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Allarme SMOG nel Nord Italia. PM10 e PM2.5 in aumento: la MAPPA delle zone più inquinate

Il dominio dell’alta pressione sul Nord Italia continua a favorire il ristagno dello smog nella bassa atmosfera, specie in Val padana: tra sabato 18 e domenica 19 i valori medi di PM10 e PM2.5 tenderanno ad aumentare ulteriormente.

Le previsioni delle Arpa regionali segnalano un aumento delle concentrazioni medie su tutto il Nord, dal Piemonte al Veneto, passando per Lombardia ed Emilia Romagna.

Smog soffoca la Pianura padana: tutte le zone con aria più inquinata

In Piemonte i livelli di PM10 tenderanno ad aumentare nel corso del weekend: le concentrazioni di PM10 supereranno i 50 μg/m3 su gran parte della regione già sabato, ma domenica le stime dei modelli estendono la zona interessata da concentrazioni oltre il limite per la salute umana (fissato a 50 μg/m3) a quasi tutte le zone di pianura. Fino a lunedì 20 dicembre a Torino e nei 32 comuni dell’hinterland il semaforo dell’emergenza smog passa da arancione a rosso, con il divieto di circolazione dalle 8 alle 19 per le auto diesel fino all’Euro 5.

Anche in Lombardia il livello medio di PM10 tenderà ad aumentare, specie tra Milano, Busto Arsizio, Varese e Como. Nelle zone evidenziate in rosso i livelli di PM10 supereranno la soglia dei 50 μg/m3. A Milano e provincia è scattato il blocco per auto Diesel fino a Euro 4. Applicate, invece, a tutti i comuni della provincia le limitazioni che riguardano riscaldamento e agricoltura, che prevedono il divieto di utilizzo di generatori di calore domestici a biomassa legnosa – in presenza d’impianto di riscaldamento alternativo – con emissioni inferiori o uguali a 3 stelle e il limite a 19 gradi all’interno degli edifici, con tolleranza di 2 gradi.

In Emilia Romagna i valori potrebbero aumentare sensibilmente soprattutto domenica 1 dicembre. Secondo le previsioni dell’Arpa, il PM10 medio potrebbe superare la soglia dei 100 μg/m3 sei settori a sud del Po tra le province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Ferrara.

Il Veneto non sarà da meno: il PM10è destinato ad aumentare, specie tra le città e relative province di Padova, Treviso e Venezia: qui i modelli dell’Arpa Veneto stimano concentrazioni medie anche oltre gli 80 μg/m3. Per questo motivo è stata prolungata fino a lunedì 20 dicembre l’allerta smog in Emilia-Romagna dove continuano le misure emergenziali per contenere le sostanze inquinanti in atmosfera.

Inquinamento dell’aria, le nuove linee guida dell’OMS

Le nuove linee guida dell’OMS per l’inquinamento atmosferico hanno abbassato drasticamente il limite annuale consentito relativo ai principali inquinanti: il PM2.5 scende da 10 a 5 microgrammi al metro cubo (μg/m3), il PM10 da 20 a 15 μg/m3, l’NO2 da 40 a 10 μg/m3.

Inquinamento aria, Italia prima in Europa per morti da diossido di azoto (NO2)

L’OMS ha introdotto un limite per i livelli di ozono durante l’estate (60 μg/m3), e quello per il monossido di carbonio, gas pericoloso soprattutto nei luoghi chiusi, il cui limite giornaliero è fissato a 4 milligrammi al metro cubo (mg/m3). L’anidride solforosa (SO2) è il solo inquinante la cui soglia di tolleranza è aumentata (da 20 a 40 μg/m3). Secondo l’OMS, l’aggiornamento dei limiti, precedentemente fissati 15 anni fa, permetterebbe di ridurre dell’80% il numero di morti per inquinamento.

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