Notizie Italia - Icona Meteo https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/ IconaMeteo.it - Sempre un Meteo avanti Mon, 23 Jun 2025 08:11:35 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.8.1 https://www.iconameteo.it/contents/uploads/2019/12/Favicon-150x150.png Notizie Italia - Icona Meteo https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/ 32 32 Maltempo in Piemonte: piogge intense e forti venti creano disagi. Le zone colpite https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-piemonte-piogge-intense-e-forti-venti-creano-disagi/ Mon, 23 Jun 2025 08:10:35 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=82269 maltempo piemonteDomenica 22 giugno il Piemonte è stato colpito da un’ondata di maltempo con forti temporali, grandinate e raffiche di vento

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Il maltempo ha investito il Piemonte nella giornata di domenica 22 giugno, portando piogge intense, temporali di forte intensità e grandine su gran parte della regione. Nelle zone collinari e di pianura si sono registrati numerosi interventi di soccorso e disagi alla circolazione stradale. L’evento meteorologico ha coinvolto anche altre regioni del Nord Italia, ma in Piemonte si sono verificati alcuni degli episodi più significativi della giornata.

Maltempo in Piemonte: temporali violenti e grandinate. Ecco le zone più colpite

Nel tardo pomeriggio del 22 giugno, un violento maltempo ha colpito le aree alpine e prealpine del Piemonte, estendendosi rapidamente verso le pianure e coinvolgendo il Torinese, il Vercellese, il Biellese e il Monferrato. I nubifragi hanno causato locali allagamenti e la grandine di medio-grandi dimensioni ha provocato danni a coltivazioni, veicoli e strutture. Raffiche di vento forte superiori ai 100 km/h sono state segnalate soprattutto tra Roletto e Frossasco, nel Pinerolese, dove sono esondati rii e piccoli torrenti, creando disagi e richiedendo l’intervento dei Vigili del Fuoco.

Soccorsi e disagi alla circolazione

Numerosi sono stati gli interventi di soccorso da parte dei Vigili del Fuoco per auto bloccate nei sottopassi allagati e per la rimozione di alberi caduti sulle strade. La viabilità ha subito rallentamenti e chiusure temporanee in diversi comuni, soprattutto nella provincia di Torino e nelle aree del basso Piemonte. Il maltempo ha inoltre causato interruzioni locali dell’energia elettrica e danneggiamenti a infrastrutture e reti di comunicazione.

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Maltempo, temporali e grandine: danni al Nord, oggi allerta in diverse regioni https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-temporali-e-grandine-danni-al-nord-oggi-e-allerta/ Sun, 22 Jun 2025 06:40:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=82230 maltempo temporali grandine allerta meteoDopo una giornata di sabato segnata da violenti temporali e colpi di vento improvvisi soprattutto al Nord, l’Italia resta sotto scacco del maltempo anche oggi, domenica 22 giugno. La Protezione Civile ha diramato una nuova allerta gialla per rischio temporali e idrogeologico in numerose aree del Centro e in alcune zone del Nord, con particolare …

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Dopo una giornata di sabato segnata da violenti temporali e colpi di vento improvvisi soprattutto al Nord, l’Italia resta sotto scacco del maltempo anche oggi, domenica 22 giugno. La Protezione Civile ha diramato una nuova allerta gialla per rischio temporali e idrogeologico in numerose aree del Centro e in alcune zone del Nord, con particolare attenzione alla Toscana, all’Abruzzo, all’Umbria e alla Lombardia.

Cronaca di una giornata tempestosa

Ieri pomeriggio forti temporali si sono abbattuti sulla pianura lombarda, investendo a più riprese il Bergamasco, il Milanese e la Brianza, con raffiche di vento che localmente hanno superato i 70 km/h e grandinate di forte intensità. Colpita duramente la città di Lecco, dove il vento – con punte stimate intorno ai 120 km/h – ha fatto crollare una ruota panoramica. Rovesci e temporali sparsi anche in Trentino Alto Adige e sulle Dolomiti, con accumuli molto irregolari.

La furia del maltempo ha interessato anche il Piemonte orientale e la Liguria: nel Biellese, nel Vercellese e tra Savonese e Genovese si sono registrati temporali intensi e chicchi di grandine fino a 4-5 cm, soprattutto ad Arenzano, dove si segnalano danni ingenti a veicoli e infrastrutture.

Allerta meteo per oggi

Secondo il bollettino ufficiale, è in vigore una allerta gialla per temporali in:

  • Abruzzo (tra cui Marsica, bacini dell’Aterno e del Pescara)

  • Lombardia (tra le zone coinvolte: Nodo Idraulico di Milano, Orobie bergamasche, Valchiavenna e pianura centro-occidentale)

  • Toscana (quasi intero territorio, comprese Firenze, Versilia, Lunigiana, costa e isole)

  • Umbria (area del Nera-Corno)

Stesso livello di allerta anche per rischio idrogeologico in Abruzzo e Toscana.

Previsioni per domenica 22 giugno

Il vortice ciclonico che ieri ha colpito il Nord si sta spostando verso sud-est e oggi porterà instabilità soprattutto nelle regioni centrali. Attesi rovesci e temporali pomeridiani su Toscana interna, Umbria meridionale, Lazio, Abruzzo e Sardegna, in attenuazione in serata.

Al Nord, invece, il maltempo si è attenuato e oggi il tempo tornerà in prevalenza soleggiato, salvo qualche temporale di calore su Alpi occidentali e Appennino settentrionale. Le temperature sono in calo al Centro e in Sardegna, mentre risalgono leggermente al Nord. Valori ancora vicini alla media stagionale, ma già da lunedì si prevede un nuovo aumento termico che potrebbe culminare – da metà settimana – in una ondata di calore intensa al Centro-Sud, con picchi prossimi ai 40 gradi.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune.

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Cosa fare in caso di ondate di calore: consigli pratici e raccomandazioni https://www.iconameteo.it/news/cosa-fare-in-caso-di-ondate-di-calore-consigli-pratici-e-raccomandazioni/ Sat, 21 Jun 2025 08:40:44 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=82168 soleScopri come proteggerti durante una ondata di calore seguendo le raccomandazioni della Protezione Civile per affrontare al meglio le alte temperature e prevenire rischi per la salute.

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Scopri come proteggerti durante una ondata di calore seguendo le raccomandazioni della Protezione Civile per affrontare al meglio le alte temperature e prevenire rischi per la salute.

Le ondate di calore sono fenomeni sempre più frequenti durante l’estate italiana, portando temperature elevate che possono superare i 40°C in molte regioni. Questi episodi mettono a rischio la salute, in particolare di anziani, bambini e persone con patologie croniche. Per questo motivo, è fondamentale conoscere i comportamenti da adottare per ridurre i rischi legati al caldo estremo e garantire la sicurezza di tutti.

Come proteggersi durante le ore più calde della giornata

La Protezione Civile consiglia di evitare di uscire o esporsi al sole tra le 11 e le 18, quando il rischio di colpo di calore è massimo. Limitare le attività fisiche all’aperto e ridurre al minimo gli spostamenti in auto può fare la differenza, soprattutto nelle città dove l’effetto “isola di calore” amplifica la sensazione di afa. È importante prediligere ambienti freschi e ombreggiati, arieggiare frequentemente le stanze e utilizzare tende o persiane per limitare l’ingresso dei raggi solari.

Idratazione e alimentazione in caso di caldo intenso

Un aspetto fondamentale per prevenire i malori da ondata di calore è mantenere una corretta idratazione. Si raccomanda di bere acqua frequentemente, anche senza avvertire sete, evitando bevande alcoliche o troppo zuccherate che favoriscono la disidratazione. L’alimentazione dovrebbe essere leggera e ricca di frutta e verdura fresca, che aiutano a reintegrare i sali minerali persi con la sudorazione. Prestare attenzione ai segnali del corpo come debolezza, vertigini o mal di testa può aiutare a riconoscere tempestivamente i sintomi di un colpo di calore.

Particolare attenzione alle persone fragili

Le ondate di calore rappresentano un pericolo maggiore per anziani, bambini piccoli, donne in gravidanza e persone con malattie cardiovascolari o respiratorie. È importante controllare spesso che queste categorie siano in buone condizioni, offrendo loro acqua e assicurandosi che trascorrano le ore più calde in ambienti ventilati. Se necessario, rivolgersi ai servizi sanitari per segnalare eventuali situazioni di emergenza.

Prevenire i rischi in casa e all’aperto

Per ridurre i rischi associati alle ondate di calore, è consigliabile evitare l’uso prolungato di elettrodomestici che producono calore, come forni o stufe, e prestare attenzione agli animali domestici, assicurando loro acqua fresca e riparo dal sole. In presenza di allerta meteo per caldo estremo, seguire sempre gli aggiornamenti delle autorità e adottare le misure suggerite, come evitare passeggiate nei parchi nelle ore centrali della giornata.

Informarsi e seguire gli aggiornamenti

Rimanere aggiornati sulle previsioni meteo e i bollettini della Protezione Civile è fondamentale per affrontare le ondate di calore in sicurezza. Seguire le raccomandazioni ufficiali consente di pianificare le proprie attività e proteggere la salute propria e dei propri cari durante i periodi di caldo estremo.

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Tendenza meteo: nuova ondata di caldo intenso in vista con picchi di 40°C! Ecco dove e da quando https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/tendenza-meteo-nuova-ondata-di-caldo-intenso-in-vista-con-picchi-di-40c-ecco-dove-e-da-quando/ Thu, 19 Jun 2025 09:47:27 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=82093 tendenza meteoLa tendenza meteo per i prossimi giorni vede ancora un po’ di instabilità e variabilità su parte delle nostre regioni. La settimana si chiuderà con una domenica 22 giugno prevalentemente soleggiata, ma in un contesto di atmosfera localmente ancora instabile. L’alta pressione, infatti, resterà leggermente disturbata, consentendo ancora lo sviluppo di alcuni rovesci o temporali …

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La tendenza meteo per i prossimi giorni vede ancora un po’ di instabilità e variabilità su parte delle nostre regioni. La settimana si chiuderà con una domenica 22 giugno prevalentemente soleggiata, ma in un contesto di
atmosfera localmente ancora instabile. L’alta pressione, infatti, resterà leggermente disturbata, consentendo ancora lo sviluppo di alcuni rovesci o temporali isolati, al momento più probabili nelle Alpi occidentali, nelle zone interne del Centro (in particolare tra Lazio, Abruzzo e Molise), in estensione nel pomeriggio a Campania, Lucania, Calabria e zone interne della Sicilia.

Tendenza meteo prossima settimana: qualche giorno di instabilità prima dell’innesco di una nuova ondata di caldo intenso

La tendenza per la prossima settimana prevede ancora un po’ di instabilità sulle regioni settentrionali mentre su quelle centro-meridionali si intensifica l’Anticiclone, con tempo perlopiù stabile e asciutto, salvo gli ultimi episodi instabili lunedì 23 nelle zone interne della Sicilia. Per il Nord Italia si profila il transito della coda di due perturbazioni atlantiche: a prima (la n.5 del mese) nella giornata di lunedì, con il rischio di alcune precipitazioni nelle aree alpine e sulle pianure del Nord-Ovest; la seconda (la n.6) tra mercoledì 25 sera e giovedì 26, con una fase instabile più accentuata e diffusa a gran parte dei settori, compresa la valle padana e le coste dell’alto
Adriatico.

Ultimo weekend di giugno con picchi di oltre 40 gradi? Le previsioni

Dal punto di vista delle temperature, continuerà a fare più caldo del normale con un’anomalia anche di 5-6 gradi rispetto ai valori attesi in questo periodo dell’anno. Fino a martedì 24 non si dovrebbero generalmente
superare i 33-34 gradi. A seguire, invece, si profila l’innesco della seconda ondata di caldo dell’estate 2025 che andrà inizialmente a coinvolgere le regioni del Centro-Sud, con picchi a metà settimana fino a 35-36 gradi. Da venerdì 27 giugno l’anticiclone africano sembra intenzionato a gonfiarsi fin sopra la regione alpina e i Balcani: di conseguenza tutto il Paese rischia di superare i 35 gradi. L’ultimo weekend di giugno potrebbe quindi rivelarsi estremamente caldo, con il termometro diffusamente fino a 40-41 gradi al Centro-Sud.

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Incendi in Sardegna: la situazione è grave. Decine di nuovi roghi in poche ore https://www.iconameteo.it/primo-piano/incendi-sardegna-emergenza/ Tue, 17 Jun 2025 13:20:30 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81996 La Sardegna torna a fare i conti con l’emergenza incendi. Nel corso delle ultime ventiquattro ore, come riportato dal quotidiano locale l’Unione Sarda, sull’isola si sono registrati almeno 20 incendi in più che hanno coinvolto ampie superfici di macchia mediterranea, boschi e aree agricole. Tra le zone più colpite spiccano i territori di Bonorva e Furtei, dove la situazione è apparsa subito critica, richiedendo …

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La Sardegna torna a fare i conti con l’emergenza incendi. Nel corso delle ultime ventiquattro ore, come riportato dal quotidiano locale l’Unione Sarda, sull’isola si sono registrati almeno 20 incendi in più che hanno coinvolto ampie superfici di macchia mediterraneaboschi e aree agricole. Tra le zone più colpite spiccano i territori di Bonorva e Furtei, dove la situazione è apparsa subito critica, richiedendo l’immediato intervento di elicotteri e Canadair. Il tempestivo dispiegamento dei mezzi aerei e delle squadre a terra ha permesso di contenere, almeno in parte, l’avanzata delle fiamme, ma il rischio resta elevato a causa delle condizioni meteo sfavorevoli e della vegetazione secca.

Emergenza incendi: venti roghi in più in poche ore in tutta l’isola

Nella giornata di ieri la Sardegna è stata teatro di una nuova, intensa serie di incendi. Nella sola giornata sono aumentati di una ventina i roghi distribuiti su tutto il territorio regionale, con particolare concentrazione nelle province centrali e meridionali. Le fiamme hanno colpito sia boschi che aree agricole, causando danni significativi alla vegetazione e minacciando alcune abitazioni rurali. Il Corpo forestale, supportato da numerose squadre di Forestas e volontari, è stato impegnato in operazioni di spegnimento spesso rese difficili dal vento e dalle alte temperature. In diversi casi, la rapidità di propagazione del fuoco ha richiesto l’intervento coordinato di più squadre e l’utilizzo di mezzi aerei per arginare i fronti più pericolosi.

Bonorva e Furtei: elicotteri e Canadair in azione per domare le fiamme

Le località di Bonorva e Furtei sono state tra le più colpite dalla nuova ondata di incendi. Qui, la situazione è apparsa sin dalle prime ore particolarmente critica, con le fiamme che hanno minacciato estesi boschi e pascoli. Per fronteggiare l’emergenza, sono stati impiegati diversi elicotteri del Corpo forestale regionale e almeno un Canadair della flotta nazionale, impegnati in voli continui per il rilascio di acqua sulle aree più calde. Il coordinamento tra personale a terra e mezzi aerei si è rivelato fondamentale per circoscrivere i roghi ed evitare che le fiamme raggiungessero centri abitati o infrastrutture strategiche. Le operazioni di spegnimento sono proseguite fino a sera inoltrata, con il coinvolgimento di decine di operatori e volontari.

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Come si forma la grandine: tutti i segreti del fenomeno atmosferico https://www.iconameteo.it/news/come-si-forma-la-grandine-tutti-i-segreti-del-fenomeno-atmosferico/ Mon, 16 Jun 2025 13:07:12 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81944 grandineLa formazione della grandine avviene all’interno di forti temporali grazie a correnti ascensionali e a temperature molto basse. Scopri come si sviluppano i chicchi di grandine e quali sono le condizioni ideali per questo fenomeno meteorologico.

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La formazione della grandine avviene all’interno di forti temporali grazie a correnti ascensionali e a temperature molto basse. Scopri come si sviluppano i chicchi di grandine e quali sono le condizioni ideali per questo fenomeno meteorologico.

La grandine è una delle manifestazioni più spettacolari e talvolta dannose del clima estivo, spesso protagonista di intensi temporali. Ma come si forma esattamente? Tutto inizia quando una massa di aria calda e molto umida sale rapidamente verso l’alto all’interno di una nube temporalesca. Salendo, l’aria incontra temperature sempre più basse, provocando la condensazione del vapore acqueo in piccole gocce e cristalli di ghiaccio.

Le condizioni ideali per la formazione della grandine

Affinché si sviluppi la grandine, sono necessarie correnti ascensionali molto intense, tipiche delle cumulonembi. Queste correnti trasportano le gocce d’acqua e i cristalli di ghiaccio in alto, dove le temperature possono scendere anche sotto i -30°C. In questa “zona ideale”, le gocce si congelano e, grazie al continuo movimento, si ricoprono di nuovi strati di ghiaccio, dando origine ai chicchi.

La crescita e la caduta dei chicchi

Il chicco di grandine cresce ogni volta che viene sollevato e ricoperto da nuovi strati di ghiaccio. Quando diventa troppo pesante per le correnti ascensionali, cade al suolo attraversando la nube. La sua struttura a strati è il risultato di questi continui cicli di salita e caduta. I fenomeni meteorologici più intensi possono produrre chicchi di grandine di grandi dimensioni, soprattutto in presenza di forti temporali estivi.

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Allerta meteo sull’Italia: rischio temporali e piogge intense. Le regioni coinvolte https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/allerta-meteo-italia-rischio-temporali-e-piogge-intense/ Mon, 16 Jun 2025 08:51:58 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81939 allerta meteoLa Protezione Civile ha emesso un’allerta meteo per il 16 giugno 2025 su diverse regioni italiane. Previsti temporali intensi e rischio idrogeologico, con particolare attenzione alle aree del Centro-Nord

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Allerta meteo sull’Italia dove la situazione si presenta particolarmente instabile a causa dell’arrivo di una perturbazione atlantica (la n.4 del mese), accompagnata da un vortice ciclonico, che sta determinando un netto cambiamento rispetto alle condizioni di stabilità dei giorni precedenti. In questo contesto, la Protezione Civile ha diramato una nuova allerta meteo per la giornata di lunedì 16 giugno 2025, interessando in modo diffuso il territorio nazionale. L’allerta riguarda soprattutto il rischio di temporali intensi e conseguenti criticità idrogeologiche, con un monitoraggio costante sulle zone più esposte.

Allerta meteo: le regioni interessate

L’allerta gialla emanata dalla Protezione Civile coinvolge numerose regioni, tra cui Piemonte, Lombardia, Trentino, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana settentrionale, Marche, Umbria, Abruzzo, Molise, Lazio orientale, Puglia settentrionale e Basilicata occidentale. In particolare, l’Emilia-Romagna risulta tra le aree più a rischio, con fenomeni di forte intensità concentrati sulle zone centro orientali. Sono previsti possibili rapidi innalzamenti dei livelli dei corsi d’acqua minori e locali fenomeni di ruscellamento e frane nelle aree collinari e montane.

Consigli e raccomandazioni della Protezione Civile

La Protezione Civile raccomanda alla popolazione delle aree interessate dall’allerta meteo di seguire costantemente gli aggiornamenti sui bollettini meteorologici e di adottare comportamenti prudenti. È importante evitare spostamenti non necessari durante i temporali e prestare particolare attenzione nelle zone a rischio allagamenti, frane e smottamenti. Le autorità locali sono in stato di allerta per garantire il monitoraggio e l’eventuale gestione delle criticità dovute alle condizioni di maltempo.

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Maltempo in Italia: temporali, grandine e rischio nubifragi! I dettagli https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-in-italia-temporali-grandine-e-rischio-nubifragi-i-dettagli/ Mon, 16 Jun 2025 07:52:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81923 maltempo italiaUna nuova fase di maltempo investirà l’Italia con temporali, rischio grandine e calo delle temperature. Scopri le regioni più colpite e l’evoluzione del meteo nei prossimi giorni.

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L’Italia si prepara ad affrontare una fase di maltempo caratterizzata da un netto aumento dell’instabilità atmosferica, con temporali intensi, rischio nubifragi e un sensibile calo delle temperature in diverse regioni. Dopo settimane dominate dal caldo e da condizioni prevalentemente stabili, una nuova perturbazione sta attraversando la Penisola, portando con sé fenomeni anche di forte intensità e un generale cambiamento delle condizioni meteo.

Maltempo al Nord: temporali e calo termico

Al Nord, la situazione sta rapidamente cambiando: oggi (lunedì 16 giugno) giornata instabile in particolare su Lombardia centro-orientale e regioni di Nord-Est con lo sviluppo di numerosi rovesci o temporali dalla fine della mattinata. Nel corso del pomeriggio a rischio di temporali saranno anche la dorsale appenninica, le zone interne del Centro, e in forma più occasionale le Alpi occidentali. Attenzione: non si escludono rovesci intensi e locali grandinate. Le temperature massime sono in calo, portandosi tra 26 e 30 gradi, segnando una netta inversione rispetto ai valori anomali delle ultime settimane.

Centro e Sud: temporali, sole e caldo intenso

Al Centro Italia, il maltempo coinvolgerà in particolare il versante adriatico e il basso Lazio, con rovesci e possibili temporali isolati, mentre altrove prevarranno ampie schiarite. Al Sud, la giornata inizierà soleggiata ma nel pomeriggio aumenterà la nuvolosità, specialmente nelle zone interne appenniniche, dove non si escludono temporali sparsi. Le temperature resteranno elevate, con punte tra 33 e 38 gradi, soprattutto su Sicilia e Calabria.

Prossimi giorni: miglioramento e rischio di forte maltempo al Sud

Nella giornata di mercoledì 18, netto miglioramento al Nord e al Centro, con cieli sereni e clima più gradevole. Tuttavia, al Sud persisterà una marcata instabilità, con temporali diffusi su Campania, Basilicata, Puglia centro-meridionale, Calabria e Sicilia. Non si escludono episodi di nubifragi e grandinate localmente intensi.

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Caldo estremo in Italia ed Europa: giugno 2025 già da record con notti tropicali e temperature storiche https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/caldo-estremo-in-italia-ed-europa-giugno-2025-gia-da-record-con-notti-tropicali-e-temperature-storiche/ Sun, 15 Jun 2025 13:20:12 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81870 caldo tramontoGiugno 2025 sta segnando nuovi record di caldo estremo in Italia, Europa e Medio Oriente, con temperature e minime mai viste prima e notti tropicali diffuse. L’anticiclone africano domina la scena, portando livelli storici di afa e anomalie termiche.

