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G20, a NAPOLI il controvertice dell’Ecosocialforum: giovedì la manifestazione

Al via il G20 di Napoli, con i ministri dell’ambiente dei 20 paesi più potenti del Mondo che tra oggi e domani affronteranno tematiche relative all’Ambiente, al Clima e all’Energia. In corrispondenza con il vertice partenopeo si è aperta già da martedì 20 luglio una tre giorni di mobilitazione dal basso nata da diverse realtà locali e nazionali unite sotto il simbolo delle api, nella rete Bees Against G20.

La scelta è ricaduta sulle api perché «non sono solo essenziali al funzionamento dell’ecosistema – ha fatto sapere la Rete in una nota -, sono anche un esempio di cooperazione dal basso, di mobilitazione in sciame, di quel processo di partecipazione e di azione di cui abbiamo tutte e tutti bisogno per ribaltare il modello che ci sta conducendo al disastro».

Gli attivisti hanno fatto irruzione all’interno della zona rossa predisposta in Piazza del Plebiscito nel pomeriggio di ieri, mercoledì 21 luglio, e il giorno prima un gruppo era riuscito a entrare anche nel Palazzo reale di Napoli, dove sarà ospitato il G20, esponendo sulla facciata alcuni striscioni.

Le ragioni della protesta

Negli stessi giorni in cui ricorre il ventennale del G8 di Genova si terrà a Napoli il vertice dei ministri dell’ambiente del G20, ma in vent’anni non è cambiato nulla nel metodo e nel merito, accusa in una nota la rete Bees Against G20. «Un’élite di governi e di autocrati, in alcuni casi autentiche dittature, sta conducendo il pianeta verso il disastro ecologico (e di conseguenza anche sanitario)». Chi è parte del problema non è parte della soluzione, avvertono gli attivisti.

I più potenti governi del mondo in realtà ballano sul Titanic e cercano di strumentalizzare la domanda di cambiamento per speculare con politiche di greenwashing e misure di facciata, mentre i paesi più poveri, i ceti più deboli, i sud del mondo pagano il prezzo più alto di queste scelte. Perché giustizia ambientale e giustizia sociale, sfruttamento dei territori e sfruttamento degli esseri umani sono strettamente interconnessi. Basterebbe forse un terzo dei trilioni stanziati nell’anno della pandemia per un radicale cambio di rotta sui combustibili fossili, che però richiede una radicale messa in discussione di questo modello di sviluppo estrattivo e speculativo sull’uomo e sulla natura, capace di moltiplicare solo la devastazione del pianeta, la diseguaglianza e la precarietà esistenziale e lavorativa delle persone.

Sotto accusa anche il luogo e le tempistiche del summit. Scegliere Napoli e la Campania appare come «uno schiaffo dritto in faccia – accusano gli attivisti – alle comunità del nostro territorio che da anni fanno i conti con le conseguenze drammatiche di una criminale gestione dello smaltimento dei rifiuti legali ed illegali, che ha ammalato e ucciso decine di migliaia di persone, che ha socialmente ed economicamente devastato intere aree della regione». «È inaccettabile che la nostra città diventi il teatro di una parata di false intenzioni, alla quale per altro prenderanno parte anche ministri di paesi, come la Turchia, che non rispettano i più elementari diritti umani».

Il tutto nel momento drammatico in cui ricorre il ventennale del G8 di Genova, che nel 2001 ha fatto registrare quella che Amnesty International ha definito come “la più grande sospensione dei diritti democratici in Occidente dopo la Seconda Guerra Mondiale”.

«Centinaia di migliaia di donne e uomini – sottolinea Bees Against G20 – manifestarono contro un vertice che celebrava un sistema economico e produttivo che stava devastando il pianeta, affamando i popoli e che per questa ragione furono massacrati di botte, torturati, processati e che ancora oggi vengono perseguitati da uno Stato che continua a vendicarsi.
La storia ha dato ragione a chi era nelle strade di Genova, a chi manifestava all’epoca contro la globalizzazione.
La nostra specie sul pianeta potrebbe avere pochi decenni di vita a causa di un modello di sviluppo che ha messo al centro soltanto il profitto e ha calpestato i diritti delle persone. Lo stesso emergere sempre più frequente di nuove pandemie come il Covid_19 è sicuramente connesso alla devastazione ambientale, alla crisi climatica e alla destabilizzazione degli ecosistemi».

G20 Napoli, oggi la manifestazione

Nel giorno di apertura del vertice a Napoli si svolgerà anche la manifestazione organizzata dalla rete Bees Against G20: l’EcoParade partirà da Piazza Dante alle 16:00 di oggi, giovedì 22 luglio.

Vasta la rete di realtà che ha aderito, composta da associazioni attive da anni nel mondo dell’ambientalismo ma non solo: oggi tra gli altri sfileranno Greenpeace, Fridays For Future, Legambiente, Extinction Rebellion e WWF Napoli, ma anche Libera, Non una di meno e molte altre realtà fra sindacalismo, comitati di lotta ambientale e autorganizzazione sociale e politica.

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