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Aprile si apre con il primo tornado della stagione al Nord: il report

Primo tornado della stagione al Nord? Venerdì 1 aprile una discesa d’aria artico-marittima ha causato la formazione di un minimo depressionario al suolo sulla Liguria occidentale che ha richiamato aria da sud ovest. Questo richiamo di aria scavalcando le colline delle Langhe e l’Appennino settentrionale ha determinato la formazione di una dry-line (massa d’aria più secca in discesa da un rilievo che va a scontrarsi con aria più umida preesistente) che insieme all’aria fredda in quota (-28°C al nord ovest alla quota di 500hpa, ovvero 5500m circa) ha fornito l’energia necessaria per la formazione dei temporali, anche intensi.


Intorno alle 13 inizia lo sviluppo di un temporale sul basso cuneese; questo assume ben presto i connotati di una supercella, che produce anche un “funnel cloud” piuttosto pronunciato (il cono che si può vedere in foto, ma che non ha toccato terra). Nello stesso orario in cui è stata fotografata la nube ad imbuto viene scoperchiato un capannone nella zona di Bra (CN). Purtroppo non è chiaro se questi danni siano associati ad un eventuale tocco del vortice, o più probabilmente a raffiche lineari. Successivamente si formano altri temporali in movimento verso nord che causano accumuli di grandine fino a 10/15cm nella zona a sud est di Torino.

Sempre intorno alle ore 13, si forma un temporale prefrontale (non associato alla dry-line) nell’area di Dolo (VE). Anche questo ha assunto connotati da supercella e ha prodotto un grosso funnel che probabilmente non ha toccato terra.

Supercella e funnel a Dolo. Foto di Vincenzo Baldan

In seguito alla spinta della dry-line in discesa dagli Appennini, si genera una linea di temporali tra Lombardia ed Emilia Romagna centro-occidentale, in movimento verso il Triveneto. Questi temporali produranno diversi funnel a causa della convergenza di venti al suolo. In particolare è da segnalare la formazione di una nube ad imbuto a Sabbioneta (Mantova) che riesce a protendersi fino a poche decine di metri dal suolo. Non risultano segnalazioni di danni, ma è molto probabile che la circolazione tornadica, abbia raggiunto il suolo; si tratterebbe quindi di un tornado. Si segnalano inoltre numerose grandinate di piccola taglia ma con accumuli abbondanti in diverse zone della Lombardia e del Veneto.

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