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Giugno 2025 sta segnando nuovi record di caldo estremo in Italia, Europa e Medio Oriente, con temperature mai viste prima e notti tropicali. L’anticiclone africano domina la scena

La prima metà di giugno 2025 si sta rivelando eccezionale per l’intensità e la diffusione del caldo intenso che sta investendo l’Italia e gran parte dell’Europa. Le temperature hanno raggiunto e superato i 35°C in molte aree, con valori diurni storici in Francia (37,7°C) e Germania (35,5°C), mentre centinaia di stazioni meteorologiche segnalano livelli record per la prima metà di giugno. Queste condizioni estreme sono il risultato diretto della persistenza dell’anticiclone africano, che ha sostituito ormai da anni il più mite Anticiclone delle Azzorre, portando un’anomalia termica senza precedenti.

Temperature record e notti tropicali: un giugno senza precedenti

Non solo i valori massimi, ma anche le temperature minime stanno sorprendendo gli esperti: in molte città italiane si registrano notti tropicali, con minime sopra i 20°C e picchi impressionanti come i 25,3°C a Reggio Calabria, 24,3°C a Capo Mele, 24,2°C a Messina, e 23,9°C in grandi centri urbani come Milano, Genova e Trieste. Anche in Germania si sono raggiunti record storici per le minime di giugno: 22,5°C a Gevelsberg, 21,8°C a Waldems, 21,2°C a Lüdenscheid. Questi dati confermano come il riscaldamento globale stia modificando la frequenza e l’intensità delle ondate di calore e delle notti calde, rendendo sempre più comune il fenomeno delle notti tropicali anche alle nostre latitudini.

Europa sotto l’anticiclone africano: temporali e allerta in Francia

Il caldo africano non risparmia la Francia, dove permangono condizioni di afa e rischio di temporali, soprattutto nel settore orientale e nel Centro-Est, ancora in allerta gialla per fenomeni intensi. In molte zone d’Europa si registrano anomalie termiche di 8-10°C sopra la media stagionale, in particolare tra Spagna, Portogallo, Francia, Svizzera e Germania. L’anticiclone africano, ormai protagonista delle estati europee, sta intensificando la frequenza delle ondate di calore e riducendo la presenza di piogge, trasformando il clima del continente e aumentando il rischio di fenomeni estremi come grandinate e temporali improvvisi.

Caldo record in Medio Oriente e Asia: il giugno dei primati globali

Il fenomeno del caldo estremo non si limita all’Europa: ieri, in Medio Oriente, la città di Jahra (Kuwait) ha raggiunto i 50,9°C, la temperatura più alta al mondo mai registrata in questo mese di giugno. Nei prossimi giorni, secondo le previsioni, migliaia di record potrebbero cadere dal Medio Oriente all’Asia centrale e orientale, coinvolgendo anche il Giappone. Giugno 2025 si avvia così a diventare il mese con il maggior numero di record termici della storia, superando persino il maggio 2025, già segnato da numerosi primati di caldo e temperature elevate.

Un’estate 2025 già eccezionale: tra riscaldamento globale e nuovi primati

Questa eccezionale ondata di caldo conferma il trend di un’estate 2025 che si preannuncia tra le più calde e anomale mai registrate, con temperature che potrebbero raggiungere o superare i 45°C in Italia, e un’Europa sempre più esposta a fenomeni estremi. Il clima del continente cambia rapidamente, spinto da un riscaldamento globale che accelera e trasforma la nostra quotidianità, tra afa, notti tropicali e record di temperatura sempre più frequenti.

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Previsioni caldo: l’ondata africana insiste con temperature elevate! 11 città da bollino rosso https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/previsioni-caldo-ondata-africana-insiste-11-citta-da-bollino-rosso/ Sun, 15 Jun 2025 09:30:51 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81849 previsioni caldoL'Italia è alle prese con la prima ondata di caldo africano dell'estate 2025: temperature elevate e afa diffusa, soprattutto al Centro-Sud. Previsti picchi fino a 40°C e disagio climatico in molte città.

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Le previsioni caldo per l’Italia indicano temperature ancora molto elevate, in particolare al Centro-Sud. L’anticiclone africano domina la scena meteo, determinando condizioni di afa e valori oltre la norma su gran parte del Paese. In particolare, il Centro-Sud e le Isole maggiori sono le aree più colpite, con valori termici che rendono il clima difficile da sopportare sia di giorno che nelle ore notturne.

Previsioni caldo: le temperature più elevate

Secondo le ultime previsioni meteo, oggi si registrano temperature massime comprese tra i 29°C e i 36°C su quasi tutto il territorio nazionale, ma con punte che raggiungono i 40°C nelle zone interne di Sardegna, Sicilia e Puglia. Anche al Nord, in città come Milano e Bologna, non si escludono valori superiori ai 35°C. Il caldo risulta particolarmente opprimente nelle grandi città, dove l’elevata umidità amplifica la sensazione di disagio e aumenta il rischio di colpi di calore e notti tropicali.

Bollino rosso: le città più a rischio oggi

Il Ministero della Salute ha emesso il bollino rosso per ben 11 città italiane, vale a dire Bologna, Bolzano, BresciaCampobassoFirenzeFrosinoneLatinaPerugiaRietiRoma e Torino. In queste aree, la combinazione tra alte temperature e umidità determina condizioni climatiche particolarmente opprimenti, con valori percepiti anche superiori ai 35°C.

Contrasti meteo: temporali al Nord, sole e afa al Sud

La giornata di oggi (domenica 15 giugno) vede l’Italia divisa: mentre il Sud e le Isole vivono una fase di sole e caldo estremo, il Nord è interessato da episodi di temporali improvvisi, soprattutto nelle aree alpine e prealpine. Questo mix di caldo intenso e fenomeni temporaleschi rende la situazione meteorologica particolarmente dinamica e instabile.

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Maltempo nel Modenese: violenta grandinata e danni in città e provincia https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-nel-modenese-violenta-grandinata-e-danni-in-citta/ Sun, 15 Jun 2025 09:13:59 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81859 maltempo nel modeneseUn violento nubifragio ha colpito Modena e provincia con grandine, vento forte e decine di interventi dei vigili del fuoco. Danni ad alberi, strade e blackout in diverse zone.

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Un intenso maltempo, nel tardo pomeriggio di sabato 14 giugno, si è abbattuto su Modena e sulle aree limitrofe, causando notevoli disagi e danni diffusi. La grandine e il vento forte hanno provocato la caduta di numerosi alberi, in particolare nelle zone di Cognento, Albareto e Campogalliano, rendendo necessarie decine di interventi da parte dei vigili del fuoco. La violenza del fenomeno ha sorpreso residenti e automobilisti, costretti a fermarsi per la scarsa visibilità e le strade invase da detriti.

Le cause del maltempo e la dinamica dell’evento

Il nubifragio nel modenese è stato determinato dal rapido passaggio di una cella temporalesca molto attiva, favorita dalle elevate temperature delle ore precedenti e dalla forte umidità atmosferica. Questa situazione ha generato precipitazioni intense in pochi minuti, con chicchi di grandine di dimensioni considerevoli che hanno colpito tetti, auto e coltivazioni. Le forti raffiche di vento hanno contribuito ad aggravare la situazione e a causare la caduta di rami e piante su carreggiate e marciapiedi.

Interventi e conseguenze sul territorio modenese

I vigili del fuoco sono stati impegnati per tutta la notte per liberare le strade dagli alberi abbattuti e mettere in sicurezza le aree colpite. Le zone di Cognento, Albareto e Campogalliano risultano tra le più danneggiate, con blackout elettrici e interruzioni del traffico. Numerosi cittadini hanno segnalato danni a tetti, veicoli e strutture agricole dovuti alla grandine e all’intensità delle precipitazioni. Le previsioni indicano la possibilità di nuovi temporali nelle prossime ore, con rischio di ulteriori grandinate e precipitazioni intense al Nord.

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Notti tropicali, caldo e salute: cosa succede quando la temperatura non va mai sotto i 20 °C https://www.iconameteo.it/news/previsioni/notti-tropicali-caldo-e-salute-cosa-succede/ Fri, 13 Jun 2025 06:39:01 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81783 notti tropicaliDurante le giornate più calde e afose, una delle poche consolazioni è l’attesa della sera, quando le temperature dovrebbero calare e permettere al corpo di recuperare. Ma non sempre succede. Quando anche di notte il termometro resta sopra i 20 °C si parla di notti tropicali, e il fenomeno è sempre più frequente in Italia, …

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Durante le giornate più calde e afose, una delle poche consolazioni è l’attesa della sera, quando le temperature dovrebbero calare e permettere al corpo di recuperare. Ma non sempre succede. Quando anche di notte il termometro resta sopra i 20 °C si parla di notti tropicali, e il fenomeno è sempre più frequente in Italia, soprattutto al Sud e nei centri urbani.

Con l’ondata di caldo in corso in Italia, molte città stanno già vivendo notti tropicali e nei prossimi giorni si prevede un ulteriore aumento delle temperature. Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune!

Cosa sono le notti tropicali

Con “notte tropicale” si intende una notte in cui la temperatura minima, misurata al suolo, non scende mai sotto i 20 gradi centigradi. La soglia è significativa non solo dal punto di vista statistico-climatologico: è quella oltre la quale il corpo umano inizia a fare fatica a raffreddarsi, specie se l’umidità è alta.

L’Agenzia Europea per l’Ambiente ha classificato l’Italia al terzo posto in Europa per numero di notti tropicali annuali nel trentennio 1981–2010, con una media di 41,6 notti all’anno, dietro Grecia e Cipro. Un dato in aumento soprattutto nelle città, dove l’effetto “isola di calore” amplifica il problema.

notti tropicali

Un rischio per la salute, soprattutto dei più fragili

Dormire bene è fondamentale per la salute, e le notti tropicali lo rendono difficile, se non impossibile. Il caldo notturno compromette la qualità e la durata del sonno: serve un raffreddamento delle estremità per prendere sonno, ma con l’aria calda e umida questo meccanismo fisiologico fatica a innescarsi. Il risultato è irritabilità, insonnia, disidratazione e sonnolenza diurna, che riducono concentrazione e lucidità.

Le persone più esposte e più a rischio sono anziani, persone con patologie croniche, chi vive da solo o in ambienti non climatizzati. Il caldo ostacola la regolazione termica, e nei soggetti più vulnerabili può causare cali di pressione, confusione mentale e anche cadute notturne. Uno studio condotto a Barcellona nel 2017 ha mostrato un aumento della mortalità per cause naturali quando le temperature notturne superano i 23 °C.

Ma anche chi è in buona salute può risentirne: la deprivazione di sonno compromette la capacità di attenzione sostenuta, necessaria anche per attività quotidiane come guidare o lavorare al computer. E il recupero non è immediato: gli effetti di una notte insonne si trascinano anche nei giorni successivi.

L’effetto a catena su clima, ambiente e consumi

Le notti tropicali sono uno dei segnali più chiari del cambiamento climatico in atto. Il riscaldamento globale non solo alza la temperatura media, ma rende anche più frequenti gli eventi estremi, comprese le ondate di calore persistenti. In Italia, la combinazione tra l’aumento delle temperature atmosferiche e il riscaldamento del Mar Mediterraneo gioca un ruolo chiave. Le acque più calde trattengono e rilasciano calore più lentamente, contribuendo a mantenere alte le temperature anche di notte, soprattutto nelle zone costiere.

Le conseguenze non si limitano al benessere individuale: più condizionatori accesi significa più consumo di energia, che a sua volta può aumentare le emissioni se l’elettricità proviene da fonti fossili. Senza contare gli effetti sugli ecosistemi e sulla diffusione di insetti portatori di malattie, come alcune specie di zanzare che prosperano in ambienti più caldi e umidi.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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Caldo record in Italia: zero termico alle stelle sulle Alpi! Via alla prima ondata di calore dell’estate 2025 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/caldo-record-italia-zero-termico-alle-stelle-sulle-alpi/ Thu, 12 Jun 2025 08:39:45 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81767 caldo italiaLa prima ondata di caldo dell’estate 2025 porta temperature record in Italia, con lo zero termico in forte rialzo sulle Alpi. Ecco cosa aspettarsi nei prossimi giorni e le conseguenze per clima e ambiente

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La prima ondata di caldo dell’estate 2025 è ormai realtà in Italia. Il caldo intenso, alimentato dall’arrivo dell’anticiclone nordafricano, sta portando valori termici ben oltre la media stagionale, con temperature che, tra giovedì 12 e il weekend del 14-15 giugno, toccheranno i 35-40°C su molte regioni della Penisola. In particolare, si registrano condizioni di afa diffusa e uno zero termico in forte rialzo sulle Alpi, fenomeno che desta attenzione per le sue implicazioni ambientali e meteorologiche.
L’incremento dello zero termico – ovvero la quota in atmosfera dove la temperatura raggiunge gli 0°C – è uno degli effetti più evidenti delle ondate di calore africane, con impatti diretti sullo scioglimento dei ghiacciai alpini e sulla stabilità del manto nevoso.

caldo

Ondata di caldo africano: temperature record e allerta in tutta Italia

L’anticiclone nordafricano si sta consolidando sul Mediterraneo, portando caldo intenso e stabilità atmosferica su gran parte d’Italia. Le previsioni meteo indicano picchi fino a 40°C nelle aree interne del Centro-Sud, in particolare su Sardegna e Sicilia, e valori tra 30 e 35°C anche al Nord e sulle regioni alpine. L’afa sarà protagonista soprattutto nelle grandi città e nelle valli, mentre sulle montagne, lo zero termico si spingerà su quote eccezionalmente elevate, ben oltre i 4000 metri in alcune zone delle Alpi. Questo scenario è tipico delle ondate di calore africane che, negli ultimi anni, si stanno facendo sempre più frequenti e intense.

Zero termico sulle Alpi: effetti sul clima e rischi per l’ambiente

Il forte innalzamento dello zero termico sulle Alpi rappresenta un segnale chiaro del riscaldamento globale. Con lo zero termico oltre i 4000 metri, il rischio di scioglimento dei ghiacciai aumenta notevolmente, così come quello di frane e valanghe dovute all’instabilità del manto nevoso residuo. Questi fenomeni possono avere impatti significativi su ambiente, ecosistemi alpini e attività turistiche. Secondo le previsioni meteo, la fase più acuta dell’ondata di caldo durerà fino a domenica 15 giugno, con un possibile calo termico e ritorno di precipitazioni al Nord nei giorni successivi.

Tutti gli aggiornamenti in tempo reale su IconaMeteo.it 

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Luna delle Fragole: uno spettacolo astronomico. Quando e come osservarlo https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/luna-delle-fragole-astronomia/ Wed, 11 Jun 2025 07:26:23 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81732 L’evento astronomico più atteso di giugno 2025 è senza dubbio la luna delle fragole. Si tratta di un plenilunio unico nel suo genere, poiché la luna piena di giugno sarà la più bassa dell’anno sull’orizzonte, assumendo sfumature intense e calde. Questo fenomeno, reso ancora più raro dalla particolare posizione orbitale del nostro satellite, non si ripeterà in modo così spettacolare fino …

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L’evento astronomico più atteso di giugno 2025 è senza dubbio la luna delle fragole. Si tratta di un plenilunio unico nel suo genere, poiché la luna piena di giugno sarà la più bassa dell’anno sull’orizzonte, assumendo sfumature intense e calde. Questo fenomeno, reso ancora più raro dalla particolare posizione orbitale del nostro satellite, non si ripeterà in modo così spettacolare fino al 2043. Gli appassionati di astronomia e i semplici curiosi avranno così l’occasione di osservare la luna delle fragole in una veste particolarmente suggestiva.

Origine e significato del nome

Il termine luna delle fragole ha radici profonde nelle tradizioni dei nativi americani. In Nord America, il mese di giugno coincideva con il periodo della raccolta delle fragole selvatiche, e il plenilunio veniva celebrato come simbolo dell’inizio dell’estate e della fertilità. In Europa, la stessa luna piena di giugno era conosciuta anche come luna del miele o luna delle rose, legata rispettivamente ai matrimoni e al massimo splendore delle rose. Nonostante il nome, la luna delle fragole non deve la sua fama al colore, ma al momento dell’anno in cui si manifesta, segnando un passaggio importante nelle stagioni e nella vita agricola tradizionale.

Perché la luna delle fragole appare rossa

La particolare colorazione rossastra della luna delle fragole nel 2025 è dovuta a un fenomeno ottico legato alla sua posizione molto bassa sull’orizzonte. Quando la luna piena si trova vicino all’orizzonte, la sua luce deve attraversare uno strato più spesso dell’atmosfera terrestre. In questo percorso, le lunghezze d’onda più corte – la cosiddetta “luce blu” – vengono disperse, mentre quelle più lunghe, come la luce rossa, raggiungono i nostri occhi. Il risultato è una luna rossa, simile a un tramonto infuocato. Questo particolare effetto sarà ancora più marcato l’11 giugno 2025, rendendo il fenomeno un vero spettacolo per chiunque ami osservare il cielo.

Quando osservare la luna rossa delle fragole nel 2025

Il plenilunio di giugno 2025 si verificherà alle 09:44 italiane dell’11 giugno, ma la luna piena sarà visibile nella sua massima luminosità durante la notte tra il 10 e l’11 giugno e anche nella sera successiva. Per una visione ottimale, è consigliabile cercare un luogo con l’orizzonte libero da ostacoli e osservare la luna appena sorge o poco dopo il tramonto del sole, quando la sua colorazione sarà più intensa. Questo evento sarà particolarmente spettacolare perché, secondo gli esperti, la luna delle fragole non sarà così bassa e suggestiva fino al 2043, offrendo quindi una rara opportunità di osservazione.

 

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Meteo domani: tempo stabile, temperature in aumento e caldo in intensificazione https://www.iconameteo.it/news/meteo-domani-sole-caldo/ Mon, 09 Jun 2025 12:30:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81652 caldo città bollino rossoLe previsioni meteo per domani confermano il caldo estivo e afoso su tutta l’Italia Il meteo di domani, martedì, conferma il ritorno del caldo estivo su tutta l’Italia grazie alla presenza persistente dell’anticiclone nord-africano, che continuerà a dominare lo scenario meteorologico nel Mediterraneo. Le condizioni saranno nel complesso stabili e soleggiate, con cieli generalmente sereni …

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Le previsioni meteo per domani confermano il caldo estivo e afoso su tutta l’Italia

Il meteo di domani, martedì, conferma il ritorno del caldo estivo su tutta l’Italia grazie alla presenza persistente dell’anticiclone nord-africano, che continuerà a dominare lo scenario meteorologico nel Mediterraneo. Le condizioni saranno nel complesso stabili e soleggiate, con cieli generalmente sereni e solo qualche locale disturbo pomeridiano sui rilievi montuosi, con un’alternanza tra sole e nuvole solo nelle aree alpine, dove nel pomeriggio non si escludono brevi rovesci isolati, in particolare su Lombardia e Trentino. Nel resto del Paese prevarrà il bel tempo, con un cielo sereno o poco nuvoloso. Un modesto aumento della nuvolosità potrà interessare anche l’Appennino centrale e meridionale durante le ore centrali della giornata, ma senza fenomeni significativi.

Le temperature minime saranno in lieve calo sul versante adriatico, mentre risulteranno in aumento lungo le regioni tirreniche. Le massime invece registreranno un ulteriore incremento, soprattutto al Nord e lungo il lato tirrenico della Penisola, con valori che iniziano ad avvicinarsi alla soglia dei 35 gradi. I venti saranno deboli ovunque, con un clima che tenderà a diventare sempre più afoso nel corso della settimana.

Lo scenario meteorologico è destinato a mantenersi stabile anche nei giorni successivi. L’alta pressione nord-africana continuerà a influenzare le condizioni del tempo sull’Italia, portando masse d’aria molto calda di origine sub-tropicale. Di conseguenza, le giornate si preannunciano sempre più calde e soleggiate, con scarse precipitazioni e temperature massime in ulteriore aumento. Tra giovedì e sabato si potranno toccare punte di 37-38 gradi in alcune zone della Val Padana, della Sardegna e delle regioni centrali tirreniche.

Inizio di una fase stabile e marcatamente estiva, caratterizzata da caldo crescente, particolare attenzione all’intensificarsi dell’afa, soprattutto nei grandi centri urbani e nelle ore centrali della giornata.

martedì 10 giugno

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Meteo weekend: oltre 35 gradi e qualche temporale. Le previsioni https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/meteo-weekend-oltre-35-gradi-e-qualche-temporale-le-previsioni/ Thu, 05 Jun 2025 13:49:55 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81576 meteo weekendMeteo Italia: si profila un weekend decisamente caldo sull’Italia a causa della presenza dell’Anticiclone nord-africano. Si potrebbero toccare valori intorno ai 35 gradi su alcune regioni. Meteo weekend: le previsioni Sabato prevarrà il sole con qualche nube in più solo su Alpi e Prealpi dove sarà possibile qualche rovescio o isolato temporale soprattutto dal pomeriggio. …

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Meteo Italia: si profila un weekend decisamente caldo sull’Italia a causa della presenza dell’Anticiclone nord-africano. Si potrebbero toccare valori intorno ai 35 gradi su alcune regioni.

Meteo weekend: le previsioni

Sabato prevarrà il sole con qualche nube in più solo su Alpi e Prealpi dove sarà possibile qualche rovescio o isolato temporale soprattutto dal pomeriggio. Temperature in ulteriore lieve aumento, valori ben oltre la norma e punte anche superiori ai 35 gradi nei settori interni del Centro-sud e delle Isole Maggiori. Venti deboli.

La domenica si preannuncia senza grandi scossoni per le regioni del Centro-Sud, dove il tempo rimarrà stabile, soleggiato e decisamente caldo. Le temperature massime si manterranno intorno ai 35 gradi, con valori fino a 6-8 gradi al di sopra delle medie stagionali. Un piccolo sollievo dalla calura potrebbe arrivare solo nell’ovest della Sardegna, grazie a venti più freschi di Maestrale.

Il Nord Italia vedrà l’arrivo di una perturbazione di origine fredda a ridosso delle Alpi. Questa porterà piogge o rovesci sparsi, in particolare nel settore centro-orientale della catena montuosa. In serata, i fenomeni potrebbero coinvolgere con temporali anche il Veneto e il Friuli-Venezia Giulia. Non sono da escludere addensamenti temporanei e qualche piovasco sulla Liguria, mentre nel resto del Nord dovrebbero comunque prevalere le schiarite.

Al Nord, la ventilazione si farà sentire: aspettiamoci l’innesco di venti di Foehn che scenderanno dalle Alpi e l’arrivo della Bora sull’alto Adriatico in serata. Il fronte freddo porterà con sé aria più fresca, ma i primi cali termici si faranno sentire solo sulla fascia alpina domenica.

Nuova settimana: temporaneo calo termico

Dopo un weekend con condizioni meteo calde e stabili, nella giornata di lunedì, l’aria più fresca si estenderà al resto dell’Italia, spinta da venti settentrionali fino a moderati. Questo porterà a una parziale attenuazione del caldo più intenso anche al Centro-Sud, con le temperature che scenderanno verso valori di circa 2-3 gradi sopra le medie.

