Incendi in Canada, situazione critica: il fumo raggiunge l’Europa, oltre 30.000 evacuati

Gli aggiornamenti sugli incendi in Canada di martedì 10 giugno
Oltre 30.000 persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case a causa degli incendi che devastano il Canada occidentale, in particolare nelle province di Manitoba, Saskatchewan e Alberta. La situazione è particolarmente drammatica in Manitoba, dove sono stati dichiarati lo stato d’emergenza e oltre 700.000 ettari di territorio sono già andati in fumo. Tra gli oltre 21.000 sfollati della provincia, intere comunità indigene del nord e la totalità degli abitanti di Flin Flon hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. La pressione sulle strutture di accoglienza locali ha portato al trasferimento di circa 2.500 persone a oltre 2.000 km di distanza, in hotel nella zona delle cascate del Niagara.
Il fumo degli incendi raggiunge l’Europa
Gli effetti degli incendi boschivi non si limitano al territorio canadese. Una densa ondata di fumo proveniente dagli incendi in Manitoba e Saskatchewan ha attraversato l’Atlantico, tingendo i cieli del Regno Unito di arancione e rosso, un fenomeno che testimonia la gravità della situazione e la portata delle emissioni.
Una leggera velatura nei cieli è stata rilevata anche fino alle Alpi, al primo impatto sembrerebbe umidità, invece si tratta del fumo degli incendi che purtroppo stanno devastando il Canada. Tale pulviscolo tende a persistere in quota, a causa dell’alta pressione africana, la quale blocca il ricircolo dell’aria.
La situazione dettagliata in Canada nel nostro articolo:
Incendi in Canada: oltre 30.000 evacuati e fumo che raggiunge l’Europa
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