Incendi in Siria: emergenza senza precedenti tra vento e caldo

Oltre 10.000 ettari di foreste devastati in Siria a causa di incendi alimentati da vento forte, temperature elevate e residui bellici. Squadre internazionali e civili evacuati nella provincia di Latakia.
Nelle ultime settimane, la Siria è stata colpita da una delle peggiori ondate di incendi boschivi degli ultimi anni, con oltre 10.000 ettari di foreste andati in fumo nella sola provincia costiera di Latakia. Le fiamme, alimentate da temperature elevate, vento forte e dalla presenza di residui bellici lasciati da anni di conflitto, stanno mettendo a dura prova i vigili del fuoco e le squadre di protezione civile impegnate sul campo.
Le cause principali degli incendi in Siria: clima e resti di guerra
L’espansione incontrollata dei roghi in Siria trova origine in una combinazione di fattori critici. In primo luogo, il clima estivo della regione del Mediterraneo orientale è caratterizzato da lunghi periodi di siccità e da piogge invernali inferiori alla media, che hanno aggravato la carenza d’acqua e reso la vegetazione facilmente infiammabile. Inoltre, le ondate di calore e il vento hanno favorito la rapida propagazione delle fiamme, rendendo estremamente difficili le operazioni di spegnimento.
A complicare ulteriormente la situazione, la presenza di ordigni inesplosi e altri residui di guerra nelle aree boschive ha rappresentato un rischio concreto per i soccorritori. Esplosioni innescate dalle alte temperature hanno più volte costretto le squadre a ritirarsi temporaneamente, favorendo nuovi focolai e ostacolando la lotta agli incendi forestali.
Intervento internazionale e operazioni di soccorso in Siria
Per fronteggiare l’emergenza, sono intervenute oltre 100 squadre operative siriane, supportate da rinforzi provenienti da Turchia e Giordania. Sul campo sono stati schierati 160 mezzi antincendio, 12 veicoli da ingegneria pesante e diversi elicotteri, mentre la protezione civile siriana ha coordinato le attività attraverso una sala operativa congiunta che vede la partecipazione di diverse organizzazioni internazionali.
Il Ministro per le Emergenze e i Disastri Raed Saleh ha confermato che le operazioni si concentrano soprattutto su 28 focolai attivi nella provincia di Latakia, in particolare nel distretto di Qastal Maaf. In quest’area, centinaia di civili sono stati evacuati per precauzione, mentre le autorità locali riferiscono che, fortunatamente, non si segnalano feriti tra la popolazione.
Ruolo del cambiamento climatico e del Mediterraneo orientale
Gli incendi estivi sono diventati un fenomeno sempre più frequente nel Mediterraneo orientale, dove il cambiamento climatico sta intensificando le condizioni di rischio. L’aumento delle temperature e la crescente siccità favoriscono la formazione di incendi boschivi di grande portata, con danni irreparabili per il patrimonio forestale e per la biodiversità della regione.
L’assenza di piogge e la carenza d’acqua stanno mettendo in difficoltà anche la popolazione locale, che in molte zone dipende da sorgenti e fiumi ormai prosciugati. Gli esperti lanciano l’allarme: senza interventi strutturali, il rischio di incendi e emergenze ambientali nei prossimi anni è destinato a crescere ulteriormente.
Evacuazioni e danni ambientali: il bilancio provvisorio
Le autorità siriane hanno confermato che centinaia di residenti sono stati costretti a lasciare le proprie case nelle zone più colpite dagli incendi, in particolare nel distretto di Qastal Maaf. Il sindaco locale ha dichiarato che le fiamme hanno “bruciato tutto”, ma fortunatamente non si registrano vittime civili. Resta invece pesante il bilancio per l’ambiente, con migliaia di ettari di foresta e aree naturali andati distrutti.
Le operazioni di spegnimento proseguono senza sosta, con l’obiettivo di riportare la situazione sotto controllo e limitare ulteriori danni al territorio e alle comunità locali.
© Iconameteo.it - Il presente contenuto è riproducibile solo in parte, non integralmente, inserendo la citazione della fonte (Iconameteo.it) e il link al contenuto originale