Attenzione però: questa fase più fresca sarà solo temporanea! A più lungo termine, per il resto della settimana, si prevede il ritorno e il consolidamento di un robusto anticiclone. Questo garantirà tempo stabile e soleggiato in tutta Italia, con le temperature che torneranno nuovamente a salire ben oltre la norma, regalandoci un assaggio di piena estate.

Il responsabile di tutto ciò sarà ancora una volta l’Anticiclone Nord-Africano, che si espanderà e si rafforzerà non solo verso il Mediterraneo centrale e occidentale, ma anche oltre le Alpi, verso parte dell’Europa centrale.

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Terremoto oggi ai Campi Flegrei: scosse all’alba, avvertite a Napoli https://www.iconameteo.it/altre-news/terremoto-oggi-ai-campi-flegrei-scosse-allalba-avvertite-a-napoli/ Thu, 05 Jun 2025 06:24:54 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81563 terremoto oggiUn nuovo terremoto ha colpito oggi l’area dei Campi Flegrei, con scosse avvertite nitidamente a Napoli e nei comuni limitrofi. Aggiornamento su sciame sismico, magnitudo e reazioni della popolazione.

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Questa mattina, giovedì 5 giugno 2025, un nuovo terremoto ha interessato la zona dei Campi Flegrei, provocando preoccupazione tra i residenti di Napoli, Pozzuoli e delle aree limitrofe. L’evento sismico si inserisce in un contesto di sciame sismico che da tempo interessa l’area, caratterizzata da una crescente attività vulcanica e sismica. Le autorità e la Protezione Civile monitorano costantemente la situazione per garantire la sicurezza della popolazione.

Sciame sismico ai Campi Flegrei: cosa è successo oggi

Alle ore 6:48 di oggi, una scossa di magnitudo 3.2 è stata registrata nella zona dei Campi Flegrei, con epicentro localizzato nei pressi di Bagnoli e a una profondità di circa 3 km. L’evento sismico è stato preceduto da altre scosse di minore intensità, la prima delle quali – di magnitudo 0.3 – è stata avvertita già intorno alle 5:00 del mattino. In totale, secondo le rilevazioni dell’Osservatorio Vesuviano, sono stati registrati almeno nove eventi sismici nell’arco di poche ore, configurando un vero e proprio sciame sismico.

Impatto del terremoto sulla popolazione

Le scosse sono state avvertite distintamente non solo nell’area dei Campi Flegrei, ma anche in diversi quartieri di Napoli come Fuorigrotta e Posillipo, e in vari comuni limitrofi. Molti cittadini sono stati svegliati all’alba dal movimento tellurico e hanno segnalato la forte percezione del terremoto sui social network. La preoccupazione è stata accentuata dalla sequenza ravvicinata delle scosse, che ha riportato alla mente i recenti episodi di bradisismo e la crescente attenzione verso i fenomeni di sollevamento del suolo nell’area flegrea.

Monitoraggio, comunicazioni ufficiali e misure di sicurezza

Il Comune di Pozzuoli e la Protezione Civile sono in stretto contatto con l’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, che ha confermato lo sviluppo di uno sciame sismico a partire dalle 6:39 di questa mattina. Le autorità locali hanno invitato i cittadini a segnalare eventuali danni o disagi ai numeri dedicati e hanno assicurato che la situazione è costantemente monitorata. Fino ad ora non sono stati riportati danni gravi a persone o edifici, ma la vigilanza resta alta, anche in considerazione delle precedenti crisi sismiche che hanno interessato i Campi Flegrei.

 

 

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Etna, eruzione dal cratere di Sud-Est: colate di lava e una nube nera visibile per chilometri https://www.iconameteo.it/news/etna-eruzione-dal-cratere-sud-est-colate-di-lava-e-nube-di-cenere/ Tue, 03 Jun 2025 08:00:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81491 etna eruzioneL’ultima eruzione Etna ha generato una nube di cenere alta chilometri e spettacolari fontane di lava. Nessun pericolo per la popolazione, ma massima allerta per traffico aereo e visitatori.

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L’Etna torna a far parlare di sé con la sua quattordicesima eruzione negli ultimi mesi. Nelle prime ore del mattino del 2 giugno, una massiccia attività esplosiva dal cratere di Sud-Est ha generato fontane di lava, un flusso piroclastico diretto verso nord-est e tre colate laviche principali. Il materiale incandescente ha iniziato a scendere lungo i fianchi del vulcano, dirigendosi a sud, a est e a nord, raffreddandosi progressivamente nel corso della giornata.

Un fenomeno imponente, visibile a chilometri di distanza, ha catturato l’attenzione di residenti, turisti e social network: una nube nera di fumo e cenere si è alzata per diversi chilometri dal fianco settentrionale del cratere, generata probabilmente dal collasso di una porzione instabile del cono vulcanico. Il materiale caldo ha raggiunto la parete nord della Valle del Bove, oltrepassando persino l’orlo della Valle del Leone a circa 2900 metri di quota.

Eruzione Etna: allerta rossa per l’aviazione, ma voli regolari

Come da prassi in questi casi, è scattato l’allarme per l’aeroporto di Catania: l’Ingv ha innalzato il livello di allerta al massimo grado, rosso. Tuttavia, complice una giornata senza vento e con buona visibilità, dopo l’eruzione la nube di cenere non si è spostata dall’Etna verso lo scalo. I voli, almeno per ora, risultano regolari.

Attività in calo, ma l’attenzione resta alta

In tarda mattinata l’eruzione ha mostrato segnali di attenuazione: il tremore vulcanico, pur rimanendo su livelli medio-alti, è in diminuzione. Anche l’attività sismica e infrasonica si è mantenuta contenuta, conferma l’ultimo bollettino dell’INGV. Dal punto di vista geochimico e geofisico, al momento la situazione appare sotto controllo.

Turisti in vetta, ma l’accesso era vietato

Nel mattino del 2 giugno, la giornata di festa e il bel tempo avevano attirato sul vulcano numerosi turisti, alcuni dei quali hanno ignorato i divieti e l’allerta per avventurarsi in escursione verso le quote più alte. In diversi video circolati sui social è possibile vedere persone in fuga dopo l’eruzione dell’Etna, ed è stata una fortuna che nessuno sia rimasto direttamente coinvolto. «Serve una forte presa di coscienza sui rischi e bisogna interdire il perimetro individuato dalla Protezione Civile, quando necessario», ha dichiarato il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo.

Controlla qui le previsioni meteo per la Sicilia

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Caldo intenso nei prossimi giorni: alta pressione africana e 35 gradi https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/caldo-intenso-nei-prossimi-giorni-alta-pressione-africana-e-35-gradi/ Mon, 02 Jun 2025 14:00:56 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81483 caldoClima stabile, temperature oltre la norma in particolare al Centrosud. Nord più esposto a temporali locali.

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Tempo stabile, temperature oltre la norma in particolare al Centrosud. Nord più esposto a temporali locali

La settimana prosegue con la presenza di una alta pressione ben consolidata sull’area mediterranea, alimentata da una massa d’aria calda di origine nordafricana. Questo scenario garantisce condizioni di stabilità atmosferica e un clima estivo su gran parte dell’Italia, con temperature che si attestano su valori superiori alla media stagionale. Il Centrosud si prepara a vivere giorni di caldo intenso e cieli sereni, mentre il Nord resterà in una posizione più marginale rispetto all’anticiclone africano, risentendo di qualche infiltrazione instabile dall’Atlantico.

Alta pressione africana: caldo intenso e stabilità diffusa

La configurazione atmosferica vede l’anticiclone africano proteso dal Sahara verso il bacino centrale del Mediterraneo, determinando un aumento delle temperature e condizioni di tempo stabile. In particolare, il Centrosud e le Isole maggiori saranno interessate da valori termici nettamente oltre la norma, con punte di 30-35°C e una ventilazione meridionale debole. L’anomalia termica potrà raggiungere e superare i +3°C rispetto ai valori tipici del periodo, mentre il soleggiamento resterà abbondante e i fenomeni di instabilità praticamente assenti.

Nord Italia: instabilità localizzata e temperature in rialzo

Le regioni settentrionali si trovano più esposte all’azione di un flusso umido atlantico che lambisce l’’Europa centrale. Giovedì 5 giugno, la coda di una perturbazione potrà generare rovesci o temporali su Alpi e Prealpi, con possibili sconfinamenti sulle pianure adiacenti e locali piovaschi sulla Liguria centrale. Tuttavia, già da venerdì, la stabilità tornerà a prevalere, mentre tra sabato e domenica si prevede una nuova fase instabile sulle Alpi centro-orientali. Nel resto della Val Padana il tempo soleggiato dominerà, accompagnato da un ulteriore rialzo termico.

Tendenza: caldo oltre la norma e disagi da afa

Le proiezioni per il fine settimana  confermano la persistenza di una massa d’aria calda, con temperature che potranno raggiungere valori fino a 6-8 gradi sopra la media stagionale. Si prevedono possibili disagi da afa, soprattutto nelle aree urbane e lungo le coste.

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Estate meteorologica: significato, differenze e impatto sul clima https://www.iconameteo.it/news/estate-meteorologica-significato-differenze-e-impatto-sul-clima/ Sun, 01 Jun 2025 06:24:56 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81427 meteoL'estate meteorologica inizia il 1° giugno e termina il 31 agosto, differenziandosi dall'estate astronomica. Scopri cosa significa questa definizione e perché è importante per la meteorologia e il clima.

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L’estate meteorologica inizia il 1° giugno e termina il 31 agosto, differenziandosi da quella astronomica. Scopri cosa significa questa definizione e perché è importante per la meteorologia e il clima

L’estate meteorologica rappresenta una convenzione utilizzata da meteorologi e climatologi per identificare il periodo più caldo dell’anno nell’emisfero boreale, ossia dal 1° giugno al 31 agosto. Questa suddivisione consente di analizzare i dati climatici in modo più uniforme e confrontabile rispetto alle stagioni astronomiche, che variano ogni anno in base ai solstizi e agli equinozi.

Estate meteorologica e astronomica: le differenze

L’estate astronomica comincia con il solstizio d’estate (intorno al 21 giugno) e termina con l’equinozio d’autunno (circa il 23 settembre). Al contrario, quella meteorologica ha date fisse, utili per la statistica meteorologica e il monitoraggio delle temperature stagionali. Questa distinzione aiuta a rendere più omogenee le analisi climatiche su base annuale.

Impatto sul clima e sulla vita quotidiana

L’adozione di questa convenzione meteorologica è fondamentale per il confronto dei trend climatici e delle anomalia termiche. Questo periodo coincide con il massimo annuale delle temperature, influenzando fenomeni come siccità, ondate di calore e la gestione delle vacanze estive. La chiarezza delle date facilita anche la comunicazione delle previsioni meteo e delle statistiche stagionali.

Le analisi dei principali centri meteorologici europei suggeriscono che l’estate 2024 (giugno, luglio, agosto) si preannuncia più calda della media storica su gran parte del continente, con anomalie termiche positive che potrebbero essere particolarmente accentuate sull’Europa meridionale e sud-orientale, inclusa l’Italia. Si prevede un crescendo di caldo durante i mesi estivi.

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Estate meteo al via domani: che differenza c’è tra stagioni meteorologiche e astronomiche? https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/estate-meteo-al-via-domani-quali-differenze-con-estate-astrologica/ Sat, 31 May 2025 05:58:48 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81328 estate meteoSe per l’inizio dell’estate astronomica dovremo attendere ancora qualche settimana, da un punto di vista meteo l’estate 2025 inizia domani, domenica 1 giugno. È questa infatti la data fissata convenzionalmente per l’inizio dell’estate meteorologica, che non segue il calendario astronomico ma criteri climatici e statistici. Estate meteo e estate astronomica: le differenze Le stagioni meteorologiche …

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Se per l’inizio dell’estate astronomica dovremo attendere ancora qualche settimana, da un punto di vista meteo l’estate 2025 inizia domani, domenica 1 giugno. È questa infatti la data fissata convenzionalmente per l’inizio dell’estate meteorologica, che non segue il calendario astronomico ma criteri climatici e statistici.

Estate meteo e estate astronomica: le differenze

Le stagioni meteorologiche e quelle astronomiche non coincidono. Le prime sono basate sull’andamento del clima, con confini fissi che facilitano l’analisi e il confronto dei dati nel tempo. Le seconde, invece, sono regolate dal movimento della Terra attorno al Sole e dalla sua inclinazione rispetto all’asse orbitale.

Nel nostro emisfero, l’estate meteo inizia sempre il 1° giugno e termina il 31 agosto.
L’estate astronomica, invece, ha date variabili perché dipende dalla posizione esatta della Terra nel suo moto di rivoluzione.
Il solstizio d’estate 2025 cadrà alle 4:41 del 21 giugno, momento in cui il Sole raggiungerà il punto più alto nel cielo a mezzogiorno, regalando all’emisfero nord il cosiddetto “giorno più lungo dell’anno”.

Crediti: Meteo Expert

Perché le date astronomiche cambiano?

La data del solstizio non è fissa perché l’inclinazione dell’asse terrestre oscilla tra circa 22,5° e 24,5° in un ciclo di 41.000 anni. Inoltre, la durata dell’anno astronomico non è esattamente di 365 giorni: ci sono circa 6 ore in più, che vengono recuperate con l’anno bisestile. Per questo il solstizio d’estate può cadere tra il 20 e il 22 giugno, a seconda degli anni.

Per quest’anno, le previsioni confermano che l’estate meteo si aprirà domani con un clima caldo e tanto sole in gran parte d’Italia, ma nei giorni successivi si farà più concreto il rischio di temporali. Controlla qui le previsioni per la tua zona!

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Isola di calore: impatti, cause e soluzioni per il surriscaldamento urbano https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/isola-di-calore-impatti-cause-e-soluzioni/ Fri, 30 May 2025 15:58:17 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81366 caldo isola di caloreL'isola di calore è un fenomeno che rende le città più calde rispetto alle aree rurali circostanti. Le sue cause, gli effetti sul clima urbano e le strategie di mitigazione sono temi centrali per la sostenibilità ambientale.

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Il termine isola di calore indica un fenomeno tipico delle aree urbane, dove le temperature risultano più elevate rispetto alle zone rurali circostanti. Questo fenomeno, noto anche come isola di calore urbana, rappresenta una delle principali sfide per la meteorologia e la climatologia moderne, soprattutto in un contesto di cambiamento climatico e urbanizzazione crescente. Il riscaldamento delle città è causato dall’insieme di superfici artificiali, dalla scarsa presenza di vegetazione e dalle emissioni antropiche che alterano il microclima urbano.

Cause principali dell’isola di calore urbana

Le principali cause dell’isola di calore sono legate alla carenza di aree verdi e alla densità di edifici, con un’ampia presenza di asfalto e cemento. Questi materiali assorbono e rilasciano lentamente il calore, aumentando la temperatura superficiale e dell’aria nelle città. Inoltre, le attività umane come il traffico, il funzionamento degli impianti di riscaldamento e di aria condizionata, e le emissioni industriali contribuiscono ulteriormente al riscaldamento. La ridotta ventilazione tra gli edifici ostacola il ricambio d’aria, aggravando l’accumulo di calore soprattutto nei mesi estivi.

Effetti e rischi per salute e ambiente

L’isola di calore comporta un aumento dei consumi energetici per il raffrescamento degli ambienti, peggiora la qualità dell’aria e amplifica i rischi per la salute pubblica, specialmente durante le ondate di calore. Le popolazioni più vulnerabili, come anziani e bambini, sono maggiormente esposte a colpi di calore e patologie respiratorie. Inoltre, il fenomeno contribuisce alla formazione di ozono troposferico e altri inquinanti, aggravando l’inquinamento atmosferico e la siccità urbana.

Strategie di mitigazione dell’isola di calore

Per contrastare l’isola di calore urbana, le città stanno adottando soluzioni come l’aumento delle aree verdi, la piantumazione di alberi e l’uso di materiali riflettenti per le superfici urbane. Interventi come i tetti verdi, le pareti vegetali e la promozione di un’urbanistica sostenibile favoriscono il raffrescamento naturale e migliorano il benessere climatico urbano. La gestione intelligente delle risorse e l’adozione di tecnologie innovative sono fondamentali per ridurre l’impatto del surriscaldamento urbano e promuovere città più resilienti, soprattutto in un contesto in cui i cambiamenti climatici determineranno temperature sempre più elevate.


 

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Anticiclone africano per 30 giorni a giugno 2025? La verità dietro i titoli clickbait https://www.iconameteo.it/primo-piano/anticiclone-africano-per-30-giorni-a-giugno-2025-la-verita-dietro-i-titoli-clickbait/ Thu, 29 May 2025 08:18:36 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81315 Le recenti previsioni che annunciano un mese intero di dominio dell'anticiclone africano a giugno 2025 sollevano dubbi sulla credibilità dell'informazione meteorologica. Analisi del fenomeno clickbait e delle sue conseguenze sulla reputazione della meteorologia professionale.

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In questi giorni, c’è chi sta diffondendo notizie riguardanti l’arrivo di un potente anticiclone africano che dominerebbe l’Italia per tutto il mese di giugno 2025 o quanto meno se lo domanda come se all’interno dell’articolo ci fosse la risposta a quella che sarebbe una situazione drammatica per l’Italia. Secondo queste presunti fonti, ci potrebbe essere la possibilità di un mese caratterizzato da caldo intenso e assenza di precipitazioni, specialmente al Centro-Sud e nelle isole maggiori. Ma quanto sono affidabili queste previsioni a lungo termine?

I limiti delle previsioni meteorologiche a lungo termine

La meteorologia è una scienza complessa che si basa su modelli matematici in continua evoluzione. Tuttavia, anche con gli strumenti più avanzati, l’affidabilità delle previsioni diminuisce drasticamente oltre i 7-10 giorni. Annunciare con certezza un intero mese di ondate di calore è scientificamente insostenibile. I professionisti seri del settore sanno bene che l’atmosfera è un sistema caotico, le cui dinamiche possono cambiare rapidamente e in modo imprevedibile oltre certi orizzonti temporali.

Il fenomeno del clickbait meteorologico

La diffusione di titoli allarmistici e previsioni azzardate risponde principalmente a logiche di clickbait: attirare utenti sui siti web per generare traffico e, di conseguenza, entrate pubblicitarie. Termini come “rovente”, “bollente” o “eccezionale” associati ripetutamente e insistentemente al clima estivo catturano facilmente l’attenzione, ma spesso distorcono la realtà scientifica. Questo approccio non solo è antiprofessionale, ma danneggia l’intera comunità meteorologica.

Le conseguenze sulla credibilità della meteorologia

Quando le previsioni esagerate non si avverano, il pubblico tende a perdere fiducia non solo nei confronti di chi le ha diffuse, ma verso l’intera categoria dei meteorologi. Questo fenomeno compromette il lavoro di chi si impegna quotidianamente a fornire informazioni accurate basate su dati scientifici. La divulgazione meteorologica di qualità richiede equilibrio, precisione e onestà intellettuale, caratteristiche incompatibili con la ricerca spasmodica di click.

Mentre è vero che le proiezioni attuali indicano la possibilità di un inizio di giugno caldo con la presenza dell’alta pressione, estendere questa tendenza a 30 giorni consecutivi rappresenta un’eccessiva semplificazione che non rende giustizia alla complessità dei fenomeni atmosferici. Questo articolo lo avremmo potuto scrivere a fine giugno con le evidenze di un mese con l’anticiclone africano interrotto da perturbazioni o da irruzioni dell’anticiclone delle Azzorre, se lo scriviamo adesso è solo per dimostrare che ci vuole professionalità e moderazione anche quando alcuni modelli indicano una tendenza che però scientificamente ha delle possibilità troppo basse per essere affidabile e credibile. I lettori meritano un’informazione responsabile, anche quando questa risulta meno sensazionalistica.

Evidentemente c’è chi preferisce il “vile denaro” alla reputazione di questa scienza. O forse chi scrive certe previsioni azzardate non sa neanche che la meteorologia è una scienza?


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Allerta meteo oggi in Italia: temporali e criticità in dodici regioni italiane https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/allerta-meteo-oggi-in-italia-temporali-e-criticita-in-dodici-regioni-italiane/ Fri, 23 May 2025 09:28:31 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81213 Oggi, 23 maggio, l’Italia è interessata da una nuova allerta meteo gialla per temporali e maltempo diffuso. Ecco le regioni a rischio e le previsioni aggiornate per la giornata.

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Oggi, 23 maggio, l’Italia è interessata da una nuova allerta meteo gialla per temporali e maltempo diffuso. Ecco le regioni a rischio e le previsioni aggiornate per la giornata.

La giornata di oggi si apre sotto il segno del maltempo su gran parte della Penisola, con la Protezione Civile che ha diramato una allerta meteo gialla per rischio temporali, rischio idraulico e rischio idrogeologico in ben dodici regioni. La situazione di criticità riguarda sia il Nord che il Centro-Sud, dove sono attesi fenomeni intensi e precipitazioni abbondanti, con possibili disagi alla viabilità e rischi localizzati di allagamenti.

Allerta meteo oggi: regioni coinvolte e rischi principali

Secondo il bollettino di criticità della Protezione Civile, oggi 23 maggio sono interessate dall’allerta gialla le seguenti regioni: Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Trentino Alto Adige, Umbria e Veneto. In queste zone si prevedono temporali di forte intensità, associati a piogge persistenti, possibili grandinate e colpi di vento. Particolare attenzione va prestata alle aree già colpite nei giorni precedenti, dove il terreno saturo può aumentare il rischio di frane e smottamenti.

Previsioni meteo di oggi: maltempo diffuso e fenomeni intensi

Le previsioni meteo per oggi confermano una giornata instabile su tutto il territorio nazionale. Al Nord, rovesci e temporali sono attesi fin dal mattino su Emilia Romagna e Veneto, mentre dal pomeriggio le precipitazioni si estenderanno anche alla Lombardia centrale e alla Liguria di ponente. Il Centro sarà caratterizzato da cieli molto nuvolosi e precipitazioni diffuse, localmente anche a carattere di temporale. Sulle regioni del Sud, la situazione risulterà meno critica ma non mancheranno locali piogge sulla Campania tirrenica e sul Molise, mentre su Puglia e Calabria il tempo resterà generalmente poco nuvoloso con qualche isolato fenomeno.

Consigli e raccomandazioni della Protezione Civile

Alla luce dell’allerta meteo, la Protezione Civile raccomanda di prestare attenzione agli aggiornamenti ufficiali e di evitare spostamenti non necessari nelle aree a rischio. È consigliato monitorare i corsi d’acqua minori e adottare tutte le precauzioni per ridurre il rischio di allagamenti e frane. Particolare cautela va osservata nei pressi di sottopassi, zone collinari e aree urbane soggette a criticità idrogeologiche.


