Resta elevato in montagna il pericolo che si stacchi una valanga, complice l’abbondanza di neve fresca e il vento che sferza con violenza le nostre montagne: soprattutto sulle creste appenniniche è alto il rischio di raffiche particolarmente intense che potranno arrivare intorno ai 100 km orari.
Proprio dall’Appennino è recentemente arrivata la notizia di una valanga che si sarebbe distaccata dopo il passaggio di un maestro di sci nella zona dell’Abetone, in Toscana: se in un primo momento sembrava che ci fossero persone coinvolte, secondo quanto riferisce il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico la slavina non avrebbe travolto nessuno. Sempre in Toscana si è staccata un’altra valanga presso il passo di Annibale (comune di Abetone Cutigliano) e sono in corso accertamenti per verificare che non ci siano persone coinvolte.
Secondo quanto segnalato dal servizio Meteomont dei Carabinieri, lungo la dorsale appenninica il pericolo valanga è fino a marcato soprattutto nei settori centrali e settentrionali. È codice arancione per l’Appennino emiliano centrale, Monti Sibillini, Gran Sasso, Velino – Sirente, Parco Nazionale dell’Abruzzo, Majella, Mainarde – Alto Molise e Matese.
L’AINEVA, Associazione Interregionale di coordinamento e documentazione per i problemi inerenti alla neve e alle valanghe, fa il focus sulla situazione dell’Arco Alpino e segnala che il rischio valanga oggi sarà forte in zone di confine nell’estremo Nord-Ovest ed estremo Nord-Est. È codice rosso in Valle d’Aosta (Val Veny, Valle di La Thuile, Valgrisenche, La Salle Morgex e Gran San Bernardo Ollomont) e in Friuli Venezia Giulia sulle Alpi Giulie. È codice arancione per pericolo marcato in quasi tutto il resto delle Alpi.
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