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Ottime notizie sui parchi italiani: 3 fanno parte della prestigiosa “Green List” dell’IUCN

Ci sono ottime notizie che riguardano alcuni parchi italiani: il Parco Nazionale Arcipelago Toscano e quello delle Foreste Casentinesi entrano a fare parte della prestigiosa “Green List”dellUnione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN). Il Parco Nazionale del Gran Paradiso invece rinnova per la terza volta dal 2014 la sua presenza: la comunicazione ufficiale è arrivata il 20 aprile dalla sede IUCN che si trova in Svizzera.

Questo riconoscimento dell’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura è molto importante perché premia le eccellenze mondiali delle aree protette e rappresenta un programma di certificazione per quelle che effettivamente risultano le migliori in termini di conservazione naturalistica e gestione sostenibile. “Sono molto orgoglioso di questo risultato, sia per quanto riguarda il parco da me presieduto che per gli altri due. Federparchi sta seguendo il percorso di certificazione delle Green List in Italia e sono certo che ben presto altri parchi si aggiungeranno all’Arcipelago Toscano, alle Foreste Casentinesi e al Gran Paradiso a dimostrazione dell’eccellenza raggiunta nella gestione del nostro enorme patrimonio naturalistico. Voglio ringraziare per questo importante risultato sia lo staff dei Parchi che hanno lavorato con impegno e costanza per raggiungere quest’obiettivo, sia quello di Federparchi che li ha assistiti con competenza, sia la IUCN ed Egle Italia che pur nel ruolo rigoroso di valutatori, ci hanno aiutato a capire meglio i meccanismi per raggiungere questa prestigiosa certificazione” ha affermato Giampiero Sammuri, vicepresidente di IUCN Italia e presidente del Parco dell’Arcipelago Toscano.

Foto di Couleur da Pixabay

Il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano è il più grande parco marino d’Europa, con una superficie di 17.887 ettari di terra e 56.776 ettari di mare; comprende tutte le 7 isole principali dell’Arcipelago Toscano, tra cui Capraia e l’Isola del Giglio, più alcuni isolotti minori e scogli. Per natura e per vocazione le isole rappresentano territori ideali per piccole produzioni che valorizzano i territori, recuperando mestieri e tecniche di lavorazione tradizionali. I prodotti agroalimentari costituiscono le “eccellenze” la cui custodia risulta essenziale anche per la tutela della biodiversità.

Secondo la IUCN globale, con i nuovi ingressi salgono a 59 i parchi naturali che fanno parte della Green List, distribuiti in 16 Paesi.

Un riconoscimento che fa onore all’Italia, Paese dalla natura magnifica che sa valorizzare questa preziosissima risorsa. Un riconoscimento, non solo in termini di biodiversità ma anche nella gestione complessiva, che ci incoraggia ad ampliare la rete delle aree protette e a investirvi con convinzione. I parchi nazionali italiani saranno anche tra i protagonisti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” queste le parole del ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani.

Il Parco delle Foreste Casentinesi, istituito nel 1993, si trova nell’Appennino tosco-romagnolo, lungo il confine delle regioni Emilia Romagna e Toscana, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Copre un’area di circa 36.000 ettari; è abitata da migliaia di specie animali e vegetali che interagiscono tra loro, in ambienti che evolvono e altri che si perpetuano da centinaia di anni.

Foto di italyontrail da Pixabay

Il programma “Green List” punta a verificare la qualità della gestione delle aree protette e a stimolare una costante crescita in tal senso, certificando le eccellenze mondiali ovvero quelle che offrono validi risultati di conservazione. Fa riferimento a uno specifico standard, adattato alle esigenze locali poiché è composto da una serie di parametri qualitativi atti a misurare e migliorare le performance delle aree protette, al fine di raggiungere elevati obiettivi di tutela e di governance del loro territorio. Sono anche molto importanti gli aspetti che riguardano la partecipazione, la condivisione con le comunità e il territorio in materia di sostenibilità; quest’ultima è valutata sia in termini di partecipazione e condivisione, sia per quanto riguarda infrastrutturazione e attività produttive all’interno del perimetro dell’area protetta.

Il Parco Nazionale del Gran Paradiso è il più antico Parco Nazionale italiano; istituito il 3 dicembre del 1922 si trova in un’area tra la Valle d’Aosta e il Piemonte ed è gestito dall’Ente Parco Nazionale Gran Paradiso, con sede a Torino. Dal lato francese confina con il Parco nazionale della Vanoise e ha un’estensione di 71.043,79 ettari su un terreno prevalentemente montuoso. La sua costituzione inizialmente è stata legata soprattutto alla salvaguardia del suo animale simbolo, lo stambecco, un tempo molto presente a quote elevate, al di la del limite delle aree boscate ma purtroppo oggetto, per secoli, di caccia indiscriminata.

Foto di suju-foto da Pixabay

Da tempo l’Italia manifesta il suo impegno per la conservazione della biodiversità con un’attenzione particolare al ruolo trainante che possono avere le zone protette come aree pilota per coniugare conservazione e sviluppo sostenibile: così ha sempre sostenuto il processo di certificazione “IUCN Green List”.

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