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Meteo Napoli oggi (23 maggio): allerta pioggia? Le previsioni https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/meteo-napoli-oggi-23-maggio-allerta-pioggia-le-previsioni/ Fri, 23 May 2025 06:20:12 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81209 NapoliMeteo Napoli, cosa accadrà oggi (venerdì 23 maggio)? Il capoluogo campano si appresta a vivere una giornata movimentata, con la probabile festa scudetto della squadra di Antonio Conte, impegnata questa sera alle ore 20.45 allo stadio “Diego Armando Maradona” contro il Cagliari. Meteo Napoli: festa scudetto bagnata? Le previsioni per oggi (venerdì 23 maggio) Oggi …

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Meteo Napoli, cosa accadrà oggi (venerdì 23 maggio)? Il capoluogo campano si appresta a vivere una giornata movimentata, con la probabile festa scudetto della squadra di Antonio Conte, impegnata questa sera alle ore 20.45 allo stadio “Diego Armando Maradona” contro il Cagliari.

Meteo Napoli: festa scudetto bagnata? Le previsioni per oggi (venerdì 23 maggio)

Oggi e domani (sabato 24 maggio) prevarranno le nuvole a Napoli, anche se non mancheranno momenti soleggiati. Rischio di brevi piogge o rovesci perlopiù in queste prime ore della mattinata e anche domani pomeriggio. In generale oggi al mattino il cielo sarà nuvoloso ed è prevista pioggia debole con temperatura di 20°C; il vento sarà moderato e il mare mosso. Durante il pomeriggio e in serata il cielo sarà in gran parte nuvoloso (clicca qui per rimanere sempre aggiornato sul meteo previsto a Napoli).

Allerta meteo: bollino giallo in 12 regioni, compresa la Campania. Il bollettino

La Protezione Civile per la giornata odierna ha diramato l’allerta meteo gialla in 12 regioni, tra cui appunto la Campania e la zona di Napoli. Il maltempo, che ieri ha colpito con violenza le regioni del Nord, anche oggi potrebbe creare qualche disagio. Di seguito il bollettino di allerta nel dettaglio:

  • ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDRAULICO / ALLERTA GIALLA:
    Lombardia: Orobie bergamasche
  • ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA:
    Abruzzo: Bacini Tordino Vomano, Bacino del Pescara, Bacino Basso del Sangro
    Campania: Alto Volturno e Matese, Piana campana, Napoli, Isole e Area vesuviana, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini
    Emilia Romagna: Costa ferrarese, Costa romagnola, Pianura bolognese, Bassa collina e pianura romagnola, Alta collina romagnola, Montagna romagnola, Pianura ferrarese
    Lazio: Appennino di Rieti, Bacino del Liri, Bacini Costieri Sud, Aniene
    Marche: Marc-5, Marc-6, Marc-1, Marc-2, Marc-3, Marc-4
    Molise: Frentani – Sannio – Matese, Alto Volturno – Medio Sangro, Litoranea
    Toscana: Etruria, Ombrone Gr-Costa, Etruria-Costa Nord, Etruria-Costa Sud, Isole, Fiora e Albegna-Costa e Giglio
    Umbria: Chiani – Paglia, Nera – Corno, Trasimeno – Nestore, Chiascio – Topino, Medio Tevere, Alto Tevere
    Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Livenza, Lemene e Tagliamento, Adige-Garda e monti Lessini, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige, Piave pedemontano, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna
  • ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA:
    Abruzzo: Bacini Tordino Vomano, Bacino del Pescara, Bacino Basso del Sangro
    Lombardia: Alta pianura orientale, Valcamonica, Laghi e Prealpi orientali
    Piemonte: Belbo e Bormida, Valle Tanaro, Scrivia
    Toscana: Etruria, Ombrone Gr-Costa, Etruria-Costa Nord, Etruria-Costa Sud, Isole, Fiora e Albegna-Costa e Giglio
    Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Bolzano
    Umbria: Nera – Corno, Alto Tevere
    Veneto: Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Piave pedemontano

Tutti gli aggiornamenti meteo zona per zona su IconaMeteo.it

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Maltempo: danni tra Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-danni-tra-piemonte-liguria-ed-emilia-romagna/ Wed, 21 May 2025 07:47:21 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81168 Il 20 maggio 2025 il maltempo ha colpito duramente il Centro-Nord Italia, provocando esondazioni, allagamenti e danni diffusi. Allerta gialla in diverse regioni e numerosi interventi di emergenza.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Maltempo: danni tra Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna)

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La giornata del 20 maggio 2025 è stata segnata da una nuova ondata di maltempo che ha investito gran parte del Centro-Nord Italia, causando danni significativi soprattutto in Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna. L’arrivo di una vasta area di bassa pressione ha determinato forti temporali, piogge intense e raffiche di vento, mettendo a dura prova il territorio e i servizi di protezione civile.
Le autorità hanno emesso allerta gialla per rischio idrogeologico e idro-pluviometrico in numerose province, mentre i vigili del fuoco sono stati impegnati senza sosta per gestire le emergenze causate da allagamenti, esondazioni e frane.

La perturbazione, annunciata dalle previsioni meteo, ha raggiunto in mattinata il Piemonte, la Liguria, la Lombardia, l’Emilia-Romagna e la Toscana. In particolare, il Piemonte ha subito temporali di forte intensità e vento sostenuto, causando diversi allagamenti nei comuni del Torinese e nelle aree collinari. Numerosi sottopassi sono stati invasi dall’acqua, mentre piccoli corsi d’acqua e rii sono esondati, creando situazioni di criticità idrogeologica.
In Liguria, il maltempo ha colpito in particolare il Ponente: a Finale Ligure il torrente Pora è esondato, provocando allagamenti in strade, abitazioni e attività commerciali. I vigili del fuoco hanno ricevuto decine di richieste di soccorso tra le province di Imperia e Savona, con interventi per liberare persone rimaste intrappolate nelle auto e nei locali allagati.
Anche l’Emilia-Romagna ha registrato precipitazioni intense, soprattutto nelle zone di montagna e collina, con rischio di frane e smottamenti lungo le strade provinciali.

Il bilancio dei danni provocati dal maltempo del 20 maggio 2025 è pesante: numerosi allagamenti in aree urbane e rurali, esondazioni di torrenti, strade interrotte e frane in zone collinari e montane. In Piemonte, la città di Torino ha vissuto una notte di temporali violenti, con allagamenti diffusi e disagi alla circolazione. In Liguria, la situazione più critica si è verificata a Finale Ligure con l’esondazione del Pora, che ha costretto molte famiglie a lasciare temporaneamente le proprie abitazioni.
In Emilia-Romagna sono stati segnalati smottamenti e frane nelle aree appenniniche, con danni a infrastrutture e alla viabilità locale. Gli allagamenti hanno interessato anche la Lombardia meridionale e la Toscana settentrionale, dove sono stati attivati presidi di emergenza per monitorare l’evolversi della situazione.

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Terremoto oggi di magnitudo 3.0 avvertito a Rovereto in Vallagarina https://www.iconameteo.it/altre-news/terremoto-oggi-di-magnitudo-3-0-avvertito-a-rovereto-in-vallagarina/ Wed, 21 May 2025 06:39:36 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81164 Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 ha colpito la zona di Trambileno, vicino a Rovereto, nella notte del 21 maggio 2025. Il sisma è stato avvertito in tutto il Trentino e in parte del Vicentino, generando preoccupazione tra la popolazione ma senza causare danni.

© Icona Meteo - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Icona Meteo) e il link al contenuto originale (Terremoto oggi di magnitudo 3.0 avvertito a Rovereto in Vallagarina)

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Nella notte tra il 20 e il 21 maggio 2025, precisamente alle ore 00:37, una scossa sismica di magnitudo 3.0 ha interessato la Vallagarina, con epicentro localizzato nel comune di Trambileno, nelle immediate vicinanze di Rovereto. Il terremoto, rilevato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), è stato avvertito distintamente dalla popolazione in un’area piuttosto vasta che comprende non solo la provincia di Trento ma anche parte del territorio vicentino.

A Rovereto, la scossa è stata nettamente percepita, causando momenti di apprensione tra i residenti, molti dei quali sono stati svegliati nel cuore della notte. Il fenomeno sismico è stato avvertito anche nel capoluogo trentino e nella zona dell’Alto Garda, dimostrando come, nonostante la magnitudo relativamente contenuta, gli effetti si siano propagati su un’area geografica significativa.

Numerose le segnalazioni giunte ai centralini dei vigili del fuoco e della protezione civile nei minuti immediatamente successivi all’evento. Molti cittadini, allarmati, hanno cercato informazioni sui social media e sui siti di monitoraggio sismico, contribuendo a diffondere rapidamente la notizia del terremoto.

Il sisma ha interessato non solo la Vallagarina e il Trentino, ma è stato percepito anche oltre il confine provinciale, raggiungendo alcune aree del Vicentino. Questa estensione conferma come la zona di confine tra Trentino e Veneto sia caratterizzata da una certa attività sismica, seppur generalmente di intensità moderata. La particolare conformazione geologica dell’area, situata tra le Prealpi e le Alpi, contribuisce alla presenza di faglie attive che occasionalmente generano eventi sismici come quello registrato questa notte.

Le località maggiormente interessate, oltre a Trambileno e Rovereto, sono state i comuni limitrofi della Vallagarina, ma anche Trento città e i centri abitati dell’Alto Garda, dove la scossa è stata avvertita in maniera più lieve ma comunque percettibile.

Valutazione dei danni e monitoraggio della situazione

Nonostante il comprensibile spavento, le autorità locali hanno confermato che non si registrano danni a persone o strutture. I tecnici della Protezione Civile del Trentino hanno effettuato verifiche nelle ore successive all’evento, confermando l’assenza di criticità significative. La magnitudo 3.0 rappresenta infatti un’intensità che, pur essendo chiaramente avvertibile dalla popolazione, raramente causa danni strutturali agli edifici, specialmente in aree come il Trentino dove le costruzioni seguono normative antisismiche piuttosto rigorose.

L’INGV continua a monitorare l’area per verificare l’eventuale presenza di scosse di assestamento, un fenomeno comune dopo eventi sismici di questo tipo. Al momento, non sono state registrate ulteriori scosse significative, suggerendo che potrebbe trattarsi di un evento isolato piuttosto che dell’inizio di una sequenza sismica più complessa.

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Meteo Roma domenica 18 maggio: nel pomeriggio finale Sinner-Alcaraz. Le previsioni nel dettaglio https://www.iconameteo.it/news/meteo-roma-domenica-18-maggio-nel-pomeriggio-finale-sinner-alcaraz-le-previsioni-nel-dettaglio/ Sun, 18 May 2025 08:33:53 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81120 meteo RomaMeteo Roma molto attenzionato in queste ore. Il nuovo Papa, Leone XIV, si insedia ufficialmente proprio oggi, domenica 18 maggio, con la messa in Piazza San Pietro alle ore 10 preceduta dal saluto ai fedelissimi, accorsi in massa nella Città Eterna. Ma non è l’unico grande evento previsto nella Capitale poiché alle ore 17 Sinner …

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Meteo Roma molto attenzionato in queste ore. Il nuovo Papa, Leone XIV, si insedia ufficialmente proprio oggi, domenica 18 maggio, con la messa in Piazza San Pietro alle ore 10 preceduta dal saluto ai fedelissimi, accorsi in massa nella Città Eterna. Ma non è l’unico grande evento previsto nella Capitale poiché alle ore 17 Sinner e Alcaraz si sfideranno nella finalissima degli Internazionali di Roma 2025. Vediamo nel dettaglio la situazione meteo odierna.

Meteo Roma: grandi eventi tra l’insediamento di Papa Leone XIV e la finale di tennis Sinner-Alcaraz. Le previsioni

Oggi, domenica 18 maggio, e domani lunedì 19 la graduale avanzata dell’alta pressione assicura al nostro Paese una situazione meteo stabile, soleggiata e con temperature in aumento verso valori anche oltre la norma in alcune zone. Nel corso della mattinata un po’ di nuvolosità è possibile su Venezie, Liguria e regioni tirreniche, con piogge isolate su Toscana e Campania; cieli sereni o poco nuvolosi altrove. Nel pomeriggio prevalenza di cielo sereno su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Salento, Calabria Meridionale e Isole Maggiori; alternanza tra sole e nuvole sulle altre regioni, con isolati scrosci di pioggia su Friuli, Alto Veneto, Alta Toscana, Emilia centrale, Appennino e Basilicata.

Per quanto riguarda il meteo di Roma, si profila una giornata nel complesso tranquilla, senza piogge e caratterizzata da un cielo perlopiù sereno con solo un po’ di nubi sparse. Anche la temperatura sarà piacevole: sono infatti previsti valori massimi intorno ai 21-22 gradi.

Rimani sempre aggiornato sulle condizioni meteo con il radar di IconaMeteo.it

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Meteo Imola: sole o pioggia per l’atteso GP di Formula 1? Le previsioni https://www.iconameteo.it/news/meteo-imola-sole-o-pioggia-per-latteso-gp-di-formula-1-le-previsioni/ Sun, 18 May 2025 07:45:08 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81114 Meteo ImolaChe meteo farà a Imola oggi, 18 maggio? L’attesa infatti è tutta sul GP di Formula 1 di Imola che si terrà questa domenica alle ore 15. Gli spettatori dovranno portarsi dietro l’ombrello oppure potranno stare tranquilli e godersi una giornata di sole? Vediamo nel dettaglio le previsioni odierne. Meteo Imola: grande attesa per il …

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Che meteo farà a Imola oggi, 18 maggio? L’attesa infatti è tutta sul GP di Formula 1 di Imola che si terrà questa domenica alle ore 15. Gli spettatori dovranno portarsi dietro l’ombrello oppure potranno stare tranquilli e godersi una giornata di sole? Vediamo nel dettaglio le previsioni odierne.

Meteo Imola: grande attesa per il GP di Formula 1. Sole o pioggia?

La graduale avanzata dell’alta pressione assicura in generale sull’Italia due giorni (oggi e domani, lunedì 19) di tempo perlopiù stabile con clima primaverile. Non è da escludere qualche episodio di instabilità, ma di lieve entità. Nel dettaglio oggi, domenica 18 maggio, nel pomeriggio avremo prevalenza di cielo sereno su Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Salento, Calabria Meridionale e Isole Maggiori; alternanza tra sole e nuvole sulle altre regioni, con isolati scrosci di pioggia su Friuli, Alto Veneto, Alta Toscana, Emilia centrale, Appennino e Basilicata. Temperature massime quasi dappertutto in crescita e per lo più comprese fra 19 e 26 gradi.

Per quanto riguarda la situazione meteo di Imola, dovrebbe prevalere un cielo sereno o parzialmente nuvoloso. Purtroppo, pur essendo bassa la probabilità di pioggia, non è possibile escludere che nel pomeriggio ci sia un po’ di instabilità. Situazione dunque da monitorare (QUI il radar meteo).

Per rimanere aggiornati su ciò che accadrà a Imola e non solo, vi invitiamo a consultare IconaMeteo.it 

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Aprile 2025: molte fasi miti e record secolari di pioggia per alcune zone. I dati https://www.iconameteo.it/news/copertina/aprile-2025-molte-fasi-miti-e-record-secolari-di-pioggia-per-alcune-zone-i-dati/ Sat, 17 May 2025 09:08:07 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81097 aprile 2025Anche il mese di aprile 2025, come i mesi scorsi, ha chiuso con un’anomalia termica piuttosto ampia (+1.1°C, al 7° posto fra le più elevate dal 1959), determinata principalmente dai valori osservati al Centro-Nord (+1.3°C al Nord-Ovest, +1.5°C al Nord-Est, +1.2°C al Centro) e in misura inferiore dal resto d’Italia (+0.9°C al Sud, +0.2°C in Sicilia, …

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Anche il mese di aprile 2025, come i mesi scorsi, ha chiuso con un’anomalia termica piuttosto ampia (+1.1°C, al 7° posto fra le più elevate dal 1959), determinata principalmente dai valori osservati al Centro-Nord (+1.3°C al Nord-Ovest, +1.5°C al Nord-Est, +1.2°C al Centro) e in misura inferiore dal resto d’Italia (+0.9°C al Sud, +0.2°C in Sicilia, +0.7°C in Sardegna).

REPORT CLIMA ITALIA – APRILE 2025 

TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
Aprile  +1.1  +2%
Primavera (parziale)  +1.2  +47%
Da inizio anno  +1.4  +43%

Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

Elaborazioni effettuate sulla base dei dati synop integrati con i dati della rete MeteoNetwork

AGGIORNAMENTO SULLA CONCENTRAZIONE DI CO2

MAUNA LOA  MONTE CIMONE
Aprile 2025  429.64 ppm 
Aprile 2024  426.51 ppm 

Aprile 2025: molte fasi miti e otto perturbazioni, una delle quali elevata al grado di tempesta (Hans)

In effetti, il mese è stato caratterizzato da molte fasi miti e solo da un breve periodo con valori inferiori alla norma alla fine della prima decade, a causa di una tardiva irruzione di aria artica che ha riportato per qualche giorno condizioni di stampo invernale con anche il ritorno di qualche gelata notturna alle basse quote. La  circolazione atmosferica si è contraddistinta per la frequente presenza di strutture anticicloniche alle alte latitudini, fra l’Atlantico nord-orientale e l’Europa settentrionale, con conseguenti situazioni di blocco dei normali flussi atmosferici occidentali sul continente, a favore di scambi meridiani di masse d’aria, condizioni di instabilità e lento deflusso dei sistemi perturbati nell’area mediterranea. Questo regime circolatorio è stato originato in parte anche dall’ultimo riscaldamento della stratosfera polare cominciato a metà marzo e terminato con la precoce transizione verso la fase di “riposo” estivo del Vortice Polare Stratosferico (il consueto Final Warming del VPS).

Anomalia della circolazione atmosferica – APRILE 2025

Nel corso del mese di aprile si sono avvicendate 8 perturbazioni, alcune delle quali piuttosto intense, di cui una elevata al grado di tempesta (tempesta Hans) dal Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare. Le  precipitazioni si sono distribuite in maniera disomogenea, risultando più abbondanti della norma al Nord-Ovest, Alpi orientali, Venezie, Toscana e Sardegna, mentre nel resto del Centro-Sud il mese è stato poco piovoso con accumuli anche inferiori alla metà dei quantitativi normali.

Anomalie nelle precipitazioni: positive al Nord e in Sardegna, negative al Centro, al Sud e soprattutto in Sicilia

Le anomalie nelle varie macroregioni vanno da +85% in Sardegna, +42% al Nord-Ovest, +14% al Nord-Est a -16% al Centro, -52% al Sud e -64% in Sicilia. La combinazione di queste situazioni opposte ha dato origine a un bilancio nazionale sostanzialmente in pareggio (+2% di anomalia). L’abbondanza di  precipitazioni nelle aree sopra la media è stata determinata prevalentemente dagli eventi intorno alla metà del mese, cinque giorni (dal 13 al 17) caratterizzati da forte maltempo. In particolare la fase dal 16 al 17 (determinata proprio dalla tempesta Hans) che, in un contesto di correnti sciroccali molto umide e persistenti, con il contributo dello sbarramento alpino (effetto stau), ha visto fenomeni estremi fra l’alto Piemonte e la Val d’Aosta dove sono stati osservati accumuli da 300 a più di 500 mm in 48 ore, quantitativi tipici di un’intera stagione seguiti da inevitabili danni fra esondazioni, frane, allagamenti e tutto ciò che ne consegue su abitazioni, paesaggio e vie di  comunicazione.

Precipitazioni accumulate in APRILE, derivate dalla rete di stazioni MeteoNetwork e integrate con stime satellitari GPM (Global Precipitation Measurement – NASA). (elaborazioni Meteo Expert)

Per alcune di quelle stazioni meteorologiche si è trattato di record secolari di accumulo in 24/48 ore per aprile e anche in assoluto. Durante questo evento, nonostante un contesto di correnti miti, in alcuni settori si sono verificate nevicate fino al fondovalle, come ad esempio ad  Aosta, complice l’intensità delle precipitazioni che ha modificato il profilo termico abbassando notevolmente, ma solo temporaneamente, il limite della neve.

 

Grafico TEMPERATURA MEDIA e PIOGGE in Italia – APRILE 2025

 

ANOMALIE MENSILI – APRILE 2025
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +1.1  +2%
Nord-Ovest  +1.3  +42%
Nord-Est  +1.5  +14%
Centro  +1.2  -16%
Sud  +0.9  -52%
Sicilia  +0.2  -64%
Sardegna  +0.7  +85%
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

Aprile 2025: la primavera procede con una temperatura media a 1.2°C sopra il valore normale e con il 47% di pioggia in più rispetto alla norma

L’andamento del bimestre primaverile marzo-aprile e dei primi quattro mesi dell’anno è caratterizzato da ampie anomalie positive, sia sulle temperature, che sulle precipitazioni. La primavera, per il momento, procede con una temperatura media a 1.2°C sopra il valore normale e con il 47% di pioggia in più rispetto alla norma nonostante i dati negativi del Sud (-7%) e, soprattutto, della Sicilia (-15%). Il quadrimestre gennaio-aprile vede la temperatura assestarsi a 1.4°C sopra la media, che rappresenta sempre uno dei valori più elevati della serie storica, e le precipitazioni più abbondanti della norma del 43%, l’equivalente di 27 miliardi di metri cubi di acqua in più del normale a livello nazionale.

ANOMALIE STAGIONALI – PRIMAVERA 2025 (parziale)
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ANOMALIE STAGIONALI – PRIMAVERA 2025 (parziale)
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +1.2  +47%
Nord-Ovest  +1.2  +98%
Nord-Est  +1.5  +58%
Centro  +1.4  +41%
Sud  +1.1  -7%
Sicilia  +0.8  -15%
Sardegna  +1.0  +95%
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020
ANOMALIE DA INIZIO ANNO 2025
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +1.4  +43%
Nord-Ovest  +1.3  +89%
Nord-Est  +1.6  +46%
Centro  +1.8  +35%
Sud  +1.1  +14%
Sicilia  +1.1  +24%
Sardegna  +1.2  +60%

Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

Simone Abelli – Meteo Expert

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Scossa di terremoto ai Campi Flegrei: continua lo sciame sismico https://www.iconameteo.it/altre-news/scossa-di-terremoto-ai-campi-flegrei-continua-lo-sciame-sismico/ Wed, 14 May 2025 06:38:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=81047 terremoto oggiUn potente terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito i Campi Flegrei il 13 maggio 2025, seguito da numerose repliche. L'evento, avvertito in tutta la provincia di Napoli, arriva a soli due mesi dalla scossa di magnitudo 4.6 di marzo, intensificando i timori sulla crescente attività vulcanica dell'area.

