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Carlo Cacciamani riceve l’incarico di Direttore di ItaliaMeteo, l’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia

Un nuovo incarico e una nuova struttura tecnica dello Stato con una funzione di fondamentale importanza per la sicurezza e lo sviluppo del Paese

Il Consiglio dei Ministri, riunitosi giovedì 16 settembre 2021 a Palazzo Chigi, su proposta del Presidente Mario Draghi ha deliberato il conferimento dell’incarico di Direttore dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia “ItaliaMeteo” al dott. Carlo Cacciamani. Con la nomina (che dovrà essere ratificata da un decreto del presidente della Repubblica) si avvieranno i lavori di questa nuova struttura tecnica dello Stato di fondamentale importanza per lo sviluppo del Paese, ne abbiamo parlato con Carlo Cacciamani per capirne funzioni e prospettive.

«Sono molto onorato di questa decisione del Governo di affidare a me il ruolo di Direttore dell’Agenzia ItaliaMeteo – afferma Carlo Cacciamani – una nuova struttura tecnica dello Stato, istituita con la Legge n. 205 del 2017, e che potrà far fare al nostro Paese un vero balzo in avanti dal momento che l’Agenzia dovrà fornire, a pieno regime, in modalità operativa, una serie di prodotti e servizi nei settori della meteorologia, climatologia e stato del mare che sono essenziali nella società di oggi, e che possono dare sia un grande impulso ai tanti settori produttivi del paese, sia fornire il supporto necessario alle politiche ambientali, alla gestione del territorio, alla riduzione del rischio, alla realizzazione delle fondamentali azioni e politiche di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico».

Un compito complesso, ma oggi più indispensabile che mai, sul quale Cacciamani si dichiara ottimista:

«Sono consapevole che il compito che “mi” aspetta è molto impegnativo, ma sono altrettanto convinto che ci siano tutti gli “attori” giusti per portarlo avanti, sfruttando le competenze che servono e che esistono, distribuite nel nostro Paese, e che necessitano di essere messe a sistema. Il mio ottimismo nasce anche dalla consapevolezza del grande entusiasmo che si è creato e sviluppato attorno a questa nuova Agenzia, che mi fa ben sperare per il futuro». 

La strada che ha portato all’istituzione di una Agenzia nazionale per la meteorologia e climatologia non è stata affatto breve, come aveva ricordato lo stesso Cacciamani nell’articolo La nuova Agenzia meteo nazionale può aiutare la Ripartenza del Paese: «Molte sono state negli anni scorsi le iniziative per dotare il paese di una struttura pubblica in grado di svolgere i compiti di servizio meteo nazionale, ma sono tutte naufragate ancor prima di essere istituite. Adesso forse si può raggiungere questo obiettivo, con l’attuazione dell’Agenzia ItaliaMeteo, istituita dalla legge di bilancio 2018, approvata alla fine di dicembre 2017 (Legge n. 205/2017), che ha certamente segnato un punto di svolta nell’ormai più che ventennale processo  di riordino dei servizi meteorologici nazionali, aprendo la strada all’integrazione delle conoscenze e delle capacità militari e civili, statali e regionali nel settore».

I due documenti fondanti, lo Statuto e il Regolamento attuativo dell’Agenzia, sono stati approvati dal Governo nei mesi scorsi e la nomina di Carlo Cacciamani come Direttore, segnerà l’avvio l’attività operativa dell’Agenzia, la cui sede sarà a Bologna.

«L’Agenzia dovrà svolgere tutte le funzioni tipiche di un moderno servizio meteorologico “stato dell’arte” europeo. E cioè  quelle conoscitive, tecnico-scientifiche e di responsabilità operativa nel campo della meteorologia e climatologia, ad eccezione di quelle di pertinenza delle Forze Armate per gli aspetti riguardanti la difesa e la sicurezza nazionale, che rimangono sotto la responsabilità del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica».

L’istituzione di una cabina di regia nazionale per i servizi meteo-climatici rappresenta un punto di svolta non solo per il settore della meteorologia e della climatologia, ma per l’intera produttività del Paese. In una realtà fortemente condizionata da un clima che cambia, i dati meteo-climatici hanno assunto un valore fondamentale, in grado di fornire informazioni scientificamente fondate, con cui imprese, amministrazioni territoriali e decisori istituzionali possono strutturare azioni di prevenzione, adattamento e mitigazione.

Un servizio meteo centralizzato in grado di mettere a sistema tutte le risorse e le elevate competenze, il know-how e le innovazioni tecnologiche degli enti già presenti sul territorio nazionale, può diventare dunque una struttura di governance a supporto di tutti i settori chiave per lo sviluppo del Paese (dal settore energetico, all’agricoltura, ai trasporti, alle infrastrutture, eccetera). 

«L’agenzia dovrà elaborare e distribuire prodotti e servizi climatici, occuparsi di formazione, partecipare a progetti e programmi europei e internazionali in materia di meteorologia e climatologia e infine promuovere la collaborazione coi soggetti privati che si occupano di meteorologia e climatologia. In aggiunta a questi compiti di struttura meteo nazionale, l’Agenzia ItaliaMeteo dovrà anche mettere a sistema, coordinando in modo adeguato, il variegato Sistema degli Enti Meteo operanti per lo più a livello regionale».

L’Agenzia ItaliaMeteo avrà che il ruolo fondamentale di supportare le autorità statali e regionali preposte alle funzioni di protezione civile, anche nell’ambito del sistema di allerta nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico sul quale l’Italia è particolarmente sensibile. Con la sua funzione di coordinamento, potrà inoltre rendere omogenei i linguaggi di comunicazione ai cittadini per aumentare la conoscenza dei rischi legati a fenomeni meteo, oggigiorno sempre più estremi, la diffusione delle pratiche di auto-protezione civile e la risposta ai sistemi di allertamento, in altre parole: permetterà di governare l’incertezza con procedure chiare per migliorare la consapevolezza del rischio e la risposta operativa.

Come ricordava Cacciamani in questo numero de L’Ingegnere Italiano: «Oggi siamo purtroppo ancora un po’ lontani dall’aver raggiunto quella “cultura del rischio” […] che è assolutamente fondamentale possedere per mettersi in sicurezza quando accadono le situazioni di rischio. Dal momento che i fenomeni pericolosi potranno crescere, in frequenza di occorrenza, anche a causa dei cambiamenti climatici, questo ultimo aspetto di crescita della consapevolezza dei cittadini è assolutamente prioritario e va realizzato in modo capillare e senza soluzione di continuità da adesso agli anni a venire».

Il lavoro dell’Agenzia ItaliaMeteo potrà essere uno strumento utile per far entrare la scienza nelle strategie di sviluppo del Paese, generando in primis sicurezza, ma anche risparmio, competitività e grandi opportunità.

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