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GHIACCIAI italiani: l’Adamello ha perso 12 metri di spessore in 5 anni

E’ partita la seconda Carovana dei ghiacciai italiani, campagna di Legambiente realizzata con la collaborazione del Comitato Glaciologico Italiano per monitorare lo stato di salute di 13 ghiacciai alpini e il glacionevato del Calderone.

Ghiacciai italiani dimezzati dal 1850, alcuni potrebbero scomparire in soli 30 anni

La carovana, partita il 23 agosto, ha visitato come prima tappa il ghiacciaio dell’Adamello che ogni anno perde 14 milioni di metri cubi di acqua. Dal 1957 al 2015 l’area del ghiacciaio dell’Adamello si è ridotta dai 19 a 17,7 km2, mentre ha perso 10-12 metri di spessore negli ultimi 5 anni. Lo comunica Legambiente sottolineando anche un marcato ritiro della fronte di oltre 2000 m negli ultimi 160 anni tanto da poter parlare, dati del Comitato Glaciologico (CGI) alla mano, di un progressivo ritiro, interrotto da blande pulsazioni positive, l’ultima durante i primi anni del 1980.

Le osservazioni del 2021 mettono in luce che la neve residua è già quasi esaurita nel mese di agosto nella stazione di misura nei pressi del passo Veneracolo (3100 metri s.l.m.). Sono state individuate anche le aree più sofferenti del ghiacciaio, una serie di “crepacciature con andamento semicircolare definiscono dei calderoni, ovvero delle depressioni in cui la superficie del ghiacciaio collassa in corrispondenza di cavità endoglaciali, che si vanno allargando progressivamente. Le dimensioni di una di queste depressioni misurate dal SGL alcuni anni fa erano pari a 90 metri di larghezza e 15 di profondità“.

Durante la Piccola Età Glaciale ( terminata a metà del 1800), il Massiccio dell’Adamello insieme al Presanella ha ospitato oltre 100 corpi glaciali. Da allora, i ghiacciai presenti sul Massiccio hanno perso oltre il 50% della superficie totale (dati Carlo Baroni, Responsabile Alpi Centrali CGI).

Dopo la prima tappa, la Carovana dei Ghiacciai continua il suo viaggio attraverso le Alpi, e dal 26 agosto fino al 28 sarà in Alto Adige per monitorare il il Ghiacciaio Vedretta Lunga.

«Le masse glaciali dell’Adamello, il più grande ghiacciaio d’Italia, colpiscono in quando a dimensioni e bellezza e lasciano grande sconcerto al pensiero che nei prossimi decenni se continueremo con il trend attuale di immissioni di gas climaterianti, non potranno più essere ammirate dai numerosi turisti che raggiungono il passo del Presena – dichiara Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente -. Sicuramente un motivo in più perché si costruisca una maggiore consapevolezza nei cittadini e nei governanti. Stiamo assistendo alla scomparsa di un patrimonio inestimabile poiché non si tratta solo di bellezza e di importanti riduzioni di risorse idriche oltre che di aumento del dissesto».

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