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Un terremoto di magnitudo 4.4 ha scosso l’area dei Campi Flegrei ieri, 13 maggio 2025, alle ore 12:08, con epicentro localizzato in mare, in prossimità della costa a ovest del rione Terra di Pozzuoli. La scossa di terremoto, avvenuta a una profondità di appena 3 km, è stata avvertita distintamente in tutta la provincia di Napoli, generando preoccupazione tra i residenti e riportando l’attenzione sulla delicata situazione dell’area vulcanica.

Lo sciame sismico in corso

L’evento principale non è rimasto isolato, ma si è inserito in un intenso sciame sismico che ha caratterizzato la giornata. Nel giro di soli 28 minuti, sono state registrate ben 7 scosse di terremoto: due eventi di magnitudo 2.1 hanno preceduto il sisma principale, verificandosi alle 12:06 e alle 12:07. Successivamente, alle 12:22, è stata registrata una replica di magnitudo 3.5, seguita da ulteriori eventi di minore intensità alle 12:27 (magnitudo 1.9 e 1.6) e alle 12:34 (magnitudo 1.2).

La sequenza non si è fermata qui: nel primo pomeriggio, alle 14:58, un’altra significativa scossa di terremoto di magnitudo 3.3 ha colpito l’area, con una replica di magnitudo 2.7 registrata appena tre minuti dopo, alle 15:01. Tutti questi eventi si sono verificati a profondità simili, intorno ai 2,7 chilometri, una caratteristica che secondo Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, rappresenta un livello “sempre più interessato da queste energie maggiori”.

Il confronto con il terremoto di marzo

Questo evento sismico arriva a soli due mesi di distanza dalla potente scossa di magnitudo 4.6 registrata il 13 marzo 2025, che fino a ieri rappresentava il terremoto più forte registrato nell’area dei Campi Flegrei negli ultimi decenni. La vicinanza temporale tra questi due significativi eventi sta alimentando le preoccupazioni sulla crescente attività vulcanica della zona.

Gli esperti dell’INGV stanno monitorando attentamente l’evoluzione della situazione, con particolare attenzione al fenomeno del bradisismo che caratterizza l’area. Secondo quanto riportato da Francesca Bianco, “il valore del sollevamento del suolo nelle ultime settimane è stimato intorno a 1,5 centimetri e ad ora non è stato osservato un incremento nella velocità di sollevamento”, un dato che verrà ulteriormente valutato nelle prossime ore.

I danni registrati e le misure di sicurezza

Nonostante l’intensità del sisma, al momento non sono stati segnalati danni significativi a persone o strutture. Tuttavia, alcuni edifici hanno subito lievi danneggiamenti, come nel caso della Residenza universitaria di Pozzuoli, dove sono state rilevate crepe sui muri e segni di cedimenti superficiali. Le autorità locali hanno prontamente avviato sopralluoghi per verificare l’agibilità degli edifici pubblici e privati.

Il Comune di Napoli ha comunicato che non sono stati riscontrati danni alle scuole o ad altre strutture pubbliche. Sono state attivate le aree di attesa presso l’ex Base NATO, dove i servizi sociali sono operativi per fornire assistenza alla popolazione. La Protezione Civile ha intensificato il monitoraggio dell’area e resta in stato di allerta per eventuali sviluppi della situazione.

Il fenomeno del bradisismo flegreo

L’attuale sequenza sismica si inserisce nel più ampio fenomeno del bradisismo flegreo, un processo di sollevamento e abbassamento del suolo caratteristico dell’area dei Campi Flegrei. Questo fenomeno è legato alla presenza di una vasta caldera vulcanica che si estende per circa 12 km di diametro e comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e parte della città di Napoli.

Negli ultimi anni, l’area ha mostrato segni di una ripresa dell’attività bradisismica, con un progressivo sollevamento del suolo e un incremento della sismicità. Questo ha portato le autorità a intensificare il monitoraggio e ad aggiornare i piani di emergenza per la zona, classificata come area a rischio vulcanico.

Le prospettive future e il monitoraggio continuo

Gli scienziati dell’INGV continuano a monitorare costantemente l’evoluzione della situazione, analizzando non solo l’attività sismica ma anche altri parametri come le deformazioni del suolo, le emissioni di gas e le variazioni geochimiche delle fumarole presenti nell’area.

Al momento, non ci sono elementi che indichino un imminente rischio eruttivo, ma la sequenza di eventi degli ultimi mesi suggerisce una fase di particolare dinamismo del sistema vulcanico dei Campi Flegrei. Le autorità raccomandano alla popolazione di seguire le indicazioni della Protezione Civile e di mantenersi informata attraverso i canali ufficiali.

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Papa Leone XIV: l’americano Prevost e il suo impegno per l’ambiente https://www.iconameteo.it/news/notizie-mondo/papa-leone-xiv-lamericano-prevost-e-il-suo-impegno-per-lambiente/ Thu, 08 May 2025 18:15:23 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80967 Francis Robert Prevost, eletto oggi nuovo Pontefice con il nome di Leone XIV, porta con sé una visione che unisce spiritualità e responsabilità ambientale. Il suo passato in Sudamerica ha plasmato un approccio concreto alle sfide ecologiche del nostro tempo.

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Il suo passato in Sudamerica ha plasmato un approccio concreto alle sfide ecologiche del nostro tempo.

Il cardinale americano Robert Francis Prevost è stato eletto 267° pontefice della Chiesa Cattolica, assumendo il nome di Leone XIV. L’annuncio è stato dato oggi, 8 maggio 2025, quando il cardinale protodiacono Dominique Mamberti ha pronunciato il tradizionale “Habemus Papam” dalla Loggia delle Benedizioni in Piazza San Pietro alle 19:15.

Un papa americano con radici sudamericane

Nato il 14 settembre 1955 a Chicago, Illinois, Prevost ha trascorso gran parte della sua vita pastorale in Sudamerica, in particolare in Perù, dove è stato Arcivescovo-vescovo di Chiclayo. Questa lunga permanenza in una regione ricca di biodiversità ma anche gravemente minacciata da deforestazione e cambiamenti climatici ha profondamente influenzato la sua visione ecologica.

La visione ambientale di Leone XIV

Il nuovo Papa Leone XIV ha sempre mostrato una particolare sensibilità verso le tematiche ambientali, integrando nella sua visione pastorale i principi della giustizia sociale e della responsabilità ecologica. Durante il suo ministero in Perù, ha ripetutamente denunciato lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali dell’Amazzonia, definendolo “un peccato contro il Creato e le future generazioni”.

Un pontificato all’insegna dell’ecologia integrale

La scelta del nome Leone appare significativa anche in chiave ambientale, richiamando Leone XIII, il “papa dei lavoratori” e autore dell’enciclica Rerum Novarum. Come il suo predecessore si occupò della questione sociale, Prevost sembra voler affrontare la crisi ambientale come questione centrale del nostro tempo.

Nel suo primo messaggio dalla Loggia, il nuovo Pontefice ha dichiarato “La pace sia con voi”, aggiungendo che “il male non prevarrà” e invitando a “costruire ponti”. Un chiaro riferimento alla necessità di dialogo e cooperazione globale per affrontare le sfide ecologiche che minacciano il nostro pianeta.

Con l’elezione di Leone XIV, la Chiesa sembra voler rafforzare il suo impegno verso un’ecologia integrale che unisca la cura del creato alla dignità umana, in continuità con l’insegnamento dei suoi predecessori ma con un’attenzione particolare alle urgenze ambientali del nostro tempo.


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Terremoto Roma: scossa di magnitudo 2.9 ai Castelli Romani nella notte https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/terremoto-roma-scossa-di-magnitudo-2-9-ai-castelli-romani-nella-notte/ Thu, 08 May 2025 06:44:39 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80949 Una scossa di terremoto di magnitudo 2.9 ha interessato i Castelli Romani e la zona sud-est di Roma nella notte dell’8 maggio 2025, svegliando migliaia di cittadini ma senza provocare danni. L’evento riporta l’attenzione sulla sismicità dell’area dei Colli Albani.

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L’evento riporta l’attenzione sulla sismicità dell’area dei Colli Albani.

Nella notte tra il 7 e l’8 maggio 2025 una scossa di terremoto ha colpito la zona dei Castelli Romani, svegliando bruscamente numerosi residenti tra Roma sud, San Cesareo e i comuni dei Colli Albani. Il sisma, registrato alle 3:42 con una magnitudo di 2.9 e una profondità di circa 10 chilometri, non ha provocato danni a persone o strutture ma ha generato preoccupazione e molte reazioni sui social.

Caratteristiche del terremoto vicino Roma

L’epicentro è stato localizzato tra San Cesareo e Rocca Priora, una zona già nota per la sua attività sismica moderata. Il terremoto è stato avvertito distintamente in diversi comuni, tra cui Frascati, Grottaferrata, Marino, Albano Laziale e Velletri. I cittadini hanno descritto un rapido scuotimento seguito da un boato, testimoniando la sensibilità del territorio agli eventi sismici, anche di lieve entità.

L’area sismica dei Colli Albani e la prevenzione

I Colli Albani rappresentano una delle aree a maggiore rischio sismico del Lazio, a causa della presenza dell’antico Vulcano Laziale e di una geologia complessa. La sismicità locale è oggetto di costante monitoraggio da parte della Protezione Civile e dell’INGV, che rassicurano sulla normalità di questi eventi e invitano la popolazione a seguire le buone pratiche di prevenzione sismica. Anche se il terremoto dell’8 maggio non ha causato danni, sottolinea l’importanza di una corretta informazione e della preparazione in caso di future scosse.

Reazioni e attenzione sulla sicurezza sismica

La scossa ai Castelli Romani ha riacceso il dibattito sulla sicurezza sismica nell’area metropolitana di Roma. Le autorità locali hanno prontamente rassicurato la cittadinanza e ribadito l’importanza della prevenzione terremoti, ricordando che la collaborazione tra enti, cittadini e istituzioni è fondamentale per minimizzare i rischi legati ai fenomeni sismici.


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Terremoto oggi in provincia di Bologna: scossa di magnitudo 3.8 https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/terremoto-oggi-provincia-bologna/ Sat, 03 May 2025 06:27:16 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80839 Una scossa di terremoto di magnitudo 3.8 è stata registrata oggi in provincia di Bologna, con epicentro ad Alto Reno Terme. La scossa di terremoto oggi è stata avvertita anche a Bologna, nella provincia di Modena e di Reggio nell’Emilia. La scossa di terremoto di oggi è avvenuta alle ore 5.08 di questa mattina ad …

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Una scossa di terremoto di magnitudo 3.8 è stata registrata oggi in provincia di Bologna, con epicentro ad Alto Reno Terme. La scossa di terremoto oggi è stata avvertita anche a Bologna, nella provincia di Modena e di Reggio nell’Emilia. La scossa di terremoto di oggi è avvenuta alle ore 5.08 di questa mattina ad una profondità di 55 km.

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Maltempo sull’Italia e calo termico di 10 gradi: ecco quando https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-sullitalia-e-calo-termico-di-10-gradi-ecco-quando/ Fri, 02 May 2025 13:20:27 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80832 maltempoSi profila una fase di maltempo sull’Italia dopo giorni segnati da stabilità e clima estivo. Una nuova perturbazione in arrivo domenica 4 maggio causerà le prime piogge su Alpi, Prealpi, Sardegna e regioni centrali, in particolare su Toscana, Umbria, e anche in Campania, per poi estendersi al resto del Nord e Meridione nel corso della …

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Si profila una fase di maltempo sull’Italia dopo giorni segnati da stabilità e clima estivo. Una nuova perturbazione in arrivo domenica 4 maggio causerà le prime piogge su Alpi, Prealpi, Sardegna e regioni centrali, in particolare su Toscana, Umbria, e anche in Campania, per poi estendersi al resto del Nord e Meridione nel corso della notte.

meteo

Torna il maltempo: settimana di tempo molto instabile

Lunedì sarà una giornata molto instabile un po’ su tutte le regioni centro-settentrionali. Fin dal mattino avremo rovesci e temporali al Nord, in particolare sulle Prealpi e sul Nordest, ma anche sul Levante ligure e nel nord della Toscana. Dal pomeriggio aumenta il rischio di forti fenomeni anche in Emilia-Romagna e sulle pianure del Nordovest. Qualche rovescio possibile anche nell’Umbria e nel nord della Sicilia in particolare sul messinese. Dopo il caldo anomalo, le temperature saranno in calo su buona parte del Paese e in particolare al Centro-nord dove i valori torneranno ad essere più vicini alla norma. Si attiveranno venti anche intensi meridionali.

Anche nei giorni successivi l’atmosfera resterà molto instabile in tutto il Mediterraneo centrale e dunque anche sull’Italia. Martedì rischio di rovesci e temporali sparsi al Centro-nord e in Sardegna e in forma più isolata anche sulla Sicilia settentrionale e in Calabria.

Temperature in calo su Sicilia e Sardegna e clima decisamente più fresco al Centro-nord con valori che entro mercoledì saranno anche sotto le medie stagionali. Rispetto al 1° maggio, quando in diverse zone si sono sfiorati i 30 gradi come in piena estate, il calo termico sarà anche nell’ordine di 10 gradi. A Milano ad esempio si passerà infatti dai 28 gradi ai 18. L’instabilità dovrebbe proseguire almeno fino alla giornata di mercoledì.

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Meteo, dopo il caldo anomalo torna il rischio nubifragi: i dettagli https://www.iconameteo.it/primo-piano/meteo-dopo-il-caldo-anomalo-torna-il-rischio-nubifragi/ Thu, 01 May 2025 11:58:37 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80814 meteoDopo il caldo anomalo si profila un netto cambiamento del tempo sull’Italia. A partire da domenica 4 maggio una nuova perturbazione determinerà l’avvio di una fase più dinamica con il ritorno a condizioni meteo decisamente più fresche e instabili. Meteo instabile la prossima settimana: rischio nubifragi Nel dettaglio arriveranno ben due perturbazioni in arrivo, una …

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Dopo il caldo anomalo si profila un netto cambiamento del tempo sull’Italia. A partire da domenica 4 maggio una nuova perturbazione determinerà l’avvio di una fase più dinamica con il ritorno a condizioni meteo decisamente più fresche e instabili.

Meteo instabile la prossima settimana: rischio nubifragi

Nel dettaglio arriveranno ben due perturbazioni in arrivo, una proveniente dal Nord Africa, diretta verso il Centro-Sud Italia, l’altra in arrivo dall’Europa settentrionale, con obiettivo principalmente il Nord Italia.

Nella giornata di domenica 4 maggio, dopo un aumento della nuvolosità sabato, le piogge si verificheranno su Alpi, Prealpi, Sardegna e regioni centrali, in particolare su Toscana, Umbria, e anche in Campania, per poi estendersi al resto del Nord e Meridione nel corso della notte.

Lunedì le precipitazioni tenderanno a diventare più intense al Centro-Nord, con anche il rischio di temporali forti e possibili nubifragi. Al Sud e in Sicilia si avrà tempo più variabile con possibili piogge isolate.
Ci sarà un significativo rinforzo dei venti di Scirocco e Libeccio, con mari molto mossi ed è previsto anche un calo termico, specialmente al Centro-Nord e in Sardegna, con la conseguente interruzione della fase di caldo anomalo di questi giorni.

Verso metà settimana un nuovo ingresso di aria fresca potrebbe causare nuove fasi instabili e un abbassamento delle temperature anche al Sud e in Sicilia. I valori subiranno un calo significativo specialmente al Nord.

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Marzo 2025 conferma la serie di mesi più caldi e piovosi della norma in Italia. I dati https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/marzo-2025-conferma-la-serie-di-mesi-piu-caldi-e-piovosi-della-norma-in-italia-i-dati/ Mon, 28 Apr 2025 09:05:58 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80729 marzoMarzo 2025 conferma la serie di mesi più caldi e più piovosi della norma in Italia: quantitativo doppio di precipitazioni rispetto alla norma. I dati Prosegue la serie di mesi più caldi e più piovosi della norma, a conferma della tendenza a raggiungere sistematicamente livelli di temperatura tipici di aree dai 2 ai 5 gradi …

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Marzo 2025 conferma la serie di mesi più caldi e più piovosi della norma in Italia: quantitativo doppio di precipitazioni rispetto alla norma. I dati

Prosegue la serie di mesi più caldi e più piovosi della norma, a conferma della tendenza a raggiungere sistematicamente livelli di temperatura tipici di aree dai 2 ai 5 gradi di latitudine più meridionali e, nello stesso tempo, a sperimentare precipitazioni inusualmente abbondanti, anch’esse, come modalità, più tipiche di fasce latitudinali più meridionali. Un contributo importante a questa abbondanza di pioggia deriva senz’altro dalla maggior disponibilità di vapore acqueo (acqua precipitabile) contenuto in un’atmosfera più calda. Un altro non indifferente contributo è dato dalla temperatura costantemente più elevata rispetto alla media delle acque del Mediterraneo (da 1°C a 2°C sopra la media intorno all’Italia nel mese di marzo) con conseguente maggior apporto di energia alle perturbazioni in transito. Se poi, nell’arco del mese, transitano 15 perturbazioni, come è capitato in marzo, le premesse per dei risultati notevoli ci sono tutte.

Alcune fra queste perturbazioni si sono rivelate molto intense, in particolare quella transitata il giorno 12, elevata al grado di tempesta (Jana) dal servizio meteorologico spagnolo, e quella che ha colpito l’Italia il giorno 14, entrambe associate a precipitazioni molto abbondanti al Nord e nelle regioni centrali tirreniche. Proprio per il giorno 14 sono state diramate dalla Protezione Civile allerte rosse e arancioni fra Toscana ed Emilia Romagna dove si sono verificate frane, piene, esondazioni e un’alluvione a Sesto Fiorentino, a causa degli ingenti accumuli (fra 100 e 180 mm in 24 ore che si sono sommati alle precipitazioni comunque non trascurabili dei giorni precedenti).

Il risultato complessivo del mese di marzo è stato un quantitativo doppio di precipitazioni rispetto alla norma (+101% di scarto a livello nazionale, al 6° posto nella serie storica), con anomalie quasi ovunque positive, eccetto alcune aree del Sud e della Sicilia. Il settore più piovoso è stato il Nord-Ovest con poco meno del triplo delle precipitazioni normali (+183%); è proprio in questa parte d’Italia che sono stati osservati accumuli record, più precisamente in Liguria a Genova con 314 mm e a Capo Mele con 250 mm, i più elevati dal 1979. Il dato di marzo contribuisce a mantenere significativamente alta l’anomalia da inizio anno portandola a +60%.

Precipitazioni accumulate in MARZO, derivate dalla rete di stazioni MeteoNetwork e integrate con stime satellitari GPM (Global Precipitation Measurement – NASA). (elaborazioni Meteo Expert)

REPORT CLIMA ITALIA – MARZO 2025 

TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI

Marzo 

+1.4  +101%

Da inizio anno 

+1.5  +60%

Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

AGGIORNAMENTO SULLA CONCENTRAZIONE DI CO2

MAUNA LOA  MONTE CIMONE
Marzo 2025  428.15 ppm  432.41 ppm
Marzo 2024  425.38 ppm  427.95 ppm

A marzo scarti positivi anche nell’analisi delle temperature: valore record a Genova

Scarti ampiamente positivi anche nell’analisi delle temperature, con un dato nazionale pari a +1.4°C rispetto alla media del trentennio 1991-2020 (5° valore più elevato della serie storica insieme al 1991 e al 1994), distribuito in maniera abbastanza uniforme sul territorio (+1.4°C/+1.5°C), tranne al Nord-Ovest dove è rimasto un poco più contenuto (+1.1°C). L’andamento della temperatura media presenta una curva in gran parte sopra la media, eccetto un breve periodo di qualche giorno poco dopo la metà del mese, durante il quale un’irruzione di aria artica ha riportato condizioni invernali con temperature ben al di sotto della media, il ritorno di qualche segno negativo nelle temperature notturne e una breve fase nevosa a quote di alta collina/bassa montagna sui rilievi delle regioni nord-occidentali, e questo proprio a ridosso dell’Equinozio di Primavera.

Da segnalare, infine, il notevole valore di 24.8°C osservato a Genova il giorno 30, che rappresenta il record di marzo per la città, almeno dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso; pertanto, con il primato di accumulo di pioggia, ne deriva un doppio record per il capoluogo ligure. Grazie al dato di quest’ultimo mese, restano decisamente ampie anche le anomalie termiche da inizio anno che fanno registrare +1.5°C a livello nazionale (valore fra i più elevati degli ultimi decenni), con il contributo più sostanzioso derivante dalle regioni centrali che al momento “volano” a +2°C sopra la media.

TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +1.4  +101%
ANOMALIE MENSILI – MARZO 2025
Nordovest  +1.1  +183%
Nordest  +1.4  +113%
Centro  +1.5  +105%
Sud  +1.4  +36%
Sicilia  +1.4  +21%
Sardegna  +1.4  +108%
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020
ANOMALIE DA INIZIO ANNO 2025
TEMPERATURA (°C)  PRECIPITAZIONI
ITALIA  +1.5  +60%
Nordovest  +1.3  +115%
Nordest  +1.7  +62%
Centro  +2.0  +54%
Sud  +1.2  +34%
Sicilia  +1.4  +41%
Sardegna  +1.3  +51%
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1991-2020

 

Grafico TEMPERATURA MEDIA e PIOGGE in Italia – MARZO 2025
Anomalia della circolazione atmosferica – MARZO 2025

Tutti gli aggiornamenti e le previsioni meteo zona per zona su IconaMeteo.it

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Frana di Palagano: emergenza ambientale e danni ingenti in Appennino https://www.iconameteo.it/news/frana-di-palagano-emergenza-ambientale-e-danni-ingenti-in-appennino/ Mon, 28 Apr 2025 07:40:01 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80730 La frana di Palagano continua ad avanzare, distruggendo case e infrastrutture. Lo stato di crisi regionale è stato dichiarato per fronteggiare questa grave emergenza ambientale.

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La frana di Palagano continua ad avanzare, distruggendo case e infrastrutture.

La frana di Palagano, che interessa la zona di Boccassuolo sull’Appennino modenese, si sta rivelando una delle più gravi degli ultimi anni in Emilia-Romagna. Il fronte franoso, partito dal monte Cantiere, ha superato i due chilometri e nella notte tra il 25 e il 26 aprile ha registrato un avanzamento di ben 27 metri, raggiungendo il torrente Dragone. Le conseguenze sono pesanti: diverse abitazioni sono state distrutte, tra cui tre nella località Le Macchiarelle, e molte altre risultano a rischio.

Impatto sul territorio e sulla popolazione

L’avanzata della frana ha provocato la distruzione di strade, ponti e infrastrutture essenziali, lasciando isolate numerose famiglie. Tra i danni più gravi si segnala la minaccia a un traliccio dell’alta tensione che fornisce energia a cinque comuni limitrofi. La massa in movimento è stimata in oltre tre milioni di metri cubi di terreno, con un impatto devastante sulle sulle attività locali. Il sindaco Fabio Braglia ha sottolineato la drammaticità della situazione e ha annunciato la sospensione del pagamento di IMU e TARI per le persone coinvolte.

