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AUTUNNO 2021, caduto il DOPPIO della PIOGGIA in Sicilia e Sardegna

Con un novembre molto piovoso e mite, per l’Italia si chiude l’ottavo autunno più caldo della serie storica. Il mese è stato segnato da diverse fasi perturbate, soprattutto sulle Isole dove è caduto più del doppio della pioggia normale.

Novembre segnato da clima mite e maltempo

Il mese di novembre è stato in generale mite e piovoso. Fra le numerose perturbazioni che hanno transitato sulle nostre regioni, in tutto 10 sistemi nuvolosi, alcune hanno insistito per parecchi giorni, dando origine a fasi prolungate di maltempo. In particolare due di esse, associate a vortici depressionari quasi stazionari sul Mediterraneo occidentale, sono state costrette a rimanere a ridosso dell’Italia per periodi rispettivamente di una settimana e dieci giorni a causa della presenza di strutture anticicloniche di blocco sull’Atlantico e sull’Europa orientale.

Questo tipo di circolazione ha caratterizzato mediamente non solo il mese di novembre, ma a grandi linee anche l’intera stagione autunnale; la predisposizione all’isolamento delle strutture cicloniche sul Mediterraneo occidentale ha favorito frequenti risalite di aria relativamente mite dalle basse latitudini verso le nostre regioni dove, in effetti, hanno prevalso nettamente le anomalie termiche positive. Solo alla fine del mese, in seguito alla prima irruzione di aria artica della stagione, le temperature sono scese sensibilmente sotto la media favorendo le prime gelate a bassa quota al Nord e in Toscana; nell’ultimo giorno del mese, inoltre, è stata osservata a Messina una temperature minima pari a 5.4°C, molto vicina al record assoluto della città e sicuramente la più bassa dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso.

A livello nazionale emerge un’anomalia di +1.4°C che rappresenta l’ottavo valore più elevato della serie storica, grazie al notevole contributo del Sud (+2.1°C), del Centro (+1.7°C), del Nord-Est (+1.5°C) e, in maniera meno marcata, anche della Sicilia (+1°C) e del Nord-Ovest (+0.9°C). Solo in Sardegna, dove le temperature sono rimaste mediamente più contenute, lo scarto mensile è stato lievemente inferiore alla media.

Nell’ambito delle numerose giornate miti, spicca sicuramente il giorno 7, non tanto per il dato complessivo a livello nazionale, che resta più contenuto rispetto ad altre giornate, quanto per i valori estremamente miti che sono stati raggiunti in alcune zone del Centro-Sud dove sono stati toccati picchi da fine estate, come i 28°C di Reggio Calabria, i 27°C di Napoli e i 26.1°C di Roma (aeroporto di Ciampino) che per la Capitale rappresentano il nuovo record di temperatura massima di novembre.

La stagione autunnale si chiude con uno scarto di +0.8°C determinato da un settembre e un novembre piuttosto miti, intervallati da un ottobre al di sotto della media. Anche per l’autunno si tratta dell’ottavo valore fra i più elevati, mentre l’anomalia dall’inizio dell’anno, pari a 0.7°C, nonostante una lieve risalita rispetto al mese scorso, si pone solo al 11° posto fra le più elevate.

Pioggia protagonista a Novembre: caduto il 45% della pioggia in più a livello nazionale

Per quel che riguarda le piogge, come accennato all’inizio, a novembre si è avuto un esubero rispetto alla media del trentennio 1981-2010, più esattamente il 45% in più: fra i mesi di novembre più piovosi, quello del 2021 occupa la decima posizione nella serie storica.

La maggior parte del territorio ha sperimentato precipitazioni più abbondanti della norma, eccetto alcuni settori dell’Adriatico settentrionale, della Liguria, della Toscana, della Puglia e della Calabria. I valori più rilevanti sono stati osservati sulle isole maggiori (+168% in Sardegna e +115% in Sicilia) che sono rimaste esposte maggiormente alle ostinate perturbazioni bloccate sul Mediterraneo occidentale.

Notevoli gli episodi a metà mese con nubifragi, allagamenti e frane su entrambe le Isole, una vittima del maltempo in Sardegna e numerose (almeno 10) trombe d’aria o trombe marine in Sicilia. Un altro episodio rilevante si è verificato a fine mese in seguito all’irruzione di aria artica che ha improvvisamente generato condizioni di instabilità al Nord con conseguente sviluppo di una linea temporalesca che ha imbiancato il suolo con neve oltre i 500-600 metri e con graupel o gragnola a quote più basse.

Decisamente elevato anche il numero dei giorni piovosi, specialmente al Centro-Sud dove ha piovuto mediamente un giorno su due, ma con punte fino a 20 o 21 giorni in diverse zone. Al Sud e in Sardegna sono stati osservati accumuli mensili record dalla fine degli anni ’70 del secolo scorso, come ad esempio i 168.4 mm (più del triplo rispetto alla media) ad Amendola (FG), i 246.4 mm (più del quadruplo rispetto alla media) a Cagliari e i 267.5 mm (sette volte il valore medio) a Capo Bellavista.

Nonostante le piogge in eccesso di novembre, è emerso un dato complessivo della stagione autunnale molto vicino alla media (+3%) a causa delle scarse precipitazioni di settembre e quelle di ottobre al Centro-Nord.
Sicilia e Sardegna spiccano anche nelle elaborazioni stagionali con circa il doppio delle precipitazioni medie; inoltre, sulle Isole sono stati osservati alcuni valori record per l’intero autunno come ad esempio i 606.4 mm a Catania (un terzo in più rispetto alla media annuale), i 394.1 mm a Capo Carbonara (due terzi in più rispetto alla media annuale) e i 345.8 mm a Capo Carbonara (poco meno del valore medio annuale).

Chiaramente il dato di novembre ha ridotto il deficit da inizio anno portandolo a -4% a livello nazionale. Andando un po’ più nel dettaglio, da gennaio si osserva una carenza di precipitazioni al Centro-Nord, specie al Centro (-19%) e al Nord-Est (-17%), mentre sulle regioni meridionali prevalgono gli esuberi, specie sulle Isole (+52% in Sicilia e +34% in Sardegna).

Novembre è stato il quarto più caldo a livello globale

A livello globale, secondo le elaborazioni della NOAA, il mese di novembre si è classificato 4° fra i più caldi, con +0.91°C di scarto sopra la media del XX secolo, dopo quelli del 2015, del 2020 e del 2019, mentre sale al 2° posto se si considera il dato che emerge dall’emisfero settentrionale. Fra le anomalie più significative spiccano quelle dell’Africa e della Nuova Zelanda che hanno avuto il novembre più caldo delle rispettive serie storiche, l’Oceania che, invece, ha sperimentato il novembre più freddo dal 1999 e l’Australia che ha avuto il più piovoso mese di novembre della serie. Un ulteriore dato di spicco è la percentuale di superficie terrestre interessata da caldo record che ammonta a 10.4% e che supera ogni altro mese di novembre della serie secolare.

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