Brasile centro-settentrionale è diventata critica a causa di forti piogge che hanno provocato inondazioni devastanti. Le acque hanno invaso case, interrotto le comunicazioni, danneggiato raccolti e messo in pericolo il bestiame, creando un’emergenza senza precedenti.

La situazione dei residenti di Manacapuru

Nella città di Manacapuru, in Amazzonia, i residenti che vivono vicino al fiume Solimões sono ora costretti a confrontarsi con un clima che cambia rapidamente. Dopo anni di grave siccità, che aveva ridotto drasticamente le risorse idriche, ora si trovano a dover affrontare una serie di inondazioni che hanno trasformato le loro vite.

Stato di emergenza e conseguenze

Ben 29 delle 62 città nello stato dell’Amazzonia hanno dichiarato lo stato di emergenza. Le previsioni indicano che i livelli del fiume rimarranno elevati fino a luglio, mettendo a rischio oltre 290.000 persone. Queste condizioni estreme non solo minacciano la sicurezza alimentare, ma anche la stabilità economica dei residenti.

Livelli di piena estremi

I media brasiliani hanno riportato che domenica scorsa, il fiume Solimões ha raggiunto un altezza di piena record di 19 metri. Questo fenomeno rappresenta una sfida significativa per gli agricoltori, che devono adattarsi rapidamente a un ambiente in continua evoluzione.

Adattamento ai cambiamenti climatici

In questo contesto, è fondamentale che gli agricoltori implementino strategie di adattamento per affrontare le nuove condizioni climatiche. Tecniche di coltivazione sostenibile e l’adozione di varietà vegetali più resistenti possono rappresentare soluzioni efficaci per garantire la produzione agricola.