Risposta delle istituzioni e stato di crisi

Di fronte all’emergenza, la Regione Emilia-Romagna ha dichiarato lo stato di crisi regionale, con l’obiettivo di ottenere lo stato di calamità nazionale e risorse straordinarie per la ricostruzione. Il coinvolgimento della Protezione Civile e degli enti locali è massimo, mentre proseguono i monitoraggi sul movimento del terreno grazie alla collaborazione con l’Università di Modena. Le autorità invitano alla massima attenzione e chiedono un sostegno concreto alle popolazioni colpite.

Prospettive e prevenzione del rischio idrogeologico

L’evento porta nuovamente in primo piano la questione del rischio idrogeologico e della prevenzione delle frane nell’Appennino. Le recenti piogge torrenziali e le condizioni del terreno hanno accentuato l’instabilità, sottolineando l’urgenza di implementare piani di monitoraggio e realizzare interventi strutturali per salvaguardare il territorio e garantire la sicurezza delle comunità locali.


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Maltempo a Induno Olona: allerta temporali, allagamenti e frane nel Varesotto https://www.iconameteo.it/meteo/maltempo-a-induno-olona-allerta-temporali-allagamenti-e-frane-nel-varesotto/ Thu, 24 Apr 2025 07:13:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80637 maltempoIl maltempo colpisce duramente Induno Olona e il Varesotto, con temporali intensi, allerta massima, frane e allagamenti. Numerosi interventi dei soccorsi e criticità diffuse.

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Il maltempo colpisce duramente Induno Olona e il Varesotto, con temporali intensi, allerta massima, frane e allagamenti. Numerosi interventi dei soccorsi e criticità diffuse.

Nelle ultime ore, una violenta ondata di maltempo ha investito la zona di Induno Olona, in provincia di Varese, generando numerosi disagi e situazioni di emergenza. Le forti precipitazioni hanno causato allagamenti diffusi, smottamenti e una frana significativa che ha portato alla chiusura della Strada Statale 233 Varesina in entrambe le direzioni. L’allerta temporali diramata dalle autorità si è rivelata fondata, con la Protezione Civile e i Vigili del Fuoco impegnati in decine di interventi tra il Varesotto e le aree limitrofe.

Allerta temporali e situazione meteorologica attuale

La giornata del 23 aprile è stata caratterizzata da un rapido peggioramento delle condizioni meteorologiche, con temporali intensi che hanno colpito il nord della provincia di Varese, in particolare la zona di Induno Olona. Le temperature sono crollate di diversi gradi in poche ore, mentre forti piogge e grandinate hanno aggravato la situazione. L’allerta meteo resta elevata, con la possibilità di ulteriori fenomeni intensi nelle prossime ore e la raccomandazione di prestare la massima attenzione nelle aree a rischio idraulico e idrogeologico.

Conseguenze del maltempo: allagamenti, frane e interventi di emergenza

Le forti piogge hanno provocato l’esondazione del fiume Olona e l’invasione delle acque nelle aree circostanti, con allagamenti in molte zone abitate e auto bloccate dall’acqua e dal fango. Una frana ha interessato il tratto iniziale della Valganna e la SS233, costringendo alla chiusura della strada. Le squadre di soccorso sono intervenute per evacuare residenti dai piani terra e liberare automobilisti intrappolati. In totale, sono stati effettuati numerosi interventi per alberi caduti, smottamenti e criticità lungo le principali arterie stradali della zona.

Previsioni e raccomandazioni per la popolazione

Le previsioni indicano la possibilità di ulteriori temporali e precipitazioni intense nelle prossime ore. Le autorità invitano la popolazione a seguire costantemente gli aggiornamenti sull’allerta meteo e a evitare spostamenti non necessari nelle aree più colpite dal maltempo. Si raccomanda inoltre di prestare attenzione ai livelli dei corsi d’acqua e di segnalare tempestivamente eventuali situazioni di pericolo.


 

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Terremoto a Frosinone: ultime scosse, impatto e sicurezza sismica https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/terremoto-a-frosinone-ultime-scosse-impatto-e-sicurezza-sismica/ Mon, 21 Apr 2025 07:05:30 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80569 terremoto oggiUna recente scossa di terremoto ha interessato la provincia di Frosinone, con epicentro a Torrice. Analizziamo cosa è accaduto, la situazione sismica della zona e le strategie di prevenzione per la sicurezza dei cittadini.

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La provincia di Frosinone è tornata al centro dell’attenzione a causa di una scossa di terremoto registrata nella serata del 20 aprile 2025. L’evento, sebbene di lieve entità, ha riacceso l’interesse e la preoccupazione per la sismicità del territorio ciociaro, spingendo cittadini e istituzioni a riflettere sull’importanza della prevenzione e delle misure di protezione civile.

Ultimi eventi sismici a Frosinone: dati e cronaca

Alle ore 20:39 del 20 aprile 2025, un terremoto di magnitudo 2.2 è stato registrato a soli 3 km a nord di Torrice, piccolo comune della provincia di Frosinone. La scossa è stata avvertita distintamente anche nei centri vicini, tra cui Veroli, Tecchiena di Alatri e la stessa Frosinone. Fortunatamente, non sono stati segnalati danni a persone o edifici, ma l’evento ha destato apprensione tra la popolazione, soprattutto per la memoria di precedenti episodi sismici che hanno interessato la regione negli ultimi decenni.

La sismicità nel Lazio e in Ciociaria: un territorio da monitorare

La provincia di Frosinone si trova in una zona a rischio sismico medio, secondo la classificazione dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Il territorio laziale, e in particolare la Ciociaria, è attraversato da faglie attive che possono generare micro terremoti e, in rari casi, eventi di maggiore intensità. Gli ultimi anni hanno visto una serie di scosse di lieve entità, spesso percepite solo dalla strumentazione scientifica, ma che testimoniano la necessità di un monitoraggio sismico costante e puntuale.

Impatto sulle comunità locali e reazioni della popolazione

La reazione dei cittadini di Frosinone e dei paesi circostanti è stata di comprensibile apprensione, anche se la scossa non ha provocato danni strutturali. In molti hanno segnalato di aver avvertito una breve oscillazione di oggetti e lampadari, tipica dei terremoti di bassa intensità. Le autorità locali e la protezione civile hanno subito rassicurato la popolazione, sottolineando che non si sono verificati problemi a infrastrutture o servizi essenziali.

Prevenzione e sicurezza sismica: cosa sapere e come comportarsi

In presenza di scosse di terremoto, è fondamentale conoscere le buone pratiche di prevenzione sismica. Il primo passo è informarsi sul piano di emergenza comunale e individuare le aree sicure in caso di evacuazione. In casa, è consigliabile fissare mobili e oggetti pesanti alle pareti e non ostruire le vie di fuga. Durante una scossa, bisogna ripararsi sotto un tavolo robusto o vicino a una parete portante, evitando scale e ascensori. Dopo l’evento, è importante restare calmi, verificare eventuali danni e seguire le indicazioni delle autorità.

Il ruolo del monitoraggio sismico e delle tecnologie moderne

Il monitoraggio sismico svolto dall’INGV e da altre reti di sorveglianza è essenziale per garantire la sicurezza dei cittadini. Grazie a una fitta rete di sismografi, ogni terremoto viene localizzato e classificato in tempo reale, permettendo alle istituzioni di intervenire tempestivamente in caso di necessità. Le informazioni aggiornate sono accessibili anche al pubblico tramite portali e app dedicate, che consentono di restare informati su ogni scossa registrata nel territorio di Frosinone e nel resto d’Italia.

Terremoti storici a Frosinone: memoria e resilienza

La storia sismica della Ciociaria è segnata da eventi che, seppur meno frequenti rispetto ad altre aree italiane, hanno lasciato un segno nella memoria collettiva. Negli ultimi decenni, la maggior parte delle scosse registrate nella zona di Frosinone sono state di lieve o moderata intensità, senza gravi conseguenze. Tuttavia, la consapevolezza del rischio sismico ha favorito una cultura della prevenzione e dell’attenzione alle norme di costruzione antisismica, fondamentali per limitare i danni in caso di eventi più forti.

Strategie di adattamento e prospettive future

Le istituzioni locali, in collaborazione con la protezione civile e gli esperti di sismologia, promuovono campagne di sensibilizzazione e formazione per la popolazione. L’obiettivo è accrescere la resilienza del territorio di Frosinone di fronte ai terremoti, investendo su edilizia antisismica, piani di emergenza aggiornati e una maggiore diffusione della cultura della sicurezza. In futuro, l’adozione di tecnologie avanzate e una sempre più capillare informazione potranno contribuire a ridurre i rischi e a proteggere le comunità locali.

Conclusioni: convivenza con il rischio sismico e informazione costante

L’ultimo terremoto a Frosinone rappresenta un monito sull’importanza di non abbassare la guardia e di investire nella prevenzione sismica. La collaborazione tra cittadini, istituzioni e ricercatori è la chiave per affrontare con consapevolezza il rischio sismico e garantire la sicurezza delle future generazioni.


NOTE: questo articolo è stato generato con il supporto dell’intelligenza artificiale.

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Maltempo in Italia: cosa sono i “Flood Damage” causati dalle esondazioni https://www.iconameteo.it/news/maltempo-in-italia-cosa-sono-i-flood-damage-della-esondazioni/ Sun, 20 Apr 2025 13:27:43 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80562 Intense piogge hanno causato esondazioni in diversi fiumi del Nord Italia, portando a evacuazioni e flood damage (danni ingenti). Scopriamo i dettagli di questa emergenza. Fiume Ticino: Esondazione a Pavia e Conseguenze Immediate Il 18 aprile 2025, il fiume Ticino ha superato i livelli di guardia, esondando nel quartiere Borgo Basso di Pavia. Le strade …

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Intense piogge hanno causato esondazioni in diversi fiumi del Nord Italia, portando a evacuazioni e flood damage (danni ingenti). Scopriamo i dettagli di questa emergenza.

Fiume Ticino: Esondazione a Pavia e Conseguenze Immediate

Il 18 aprile 2025, il fiume Ticino ha superato i livelli di guardia, esondando nel quartiere Borgo Basso di Pavia. Le strade Milazzo e Trinchera sono state sommerse, causando allagamenti ai piani terra e interrati delle abitazioni. Le autorità locali hanno emesso ordinanze urgenti per vietare il transito nelle aree colpite e hanno richiesto l’evacuazione dei piani inferiori. I residenti sono stati consigliati di trasferirsi ai piani superiori per la loro sicurezza. Squadre di soccorso, come i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, hanno utilizzato gommoni per assistere le famiglie isolate, dimostrando una risposta rapida e coordinata.

Piena del Fiume Po: Situazione Critica e Monitoraggio Attivo

Le intense precipitazioni hanno portato il fiume Po a livelli critici. Al Ponte della Becca, la piena ha superato la soglia rossa, attivando l’allerta. La Protezione Civile e l’Agenzia Interregionale per il fiume Po (AIPo) sono impegnate nel monitoraggio continuo e nelle misure di prevenzione. Il colmo di piena si sta spostando verso Piacenza, dove è previsto di superare la soglia 3 di criticità, richiedendo un’attenzione costante.

Danni alla Comunità: Impatti sull’Agricoltura e sulle Infrastrutture

Le esondazioni hanno provocato “flood damage” cioè danni significativi in diverse aree. In Lomellina, ad esempio, le risaie già seminate sono state allagate, costringendo gli agricoltori a dover riseminare e lavorare nuovamente i terreni sommersi. Inoltre, strade provinciali e ponti, come quello di barche di Bereguardo, sono stati chiusi per precauzione, poiché il livello del fiume ha superato il metro e dieci. A Castellamonte, nel Canavese, undici famiglie sono state evacuate a causa di frane e smottamenti, con il sindaco che ha richiesto assistenza alla Regione Piemonte.

Riflessioni Sulla Vulnerabilità del Territorio e Prospettive Future

Questi eventi estremi mettono in luce la crescente vulnerabilità del territorio italiano ai cambiamenti climatici. La frequenza e l’intensità delle precipitazioni stanno aumentando, rendendo urgenti interventi di prevenzione e adattamento per ridurre i rischi idrogeologici e proteggere le comunità. Come affermato da Mario Giuliacci, esperto di climatologia,

“La nostra capacità di affrontare eventi climatici estremi deve migliorare per garantire la sicurezza delle popolazioni.”

Le autorità stanno continuando a monitorare la situazione, mentre si prevede un parziale miglioramento delle condizioni meteorologiche nei prossimi giorni.

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Tragedia a Val Thorens: Rischio Valanghe Anche sulle Alpi Italiane https://www.iconameteo.it/news/tragedia-a-val-thorens-rischio-valanghe-anche-sulle-alpi-italiane/ Sat, 19 Apr 2025 11:23:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80516 Una valanga letale colpisce in Val Thorens, mentre l’allerta si estende alle Alpi italiane, sollecitando attenzione e prudenza Il tragico incidente in Val Thorens Il 17 aprile 2025, un grave incidente ha segnato il comprensorio sciistico di Val Thorens, dove una valanga ha travolto un turista britannico di 27 anni. L’uomo, mentre si trovava vicino …

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Una valanga letale colpisce in Val Thorens, mentre l’allerta si estende alle Alpi italiane, sollecitando attenzione e prudenza

Il tragico incidente in Val Thorens

Il 17 aprile 2025, un grave incidente ha segnato il comprensorio sciistico di Val Thorens, dove una valanga ha travolto un turista britannico di 27 anni. L’uomo, mentre si trovava vicino a una strada, è stato colpito da una massa di neve che lo ha trascinato per circa 15 metri. Nonostante i tentativi immediati di soccorso e il successivo trasporto all’ospedale di Grenoble, è deceduto in serata a causa di un arresto cardiaco. Questo evento conferma l’importanza di seguire le avvertenze di sicurezza in montagna, in particolare in condizioni meteorologiche avverse.

Neve eccezionale e allerta massima

Le condizioni meteorologiche a Val Thorens erano state eccezionali, con oltre un metro di neve caduto in poche ore. Questo evento è stato definito “storico” dai meteorologi, soprattutto per il mese di aprile. Le autorità locali avevano emesso un’allerta massima per il rischio valanghe, invitando residenti e turisti a evitare escursioni fuori pista per garantire la propria sicurezza.

Situazione attuale sulle Alpi italiane

Non solo Val Thorens, ma anche le Alpi italiane si trovano attualmente in una situazione di elevato rischio valanghe. Secondo i bollettini di ARPA Piemonte e della Regione Valle d’Aosta, il pericolo è stato classificato come “forte” (grado 4 su 5) in diverse zone, con particolare attenzione per le Alpi Marittime, Alpi Cozie e Valle d’Aosta. Le recenti nevicate abbondanti, abbinate a forti venti, hanno reso il manto nevoso instabile, aumentando il rischio di valanghe, sia spontanee che provocate.

Consigli per una montagna sicura

In questo contesto di rischio elevato, è fondamentale esercitare la massima prudenza. Gli esperti raccomandano di consultare i bollettini valanghe aggiornati, evitare le zone a rischio e dotarsi di un equipaggiamento adeguato. La consapevolezza delle condizioni e il rispetto delle indicazioni delle autorità possono fare la differenza tra una giornata piacevole in montagna e una situazione di pericolo.

“La sicurezza in montagna è una responsabilità condivisa.” – Anonimo

Fonti di informazione utili

Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sul rischio valanghe, si consiglia di consultare i seguenti bollettini: Bollettini valanghe AINEVA, Bollettino valanghe Regione Valle d’Aosta, Pericolo valanghe ARPA Piemonte.

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Emergenza Ticino: Pavia e Vigevano Sott’acqua, Evacuazioni Necessarie https://www.iconameteo.it/meteo/emergenza-ticino-pavia-e-vigevano-sottacqua-evacuazioni-necessarie/ Sat, 19 Apr 2025 10:38:14 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80522 Il 18 aprile 2025, il fiume Ticino ha esondato in provincia di Pavia, causando allagamenti e evacuazioni in diverse aree critiche. Situazione Critica a Pavia Il quartiere Borgo Basso di Pavia è stato gravemente colpito dall’esondazione del Ticino. Le vie Milazzo e Trinchera hanno visto le loro abitazioni invase dall’acqua, con piani terra e interrati …

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Il 18 aprile 2025, il fiume Ticino ha esondato in provincia di Pavia, causando allagamenti e evacuazioni in diverse aree critiche.

Situazione Critica a Pavia

Il quartiere Borgo Basso di Pavia è stato gravemente colpito dall’esondazione del Ticino. Le vie Milazzo e Trinchera hanno visto le loro abitazioni invase dall’acqua, con piani terra e interrati allagati. In risposta a questa emergenza, le autorità hanno emesso un’ordinanza urgente, vietando il transito nelle zone colpite e ordinando l’evacuazione dei piani inferiori delle case. I residenti sono stati invitati a trasferirsi ai piani superiori per la loro sicurezza.

Interventi di Soccorso e Assistenza

Le squadre di soccorso, tra cui i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile, sono state mobilitate per assistere le famiglie isolate. Grazie all’uso di gommoni, hanno effettuato operazioni di salvataggio e supporto per garantire la sicurezza dei cittadini. Questo intervento tempestivo è stato fondamentale in una situazione così critica.

Le Conseguenze a Vigevano

Non solo Pavia, ma anche Vigevano ha subito gravi danni a causa della piena del Ticino. Nelle aree di Taraplino e Lanca Ayala, il fiume ha rotto gli argini, provocando allagamenti di strade e zone residenziali. Il Comune ha prontamente chiuso l’accesso alle aree a rischio e ha attivato il Centro Operativo Comunale per coordinare le operazioni di emergenza.

Cause e Fattori Aggravanti

Le intense precipitazioni degli ultimi giorni hanno contribuito a una situazione drammatica. È stato registrato un accumulo di pioggia pari a quello di un intero mese in sole 24 ore, aggravando ulteriormente la situazione idraulica. Inoltre, il rilascio di circa 1.200 metri cubi d’acqua al secondo dalla diga della Miorina ha complicato il deflusso del Ticino, già ostacolato dalla piena del Po.

Raccomandazioni e Monitoraggio della Situazione

Le autorità locali e regionali continuano a monitorare la situazione ed hanno mantenuto l’allerta rossa per rischio idraulico. Si raccomanda alla popolazione di seguire le indicazioni delle autorità, evitare spostamenti non necessari e mantenersi a distanza dai corsi d’acqua. La collaborazione di tutti è fondamentale per garantire la sicurezza e affrontare al meglio questa emergenza.

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Piena del Po: il grande fiume è cresciuto 6 metri in due giorni https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/piena-del-po-il-grande-fiume-e-cresciuto-6-metri-in-due-giorni/ Sat, 19 Apr 2025 08:48:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80506 piena PoLa fase di violento maltempo con precipitazioni eccezionali ha naturalmente avuto ripercussioni anche sulla portata del fiume Po che si è alzato di circa sei metri in meno di due giorni ed è in piena. Vige infatti l’allerta rossa per rischio idraulico in Lombardia (Bassa pianura centro-occidentale, Bassa pianura occidentale) ed Emilia-Romagna (Pianura piacentino-parmense). In …

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La fase di violento maltempo con precipitazioni eccezionali ha naturalmente avuto ripercussioni anche sulla portata del fiume Po che si è alzato di circa sei metri in meno di due giorni ed è in piena. Vige infatti l’allerta rossa per rischio idraulico in Lombardia (Bassa pianura centro-occidentale, Bassa pianura occidentale) ed Emilia-Romagna (Pianura piacentino-parmense).

In atto la piena del Po: la situazione

Il colmo di piena del fiume Po è transitato ieri nelle sezioni piemontesi, dove i livelli, dopo aver superato la terza soglia di criticità (elevata, colore rosso), sono ora in calo. Nelle ultime ore il colmo è transitato al Ponte della Becca, con valori superiori alla soglia 3 di criticità (colore rosso) ed è passato alla sezione di Piacenza nelle prime ore del mattino di oggi, con valori superiori anche in questo caso alla terza soglia di criticità.

Nell’arco delle prossime 24 ore si stima che i livelli del Po superino intanto la seconda soglia di criticità (moderata, colore arancione) nelle sezioni di Cremona e Casalmaggiore. La piena interessa le aree golenali. Aipo ha raccomandato la massima prudenza nelle aree prospicienti il fiume e nelle attività di navigazione, anche per la presenza di materiale flottante.

Nella Bassa reggiana, le giornate del 19 e 20 aprile (Pasqua) saranno quelle caratterizzate dal maggior incremento del livello del grande fiume, destinato ad assestarsi – secondo le previsioni – intorno ai 7 metri all’idrometro di Boretto, con il colmo che dovrebbe transitare proprio nella mattinata di Pasqua.

Il Servizio di piena centrale AIPo e gli uffici territoriali dell’Agenzia sono operativi H24 per le attività di previsione e monitoraggio, verifica di arginature e opere idrauliche ed eventuale pronto intervento, in stretto coordinamento con gli enti facenti parte dei sistemi di protezione civile regionali e locali.

Anche il Lago Maggiore è monitorato: ieri alle 9,30 ha raggiunto quota 227 cm sullo zero idrometrico e a Pallanza il lago è esondato.

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Maltempo in Italia: eventi estremi e l’urgenza climatica attuale https://www.iconameteo.it/news/maltempo-in-italia-eventi-estremi-e-lurgenza-climatica-attuale/ Sat, 19 Apr 2025 07:43:38 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80497 Le recenti piogge torrenziali evidenziano il rischio climatico in Italia e l’urgenza di azioni concrete Danni e vittime in diverse regioni Negli ultimi giorni, l’Italia ha affrontato un’ondata di maltempo devastante, con eventi meteorologici estremi che hanno causato enormi danni e perdita di vite umane. In Veneto, due persone hanno tragicamente perso la vita a …

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Le recenti piogge torrenziali evidenziano il rischio climatico in Italia e l’urgenza di azioni concrete

Danni e vittime in diverse regioni

Negli ultimi giorni, l’Italia ha affrontato un’ondata di maltempo devastante, con eventi meteorologici estremi che hanno causato enormi danni e perdita di vite umane. In Veneto, due persone hanno tragicamente perso la vita a Valdagno, mentre nel Torinese, un uomo di 92 anni è stato trovato deceduto nella sua casa, isolata dalle inondazioni. Il governatore Luca Zaia ha prontamente dichiarato lo stato di emergenza per la regione.

