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Incendi in Italia: fuoco in molte regioni, domenica voli dirottati in Sardegna. Resta alta l’allerta

Mentre il caldo non molla la presa gli incendi hanno iniziato a colpire duramente l’Italia in questi ultimi giorni di giugno, con roghi violenti e simultanei in Sardegna, ma anche in Campania e Lazio. Complici il caldo estremo, il vento e, in alcuni casi, l’azione criminale, domenica 29 giugno gli incendi hanno messo a dura prova la macchina dei soccorsi e causando danni al territorio e mettendo a rischio la salute pubblica.

Emergenza incendi in Sardegna: evacuazioni e voli dirottati

l nord della Sardegna è stato tra le aree più colpite. Violenti incendi boschivi hanno colpito le zone di Ozieri, Muros, Ossi e Alghero. Le fiamme si sono propagate fino a minacciare le abitazioni nella borgata di Santa Maria la Palma, portando all’evacuazione di diverse famiglie. L’aeroporto di Alghero è stato chiuso per ore, con diversi voli dirottati su Cagliari a causa della densa colonna di fumo.

Nel rogo, alimentato dal vento, sono stati distrutti sterpaglie, mezzi agricoli e macchia mediterranea. Sul posto operano squadre della Protezione Civile, Vigili del Fuoco, elicotteri e Canadair.

Per la giornata di oggi è in vigore un codice arancione (pericolo alto) nei settori centrali della Sardegna.

Follonica, incendio in pineta: paura tra i turisti

In Toscana, un incendio è scoppiato nella pineta tra Follonica e Puntone, proprio a ridosso della spiaggia. Il rogo è divampato intorno alle 13 di domenica 29 giugno, generando fumo visibile anche dalla costa e scatenando il panico tra bagnanti e turisti.

Sono intervenuti tre elicotteri antincendio e numerose squadre di volontari e operai forestali. Grazie alla quasi totale assenza di vento, si è evitato per ora che le fiamme raggiungessero stabilimenti e strutture balneari. Resta alta la preoccupazione per il possibile riattivarsi dei focolai, viste le temperature elevate e la siccità prolungata.

Napoli, rogo a Monte Sant’Angelo: aria irrespirabile

Anche Napoli ha vissuto un’altra giornata di paura. Nella zona di Monte Sant’Angelo, già colpita nei giorni scorsi, un nuovo vasto incendio ha avvolto la vallata alle spalle del Rione Traiano, costringendo i cittadini a barricarsi in casa per l’aria diventata irrespirabile. Il fumo denso era visibile persino dallo stadio Maradona e dalla zona universitaria di Fuorigrotta.

Roma e provincia: incendi dolosi, feriti due vigili del fuoco

Il Lazio è un altro fronte caldo dell’emergenza. A Santa Palomba, alla periferia sud di Roma, un incendio ha devastato un’azienda di stoccaggio di materiale elettrico e bobine di rame. L’enorme nube nera si è alzata per ore, ben visibile in tutta la città. A nord della Capitale, a Cerveteri, le fiamme hanno lambito il centro storico, costringendo le autorità a lanciare l’allarme: si è trattato, secondo la sindaca Gubetti, di un attacco incendiario premeditato.

Due vigili del fuoco sono rimasti feriti mentre erano impegnati a domare i roghi. Fortunatamente le loro condizioni sono in miglioramento. Decine di squadre sono intervenute per ore, con elicotteri in volo e volontari giunti anche da altri comuni.

Incendi e crisi climatica: un legame ormai evidente

Gli incendi estivi in Italia sono sempre più frequenti, intensi e distruttivi. Le alte temperature, il vento e la prolungata siccità, effetti diretti della crisi climatica, creano le condizioni ideali per lo sviluppo dei roghi.

A queste si aggiungono negligenze (come la mancata pulizia dei terreni) e, purtroppo, azioni dolose, che aggravano un quadro già critico. La prevenzione incendi e la gestione del rischio devono diventare una priorità politica e operativa. Le autorità locali chiedono maggiore sorveglianza, piani di adattamento e più fondi per il contrasto al fuoco.

 


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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