Frane e inondazioni: la Valle d’Aosta sotto pressione

La situazione è critica anche in Valle d’Aosta, dove si sono verificati oltre 90 dissesti tra frane e smottamenti. Il rischio valanghe è elevato, raggiungendo un grado 4 su 5, in particolare nell’arco alpino piemontese. La Regione Piemonte ha richiesto ufficialmente lo stato di emergenza, e l’area di Chivasso sta affrontando gravi problemi legati a frane e straripamenti di corsi d’acqua. A Cavagnolo, circa cinquanta persone sono state evacuate e accolte in un centro d’emergenza.

Accumuli di pioggia senza precedenti

Secondo i dati forniti da ARPAE Emilia-Romagna, tra il 14 e il 16 maggio 2024, la regione ha registrato precipitazioni eccezionali, con picchi di 70,6 mm in provincia di Parma. Le province di Modena, Bologna, Ferrara e Ravenna hanno visto cumulate medie tra 30 e 40 mm. Forti grandinate, con chicchi fino a 2,5 cm, hanno colpito diverse zone, causando allagamenti e danni alle coltivazioni.

Riflessioni sull’Urgenza del Cambiamento Climatico

L’intensificarsi degli eventi meteorologici estremi è in linea con le previsioni scientifiche relative al cambiamento climatico. L’aumento delle temperature globali provoca una maggiore instabilità atmosferica, favorendo la formazione di fenomeni violenti come nubifragi e frane. Questi eventi non solo causano danni immediati a persone e infrastrutture, ma hanno anche un impatto duraturo sull’ambiente e sull’economia.

“La scienza ha parlato: il cambiamento climatico è reale e urgente.” – Greta Thunberg

Il bisogno di interventi tangibili

È imperativo che le istituzioni e la società comprendano l’urgenza di implementare strategie efficaci per contrastare gli effetti del cambiamento climatico. La consapevolezza e l’azione collettiva sono vitali per affrontare una realtà emergente in cui eventi estremi diventeranno sempre più frequenti. Una pianificazione attenta e l’adattamento sono essenziali per salvaguardare le comunità e l’ambiente in un futuro sempre più incerto.

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Maltempo in Veneto: Dispersi, Vento Forte e Danni Strutturali https://www.iconameteo.it/news/maltempo-in-veneto-dispersi-vento-forte-e-danni-strutturali/ Fri, 18 Apr 2025 14:27:32 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80480 Situazione critica in Veneto con dispersi e danni da maltempo: ecco i dettagli sui soccorsi e le condizioni meteorologiche avverse. Interventi dei Vigili del Fuoco e Situazione Meteorologica Negli ultimi giorni, il Veneto è stato colpito da maltempo estremo, con interventi dei vigili del fuoco che hanno superato le decine in risposta a situazioni di …

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Situazione critica in Veneto con dispersi e danni da maltempo: ecco i dettagli sui soccorsi e le condizioni meteorologiche avverse.

Interventi dei Vigili del Fuoco e Situazione Meteorologica

Negli ultimi giorni, il Veneto è stato colpito da maltempo estremo, con interventi dei vigili del fuoco che hanno superato le decine in risposta a situazioni di emergenza. Le forti raffiche di vento, che hanno raggiunto punte di 70 chilometri all’ora, hanno causato danni significativi in tutto il territorio. In particolare, un temporale violento nel tardo pomeriggio di giovedì ha portato alla caduta di un ponte, evidenziando l’intensità della tempesta.

Dettagli sui Fenomeni Meteorologici e Rischi Associati

Il maltempo ha portato non solo piogge battenti, ma anche grandinate nel Vicentino e nevicate abbondanti nel Bellunese, a quote superiori ai 1800-2000 metri. Infatti, i principali passi montani, come il Pordoi e la Marmolada, sono stati imbiancati, con l’Arpav che ha lanciato un allerta sul rischio valanghe, classificato al livello 4 su 5. Nelle zone più elevate, si sono accumulati 20-30 centimetri di neve fresca.

Ricerca dei Dispersi: Un Dramma Familiare

La situazione è ulteriormente aggravata dalla notizia di due dispersi nei pressi del torrente Agno, in provincia di Vicenza. Si tratta di un padre e un figlio, entrambi coinvolti in un incidente quando la loro auto è stata trascinata dalla piena del torrente vicino a Valdagno. Le operazioni di ricerca, avviate dai vigili del fuoco all’una di notte, vedono l’impiego di squadre specializzate e droni, dimostrando l’impegno delle autorità nel tentativo di ritrovarli.

“La sicurezza dei nostri cittadini è la nostra priorità. Stiamo facendo tutto il possibile per affrontare questa situazione critica.” – Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco

Impatto Sulle Comunità Locali e Risposta delle Autorità

Le comunità locali stanno affrontando momenti di grande tensione. Il maltempo ha interrotto servizi essenziali e ha causato danni significativi alle infrastrutture. Le autorità stanno monitorando la situazione e forniscono aggiornamenti costanti sulla risposta ai disastri e sulle operazioni di soccorso. In questo contesto, è fondamentale che i cittadini seguano le indicazioni delle autorità e rimangano informati sulle evoluzioni meteorologiche.

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Maltempo in Piemonte: Piogge Record e Alluvioni Colpiscono le Vallate https://www.iconameteo.it/news/maltempo-in-piemonte-piogge-record-e-alluvioni-colpiscono-le-vallate/ Fri, 18 Apr 2025 13:03:51 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80479 Furiosi eventi atmosferici colpiscono Piemonte e Valle d’Aosta, causando devastazione e allerta nelle comunità locali Furia della natura: i danni senza precedenti Negli ultimi giorni, il Piemonte e la Valle d’Aosta hanno subito una tempesta furiosa, con piogge torrenziali che hanno provocato alluvioni e frane in diverse aree. Le località più colpite includono il Torinese, …

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Furiosi eventi atmosferici colpiscono Piemonte e Valle d’Aosta, causando devastazione e allerta nelle comunità locali

Furia della natura: i danni senza precedenti

Negli ultimi giorni, il Piemonte e la Valle d’Aosta hanno subito una tempesta furiosa, con piogge torrenziali che hanno provocato alluvioni e frane in diverse aree. Le località più colpite includono il Torinese, il Biellese e il Canavese. Secondo i dati meteorologici, i pluviometri hanno registrato fino a 500 mm di pioggia in Valsesia, un valore che supera di gran lunga le precipitazioni medie di aprile.

Un bilancio tragico: vittime e evacuazioni in aumento

Il maltempo ha avuto conseguenze drammatiche, con la tragica perdita di un anziano a Monteu da Po, travolto dalle acque mentre cercava rifugio. Le esondazioni del torrente Messa hanno allagato abitazioni e strade in comuni come Albese e Rubiana, creando una situazione critica anche a Chivasso e Collegno. Qui, le strade sono state chiuse e i soccorsi sono stati ostacolati dalla furia della natura.

Frane e interruzioni: una regione in ginocchio

Con il terreno saturo, si sono verificate frane e smottamenti in tutta la regione, dalle Valli di Lanzo alla Val di Susa. Diverse famiglie sono state evacuate come misura precauzionale, e molti ponti e strade secondarie sono stati chiusi per garantire la sicurezza. Le squadre di emergenza sono attive 24 ore su 24, lavorando instancabilmente per garantire la sicurezza dei cittadini e ripristinare le comunicazioni.

Neve abbondante: una doppia emergenza da affrontare

Oltre alle piogge, le nevicate abbondanti hanno colpito le Alpi, con accumuli di oltre un metro a quote superiori ai 1900 metri. Questo ha portato a blackout elettrici in molte zone, isolando interi paesi. La protezione civile e i mezzi spalaneve sono in prima linea per affrontare questa doppia emergenza, cercando di ripristinare la normalità.

Riflessioni sulla crescente incidenza dei cambiamenti climatici

Questo evento meteorologico estremo mette in luce un fenomeno preoccupante: la crescente frequenza di calamità simili. Secondo gli esperti, il riscaldamento globale sta cambiando i modelli di pioggia e aumentando la severità delle perturbazioni. È fondamentale adottare misure di pianificazione territoriale e investire nella manutenzione del suolo per affrontare queste sfide. La comunità si unisce, mostrando solidarietà e impegno, mentre i soccorritori lavorano instancabilmente contro una natura sempre più imprevedibile.

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Allerta Valanghe Italia: Grado 4 di Pericolo in Piemonte e Valle D’Aosta https://www.iconameteo.it/news/allerta-valanghe-italia-grado-4-di-pericolo-in-piemonte-e-valle-daosta/ Fri, 18 Apr 2025 08:22:12 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80481 Un forte pericolo di valanghe in Piemonte e Valle D’Aosta richiede attenzione e cautela. Scopri le previsioni e le raccomandazioni per la sicurezza. Neve Fresca e Venti: Un Mix Pericoloso Negli ultimi giorni, le regioni del Piemonte e della Valle D’Aosta hanno registrato accumuli di neve significativi, con valori che oscillano tra i 90 e …

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Un forte pericolo di valanghe in Piemonte e Valle D’Aosta richiede attenzione e cautela. Scopri le previsioni e le raccomandazioni per la sicurezza.

Neve Fresca e Venti: Un Mix Pericoloso

Negli ultimi giorni, le regioni del Piemonte e della Valle D’Aosta hanno registrato accumuli di neve significativi, con valori che oscillano tra i 90 e i 150 cm sopra i 2500 metri. Questo straordinario evento meteorologico ha portato a una valutazione di pericolo di grado 4, indicando un rischio forte per le valanghe. Le condizioni attuali favoriscono la formazione di valanghe di grandi dimensioni e, in alcune aree, anche di dimensioni molto grandi.

Zone a Rischio: Dove Prestare Massima Attenzione

Particolare attenzione deve essere riservata ai pendii ripidi esposti a nord ovest, nord e nord est, dove le valanghe asciutte e umide potrebbero verificarsi in numero considerevole. Queste valanghe possono avanzare insolitamente lontano dai bacini di alimentazione, minacciando anche le vie di comunicazione a quote più basse. È fondamentale essere consapevoli di questi rischi quando si pianificano attività all’aperto.

Previsioni Meteorologiche e Rischi Aggiuntivi

Il tempo si preannuncia per lo più soleggiato, ma questo non deve indurre in errore. Con l’aumento delle temperature durante la giornata, ci si aspetta un incremento del pericolo di valanghe umide e bagnate. Queste condizioni possono rendere la neve instabile e aumentare il rischio di distacchi improvvisi.

Raccomandazioni per la Sicurezza

In considerazione delle attuali condizioni meteorologiche e del grado di pericolo, le escursioni in montagna sono sconsigliate. È vitale che gli amanti della montagna e gli escursionisti rispettino queste indicazioni per garantire la propria sicurezza e quella degli altri.

“La prudenza è la madre della sicurezza.” – Proverbio

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Maltempo Ivrea: allerta rossa, esondazioni e criticità nel Canavese https://www.iconameteo.it/primo-piano/maltempo-ivrea-allerta-rossa-esondazioni-e-criticita-nel-canavese/ Thu, 17 Apr 2025 10:47:11 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80458 Maltempo CanaveseIl maltempo ha colpito duramente Ivrea e il Canavese, con allerta rossa, rischio esondazioni e numerosi disagi. Le previsioni indicano un graduale miglioramento nelle prossime ore, ma la situazione resta sotto stretta osservazione.

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Il maltempo ha colpito duramente Ivrea e il Canavese, con allerta rossa, rischio esondazioni e numerosi disagi. Le previsioni indicano un graduale miglioramento nelle prossime ore, ma la situazione resta sotto stretta osservazione.

Le ultime ore hanno visto Ivrea e l’area del Canavese travolte da un’ondata di maltempo di forte intensità, con piogge torrenziali che hanno provocato l’innalzamento dei livelli dei principali fiumi e torrenti della zona. Le autorità hanno diramato nella giornata di ieri un’allerta rossa per rischio idrogeologico e idraulico, mentre i residenti sono stati invitati alla massima prudenza a causa di frane, allagamenti e interruzioni della viabilità.

Maltempo a Ivrea: situazione attuale e criticità

Il maltempo ha causato notevoli disagi a Ivrea, dove la Dora Baltea ha raggiunto livelli di guardia facendo temere una possibile esondazione, avvenuta già in parte in prossimità di una strada statale. In tutta l’area del Canavese si segnalano strade chiuse per frane e smottamenti, con la circolazione fortemente rallentata soprattutto sulla A5 tra Scarmagno e Ivrea, dove una frana ha bloccato la carreggiata verso Torino costringendo a deviazioni su corsie alternative. I vigili del fuoco sono intervenuti in numerose località per fronteggiare allagamenti e mettere in sicurezza i cittadini nelle zone più esposte.

Previsioni meteo e tendenza per le prossime ore

Le previsioni per Ivrea e il Canavese indicano ancora piogge intense nelle prossime ore, anche se si attende un miglioramento dal tardo pomeriggio e in serata. L’Arpa Piemonte mantiene l’allerta rossa su buona parte delle valli alpine, mentre permane l’allerta arancione per rischio esondazioni e frane su tutto il territorio regionale. La situazione resta dunque sotto costante monitoraggio, con particolare attenzione ai livelli dei corsi d’acqua come la Dora Baltea e i suoi affluenti, che hanno già superato in diversi tratti la soglia di guardia.

Allerta rossa in Piemonte, precipitazioni insistenti anche nelle prossime ore

Problemi alla viabilità

Il maltempo ha avuto pesanti ripercussioni sulla viabilità, con strade provinciali e tratti autostradali chiusi o percorribili solo su una corsia. Le frane tra Quincinetto e Ivrea hanno reso necessario il presidio costante dei tecnici, mentre in alcune borgate si sono verificati allagamenti che hanno richiesto l’evacuazione preventiva di alcuni residenti. Le autorità raccomandano attraverso i propri canali ufficiali di limitare gli spostamenti non necessari e di seguire gli aggiornamenti ufficiali.

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Terremoto in Sicilia e nel Mar Ionio: Scossa di 4.8 a Catania, Scuole Chiuse https://www.iconameteo.it/news/terremoto-in-sicilia-e-nel-mar-ionio-scossa-di-4-8-a-catania-scuole-chiuse/ Wed, 16 Apr 2025 07:02:55 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80396 Una scossa di terremoto ha colpito la Sicilia orientale e la Calabria, ma senza danni significativi. Le scuole chiuse per precauzione in alcuni comuni. Dettagli sulla Scossa Sismica Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha scosso la Sicilia orientale e parte della Calabria nella notte del 16 aprile alle 03:26. Secondo quanto riportato dall’Istituto …

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Una scossa di terremoto ha colpito la Sicilia orientale e la Calabria, ma senza danni significativi. Le scuole chiuse per precauzione in alcuni comuni.

Dettagli sulla Scossa Sismica

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.8 ha scosso la Sicilia orientale e parte della Calabria nella notte del 16 aprile alle 03:26. Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’epicentro è stato localizzato nel Mar Ionio meridionale, a una profondità di 48 chilometri. Gli abitanti della costa ionica, da Siracusa a Messina, hanno avvertito la scossa, con una particolare intensità a Catania.

Reazioni e Misure Precauzionali

La scossa ha fatto sì che molti residenti di Catania scendessero in strada, preoccupati per la situazione. Nonostante la paura diffusa, non sono stati segnalati danni a persone o infrastrutture. Tuttavia, alcuni comuni dell’hinterland etneo, come Aci Sant’Antonio, hanno deciso di chiudere le scuole per precauzione, consentendo così controlli strutturali sugli edifici pubblici.

Il Rischio Sismico nel Mediterraneo

L’evento sismico recente sottolinea la fragilità della regione del Mediterraneo centrale, storicamente esposta a pericoli geologici a causa delle complesse dinamiche tra la placca africana e quella eurasiatica. Sebbene le scosse profonde, come quella avvenuta la scorsa notte, tendano a provocare meno danni in superficie, evidenziano l’importanza di investire in misure di prevenzione e nella messa in sicurezza delle strutture edilizie.

Il Monitoraggio dell’INGV e la Raccomandazione della Protezione Civile

L’INGV è attivamente impegnato nel monitoraggio della situazione in tempo reale. La Protezione Civile ha invitato i cittadini a mantenere la calma e a informarsi soltanto tramite canali ufficiali, sottolineando l’importanza di una corretta informazione in situazioni di emergenza.

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Meteo Settimana Santa: fino a venerdì rischio nubifragi https://www.iconameteo.it/primo-piano/meteo-settimana-santa-fino-a-venerdi-rischio-nubifragi/ Mon, 14 Apr 2025 13:37:36 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80362 La Settimana Santa sarà segnata da fasi meteo di forte maltempo sull’Italia a causa del transito di diverse perturbazioni atlantiche. Quella in transito in queste ore porterà piogge e rovesci anche intensi al Centro-Nord poi tra mercoledì e giovedì un nuovo impulso perturbato coinvolgerà un po’ tutta l’Italia. Attenzione perché si profilano accumuli di pioggia …

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La Settimana Santa sarà segnata da fasi meteo di forte maltempo sull’Italia a causa del transito di diverse perturbazioni atlantiche. Quella in transito in queste ore porterà piogge e rovesci anche intensi al Centro-Nord poi tra mercoledì e giovedì un nuovo impulso perturbato coinvolgerà un po’ tutta l’Italia.

Attenzione perché si profilano accumuli di pioggia molto abbondanti, anche oltre i 250-300 mm o litri su metro quadro, sulle regioni del Nord e su quelle del versante tirrenico e non si esclude il rischio di locali criticità e nubifragi.

Anche il vento sarà protagonista con forte Scirocco e mari anche agitati: in particolare tra mercoledì e giovedì le raffiche potrebbero raggiungere i 100 km/h.

Per il Venerdì Santo la situazione dovrebbe migliorare parzialmente con solo degli episodi di instabilità sul Nordest e il Centro.

                                                  Controlla le previsioni meteo zona per zona 

Meteo: Settimana Santa di maltempo poi possibile parziale miglioramento

Per il fine settimana di Pasqua la tendenza, considerata la distanza temporale, mostra ancora un elevato grado di incertezza e andrà dunque verificata nei prossimi giorni. Ad oggi l’evoluzione più probabile vede un generale miglioramento con un clima primaverile. Nei prossimi giorni, nonostante il maltempo, la massa d’aria, per effetto degli intensi venti meridionali, rimarrà mite.

Per il weekend di Pasqua potremmo andare incontro a un parziale miglioramento, soprattutto al Sud, ma la tendenza meteo è ancora molto incerta e dunque occorrerà seguire i prossimi aggiornamenti.

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Incendio in Alto Adige: 100 ettari di bosco distrutti a Prato allo Stelvio https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/incendio-in-alto-adige-100-ettari-di-bosco-distrutti-a-prato-allo-stelvio/ Fri, 11 Apr 2025 09:00:31 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80295 Un enorme incendio ha colpito la zona di Prato allo Stelvio, in Val Venosta, Alto Adige, distruggendo oltre 100 ettari di bosco. Il rogo è divampato il 10 aprile 2025 verso le 13:15, ed è uno dei più gravi degli ultimi anni nella regione. La zona colpita è un’area boschiva in direzione di Montechiaro, Agumes-Montani, …

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Un enorme incendio ha colpito la zona di Prato allo Stelvio, in Val Venosta, Alto Adige, distruggendo oltre 100 ettari di bosco. Il rogo è divampato il 10 aprile 2025 verso le 13:15, ed è uno dei più gravi degli ultimi anni nella regione. La zona colpita è un’area boschiva in direzione di Montechiaro, Agumes-Montani, nel Comune di Prato allo Stelvio. Sul luogo dell’incendio, da dove si è sviluppata una notevole colonna di fumo, sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco che, dopo più di 24 ore di lavoro incessante, sono riusciti a circoscrivere il perimetro del rogo.

Il grande incendio e i suoi effetti

La vasta colonna di fumo sollevata dalle fiamme ha avuto un impatto anche sulle zone limitrofe, estendendosi verso il Trentino, in particolare dalla valle di Peio fino al Passo del Tonale. A causa di questo fenomeno, si sono registrati forti odori di fumo e la possibile caduta di cenere, con effetti anche su località turistiche come Madonna di Campiglio. Le autorità locali, tra cui il Dipartimento di Protezione Civile e i vigili del fuoco, stanno monitorando la situazione con grande attenzione, mentre nelle aree coinvolte sono stati chiusi i sentieri escursionistici per garantire la sicurezza dei cittadini.

Come ricorda l’unione provinciale dei corpi dei Vigili del Fuoco volontari dell’Alto Adige, «gli incendi boschivi sono una seria minaccia per le nostre foreste, la fauna selvatica e le comunità umane»:

Interventi sul campo

Nel corso della notte, i soccorsi non si sono fermati. È stato istituito un servizio di sorveglianza per monitorare l’incendio, e alle prime luci dell’alba del 11 aprile sono riprese le operazioni di spegnimento, compreso l’impiego di elicotteri antincendio. La situazione è stata in parte contenuta, ma il rischio di nuovi focolai permane.

In aggiunta agli interventi sul campo, il nucleo di protezione civile della Croce Bianca ha attivato un punto di rifornimento presso il centro visite del Parco Nazionale Aquaprad per sostenere le forze di intervento. Fortunatamente, al momento non si segnalano feriti tra i soccorritori e la popolazione.

USP/Vigili del fuoco volontari Val Venosta

I sospetti di un incendio doloso

Le cause dell’incendio sono ancora sconosciute, ma la regione è da tempo teatro di episodi di incendi dolosi. Sebbene non ci siano conferme ufficiali, tra la popolazione locale circolano sospetti che l’incendio possa essere stato provocato intenzionalmente. Le indagini sono in corso per fare luce sulle circostanze dell’accaduto.

Il rogo evidenzia comunque l’importanza della prevenzione contro gli incendi, specie nelle regioni più a rischio. Gli esperti avvertono da anni che la combinazione di fattori come il caldo, la siccità e la presenza di vegetazione secca può facilitare la propagazione delle fiamme. Inoltre, un incendio di grandi proporzioni come questo ha anche un impatto negativo sul delicato ecosistema della zona, con danni alle risorse naturali e agli habitat locali.

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Alta pressione poi cambia tutto dalla Domenica delle Palme: la tendenza meteo https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/alta-pressione-poi-cambia-tutto-dalla-domenica-delle-palme-la-tendenza-meteo/ Tue, 08 Apr 2025 13:10:18 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80245 meteo PalmeL’alta pressione proseguirà a proteggere l’Italia anche nella parte finale della settimana ma proprio per la Domenica delle Palme si profila un netto cambio di scenario meteo con il ritorno delle piogge e del maltempo. Nel dettaglio venerdì 11 aprile sarà una giornata prevalentemente soleggiata. Le temperature massime saranno comprese tra 18 e 24 gradi …

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L’alta pressione proseguirà a proteggere l’Italia anche nella parte finale della settimana ma proprio per la Domenica delle Palme si profila un netto cambio di scenario meteo con il ritorno delle piogge e del maltempo. Nel dettaglio venerdì 11 aprile sarà una giornata prevalentemente soleggiata. Le temperature massime saranno comprese tra 18 e 24 gradi con lievi cali in Liguria. Venti: Deboli, con rinforzi da sud-sudovest in Liguria e Scirocco nel Canale di Sardegna.

Nella giornata di sabato il tempo sarà ancora stabile anche se tenderà ad aumentare la nuvolosità di tipo medio-alto. Possibili deboli piogge al Nordovest, nevose sopra 2500 metri.

Temperature: lievi aumenti nelle minime e localmente nelle massime. Attenzione al vento perché lo Scirocco sarà in intensificazione.

Meteo Domenica delle Palme: primi effetti di una perturbazione atlantica che veicolerà correnti più umide e instabili. Nuvolosità in aumento con alcune piogge, inizialmente al Nordovest. Il peggioramento si propagherà a gran parte d’Italia, soprattutto alle regioni del Centronord con piogge e possibili temporali. Le temperature non subiranno cali significativi e saranno in linea con le medie stagionali anche a causa della presenza dello Scirocco, vento caldo e umido.

Lunedì e martedì avremo ancora il rischio di precipitazioni in gran parte d’Italia, anche se in forma più occasionale al Sud.
Si aspetta dunque un fine settimana con stabilità iniziale, ma con segnali di cambiamento che porteranno a condizioni più instabili all’inizio della prossima settimana, quella che ci porterà alla Pasqua. La tendenza per le feste pasquali è naturalmente ancora da definire e quindi vi invitiamo a  seguire gli aggiornamenti per dettagli più precisi.

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Previsioni Tendenza Meteo: Freddo Temporaneo Seguito da Caldo Primaverile https://www.iconameteo.it/meteo/previsioni-tendenza-meteo-freddo-temporaneo-seguito-da-caldo-primaverile/ Sun, 06 Apr 2025 13:29:50 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80213 Scopri come le temperature scenderanno e risaliranno in Italia nei prossimi giorni. Un’Inaspettata Frenata Invernale Nei prossimi due giorni, l’Italia vivrà un breve ritorno dell’inverno, con una fase fredda che porterà temperature al di sotto della media stagionale. Tra martedì e mercoledì, le regioni adriatiche e meridionali potrebbero sperimentare un abbassamento termico di 5-7 gradi, …

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Scopri come le temperature scenderanno e risaliranno in Italia nei prossimi giorni.

Un’Inaspettata Frenata Invernale

Nei prossimi due giorni, l’Italia vivrà un breve ritorno dell’inverno, con una fase fredda che porterà temperature al di sotto della media stagionale. Tra martedì e mercoledì, le regioni adriatiche e meridionali potrebbero sperimentare un abbassamento termico di 5-7 gradi, un evento raro per questo periodo dell’anno.

Temperature in Calo: Cosa Aspettarsi

In particolare, durante le ore del mattino, le temperature al Nord e nelle zone interne del Centro si avvicineranno allo zero, mentre durante il giorno, i valori massimi non supereranno i 10-12 gradi nelle regioni adriatiche e sull’alto versante ionico. Qui, il freddo sarà accentuato dalla ventilazione di Tramontana, portando a sensazioni di freddo ancora più intense.

Condizioni Meteo: Stabilità e Nuvolosità

Per quanto concerne le condizioni meteorologiche, il regime sarà prevalentemente anticiclonico, garantendo stabilità su gran parte del territorio. Tuttavia, non mancheranno momenti di nuvolosità: martedì si prevede un aumento delle nubi tra Abruzzo, Molise e basso Lazio, senza però significative precipitazioni.

Il Passaggio Verso un Clima Primaverile

Mercoledì, assisteremo a un passaggio di nubi a quote medio-alte, con annuvolamenti pomeridiani nelle zone montuose. Nonostante ciò, il tempo rimarrà per lo più asciutto, continuando a favorire la stabilità atmosferica.

Prospettive per la Seconda Parte della Settimana

Verso la fine della settimana, l’alta pressione continuerà a dominare, portando un afflusso di aria più mite da ovest. Questo comporterà un rialzo progressivo delle temperature, con valori che torneranno a superare la norma e ci condurranno verso un clima primaverile, ideale per godere delle prime belle giornate all’aperto.

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Previsioni Meteo: Freddo dal weekend. Quando e dove arriverà l’aria artica. https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-freddo-dal-weekend-quando-e-dove-arrivera-laria-artica/ Fri, 04 Apr 2025 09:46:41 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80172 Scopri come una massa d’aria artica influenzerà il tempo in Italia dal 6 aprile, portando freddo e instabilità meteorologica. Un Weekend di Cambiamenti Meteorologici A partire da domenica 6 aprile, ci sarà un significativo cambiamento nella circolazione atmosferica nell’area euro-mediterranea. Le correnti fredde settentrionali torneranno a dominare, trasportando una massa d’aria artica. Questo nucleo di …

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Scopri come una massa d’aria artica influenzerà il tempo in Italia dal 6 aprile, portando freddo e instabilità meteorologica.

Un Weekend di Cambiamenti Meteorologici

A partire da domenica 6 aprile, ci sarà un significativo cambiamento nella circolazione atmosferica nell’area euro-mediterranea. Le correnti fredde settentrionali torneranno a dominare, trasportando una massa d’aria artica. Questo nucleo di aria fredda si sposterà dalla Scandinavia verso i Paesi dell’est e la penisola balcanica, riportando un clima invernale. In Italia, sebbene il paese verrà interessato solo marginalmente, ci aspettiamo un crollo termico con valori sotto la media stagionale, tipici della fine dell’inverno.

Piogge e Nevicate: Cosa Aspettarsi

Il fronte perturbato che precede queste correnti fredde transiterà rapidamente sulle nostre regioni durante la giornata di domenica. Le prime piogge e rovesci si manifesteranno in Emilia Romagna e nel settore del medio Adriatico, estendendosi al resto del Centro-Sud entro sera. Anche l’estremo Nord-Ovest e la Sardegna potrebbero vedere piogge sporadiche, mentre la Sicilia godrà di un tempo stabile per il momento. Le nevicate interesseranno l’Appennino e, brevemente, anche le Alpi occidentali, con un abbassamento progressivo delle quote, ma le precipitazioni si esauriranno rapidamente.

Temperature in Calo e Venti Forti

Domenica le temperature massime subiranno un calo significativo, soprattutto al Nord e nelle regioni centrali adriatiche. I venti rinforzeranno dal pomeriggio, provenendo da est o nord-est, contribuendo a rendere il clima ancora più freddo.

Lunedì 7 Aprile: Ulteriore Calo Termico

Lunedì 7, la massa d’aria artica si espanderà su gran parte del Paese, portando a un ulteriore calo delle temperature, specialmente al Nord e nel settore adriatico. Sebbene il tempo rimarrà prevalentemente stabile e asciutto, è possibile che si verifichino piogge e rovesci su Calabria meridionale e Isole. Sarà un’altra giornata caratterizzata da venti forti nord-orientali.

Instabilità nei Giorni Seguenti

Tra martedì 8 e mercoledì 9, un nuovo impulso perturbato potrebbe interessare il Mediterraneo centrale, causando un po’ di instabilità, in particolare tra l’area tirrenica e le Isole. Le correnti fredde nord-orientali continueranno a dominare, mantenendo un clima più invernale che primaverile.

Ritorno della Stabilità: Giovedì 10

Giovedì 10, con il rinforzo dell’alta pressione, il tempo si stabilizzerà ulteriormente, portando a un primo timido rialzo delle temperature, segnando un potenziale ritorno alla normalità climatica.

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Previsioni Meteo: dal weekend Arrivo di Correnti Fredde e Vento https://www.iconameteo.it/news/previsioni-meteo-arrivo-di-correnti-fredde-e-vento/ Fri, 04 Apr 2025 05:55:54 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80160 Dal 6 aprile ci aspetta un cambiamento climatico significativo con temperature in calo e instabilità meteorologica in diverse regioni italiane. Inizio di un Periodo Invernale Da domenica 6 aprile, la circolazione atmosferica nell’area euro-mediterranea subirà una notevole trasformazione. Le correnti fredde settentrionali torneranno a influenzare il nostro clima, portando una massa d’aria artica dalla Scandinavia …

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Dal 6 aprile ci aspetta un cambiamento climatico significativo con temperature in calo e instabilità meteorologica in diverse regioni italiane.

Inizio di un Periodo Invernale

Da domenica 6 aprile, la circolazione atmosferica nell’area euro-mediterranea subirà una notevole trasformazione. Le correnti fredde settentrionali torneranno a influenzare il nostro clima, portando una massa d’aria artica dalla Scandinavia verso i Paesi dell’est e la penisola balcanica, dove si prevede un ritorno a condizioni meteo invernali.

Impatto in Italia: Crollo Termico in Vista

Sebbene l’Italia verrà interessata solo marginalmente da questa massa d’aria, il suo impatto sarà sufficiente a causare un forte calo delle temperature, con valori che risulteranno al di sotto della media stagionale, tipici di fine inverno. La giornata di domenica vedrà un rapido transito di un fronte perturbato, portando piogge e rovesci a partire dall’Emilia Romagna e dal medio Adriatico, estendendosi al resto del Centro-Sud entro sera.

Precipitazioni e Neve: Dove Aspettarsi i Fenomeni

Le nevicate interesseranno l’Appennino e, temporaneamente, anche le Alpi occidentali a quote elevate, con un graduale abbassamento delle stesse. Tuttavia, le precipitazioni si esauriranno rapidamente, lasciando spazio a temperature massime in calo, soprattutto al Nord e nelle regioni centrali adriatiche, accompagnate da venti che rinforzeranno dal pomeriggio.

Il Lunedì Artico: Una Giornata Ventosa

Il lunedì 7 aprile, la massa d’aria artica avrà un impatto più marcato, portando a un ulteriore abbassamento delle temperature, che scenderanno al di sotto delle medie stagionali, in particolare al Nord e nel settore adriatico. Il tempo sarà per lo più stabile e asciutto, ma ci sarà la possibilità di piogge e rovesci sulla Calabria meridionale e nelle Isole, con venti nord-orientali che renderanno la giornata particolarmente ventosa.

Instabilità Meteorologica: Martedì e Mercoledì in Osservazione

Tra martedì 8 e mercoledì 9, un nuovo impulso perturbato potrebbe interessare il Mediterraneo centrale, portando instabilità soprattutto tra l’area tirrenica e le Isole. Questo si inserisce in un contesto di correnti fredde nord-orientali, continuando a mantenere un clima più invernale che primaverile.

Ritorno alla Stabilità: in Arrivo da Giovedì

Infine, giovedì 10 aprile, con il rinforzo dell’alta pressione, il tempo dovrebbe stabilizzarsi, portando un primo, timido rialzo termico. Sarà interessante osservare come queste dinamiche climatiche influenzeranno le nostre giornate nei prossimi giorni.

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Tendenza Meteo per il weekend del 5 e 6 Aprile. Freddo e Vento alle porte. https://www.iconameteo.it/news/tendenza-meteo-per-il-fine-settimana-del-5-e-6-aprile-freddo-e-vento-alle-porte/ Thu, 03 Apr 2025 09:23:42 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80151 meteo milanoUn weekend con condizioni meteo variabili, dalla stabilità al freddo in arrivo: scopri le previsioni dettagliate per ogni regione. Sabato 5 Aprile: Tempo Stabile e Temperature Superiori alla Media Sabato 5 aprile, un campo di alta pressione porterà stabilità su gran parte del nostro Paese. Le temperature, in particolare in Sardegna e sul Centro Nord, …

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Un weekend con condizioni meteo variabili, dalla stabilità al freddo in arrivo: scopri le previsioni dettagliate per ogni regione.

Sabato 5 Aprile: Tempo Stabile e Temperature Superiori alla Media

Sabato 5 aprile, un campo di alta pressione porterà stabilità su gran parte del nostro Paese. Le temperature, in particolare in Sardegna e sul Centro Nord, potrebbero superare le medie stagionali, creando un clima piacevole. Tuttavia, le Isole maggiori e le regioni meridionali saranno caratterizzate da qualche nube sparsa. In Puglia, Calabria e Sicilia orientale potrebbero verificarsi rovesci o temporali isolati, mentre i venti si manterranno generalmente deboli.

Domenica 6 Aprile: Arrivo dell’Aria Fredda e Venti Rinforzati

La situazione meteorologica cambierà drasticamente domenica 6 aprile, quando una massa d’aria fredda proveniente dal nordest dell’Europa si farà sentire, specialmente al Nord e sul versante orientale della penisola. Questo cambiamento sarà accompagnato da un rinforzo dei venti da est o nordest, soprattutto nelle regioni centro-meridionali, ma anche al Nord ci aspetta una giornata ventosa.

Aumento della Nuvolosità e Possibili Precipitazioni

Con l’ingresso dell’aria fredda, ci sarà un aumento generale della nuvolosità. Le precipitazioni, inizialmente concentrate su Romagna e Marche, si estenderanno al resto del Centro Sud, pur risultando meno probabili in bassa Calabria e nel nord della Toscana. Sull’Appennino, il limite della neve è previsto in calo fino a 500-800 metri, rendendo necessarie alcune precauzioni per gli amanti della montagna.

Monitoraggio Costante per Aggiornamenti Meteo

È fondamentale restare aggiornati su questa evoluzione meteorologica, poiché la situazione potrebbe cambiare rapidamente. Come affermato da esperti del settore, “la meteorologia è una scienza in continua evoluzione” e solo con i prossimi aggiornamenti avremo un quadro più chiaro delle condizioni che ci attendono.

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Maltempo in Puglia: grandinate e inondazioni mettono in difficoltà la regione https://www.iconameteo.it/news/maltempo-in-puglia-grandinate-e-inondazioni-mettono-in-difficolta-la-regione/ Tue, 01 Apr 2025 07:42:16 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80105 Gravi disagi in Puglia a causa di maltempo: grandinate e forti venti colpiscono il Salento e altre zone Impatto violento nel Salento Il 31 marzo 2025, la Puglia ha subito una violenta ondata di maltempo, con forti temporali e grandinate che hanno creato notevoli disagi. In particolare, il Salento è stato tra le aree più …

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Gravi disagi in Puglia a causa di maltempo: grandinate e forti venti colpiscono il Salento e altre zone

Impatto violento nel Salento

Il 31 marzo 2025, la Puglia ha subito una violenta ondata di maltempo, con forti temporali e grandinate che hanno creato notevoli disagi. In particolare, il Salento è stato tra le aree più colpite, dove le strade si sono trasformate in veri e propri manti di ghiaccio a causa di una grandinata eccezionale. A Gallipoli, le spiagge imbiancate hanno dato l’impressione di una nevicata inusuale per la stagione, mentre a Martano il traffico è stato paralizzato da accumuli significativi di ghiaccio.

Altre aree della Puglia in difficoltà

Non solo il Salento ha risentito degli effetti del maltempo: altre località della Puglia, come Fasano in provincia di Brindisi, hanno registrato nubifragi e grandinate, portando a allagamenti e danni alle infrastrutture. Questi eventi estremi hanno messo a dura prova la resilienza delle comunità locali, con danni significativi che richiederanno tempo e risorse per essere riparati.

Previsioni meteo: attenzione alle criticità

Secondo il Bollettino di Vigilanza Meteorologica Nazionale emesso dalla Protezione Civile, per il 1 aprile 2025 si prevedono precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, su diverse regioni del Centro-Sud, inclusa la Puglia. I fenomeni potrebbero essere accompagnati da rovesci intensi, attività elettrica e raffiche di vento. Un’allerta gialla per rischio idrogeologico è stata emessa, invitando a prestare attenzione.

Consigli per la sicurezza della popolazione

Si raccomanda alla popolazione di seguire le indicazioni delle autorità locali, limitando gli spostamenti non necessari e prestando particolare attenzione nelle aree soggette a allagamenti o grandinate. È fondamentale rimanere informati attraverso il sito della Protezione Civile, dove si possono trovare aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni meteorologiche e sulle zone a rischio.

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Cambio dell’ora in Italia: tutto quello che devi sapere per il 2025 https://www.iconameteo.it/news/cambio-dellora-in-italia-tutto-quello-che-devi-sapere-per-il-2025/ Fri, 28 Mar 2025 15:51:10 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=79803 Scopri come il cambio dell’ora influisce sulla nostra vita e la salute, e quali strategie adottare per affrontarlo al meglio. Quando avverrà il prossimo cambio dell’ora Il prossimo cambio dell’ora in Italia si svolgerà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Alle 2:00 del mattino, le lancette degli orologi saranno spostate avanti …

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Scopri come il cambio dell’ora influisce sulla nostra vita e la salute, e quali strategie adottare per affrontarlo al meglio.

Quando avverrà il prossimo cambio dell’ora

Il prossimo cambio dell’ora in Italia si svolgerà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025. Alle 2:00 del mattino, le lancette degli orologi saranno spostate avanti di un’ora, segnando le 3:00. Questo passaggio dall’ora solare all’ora legale è una pratica comune in molti Paesi europei, concepita per massimizzare l’utilizzo della luce naturale durante i mesi estivi.

Origine storica dell’ora legale

L’idea di introdurre l’ora legale risale alla Prima Guerra Mondiale, quando diversi Paesi europei, in un tentativo di risparmiare energia, decisero di adottare questa misura. Aumentando le ore di luce serale, si sperava di ridurre il consumo di combustibili per l’illuminazione e il riscaldamento. Tuttavia, questi primi tentativi furono abbandonati dopo pochi anni. La Seconda Guerra Mondiale vide un altro tentativo di implementazione, ma anche questo fu interrotto dopo il conflitto. Negli anni ‘70, a causa della crisi energetica, molti Paesi reintrodussero l’ora legale, e in Italia questa misura è stata ripristinata nel 1966, con varie modifiche nel periodo di applicazione.

Impatto sulla salute e problematiche associate

Il cambio dell’ora può avere effetti sul nostro ritmo circadiano, influenzando il ciclo sonno-veglia. Alcuni individui possono avvertire disturbi del sonno, stanchezza e difficoltà di concentrazione nei giorni seguenti al cambiamento. Studi recenti hanno dimostrato un aumento temporaneo del rischio di incidenti stradali e problemi cardiovascolari subito dopo il cambiamento dell’ora. Tuttavia, la maggior parte delle persone si adatta al nuovo orario in pochi giorni.

Il dibattito attuale sull’ora legale

Negli ultimi anni, il dibattito sull’efficacia dell’ora legale è aumentato. Molti sostengono che i risparmi energetici siano ormai minimi, mentre gli effetti negativi sulla salute e sul benessere sono più significativi. Nel 2018, una consultazione pubblica dell’Unione Europea ha rivelato che l’84% dei partecipanti desiderava abolire il cambio dell’ora. Di conseguenza, la Commissione Europea ha proposto di eliminare il cambio stagionale, lasciando agli Stati membri la scelta tra ora solare o legale. Tuttavia, a causa di difficoltà di coordinamento tra i vari Paesi, la decisione finale è stata rimandata e, al momento, il cambio dell’ora continua ad essere una pratica vigente.

Strategie per affrontare il cambio dell’ora

Per mitigare l’impatto del cambio dell’ora, ci sono alcune semplici strategie che possono essere adottate: 1. Gradualità: nei giorni che precedono il cambio, cerca di andare a letto e svegliarti 10-15 minuti prima del solito, per aiutare il corpo ad acclimatarsi. 2. Esposizione alla luce naturale: trascorrere del tempo all’aria aperta durante le ore di luce può essere utile per regolare il ritmo circadiano. 3. Attività fisica: svolgere esercizio fisico regolarmente, preferibilmente al mattino o nel pomeriggio, può migliorare la qualità del sonno. 4. Alimentazione leggera: evita pasti pesanti e caffeina nelle ore serali per facilitare l’addormentamento.

Preparati per il cambiamento del 2025

Ricordiamo che nella notte tra il 29 e il 30 marzo 2025 avverrà il passaggio all’ora legale. Spostando le lancette in avanti di un’ora, avremo l’opportunità di godere di giornate più lunghe e luminose, mentre attendiamo le decisioni future riguardo all’eventuale abolizione del cambio dell’ora.

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Maltempo Genova: nubifragio nella notte provoca allagamenti e disagi in città https://www.iconameteo.it/news/notizie-italia/maltempo-genova-nubifragio-allagamenti-e-disagi/ Sun, 23 Mar 2025 08:26:09 +0000 https://www.iconameteo.it/?p=80005 marzoForte maltempo e Genova: nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo un violento nubifragio ha colpito la città, causando allagamenti significativi in vari quartieri e creando pesanti disagi alla circolazione. Controlla qui le previsioni meteo per Genova Il maltempo a Genova ha avuto un impatto particolarmente pesante nei quartieri di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto, …

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Forte maltempo e Genova: nella notte tra sabato 22 e domenica 23 marzo un violento nubifragio ha colpito la città, causando allagamenti significativi in vari quartieri e creando pesanti disagi alla circolazione.

Controlla qui le previsioni meteo per Genova

Il maltempo a Genova ha avuto un impatto particolarmente pesante nei quartieri di Certosa, Rivarolo e Bolzaneto, dove si sono registrati allagamenti importanti. Il sottopasso di Brin è stato completamente sommerso, rendendo impossibile il transito sia ai veicoli che ai pedoni. Molti automobilisti si sono trovati costretti a cercare percorsi alternativi o ad abbandonare temporaneamente i mezzi.

Le abbondanti piogge hanno interessato anche Sampierdarena e Cornigliano, provocando l’allagamento di diverse strade e rallentando il traffico verso il centro cittadino. La chiusura del sottopasso tra via di Francia e via Milano, invaso da una cascata d’acqua, ha ulteriormente aggravato la situazione.

Maltempo Genova: esondazioni e danni alle infrastrutture

Intorno alla mezzanotte, il rio Torbella è parzialmente esondato in via Vezzani, innalzando il livello dell’acqua in modo repentino. Nonostante la rapidità dell’evento non sono stati segnalati danni gravi a edifici o persone. I sommozzatori dei vigili del fuoco sono intervenuti nel sottopasso di Brin per verificare l’assenza di persone intrappolate nei veicoli sommersi dall’acqua.

Il servizio della metropolitana è stato temporaneamente sospeso per permettere le verifiche tecniche necessarie, mentre la polizia locale ha diramato avvisi per evitare i sottopassi allagati e prestare attenzione durante gli spostamenti. La protezione civile e i vigili del fuoco hanno monitorato la situazione in tempo reale per garantire la sicurezza pubblica.

Nella mattinata di domenica 23 marzo le condizioni meteo a Genova sono migliorate e l’allerta maltempo è rientrata, ma continuano le operazioni di pulizia e ripristino in alcune zone della città.

Controlla qui le previsioni meteo per il tuo comune

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